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#1 |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2009
Città: Bau!
Messaggi: 1680
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riusciranno mai le tecnologie ad abolire il lavoro?
secondo voi ci sara' mai una societa' come si sente qui: http://youtu.be/Nx-lbE6VTk4?t=1m58s
se si che genere di tecnologie si stanno cercando di creare? androidi? so che il giappone è a buon punto ma quando saranno disponibili? grazie ciao |
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
Messaggi: 6948
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Quote:
Tecnologie piu' svariate per i lavori piu' svariati... esoscheletri piu' che androidi incrementeranno le capacita' di costruzione centinaia di volte, software sostituiranno la maggior parte dei dottori e impiegati, e catene di montaggio quasi completamente automatizzate progressivamente diminuiranno la necessita' di operai in catena... I nostri nipoti non avranno praticamente necessita' di lavorare, se questo sara' utopia o distopia dipendera' da noi.
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#3 |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2009
Città: Bau!
Messaggi: 1680
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avevo letto di robot che costruivano grattacieli
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
Messaggi: 6948
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Quote:
Tantomeno 4 anni fa.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Ferrara
Messaggi: 1938
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Imho i robot in generale, tra 100, 200 o 300 anni, faranno il 90% del lavoro o forse più, il problema è un altro, le persone che non lavoreranno più, cosa faranno tutto il giorno? Come faranno a campare senza soldi? Sicuramente la nostra società non è psicologicamente adatta alla situazione che si prospetta.
Se la società di oggi avesse la tecnologia per far fare tutto ai robot, al modo ci sarebbero meno dell'1% della popolazione ricca sfondata, mentre il resto starebbe morendo di fame. |
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#6 |
Member
Iscritto dal: Aug 2006
Messaggi: 91
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In termini sociali, secondo me è possibile. Lo dico non per chissà quale ragionamento complesso, ma semplicemente perchè è già avvenuto in passato.
Ci basta guardare le società antiche: un'elite di cittadini che bivaccavano e si intrattenevano grazie ad una massa di schiavi che lavoravano al posto loro. Lo schiavo conduceva una vita pietosa, mentre il padrone poteva persino permettersi di considerare il lavoro come un'attività indegna e degradante. A dispetto di questa inguistizia sociale, questa struttura non si è fossilizzata, ma spesso ha aperto le porte per la ricerca culturale e l'espressione artistica. Sulle spalle degli schiavi, si sono raggiunti punti di notevole grandezza e illuminazione. Idealmente, questa società sarà riproponibile in futuro, ma con le macchine al posto degli schiavi (in fondo "robot" significa proprio questo). Secondo me è possibile quindi pensare ad un futuro in cui le macchine sgobbano e gli uomini si dedicano all'attività fisica, all'espressione artistica, alla ricerca scientifica o semplicemente all'edonismo. Dedicarsi a queste cose diventa anzi estremamente semplice e quasi naturale, quando non ci si deve preoccupare di portare a casa la pagnotta. Fin qui va relativamente tutto bene. Una società così secondo me può esistere perchè assolutamente analoga alle società antiche. La parte fortemente drammatica sarebbe invece la transizione dalla nostra società a quella appena descritta. Se iniziassimo a costruire robot per sostuire l'uomo (ma in fondo è dalla rivoluzione industriale che questo processo è in atto) avremmo una massa enorme di disoccupati, privi di salario, in una società che invece il salario lo richiede. E allora sono "volatili per diabetici", perchè finchè l'intera produzione non sarà in mano alle macchine e la ricchezza non sarà distribuita correttamente, ci saranno gravi scompensi sociali. Ma qui si ricade in una sorta di "comunismo", che notoriamente è di difficile attuazione. L'unica possibilità (diciamo "la meno peggio") è quella di sostituire i lavoratori pochi alla volta, dando il tempo alla società di assorbire la crescente disoccupazione puntando sempre più su settori specialistici. Quindi, nell'arco di varie generazioni, sempre meno agricoltori/operai e sempre più ricercatori/progettisti/supervisori/addetti alle risorse umane. Questo già accade, c'è solo da sperare che il sistema regga. In definitiva, credo che un mondo robotizzato sia possibile (e probabilmente anche auspicabile), ma arrivarci richiederà un percorso lungo e doloroso. Per restare in argomento "scienza e tecnica", direi che non vedo ostacoli tecnologici all'evoluzione dei robot. Già ora abbiamo molti risultati interessanti nell'industria... e siamo solo all'inizio. ![]() A seconda dello scopo si potrà preferire un androide "general purpose", un robot non umanoide specializzato in un'unica funzione, o un sistema che potenzia le capacità umane (come l'esoscheletro) o un qualunque misto di queste cose. Già ora si stanno esplorando tutte queste possibilità e ancora abbiamo enormi margini di miglioramento. Visto anche il rapido aumento delle capacità di computer, direi che siamo lontani dal trovarci di fronte a limiti strutturali/tecnologici.
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" L'uomo è lo zimbello più facile di sé stesso, perché quello che vuole che sia vero generalmente lo ritiene vero. " Demostene - Kung Fu! |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2358
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Appare evidente che più si andrà avanti più le macchine e i software prenderanno il posto dell'uomo. L'intelligenza artificiale diventerà sufficiente per molti lavori. Viceversa, la demografia aumenterà sempre di più. Se il sistema economico rimane invariato, la disoccupazione aumenterà esponenzialmente nei prossimi 20 anni secondo me. Voi che ne pensate? PS: lavori ad alta qualificazione come il medico dubito possano venire sostituiti; piuttosto è altamente probabile che diventeranno sempre meno manuali. Già adesso sono in ricerca e sperimentazione robot comandati dal chirurgo per molti interventi. Le macchine e le IA al contrario dell'essere umano non possono sbagliare e possono avere carichi di lavoro enormi, per questo dove possibile sostituiranno l'uomo... |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Ferrara
Messaggi: 1938
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Imho reputo difficile che un giorno in cui il lavoro sarà svolto interamente dai robot, qualunque persona possa occuparsi di arte o ricerca scientifica
non tutti amano queste cose, conosco persone a cui lo studio non importa nulla, gli importa solamente lavorare per avere un salario e soddisfare le loro esigenze. Altro fattore, non credo nemmeno che tutti siano "capaci" di fare gli scienziati oppure gli artisti, non tutti hanno lo stesso QI! Non lo reputo un futuro praticabile, i ricchi condivideranno mai le loro risorse? A meno di enormi sconvolgimenti sociali, le risorse tenderanno ad essere sempre privatizzate. Occorrerà abbandonare l'idea della proprietà e adottare quella della condivisione, ad es. l'auto, la bici, lo scooter, l'abitazione, il pc, lo smartphone, ecc, non dovranno più essere di proprietà, ma dovranno essere a disposizione di tutti quelli che devono utilizzarli. Siete disposti a rinunciare ad avere un auto? Siete disposti a rinunciare ad avere una casa? Siete disposti a rinunciare ad avere un pc? Siete disposti a rinunciare ad avere uno smartphone? In compenso avreste un auto a disposizione ogni volta che ne avete necessità, magari che guida da sola, stessa cosa dicasi per il pc, potreste abitare ovunque lo vorrete, ci saranno case a disposizione di tutti. Sono cose impossibili per la nostra società, imho! Ripeto non lo vedo un futuro praticabile! Sarei felice di sbagliarmi. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2008
Messaggi: 4287
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In teoria è possibile e forse non saremmo neanche tanto lontani da tale possibilità anche adesso (i trasporti sono il problema più grande attualmente in tal senso), tuttavia a mio parere è possibile realizzare una tale società solo con l'abbandono di ogni concetto di economia e la completa cancellazione del concetto di valore, questi sono i 2 macigni che impediscono seriamente una società basata solo su automazioni (paradossalmente però forse sono necessari per arrivarci....almeno fino a quando la tacnologia non migliorerà considerevolmente).
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#10 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
Città: IV Reich
Messaggi: 18593
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mai avere paura delle macchine ricorda bene, schiavi meccanici e noi siamo i beneficiari, diretti o indiretti Quote:
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![]() i ricchi vengono tassati no? il reddito verrà redistribuito come oggi, più disponibilità ci sono più agevolazioni possono venire date alla gente
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
Messaggi: 6948
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Cazz mi ha cancellato il reply quasi finito:
In breve, 1- questione sociale non è così banale come si possa pensare, anzi. Guardando alla storia è vero, abbiamo portato 100 persone che facevano i braccianti a fare lavori più specialistici, lavorare meno (in media), lavorare meglio (in media), studiare di più. Abbiamo anche portato però ad avere una disoccupazione endemica (anche nei paesi dove va tutto al meglio è al 10/15%), che una volta non esisteva. Abbiamo anche portato che un certo numero di persone ora non hanno le capacità per inserirsi nel mondo del lavoro, perché non servono più braccianti (almeno non in quantità). Niente paura, perché quelle persone le sostiene la società e va tutto bene, ma cosa succede in società dove questo concetto viene visto come aberrante (vedi USA)? Nulla di buono. Abbiamo portato a una ulteriore radicalizzazione del rapporto fra supericchi e gente comune. Ora abbiamo che chi fa il trattore non comanda i 100 braccianti, comanda i 100 mila fatttori che usano il trattore che producono la ricchezza di 10 milioni di braccianti medioevali. Più automatizzi più non servono i signorotti, più chi sta in cima accumula ricchezze a dispetto degli altri. Bill Gates ha un potere d'acquisto di gran lunga superiore a Luigi XVI, nonostante all'epoca ci fosse una disparità sociale che necessitasse essere giustificata secondo diritto di nascita e addirittura divino. Negli ultimissimi decenni abbiamo visto Bill Gates e compagnia moltiplicare la loro ricchezza, e il PIL medio aumentare di qualche punto percentuale, seguendo questo trend di automatizzazione. Inoltre, provate a proiettare questi dati ad libitum. In un mondo dove il 40/50/80% dei lavori fondamentali può venir svolto da robot, che possono essere programmati, mantenuti, gestiti unicamente dal 60/50/20% della popolazione, ovvero il 40/50/80% della gente diventa inutile. Ci saranno persone che per aspirazione, opportunità e capacità potranno cambiare il mondo con qualche linea di codice, e gli altri di cui non ci sarà bisogno. In un mondo così le alternative sono due, o l'assistenzialismo diventa preponderante, oppure il mondo sarà diviso in servi e padroni con il numero di servi sempre crescente e il numero di padroni sempre più ristretto. Oppure si continuerà a tenere dei lavori fantasma, loop burocratici o produttivi che saranno inutili alla produzione di beni e servizi ma "impiegano persone", quindi le tengono lontano dai guai, dalla lamentela pesante. Al momento mi sembra ovvio che non ci stiamo dirigendo verso un mondo caritatevole, disposto a condividere le ricchezze di quei pochi che producono moltissimo grazie alla maestria dei meccanismi di automazione con quei molti che producono pochissimo a causa della loro estraneità ad essi. Anzi si stanno cercando di abolire gli ultimi albori di assistenzialismo anche in un paese come l'Italia che è sempre stato piuttosto generoso. 2- questione tecnica. Come ho detto non è detto che i lavori più qualificati non siano sostituibili, anzi. Il medico è l'esempio lampante. Algoritmi di Machine Learning già in lavorazione possono benissimo sostituire i medici di base fornendo diagnosi più accurate e con meno strafalcioni del medico medio, e incrementando esponenzialmente l'accuratezza mano a mano vengono adottate in massa. Watson, l'AI IBM campione di Jeopardy, la stanno preparando al mestiere. D'altronde il lavoro del medico è associare sintomi a malattie, ovvero un "banale" search in un database, fare le domande giuste e restringere il campo fino a trovare la corrispondenza giusta. Non c'è molto da interpretare (sì, ok, "mi fa male tanto" va interpretato il livello di "tanto" ma non è come interpretare il significato di una poesia per tradurlo) Per quanto avrà studiato un medico biologico avrà delle lacune, può sbagliare a ricordare o "avere le cose sulla punta della lingua", un medico informatico no. Avrà sempre la soluzione (o le soluzioni da scremare con esami o visite di specialisti), sarà sempre quella corrispondente ai sintomi, sarà sempre considerando l'esatta percentuale statistica di occorrenza e non una vaga concezione di "è poco probabile" o "è molto probabile". L'ostacolo più grande è l'accettazione da parte della società, di farsi curare da una macchina. Come ho detto sopra invece, sebbene con Google traslator sembra molto più vicino, un traduttore automatico di poesie o in ambienti ufficiali è molto, molto più difficile di un medico in quanto comprende nozioni non quantificabili e delicate. Insulti velati, allusioni, doppi sensi, comunicazione metaverbale, contesto...etc... influenzano il contenuto (e quindi la sua traduzione), e una macchina che li comprenda è ancora da venire. Un venditore porta a porta o telematico sono impossibili da sostituire con robot o software (a meno di realizzare androidi e software che superino il test di Touring e allora siamo ad un altra problematica), per quanto siano lavoratori scarsamente qualificati solo un umano ha le qualità indispensabili per convincere un altro umano. Un software o un robot avrebbe la porta chiusa e il telefono appeso prima di pronunciare una parola.
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Ultima modifica di Raghnar-The coWolf- : 09-09-2013 alle 19:24. |
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#12 | |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2009
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#13 |
Senior Member
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
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Chi non ha i soldi per mangiare è disposto a fare ogni cosa! Possiamo rinunciare a tutto, ma per campare dobbiamo mangiare! |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
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I soldi sono un indicatore (molto loose, è vero) di risorsa, quindi a meno che le risorse non siano un problema (star trek, ma difficile avere nella vita vera cristalli di dilitio e replicatori di cibo) i soldi devono rimanere. Se permane la filosofia capitalista "meriti di guadagnare in modo direttamente proporzionale alle risorse che produci", che è regina in USA un mondo con automazione pervasiva determina che chi comanda l'automazione controlla OGNI risorsa del globo, gli altri che fanno i lavori non sostituibili dall' automazione si accontano delle briciole delle briciole. Che magari saranno sufficienti a campare e comprarsi l'iPhone 20, concessi in elemosina per tenerseli buoni, ma non a uno stile di vita paragonabile coi futuri superricchi, assistenza sanitaria ed educazione comprese (e tanti saluti alla mobilita' sociale). Se si instaura una filosofia assistenzialista come nei paesi scandinavi ad esempio dove "tutti hanno diritto al migliore stile di vita che la società è in grado di fornire senza mortificare il merito" allora sarà un paradiso. sent from mobile
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Ultima modifica di Raghnar-The coWolf- : 10-09-2013 alle 07:59. |
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#16 | |||||
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Iscritto dal: Dec 2004
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![]() il denaro è una forma avanzata di baratto, è una comodità, non è un bene fine a se stesso
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#17 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
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Appunto non è che sia un problema, data l'istituzione del Welfare. Ma il Welfare non c'è in tutti gli stati, e non da tutti è ben visto. Quote:
L'industrializzazione le fasce più deboli le ha sempre distrutte. I contadini avevano un impoverimento forte delle condizioni di vita passando alla città, ma erano costretti dalla disoccupazione. Quote:
Dovevano stare BEN ATTENTI a come spendevano i loro soldi... ok grandi opere a spese dello stato, ma poi... Il costo di costruzione della Reggia di Versailles all'epoca di Luigi XVI è stimata a 2 miliardi di dollari e appunto fu una spesa folle per il re dell'epoca. Ed una delle residenze più costose mai richieste da un re nella storia dell'uomo. Questa era la leva economica di un reggente ereditario e investito da Dio. Bill Gates, Warren Buffet e compagnia, se ne possono comprare 30 a testa, e con il resto che gli avanza avere comunque più soldi di quanti ne avesse a disposizione il re Sole. Persino quel developers developers developers di Steve Ballmer si può permettere Versailles e tutto il cucuzzaro senza aver neppure rischiato capitale d'impresa personale. E il Re Sole era uno, in tutta la storia. E la reggia di Versailles è stata fatta appositamente eccessivamente sfarzosa e costosa per puri fini politici. Noi oggigiorno abbiamo una lista intera di persone che senza un motivo alcuno potrebbero mettere sul piatto più soldi di quanti il re di un impero fiorente ne ha messi per un motivo politico e non accorgersene neppure. Quote:
In un mondo in cui c'è lavoro per il 20% delle persone il reddito di cittadinanza, l'assistenza sanitaria e istruzione migliore possibile per tutti, la previdenza completa sono d'obbligo se non vuoi che l'80% delle persone muoiano di fame, stenti e si vendano in un modo o nell'altro nella ricerca di un lavoro e rovinando la vita a un buon numero del restante che un lavoro riesce ad averlo... ovvero ciò che sta succedendo ora negli ambiti dove l'offerta supera la domanda, moltiplicato per 100. Questo stato non c'è per ovvi e giusti motivi, ma il problema è che non c'è nella testa delle persone (se non dei pazzi visionari che lo vorrebbero subito.) e ora nella testa delle persone il leit motif è al contrario tagliare il walfare che in prospettiva di automazione di molti lavori è andare a condannarsi in una società spietata.
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Ultima modifica di Raghnar-The coWolf- : 11-09-2013 alle 23:28. |
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#18 | ||||||
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Iscritto dal: Dec 2004
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a meno che non intendete per robot, esseri senzienti con diritti pari a quelli umani, che potrebbero effettivamente estinguere l'umanità, ma questo è il forum della scienza, non fantascienza ![]() ![]() finchè i robot saranno stupide macchine che fanno lavori al posto delle persone non potranno che far bene all'umanità
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
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- aumento dell'automazione e delle intelligenze artificiali --> diminuzione lavoratori "umili", a bassa specializzazione in contrapposizione a: - aumento crescita demografica il che vuol dire che ci sarà sempre più gente e sempre meno posti di lavoro a bassa qualificazione. Se le cose rimangono così come sono ora, come ha già detto qualcuno il tutto si traduce in un aumento della capitalizzazione: ci sarà sempre più disparità tra ricchi e poveri. L'imprenditore che produce X diventerà sempre più ricco perché a fronte di una spesa iniziale (le macchine) poi avrà meno spese di dipendenti. Viceversa ci sarà parecchia gente povera e senza lavoro. Questa è una visione pessimistica, chiaramente qualcosa deve cambiare, l'evoluzione deve andare di pari passo. Anche perché se non succede niente, quando la maggior parte della popolazione arriva alla fame, partono le rivoluzioni. |
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2004
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prendiamo ad esempio le automobili e la loro evoluzione una volta c'era il meccanico, il radiatorista, il carburatorista... oggi arriva il ragazzetto con i guantini di lattice e il notebook, lo collega alla macchina e vede tutto e spesso la ripara pure... gli altri lavori si sono persi? si, ma hai guadagnato quello che ricarica i climatizzatori, quello che programma le centraline, quello che produce i navigatori, quello che va in giro a fare le mappe per i navigatori, quello che monta l'hifi e l'antifurto e mille altri nuovi lavori... siccome ogni persona ha un limitato campo di competenze, più queste competenze sono approfondite più il campo di lavoro è limitato. allo stesso tempo, più una macchina è capace, più è sofisticata, più avrà bisogno di persone specializzate in un dato settore quindi è vero che ci sarà più bisogno di gente capace, ma che è un male questo? meglio l'analfabetismo? meglio i bimbiminkia? questi potranno comunque continuare a campare grazie al welfare ma ovviamente alla base della scala sociale...
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