Accelerazione via GPU, a che punto siamo?

Accelerazione via GPU, a che punto siamo?

Un sistema dotato di GPU dedicata non consente di avere benefici solo in ambito videoludico. Se da un lato le applicazioni commerciali capaci di sfruttare questo componente scarseggiano sul mercato, i futuri browser saranno però in grado di andare ad impiegare tale potenza di calcolo. Ecco come

di pubblicato il nel canale Web
 

Le implementazioni e Internet Explorer, un caso a parte

Il team di sviluppo di Mozilla è il primo a voler implementare, all'interno del proprio browser, il supporto a WebGL. Lo standard basato su OpenGL è stato introdotto a partire dalla versione 4.0b1. Il supporto a tali librerie è stato portato avanti, nella fase iniziale da Vlad Vukicevic, affiancato nella fase successiva di sviluppo da Mark Steele. La posizione di Mozilla nei confronti di WebGL è chiara e determinata:

"Ognuno sa che chi vuole sviluppare grafica 3D accelerata senza problemi di piattaforma si deve appoggiare a OpenGL. Se si vuole fare la stessa cosa sul web, dove i browser sono l'equivalente dei videogiochi, la risposta è invece WebGL".

Per poter avere un'idea di come funziona WebGL sul browser di Mozilla è prima necessario attivarlo: accedendo al pannello di configurazione di Firefox, cui si arriva digitando about:config nella barra degli indirizzi, bisognerà cercare la voce webgl.enabled_for_all_sites e impostare questo valore su true, semplicemente cliccandoci sopra.

Google ha invece introdotto il supporto a WebGL verso la fine del mese di Settembre dello scorso anno, seguendo le orme di quanto fatto da Firefox. In questo caso, per poter avere un'idea delle potenzialità del browser in questo ambito, non è necessario andare a modificare alcun parametro di funzionamento.

Secondo quanto riportato da Vlad Vukicevic, durante una sessione dedicata al WebGL tenutasi nell'ultima edizione del GTC di NVIDIA, seguendo la crescita del market share attuale, entro la fine del 2011 poco meno del 50% dei browser diffusi su scala mondiale supporteranno queste librerie. Al momento le implementazioni di WebGL all'interno di Firefox e Chrome sono conosciute rispettivamente con il nome di minefield e chromium.

Differente è invece la posizione di Microsoft con il proprio Internet Explorer: OpenGL è infatti un concorrente diretto delle arcinote librerie DirectX, lo standard in ambito videoludico. Si può facilmente capire quindi come WebGL non sia visto di buon grado dal colosso di Redmond. Internet Explorer, nella sua versione 9 supporta quindi una accelerazione hardware di tipo proprietaria, capace di supportare il sistema durante il rendering dell'intera pagina web.

Proviamo ad analizzare il comportamento del browser sviluppato da Microsoft: quando viene avviata una richiesta ad una determinata pagina web, la prima operazione che il sistema si trova a dover affrontare è quella del content rendering. Internet 9 accelera questa fase attraverso le librerie Direct2D e DirectWrite; in questa fase interviene già la GPU, gestendo così le performance grafiche degli elementi più semplice come testo HTML, immagini e bordi.

Il passaggio successivo prende il nome di page composition e usa le Direct3D: questa operazione risulta particolarmente utile in scenari in cui la presenza di immagini è elevata e la possibilità di sfruttare il buffer di memoria messo a disposizione dalla scheda video rappresenta un vantaggio sensibile. La fase finale prevede la desktop composition; in questo caso Microsoft sfrutta la possibilità di interagire con un sistema operativo che conosce a menadito, appoggiandosi così Desktop windows manager (DWM) per renderizzare la pagina a schermo. Internet Explorer 9 utilizza solamente librerie DirectX per le operazioni, in questo modo, secondo quanto riportato dall'azienda di Redmond, la compatibilità con DWM è massima e più efficiente rispetto ad altri browser.

Nelle prossime pagine andremo ad analizzare alcune delle potenzialità che i nuovi browser, grazie all'accelerazione video, saranno in grado di garantire.

 
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