PICO 4 è il visore VR che sfida Meta e lo fa con merito! Ecco perché nella recensione

L'azienda che lo ha realizzato è quella a cui fa capo TikTok, pesa meno di 600 grammi, non ha bisogno di essere attaccato al PC e soprattutto possiede frequenza a 90Hz. Il prezzo? Costa meno di Quest 2! Saprà funzionare meglio? Scopritelo nella nostra recensione
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 14 Febbraio 2023 nel canale WearablesPICO
Il 2023 è senza dubbio un anno importante per i visori VR o AR. Non solo Meta he deciso di investire una vagonata di soldi progettando e anche producendo il suo nuovo Meta Quest Pro ma, a quanto dicono le indiscrezioni, sarà questo l'anno in cui Apple presenterà anche il suo visore personale, il Reality Pro, che potrebbe effettivamente sbaragliare la concorrenza attuale per specifiche e soprattutto per quell'ecosistema che da sempre primeggia su tutti. Al momento però sul mercato ci sono tanti visori VR che permettono di avere prestazioni decisamente interessanti e forse molti non sono poi così conosciuti come lo sono invece i Quest di Meta.
Parliamo chiaramente di Pico 4 ossia un visore per la realtà virtuale che si pone in diretta concorrenza proprio con il Quest 2 di Meta, costa meno ma possiede cmunque caratteristiche e funzioni per certi versi migliori o praticamente alla pari, e lo vedremo nel corso della recensione. Intanto sappiate che Pico 4 è un visore AR cosiddetto ''stand-alone'' ossia non ha la necessità di essere collegato ad alcun PC o smartphone visto che integra tutto quello che serve per il suo funzionamento direttamente nel visore stesso. E non crediate però che questo pregiudi l'usabilità magari per un peso eccessivo perché ByteDance, l'azienda che lo ha realizzato e che è la proprietaria anche di TikTok, è riuscita a porre tutto all'interno della scocca del visore che pesa solo 586 grammi.
Qui troviamo tutto dal processore alla scheda madre per passare alle componenti che riguardano i sensori di movimento o ancora i moduli della batteria e le porte per collegarlo con la presa di ricarica (semplice USB-C). Tutto senza uso di fili, collegamenti strani o altri accessori se non i paddle che utilizzeremo con le mani per manovrare i comandi una volta avviata la realtà virtuale. Come funziona nello specifico questo Pico 4 e quali sono i vantaggi o gli svantaggi rispetto ad altri concorrenti? Scopritelo con noi in questa recensione.
Pico 4: un design comodo e futuristico
Partiamo come sempre dal design che in questo prodotto potrebbe risultare piuttosto importante soprattutto nel concetto di indossabilità. Inutile non concordare sul fatto che il Pico 4 è un visore VR che si rifà al design di altri dispositivi di questo genere e soprattutto al design del Quest 2 di Meta. La forma è quella di un classico visore con una finitura ed una scocca completamente in policarbonato rigido di buona qualità di colore bianco. I bordi sono lisci e curvi ma troviamo un frontale nero lucido che permette di dare un senso di identità al Pico 4 rendendolo anche un pochino più futuristico e bello rispetto ad altri.
Come detto un visore VR deve essere soprattutto comodo una volta indossato. Pico 4 ha dalla sua proprio questa caratteristica ossia i suoi 586 grammi non si fanno sentire troppo una volta messo in testa grazie anche ad uno studiato equilibrio delle componenti interne e della stringa che lo fissa in testa. Sì, perché come ogni visore che si rispetti anche il Pico 4 si indossa ponendo di fronte agli occhi il corpo principale del visore, quindi si deve regolare con un comodo laccio sulla parte superiore della testa e ancora è necessario fare gioco forza sulla rotella di regolazione integrata nella parte posteriore dello stesso.
Da non sottovalutare la possibilità di usare il visore VR di Pico 4 anche se si indossano occhiali da vista. In questo caso è possibile utilizzare una specifica scocca da applicare nella parte interna del visore permettendo all'utente di non avere fastidio anche dopo un lungo utilizzo. Non solo perché è presente anche un piccolo accessorio da applicare sulla parte nasale del visore in caso non sia possibile ottenere, una volta indossato, buio completo all'interno delle lenti. Funziona anche se senza difficilmente abbiamo osservato della luce entrare dai lati sintomo della bontà di costruzione ergonomica del visore.
Ci sono poi i controller ossia piccoli manicotti dotati di pulsanti e grilletti che permettono di avere il pieno controllo del mondo virtuale. Sono forse un pelo piccoli per chi, come me, possiede mani di dimensioni importanti ma dopo qualche decina di minuti di utilizzo abbiamo ottenuto un buon feeling soprattutto siamo riusciti ad utilizzare i pulsanti a memoria senza errori.
A livello tecnico possiamo considerare questi controller come una via di mezzo tra quelli di PSVR2 e quelli di Quest PRO: piccoli ma avvolgenti e solidi. In questo caso risulta ottimo anche il tracking, che si può facilmente paragonare a quello degli altri visori standalone presenti sul mercato. Peccato forse per la presenza di due batterie AA a controller visto che la concorrenza fa meglio con una sola batteria per controller.
Pico 4: può davvero competere con Meta Quest 2?
Partiamo subito col dire che le lenti di Pico 4 permettono di avere una resa superiore a quella dei Meta Quest 2. L'immagine a schermo infatti è buona e questo è sicuramente dovuto al fatto che in Pico 4 sono presenti lenti pancake e non fresnel e questo comporta la risoluzione di bug o fastidi che avevano invece creato problemi in precedenza. Il pannello in questo caso rimane ancora un LCD e dunque i neri non saranno poi così profondi ed è palese che in generale la mancanza di un OLED si fa sentire anche se chiaramente in questo caso parliamo di un prodotto completamente diverso soprattutto per il prezzo.
A livello tecnico sappiate che siamo in presenza di un display da 2,56'' x 2 con una risoluzione di 4.320 x 2.160 pixel con PPI a 1200 e frequenza di aggiornamento fino a 90Hz. Ed è importante sottolineare la possibilità qui con Pico 4 di regolare l'IPD ossia la distanza tra le lenti tramite software andando a muovere uno slider che agisce chiaramente sul sistema delle lenti permettendo di avere la regolazione in tempo reale a schermo. In questo caso la distanza minima è pari a 62mm mente quella massima è pari a 72mm.
A livello prestazionale l'idea che ci siamo fatti in queste settimane di utilizzo è di avere un prodotto sicuramente ai livelli di Meta Quest 2 e forse per alcuni tratti anche migliore. Sì, perché Pico 4 permette di far girare la propria libreria di contenuti in modo veloce, preciso e senza lag. I giochi provati sono fluidi con tempi di caricamento brevi sicuramente frutto della presenza di 8GB di RAM di tipo LPDDR4X ma anche di un'ottimizzazione davvero ottimale e capace di far figurare il visore della ByteDance sicuramente vincente in questo. Il framerate viene mantenuto bene anche a lungo utilizzo e soprattutto osservare tempi di caricamento ridotti rispetto alla concorrenza non può che far piacere soprattutto in questa categoria di visori stand-alone dove gli avversari non sembrano aver fatto così tanti passi in avanti a differenza di Pico 4.
A livello software è palese che l'ecosistema di Pico 4 non può ancora essere considerato all'altezza di quello di Meta. Negli ultimi mesi sono arrivati e stanno arrivando sulla piattaforma di Pico moltissimi titoli interessanti come Demeo o anche After the Fall ma è palese che la conversione dei titoli più interessanti sta arrivando adesso ossia con mesi di ritardo rispetto alla concorrenza.
Una conseguenza più che normale visto che l'azienda alle spalle di Pico 4 è relativamente giovane e si sta facendo strada da poco rispetto a colossi come Meta. Mancano chiaramente esclusive d'eccellenza che invece possiamo trovare su Quest 2 ma di fatto nel catalogo di Pico 4 troveremo per esempio il celebre Just Dance VR di Ubisoft, divenuto un vero cavallo di battaglia, e ancora Immortal Legacy: The Jade Cypher che effettivamente funziona bene. Il tempo potrà sicuramente giovare a Pico 4 e siamo certi che l'azienda farà di tutto per riuscire a migliore il già comunque buono ecosistema.
Il sistema operativo di Pico 4 è un sistema operativo relativamente nuovo e dunque è normale trovare qualche problema o qualcosa che ancora deve essere finalizzato. Sappiate però che c'è tutto quello che serve per un sistema operativo di un visore VR anche se forse qualche menu o qualche altra impostazione potrebbe essere sistemata in modo più facile ed intuitivo da trovare. Poco male perché Pico siamo sicuri ci lavorerà magari prendendo spunto anche dalla concorrenza che in questo fa meglio, per il momento.
Non ci è piaciuto invece di Pico 4 l'audio. Sì, qui l'azienda dovrà lavorare davvero tanto per migliorarlo nelle prossime generazioni. Come per altri anche qui ci sono casse isolate nascoste dentro la fascia laterale del visore ma purtroppo il volume che viene esternato da esse è veramente basso rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare da un prodotto del genere. Oltretutto non è presente un jack fisico per le cuffie classiche e la mancanza di un supporto del genere non permette di godere veramente appieno delle qualità di questo Pico 4 soprattutto con giochi immersivi. Chiaramente con un adattatore bluetooth tutto questo potrà essere bypassato ma perché spendere soldi in più (anche se pochi euro) per doversi adattare ad una mancanza di questo tipo?
E poi c'è la mancanza di una connessione Display Port dedicata. Sì, con Pico 4 non sarà possibile giocare collegandolo al PC. Una connessione di questo tipo di certo avrebbe fatto scalpore tra gli utenti e avrebbe di sicuro reso perfetto un device come questo capace di poter sfruttare appieno le potenzialità di un PC piuttosto che quelle limitate del visore. Si può usare la cosiddetta Virtual Desktop Mode ossia un'app che permette di trasmettere i contenuti streaming sul visore ad una risoluzione pià alta di quella che ad esempio è in grado di fare il suo rivale Meta Quest 2 (qui si raggiungono, in base al PC, anche i 3160x3160p). Di fatto però nell'uso ci sono ancora alcune problematiche come qualche artefatto di troppo o ancora una visione non pulitissima cosa che invece non avverrebbe con connessione cablata al PC.
Infine la batteria e soprattutto l'autonomia. Pico 4 infatti possiede una batteria considerevole da ben 5.300 mAh che viene posizionata nella parte posteriore della testa. Chiaramente, seppur la batteria sia importante, l'uso del sistema VR permette di ottenere al massimo un paio di ore di utilizzo continuativo che comunque risulta un buon risultato se consideriamo le specifiche tecniche del prodotto e soprattutto la resa ottimale del display con lenti Pancake. Ci sarà sicuramente da migliorare su questo fronte ma ammettiamo di considerare questa autonomia più o meno in linea con altri visori di questo tipo.
Pico 4: conclusioni
Pico 4 è un visore VR da tenere in seria considerazione. La bontà delle sue specifiche tecniche ma anche del suo hardware e delle sue componenti non fa che renderlo molto appetibile soprattutto vista anche la costruzione e la capacità di un'ottima indossabilità. Sì, perché non è sempre facile trovare sul mercato un visore che possa essere indossato continuativamente per più di un'ora senza sentirsi particolarmente stanchi o doloranti. Oltretutto ci piace la sua costruzione, robusta e ben fatta come ci siamo anche la distribuzione dei vari componenti che rendono il Pico 4 in testa un visore fortemente equilibrato.
Ci sono chiaramente dei punti da mettere ancora a posto come la mancanza di un parco titoli importante soprattutto per l'assenza di qualche esclusiva di impatto. Non solo c'è da migliorare sicuramente l'audio che non permette di godere appieno della bontà del device soprattutto per la mancanza di un classico jack cuffie che poteva decisamente far comodo. Oltre a questo manca la porta Display Port che non permette di cablare il Pico 4 ad un PC per poter sfruttare la VR con maggiore potenza anche se è presente una connessione wireless che in alcune situazioni forse risulta un po' acerba e non completamente soddisfacente. Pico 4 se la gioca con Meta Quest 2 e lo fa senza troppi problemi e con qualche cosa anche a suo favore.
Il prezzo? Pico 4 potete portarlo a casa in due diverse versioni con 128GB di storage o con 256GB per il modello top di gamma, rispettivamente a 429€ oppure 499€. E lo trovate direttamente su Amazon.
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò peccato che si fermi a 90hz ,diciamo che il 120hz riduce ulteriormente l'effetto motion sickness ma comunque sono buoni lo stesso i 90hz.
La mancanza del jack per le cuffie potrebbe essere un problema,vero che si possono usare quelle bluetooth ma c'è sempre quel filino di latenza.
Il collegamento al PC avviene via wifi o con il type C,come il quest, però ho paura che la cosa sia fatta apposta sia da meta e sia da Bytedance per spingere l'utenza a comprare le app da pc,quindi togliere l'ingresso video ha il suo perché per loro.
So che comunque dovrebbero commercializzare un dongle da applicare al PC o al visore per ovviare la mancanza del cavo HDMI ,ma non ho più letto nulla a riguardo.
Chissà che lancino un bel Pico 5 con le dovute correzioni ,in modo da fare concorrenza al quest 3 che esce quest'anno.
L'ideale sarebbero i 120 hz (come PlayStation Vr2) con un fov e una risoluzione maggiore e senza quei difettini che ha il Pico 4
Io sto ancora aspettando un eventuale index 2.
P. S. Non sarebbe male anche un Psvr2 compatibile con il pc...
eh ci ho pensato pure io ma non si vede il verso... al momento mi sono preso un quest pro che va da dio pero' è costicchiato abbastanza
Hai fatto bene.
Ci sono i pimax che dovrebbero avere un ottimo fov, ma non hanno di certo un prezzo amichevole...
Ci sono i pimax che dovrebbero avere un ottimo fov, ma non hanno di certo un prezzo amichevole...
Difatti hanno 200 di fov,qualcosa di veramente straordinario.
Ci vorrebbe un display simile alle maschere quelle che si usano con il decespugliatore,molti sottovalutano il fatto che la visione periferica è molto importante,difatti se ci mettessero dei paraocchi per limitare il fov,avremmo una percezione della realtà distorta.
I pixmax sono tanta roba ma per pilotarli,servirebbe un PC molto potente.
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