Recensione OnePlus Open: è così che deve essere uno smartphone pieghevole!

In queste ultime settimane abbiamo provato, in anticipo rispetto al lancio al pubblico, il nuovissimo OnePlus Open. Si tratta di uno smartphone molto interessante nella fascia più alta del mercato, grazie al suo formato innovativo, alle sue caratteristiche hardware e alle funzionalità software tutte rivolte all'esperienza d'uso e alla produttività con il display interno
di Lorenzo Tirotta , Nino Grasso pubblicato il 19 Ottobre 2023 nel canale TelefoniaOnePlus
Con il lancio del nuovo OnePlus Open, il produttore fa il suo ingresso nel mercato degli smartphone pieghevoli, andando a sfidare colossi del settore come Samsung, HONOR e Motorola. Il nuovo dispositivo concretizza una svolta strategica ormai avviata da anni per l'azienda, che punta ad ampliare la propria offerta attraverso una line-up completa di smartphone, e anche un tablet, oltre che diversi accessori di varie categorie. Insomma, la OnePlus monoprodotto è ormai un vecchissimo ricordo lontano e Open ne è l'ennesima riprova.
Secondo quanto dichiarato dallo stesso produttore, OnePlus Open vuole essere un nuovo punto di riferimento per la categoria dei dispositivi pieghevoli, con l'obiettivo di ridefinire il concetto stesso di smartphone top di gamma. Il device è stato progettato per offrire un'esperienza mobile di nuova generazione, ampliando le potenzialità dell'avanzato fattore di forma con funzionalità software mirate. Dal punto di vista del design, OnePlus Open si presenta con linee eleganti e minimaliste attraverso un form factor ormai consueto per la categoria: il corpo in metallo racchiude uno schermo flessibile che si apre a libro e un ulteriore schermo esterno, un po' come Galaxy Z Fold5 o HONOR Magic Vs.
Peculiarità della soluzione di OnePlus non solo le feature software, ma anche una cerniera leggera e durevole nel tempo, che porta il peso complessivo del dispositivo a 239 grammi. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, spiccano i due luminosi display ProXDR e l'evidente comparto fotografico al posteriore, ma il prezzo di listino - come consuetudine per questa categoria di prodotto - è molto elevato.
- OnePlus Open: specifiche tecniche
- OnePlus Open: prezzo
- Design ed esperienza d'uso
- Considerazioni finali
Recensione OnePlus Open
Il fulcro del nuovo OnePlus Open è senza dubbio il display principale flessibile da 7,82 pollici con risoluzione 2K (2440x2268 pixel), densità di 426 ppi e aspect ratio di 1.0758:1. Si tratta di un pannello AMOLED avanzato di tipo Flexi-fluid che utilizza la tecnologia LTPO 3.0, la quale permette di regolare dinamicamente il refresh rate da 1 fino a 120 Hz, ottimizzando il consumo energetico pur garantendo un'ottima fluidità generale. La luminosità di picco dichiarata dall'azienda arriva a 2800 nits, mentre in condizioni normali raggiunge un ottimo valore di 1400 nits. A proteggerlo c'è un sottile strato di tipo Ultra Thin Glass.
Quando aperto, il device offre un'ampia superficie di visualizzazione con screen-to-body ratio dell'89,6%, mentre da chiuso troviamo un ottimo display esterno. Questo offre una diagonale da 6,31 pollici con risoluzione 2K (2484x1116 pixel), densità di 431 ppi e aspect ratio di 20:9, perfetto per gestire notifiche e informazioni rapidamente anche a device chiuso. Il pannello è un Super Fluid AMOLED LTPO 3.0 con refresh rate variabile da 10 a 120 Hz, anch'esso con luminosità di picco di 2800 nit e con supporto allo standard DCI-P3. Entrambi i display integrano la tecnologia Intelligent Eye Care di OnePlus, certificata TÜV Rheinland.
Grande attenzione è stata dedicata chiaramente alla cerniera centrale, denominata Flexion Hinge, che garantisce la possibilità di aprire e chiudere il dispositivo come fosse un libro. È stata progettata per resistere nel tempo a ripetute aperture e chiusure grazie al numero ridotto di componenti (69), fattore che ha permesso anche di ridurre il peso dello smartphone. L'estetica riconoscibile e l'hardware di ultimissima generazione sono inoltre due dei marchi di fabbrica dei flagship OnePlus, e su Open sotto la scocca troviamo Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 con 16GB di RAM LPDDR5X e 512 GB di storage su memoria UFS 4.0, con garanzia di massima fluidità per 48 mesi.
Ad alimentare il tutto è presente una batteria da 4805mAh con supporto alla ricarica da 67W su tecnologia SUPERVOOC, mentre lato software troviamo al primo avvio Android 13 con la OxygenOS 13.2, che include diverse funzionalità dedicate espressamente al fattore di forma pieghevole. Tre le fotocamere al posteriore, con un setup grandangolo + ultra grandangolo + teleobiettivo 3x; mentre per videochiamate e selfie si può utilizzare una fotocamera presente sul display esterno o quella integrata nel display flessibile. Molto interessante la promessa di OnePlus: 4 anni di aggiornamenti dell'OS, e 5 anni di aggiornamenti di sicurezza. Android 14, inoltre, arriverà su OnePlus Open entro fine anno.
Specifiche tecniche
OnePlus Open |
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OS (al lancio) | Android 13 con Oxygen OS 13.2 |
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Processore | Snapdragon 8 Gen 2 (4-nm) GPU Adreno 740 |
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RAM | 16 GB LPDDR5X con RAM-Vita |
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Storage | 512 GB UFS 4.0 Non espandibili |
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Display esterno | 6,31" Super Fluid AMOLED LTPO 3.0 |
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Display interno | 7,82" Flexi-fluid AMOLED LTPO 3.0 |
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Fotocamere posteriori | Wide: 48MP (f/1.7) Pixel Stacked OIS |
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Fotocamere frontali | Esterna: 20 MP, f/2.2 EIS |
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Connessioni | 5G / 4G LTE-A |
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Sicurezza | Sensore d'impronte laterale |
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Batteria | 4805 mAh Ricarica SUPERVOOC 67W |
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Dimensioni | Aperto: 153,4 x 143,1 x 5,9 mm Piegato: 153,4 x 73,3 x 11,9 mm |
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Peso | 239 grammi |
OnePlus Open prezzo
Gli smartphone pieghevoli non sono mai stati economici, e probabilmente non lo saranno in tempi brevi. Sul piano dei costi di produzione è più o meno come produrre due smartphone (il display è spesso la componente che costa di più da produrre), e non fa eccezione OnePlus Open con il suo listino da 1849€. Non è tanto per i canoni della categoria, ma una cifra simile lo tiene alla lontana dalla maggior parte dei potenziali acquirenti.
- OnePlus Open: 1849 €
La dotazione originale prevede il caricabatterie SUPERVOOC da 67W (in Europa), un cavo USB Type-A a C, una custodia protettiva e uno screen protector preapplicato. Non manca la clip per l'estrazione del vano per la SIM, che contiene due slot nano-SIM.
Design ed esperienza d'uso
Il nuovo smartphone pieghevole di OnePlus porta avanti il linguaggio di design che l'azienda ha introdotto negli ultimi anni, continuando a proporre un grosso modulo fotografico al posteriore di forma circolare. Disponibile nell'unica colorazione Voyager Black in Europa, il dispositivo si caratterizza per uno stile sobrio ed elegante, che ben rispecchia la cosiddetta brand identity di OnePlus. La variante Emerald Dusk è molto bella sia alla vista che al tatto, e spicca per la scocca posteriore realizzata in vetro satinato opaco di colore verde. È proprio questa la versione della nostra prova.
Stonano un po' con l'aspetto premium del dispositivo le dimensioni importanti del modulo fotografico al posteriore, soprattutto perché sporge veramente tanto rispetto al resto della scocca. Una scelta probabilmente obbligata per via dello spessore degli obiettivi scelti da OnePlus per non sacrificare la qualità delle immagini della fotocamera.
Dimensioni e peso non sono chiaramente contenuti, ma comunque rientrano nei valori dei migliori della classe: 239 grammi il peso, mentre lo spessore è di soli 5,9 mm da aperto, 11,9 mm da chiuso.
In quest'ultimo caso l'uso è molto simile a quello che si otterrebbe con uno smartphone OnePlus tradizionale, anche a livello di feature, con un'ergonomia che viene mantenuta su valori più che accettabili. La differenza reale si ottiene aprendo lo schermo, anche grazie alle tante feature che aiutano l'utente nel multitasking.
I tecnici OnePlus sono riusciti nell'impresa di contenere il più possibile il peso minimizzando il numero di componenti della cerniera centrale, elemento chiave in uno smartphone pieghevole. La struttura a colonna singola ha permesso di utilizzare solo 69 parti, contro le oltre 100 dei modelli concorrenti dotati di cerniera a triplo snodo e ciò si traduce, stando a quanto ha rivelato l'azienda, in un peso nettamente inferiore a parità di solidità e resistenza meccanica.
Anche i display contribuiscono a questo risultato: quello esterno viene protetto attraverso l'applicazione di Ceramic Guard, una vetroceramica brevettata con trattamento a scambio ionico il 20% più robusta rispetto a Gorilla Glass Victus. Il display pieghevole è invece rafforzato da tre strati di protezione, fra cui l'Ultra Thin Glass, uno strato in TPU per la protezione dagli urti e una protezione per lo schermo antiriflesso per evitare danni dovuti all'usura quotidiana.
Per la scocca unibody OnePlus Open utilizza materiali estremamente ricercati, come una lega di cobalto-molibdeno e una lega di titanio, che garantiscono solidità e resistenza superiori rispetto ai materiali tipicamente utilizzati nei pieghevoli.
La cerniera vede inoltre l'impiego di una lega amorfa a base di zirconio, un materiale metallico liquido utilizzato tipicamente per la creazione di ossa artificiali in ambito medico. Utilizzando questo metallo, OnePlus è riuscita a implementare parti nella cerniera spesse solo 0,15mm, contribuendo a una riduzione fino al 50% delle dimensioni rispetto ad altri device concorrenti (sempre stando ai dati che ha diffuso l'azienda).
Lo smartphone implementa anche l'Alert Slider, presente su tutti i top di gamma del brand, nonostante il corpo ultra sottile del dispositivo. Il pulsante a tre vie per la gestione delle notifiche è stato completamente riprogettato e miniaturizzato per adattarsi al nuovo form factor, e può essere utilizzato anche con una sola mano. Lo smartphone è inoltre certificato IPX4, quindi può resistere agli schizzi d'acqua da qualsiasi direzione, che non danneggiano neanche la cerniera per mezzo di piccoli fori di drenaggio che consentono ai liquidi di fluire verso l'esterno.
L'esperienza d'uso è quella tipica dei foldable a libro, quindi quella di uno smartphone non comodissimo da portare in giro, ma capace di offrire una superficie visiva - quando aperto - ben maggiore. La reale differenza con gli altri devide del settore è data dalle diverse feature di OxygenOS 13.2, che consentono un uso del multitasking che non è poi così limitato rispetto a quello che troviamo sui computer portatili.
Fra le feature più interessanti in tal senso troviamo Open Canvas, una tecnologia del tutto nuova che consente di ottenere una grande efficienza con l'uso delle app in multi-finestra. In sostanza, con le app compatibili (circa il 95% secondo OnePlus) le operazioni multi-finestra o lo schermo diviso non sono limitate alle dimensioni fisiche del display.
Le finestre attive possono essere ridimensionate come meglio si crede, mentre quelle secondarie fluiscono dentro e fuori dall'area di visualizzazione su richiesta, permettendo all'utente di dare un'occhiata e concentrarsi solo sulle app che desidera in un determinato momento. È possibile visualizzare fino a tre finestre contemporaneamente, sia con orientamento verticale che orizzontale, che possono essere spostate e ridimensionate.
Come funziona, di fatto? L'utente può aprire un totale di tre app in schermo diviso, sia dalla schermata delle app aperte in background, sia con una gesture a due dita dall'alto verso il basso all'interno di ogni app compatibile. La gesture divide la schermata a metà, e consente di selezionare una seconda app da tenere su schermo. In questo modo ogni app occupa una metà dell'intero display pieghevole, con l'area di ciascuna di esse che può essere ingrandita attraverso un semplice slide.
Trascinando invece un'icona delle app dalla barra delle applicazioni in basso (qui è presente anche una schermata che consente di accedere a un elenco di tutte le app installate) all'interno dell'interfaccia delle due app, si può aprire la terza applicazione. Ogni app presenta in alto un menu rappresentato da una linea orizzontale, con cui possiamo lanciare l'app a pieno schermo o espanderla rispetto alle altre app. Queste rimarranno sempre attive e selezionabili, anche se non del tutto visibili, ma il display sarà occupato prevalentemente dall'app scelta.
Si tratta di una gestione che può sembrare a tratti cervellotica, ma metterla in pratica è molto più semplice che spiegarla. Una gestione che ha pro e contro rispetto allo split screen tradizionale (che comunque è supportato), visto che da una parte consente di accedere alle singole app occupando una grande porzione dell'ampio display, dall'altra non consente di avere sempre a portata di mano le informazioni disponibili sulle app non utilizzate in quel momento. In questo modo si vanifica il senso dello "schermo diviso", ma si ha la possibilità di interagire con le app sfruttando quasi tutta la superficie del display avendo sempre a portata di mano le altre app secondarie.
Il software dispone inoltre di una barra delle applicazioni simile a quelle che troviamo sui sistemi operativi desktop, che consente un facile accesso alle app aperte e a una selezione di app preferite da parte dell'utente. C'è anche una cartella Recenti che consente di accedere velocemente a tutte le foto, le immagini e i documenti salvati di recente. Attraverso la schermata, i file possono essere condivisi direttamente trascinandoli su app di messaggistica istantanea o altro.
Le due novità legate al multitasking si inseriscono all'interno di un software con le diverse peculiarità che già abbiamo visto su molti altri smartphone OnePlus, che citiamo brevemente. Abbiamo OnePlus Shelf, che racchiude notizie e informazioni utili ricavate sulla base delle esigenze dell'utente; OnePlus Scout, una feature che consente di cercare qualsiasi contenuto nel dispositivo fra cui file, documenti, brani musicali e contatti. Abbiamo poi ampi margini di manovra per quanto riguarda le personalizzazioni, sfondi animati piacevoli e mai invasivi, tante personalizzazioni per la funzione Schermo sempre acceso del display esterno, e si possono modificare colori, forme delle icone, caratteri e anche l'animazione delle impronte digitali o dell'illuminazione ai bordi alla ricezione di una notifica.
Con il display esterno, invece, l'esperienza d'uso è quella tipica dei flagship OnePlus, anche grazie all'aspect-ratio del display di 20:9. Di seguito alcuni screenshot che mostrano come appare l'UI.
Ancor più importante, OnePlus promette per il suo primo pieghevole 4 aggiornamenti Android major sul nuovo smartphone, e 5 anni di aggiornamenti di sicurezza.
Sotto la scocca troviamo il processore Snapdragon 8 Gen 2, il SoC di punta di Qualcomm costruito a 4 nm. Supporta le reti 5G e si basa su un'architettura di tipo big.LITTLE con otto core dal consumo e dalle prestazioni diverse. Sono tre i cluster di core, con un setup 1+2+2+3:
- il core Prime è basato su architettura Cortex-X3 dalla frequenza operativa massima di 3,20GHz;
- ci sono poi quattro core Performance, di cui due basati su architettura Cortex-A715 e altrettanti su Cortex-A710. Tutti i core Performance operano a 2,80GHz;
- infine abbiamo tre core Efficiency, tutti basati su tecnologia Cortex-A510 con frequenza operativa di 2,0GHz.
Il processore viene supportato da 16 GB di RAM LPDDR5X, che viene ottimizzata attraverso la tecnologia RAM-Vita proprietaria di OnePlus, e può essere espansa utilizzando parte dello storage disponibile sul device. Lo smartphone è poi compatibile con le reti Wi-Fi 7 e offre doppia connettività 5G, proponendo prestazioni elevatissime in tutti gli ambiti. OnePlus Open utilizza un sistema di dissipazione realizzato sulla base delle esigenze strutturali dei dispositivi pieghevoli, e durante le nostre prove abbiamo notato solo un lieve surriscaldamento durante l'uso "stress" del dispositivo, comune a tutti gli smartphone con processori della stessa fascia di mercato. Durante le nostre prove
Benchmark
3D Mark Wild Life Extreme
Punteggio finale
Androbench
Lettura sequenziale
Androbench
Scrittura sequenziale
Androbench
Lettura random
Androbench
Scrittura random
Antutu 10
Punteggio
Geekbench 6
Single-Core
Geekbench 6
Multi-Core
GFX Bench 5
Aztec Ruins (HT) - Onscreen
GFX Bench 5
Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)
GFX Bench 5
Car Chase - Onscreen
GFX Bench 5
Car Chase - Offscreen (1080p)
Display e audio
Come ogni foldable a libro che si rispetti, sono due i display integrati su OnePlus Open. Il display che spesso viene definito "Cover" offre all'utente una diagonale da 6,31 pollici con supporto alla risoluzione 2K e una frequenza di aggiornamento massima di 120Hz. La luminosità di picco dichiarata è di 2800 nit, mentre sotto al sole può esprimere 1400 nit su schermata tutta bianca. Si tratta di un pannello di fascia alta, un "Super Fluid AMOLED" capace di riprodurre 1,07 miliardi di colori, con rapporto schermo-corpo del 91,8%. Come già scritto viene protetto da un vetro Ceramic Guard, garantendo una maggiore resistenza rispetto a qualsiasi altro telefono pieghevole sul mercato.
La vera star si trova comunque all'interno del "libro": aprendo OnePlus Open si accede a un ampio display pieghevole da 7,82 pollici con rapporto schermo-corpo dell'89,6% e capace anch'esso di spingersi fino a 2800 nit riproducendo fino a a 1,07 miliardi di colori.
Come già scritto, questo pannello, definito dall'azienda Flexi-fluid AMOLED LTPO 3.0, viene protetto da uno strato di vetro ultrasottile (UTG) che si trova sopra il supporto del display in fibra di carbonio. C'è poi uno strato in TPU, che fornisce protezione dagli impatti fisici e, infine, sullo strato superiore viene applicata una protezione per lo schermo antiriflesso che diminuisce i riflessi e protegge il pannello dall'usura tipica. Entrambi i display offrono un'esperienza d'uso molto simile, anche a livello di densità di pixel nonostante le dimensioni diverse.
Entrambi supportano l'HDR e la tecnologia Dolby Vision, e la visione di contenuti multimediali è impreziosita anche dal punto di vista sonoro attraverso un impianto audio spaziale a tre altoparlanti. Questi ultimi lavorano in tandem con un algoritmo audio spaziale proprietario per offrire una dimensione in più con i contenuti multicanale salvati, ad esempio, in Dolby Atmos. La stessa tecnologia può essere sfruttata anche con auricolari wireless.
Luminanza
APL 15%
Luminanza
APL 100%
Abbiamo eseguito i nostri test in laboratorio sul display interno, che ha sfoderato una luminosità massima di 1684 nits con APL 15%, e di 1267 nits con schermata tutta bianca. Sono due valori eccezionali se si considera che stiamo parlando di un display pieghevole da oltre 7", anche se ben distanti da quelli dichiarati dal produttore che, probabilmente, ha utilizzato un APL sensibilmente inferiore rispetto al nostro campione.
La piega al centro è inoltre molto meno visibile rispetto ad altri modelli (come Galaxy Z Fold5, ad esempio, o HONOR Magic Vs), mentre l'uso di un pannello AMOLED aiuta nella visibilità generale attraverso l'ottimo rapporto di contrasto esprimibile grazie alla capacità di spegnere del tutto i singoli pixel per riprodurre il nero, dove serve. In breve, sotto la luce del sole OnePlus Open si vede in maniera eccellente, sia con il display interno sia con quello esterno.
Dal punto di vista cromatico abbiamo tre "modalità colore":
- Naturale: la modalità predefinita e raccomandata, con un'estensione cromatica che segue lo standard DCI-P3 caratterizzata da un punto di bianco freddo.
- Vivido: la modalità con l'estensione cromatica più ampia, ma anche quella meno precisa.
- Pro: la modalità più precisa fra quelle disponibili utilizzando lo standard DCI-P3 come riferimento e offrendo un punto di bianco molto corretto secondo lo standard D65.
Fra le impostazioni offerte dalla OxygenOS ci sono: Miglioramento nitidezza immagini, Miglioramento dei colori video e la Modalità video HDR luminosa, che migliorano la resa nella riproduzione video. L'ultima è utile con i contenuti HDR, abilitando la luminosità massima possibile per il display quando si riproducono contenuti codificati ad ampia gamma dinamica. Rispetto ad altri OnePlus non abbiamo però visto miglioramenti evidenti abilitandola.
Modalità Pro
Bilanciamento RGB
OnePlus Open - Pro
Curva di Gamma SDR
OnePlus Open - Pro
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: 52,748 : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
OnePlus Open - Pro
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.92% | 135.02% |
. DCI P3 D65 | 98.21% | 99.53% |
. Adobe RGB | 87.61% | 100.09% |
. BT.2020 | 71.34% | 71.41% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
OnePlus Open - Pro
Modalità Naturale
Bilanciamento RGB
OnePlus Open - Naturale
Curva di Gamma SDR
OnePlus Open - Naturale
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: 67,640 : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
OnePlus Open - Naturale
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.99% | 135.96% |
. DCI P3 D65 | 98.88% | 100.23% |
. Adobe RGB | 88.05% | 100.79% |
. BT.2020 | 71.85% | 71.91% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
OnePlus Open - Naturale
Modalità Vivido
Bilanciamento RGB
OnePlus Open - Vivido
Curva di Gamma SDR
OnePlus Open - Vivido
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
OnePlus Open - Vivido
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 100.00% | 166.91% |
. DCI P3 D65 | 99.99% | 123.04% |
. Adobe RGB | 100.00% | 123.74% |
. BT.2020 | 87.90% | 88.28% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
OnePlus Open - Vivido
Le qualità cromatiche del display interno di OnePlus Open sono da puro top di gamma, con un'estensione che consente di andare ben oltre i dettami dello standard DCI-P3. Abilitando la modalità Vivido abbiamo misurato una dimensione del gamut del 123% rispetto allo standard. Così come avviene con il profilo Naturale, il bilanciamento del bianco presenta una notevole dominante blu, che va a influenzare negativamente il DeltaE medio, ovvero la precisione cromatica: con la modalità Naturale abbiamo misurato un DeltaE medio di 2,7, con Vivido 3,9, valori comunque ottimi per la riproduzione di contenuti multimediali. Con il profilo Pro, però, si ottiene una resa adatta anche all'elaborazione professionale on device: il DeltaE medio è di 1,5 in questo caso, con un gamut coperto al 98% secondo lo standard DCI-P3 e valori ottimali sia per quanto riguarda il bilanciamento del bianco lungo tutta la progressione tonale della scala dei grigi, sia per la curva di gamma. In pratica un display di qualità elevatissima, il migliore fra quelli che abbiamo mai visto sui foldable non solo in termini di luminanza, sfruttabile anche per l'elaborazione di foto e video in maniera professionale già con la calibrazione di fabbrica.
Riproduzione HDR
Bilanciamento RGB
OnePlus Open - Naturale (HDR)
Curva di Gamma HDR
OnePlus Open - Naturale (HDR)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
OnePlus Open - Naturale (HDR)
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.55% | 135.66% |
. DCI P3 D65 | 98.10% | 100.01% |
. Adobe RGB | 87.25% | 100.57% |
. BT.2020 | 71.71% | 71.75% |
La riproduzione di contenuti HDR è invece un po' sottotono rispetto a quanto abbiamo analizzato fino ad ora, non sappiamo se per questioni di software acerbo o altro. Abilitando la modalità Pro non viene coperto il gamut DCI-P3 nella sua interessa, come invece ci saremmo aspettati con i contenuti Wide Color, mentre con la modalità Naturale si ottiene un gamut perfetto (98,1% di dimensioni), anche se il bianco palesa una chiara dominante fredda. La progressione tonale della scala dei grigi appare più scura rispetto ai riferimenti, specie a partire dal 65% del livello del bianco, fino al 90%, dove si raggiunge il clipping con una luminanza massima misurata di circa 630 nits. Una resa comunque di buon livello, ma un po' inferiore rispetto a quella proposta da altri top di gamma.
Durata della batteria
OnePlus è riuscita a implementare sul suo Open una batteria da 4805 mAh, che supporta la ricarica SUPERVOOC da 67W attraverso il caricabatterie fornito in dotazione. Quest'ultimo consente una carica dall'1 al 100% in circa 42 minuti e fornisce - stando a quanto dichiara l'azienda - più di un giorno di utilizzo tipico con una singola carica.
Autonomia
Test in navigazione Wi-Fi
Autonomia
Test Overall
Attraverso le nostre prove e i nostri test eseguiti in laboratorio possiamo confermare le dichiarazioni del produttore, con lo smartphone che riesce a garantire una ottima autonomia operativa anche con un uso non proprio moderato. Se si utilizzano tutte le potenzialità dell'hardware integrato, ad esempio attraverso i giochi più pesanti con il display interno, l'esperienza d'uso è senza dubbio straordinaria ma la durata della batteria può risentirne enormemente. In ogni caso non è difficile chiudere la giornata piena con un uso anche più massiccio del normale del dispositivo, e si rivela utile la ricarica da 67W per ottenere un po' di autonomia al volo, se dovesse servire.
Nei nostri test effettuati con il dispositivo abbiamo ottenuto risultati di ottimo livello, sia con la semplice navigazione Wi-Fi, sia con il nostro nuovo "Test overall", che include diverse tipologie di attività che vanno a stressare tutte le componenti hardware dello smartphone (come ad esempio attività che utilizzano in maniera massiccia l'elaborazione della CPU, rendering 3D, riproduzione di video in streaming online e non manca alla semplice navigazione web) simulando l'uso tipico di un utente durante tutto l'arco della giornata. In questo ambito OnePlus Open ha fatto registrare il valore migliore che abbiamo mai ottenuto con questo specifico test, nonostante l'ampio display integrato. Tutti i test sono stati realizzati impostando la luminosità del display a un valore di 200 nit, attraverso script funzionanti via web.
Fotocamera
La fotocamera posteriore di OnePlus Open fa uso di tre sensori dedicati, tutti utili a fornire una lunghezza focale esclusiva:
- Fotocamera principale Sony LYTIA-T808 “Pixel Stacked” da 48 MP con sensore CMOS OIS 1/1,43”, 24 mm, 1,12 um, f/1,7, AF
- Teleobiettivo da 64 MP con OIS ottico 3X, zoom nel sensore 6X, fino a 120X Ultra Zoom risoluzione, sensore da 1/2", 145 mm, f/2.6, AF
- Fotocamera ultra-wide da 48 MP con sensore da 1/2", FOV 114°, 14 mm, f/2.2, AF
Per selfie e videochiamate l'utente può fare affidamento a due fotocamere, una da 20 MP f/2,2 integrata in un foro nel display esterno, l'altra da 32MP f/2.4 accessibile attraverso il display interno, anch'essa stipata in un foro.
La tecnologia "Pixel Stacked" del sensore principale, conosciuta anche come tecnologia "Dual-Layer Transistor Pixel", presenta una innovativa struttura per i pixel che aumenta l'assorbimento e l'immagazzinamento della luce con un ingombro fisico ridotto. Invece di disporre i pixel sullo stesso piano come i tradizionali sensori di immagine, l'architettura separa e impila due strati di transistor pixel sotto i fotodiodi. Il sensore offre i suoi benefici in tutte le condizioni di luce, anche in ambienti scarsamente illuminati, aumentando la gamma dinamica e la qualità dell'immagine senza la necessità di aumentare le dimensioni del sensore.
Il teleobiettivo con zoom ottico 3x (lunghezza focale di 70mm equivalenti) implementa invece un sensore da 64 MP, con la risoluzione elevata di quest'ultimo che può essere utilizzata per simulare un fattore di ingrandimento ancora più ampio (6x, senza perdite di qualità). Chi vuole strafare può usare anche un ingrandimento ibrido "Ultra Res" fino a 120x. C'è poi una fotocamera ultra grandangolare che consente di ampliare il campo visivo fino a 114° con un obiettivo f/2.2 da 14mm equivalenti, abbinato a un sensore da 48 MP grande mezzo pollice.
Il comparto fotografico è stato realizzato e ottimizzato assieme ad Hasselblad, con la partnership che si rivela utile anche, e non solo, attraverso la modalità Ritratto Hasselblad. La funzione consente di eseguire ritratti dando grande risalto ai toni dell'incarnato, anche in scarse condizioni di luce, e rilevando in maniera precisa i dati sulla profondità dei pixel, il bokeh e il bagliore. Lo smartphone supporta anche la registrazione di video alla risoluzione 4K Ultra HD a 60fps, anche in modalità HDR Dolby Vision fino a 30 fps.
Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali
Principale
Negli scatti con buone condizioni di luce OnePlus Open si comporta come ci si aspetterebbe da un top di gamma. Il modulo grandangolare e tele offrono una resa cromatica molto simile, mentre l'ultra grandangolare presenta una gestione delle luci un po' più slavata in alcune condizioni. Il livello di dettaglio è sempre molto elevato in queste condizioni, con lo zoom 3x che si rivela molto facile da gestire e consente, grazie alla stabilizzazione ottica e al sensore definito, di ottenere uno zoom 6x con una perdita di qualità abbastanza irrisoria.
Principale, al buio con flash LED
Quando la luce cala il modulo fotografico di OnePlus Open si rivela di buon livello, ma non preciso come quello che possiamo trovare sui migliori cameraphone del momento. Il livello di dettaglio perde un po' in queste condizioni, con il micromosso che non sempre viene gestito alla perfezione. Il rumore è comunque gestito in maniera ottimale in tutte le circostanze, con il sistema che può abilitare automaticamente il merging utilizzando più foto per fondere il risultato con diversi livelli di esposizione.
Lo zoom 3x può anche essere utilizzato per fotografie ritratto, abilitando o meno la modalità apposita che consente di separare soggetto e sfondo attraverso il bokeh. L'effetto può essere gestito anche in post-produzione, aumentando o meno l'apertura di diaframma (fittizia) per scegliere la profondità di campo preferita. Su OnePlus Open la funzionalità è abbastanza credibile, con una buona gestione anche dei dettagli più difficili (come ad esempio i capelli del soggetto).
Selfie camera esterna con modalità Ritratto
Sono due le fotocamere per selfie e videochiamate, entrambe con una buona qualità. Anche in questo caso c'è la possibilità di applicare la modalità Ritratto per sfocare lo sfondo, con risultati abbastanza convincenti.
Considerazioni finali
OnePlus è entrata nel mercato degli smartphone pieghevoli e l'ha fatto col botto, questo è innegabile. Al suo primo tentativo ha realizzato uno smartphone estremamente potente e rifinito, quasi del tutto privo dei problemi che affliggono da sempre molti dei device della concorrenza.
Ha tutto quel che serve per offrire un'esperienza di qualità pregiatissima: hardware top di gamma, una cerniera funzionale che consente un design privo di gap e una piega quasi invisibile, un software che abilita una delle migliori esperienze multitasking mai viste su smartphone.
OnePlus Open è uno smartphone dalle due facce, come ci ha ormai abituato questo form factor: da chiuso può essere utilizzato come uno smartphone standard, e qui aiuta l'aspect-ratio di 20:9 del display esterno, praticamente identico a quello di molti smartphone in commercio; da aperto si trasforma in un tablet, con moltissime modalità che migliorano nettamente l'esperienza con le app di produttività, e non solo, grazie alle ottimizzazioni software.
Uno smartphone ben riuscito, anche in virtù della buona fotocamera posteriore e dell'ottima autonomia operativa anche quando si usa l'ampio display interno. Insomma, al solito quando OnePlus entra in un mercato c'è da prendere esempio, anche se sul prezzo non è riuscita a fare la magia: 1849€ sono troppi, inutile girarci intorno, e terranno alla larga moltissimi utenti potenzialmente interessati a questo form factor, anche se super appassionati.
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFose si può rimediare con una cover abbastanza spessa da livellare il cellulare su entrambi i lati, rendendolo però molto ingombrante.
Va beh questo è un discorso che in generale non ha molto senso.
Di nuovi processori ne escono di continuo, negli smartphone e nei PC.
Se tra un mese esce un processore più aggiornato pace, non è che questo diventa una merda.. anche perchè un prodotto non è che lo progettano e mandano in produzione in una settimana.
Equesto è discorso valido per tutti i prodotti, non questo nello specifico
Di nuovi processori ne escono di continuo, negli smartphone e nei PC.
Se tra un mese esce un processore più aggiornato pace, non è che questo diventa una merda.. anche perchè un prodotto non è che lo progettano e mandano in produzione in una settimana.
Equesto è discorso valido per tutti i prodotti, non questo nello specifico
Ma nessuno dice che faccia cagare, anzi, probabilmente sarà una delle migliori, se non la migliore proposta, dico solo che far uscire una cosa così spinta in tutto con un processore di una generazione che tra un po' sarà superata mi sembra un mezzo passo falso, specialmente legato al prezzo dell'oggetto in questione. Visto che mediamente le generazioni dei processori top di gamma durano circa 1 anno, sarebbe stato più sensato proporre il flagship con il processore della generazione successiva (es. xiaomi 14)
cmq era solo una mera considerazione, non una polemica
per il resto complimenti al mondo android, mi piacciono un sacco questi foldable ma sfortunatamente non mi entrano in tasca
cmq era solo una mera considerazione, non una polemica
E' il primo pieghevole della casa, facile immaginare che il percorso di progettazione e sviluppo abbia richiesto più tempo e risorse rispetto agli ormai super standard candybar.. motivo per cui arriva ora sul mercato montando un SOC che era il top ma che tra non molto avrà un successore.
Poi va bè.. il prezzo è una sassata come del resto tutti i top di gamma e peggio che peggio i pieghevoli..
per il resto complimenti al mondo android, mi piacciono un sacco questi foldable ma sfortunatamente non mi entrano in tasca
Ho un amico che ha il Galaxy fold e quindi lo ho avuto tra le mani per un po'..
Poco da dire, sono esattamente due smartphone uno sull'altro.. non è che sono più sottili. Quindi è senza dubbio un mattone notevole.
Poi per carità.. ci si adatta e ci si abitua a tutto.. ma sta all'utente.
Una volta si andava in giro coi TAX che erano dei mattoni da costruzione e non c'era problema.. prima ancora si scendeva dalla macchina e si portava dietro l'autoradio perchè le ciulavano.. e non c'era problema..
Poco da dire, sono esattamente due smartphone uno sull'altro.. non è che sono più sottili. Quindi è senza dubbio un mattone notevole.
Poi per carità.. ci si adatta e ci si abitua a tutto.. ma sta all'utente.
Una volta si andava in giro coi TAX che erano dei mattoni da costruzione e non c'era problema.. prima ancora si scendeva dalla macchina e si portava dietro l'autoradio perchè le ciulavano.. e non c'era problema..
immagino parli del fold4 ed era 15,8 mm.
il fold5 13,4. il oneplus dell'articolo è 11,9.
il più sottile dovrebbe essere l'honor magic v2 spesso 9,9 mm. tenendo conto dello spessore dell l's23 ultra (8,9) e di iphone 15 pro max (8,3) sembra si voglia proprio pareggiare lo spessore degli smartphone classici
il fold5 13,4. il oneplus dell'articolo è 11,9.
il più sottile dovrebbe essere l'honor magic v2 spesso 9,9 mm. tenendo conto dello spessore dell l's23 ultra (8,9) e di iphone 15 pro max (8,3) sembra si voglia proprio pareggiare lo spessore degli smartphone classici
Sicuramente quello è il target.. ma è chiaro che la cosa va a scapito di batteria e prestazioni perchè comunque devi ficcare in due livelli quello che normalmente è un monoblocco.
Personalmente non ho mai dato eccessivo peso al fattore spessore.. capisco che 16mm possa essere troppo ma già 12 è più che accettabile secondo me.
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