ROG Phone 3, tripudio di potenza per i giochi, e non solo. La recensione

ROG Phone 3, tripudio di potenza per i giochi, e non solo. La recensione

Per il terzo anno consecutivo ROG Phone vuole essere il punto di riferimento nell'ambito degli smartphone gaming. La ricetta: Snapdragon 865 Plus (non per la versione Strix, però), comparto memorie sovrabbondante, display da 144Hz di qualità molto elevata e tantissime personalizzazioni per il gioco, oltre a un ecosistema di accessori completissimo. Ecco la nostra recensione completa del prodotto.

di , Paolo Corsini pubblicato il nel canale Telefonia
ASUS
 

Al solo pronunciare le parole "smartphone gaming" molti inorridiscono, soprattutto i giocatori più smaliziati. I più esigenti non spenderebbero mai ore e ore sul piccolo display di uno smartphone; gli occasionali, invece, non sono disposti a spendere centinaia di euro per avere un'esperienza gaming senza compromessi. Eppure il mercato "mobile gaming" è già esploso da tempo, occupando da solo quasi la metà degli introiti complessivi del settore dei videogiochi. Solo su smartphone, inoltre, verranno generati 64 miliardi di dollari nel 2020, secondo le stime, e la cifra è in costante crescita.

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Questo è il motivo per cui diverse società propongono smartphone rivolti al videogioco, visto che da nicchia quale adesso è ha la potenza di divenire un segmento di mercato piuttosto interessante in tempi relativamente brevi. Come già avviene con i notebook o i desktop, uno smartphone gaming non consente solo di giocare ma, offrendo una riserva di potenza mediamente superiore rispetto ad altri prodotti della categoria, si offre come dispositivo versatile e funzionale, ottimo in qualsiasi attività lo si voglia sperimentare.

Ed è proprio su questo assunto che si basano le evoluzioni di ROG Phone 3, il successore di uno dei migliori prodotti della categoria. ROG Phone 3 rimane uno smartphone votato al videogioco, questo è chiaro, tuttavia rispetto ai predecessori si è un po' addolcito e, spegnendo le varie lucine, è possibile portarlo con sé anche in ambienti estremamente eleganti senza provare alcun disagio. Sono diversi, inoltre, i punti su cui si è basato lo sviluppo dello smartphone: prestazioni, display, durata della batteria, predisposizione ai giochi AAA con orientamento orizzontale, immersività ed ecosistema di accessori.

Indice dell'articolo

Specifiche tecniche

ROG Phone 3 raccoglie dai predecessori un'eredità abbastanza scomoda, dovendosi ripetere come punto di riferimento dell'intera categoria. Non sono molti i dispositivi con cui si confronta, e quei pochi hanno spesso un software caotico e male ottimizzato per i mercati occidentali. Da questo punto di vista ASUS parte in vantaggio rispetto alla concorrenza raccogliendo quanto lasciato dai predecessori, con la ROG UI che è a nostro avviso un ottimo compromesso fra personalizzazioni per il gaming ed esperienza d'uso tradizionale delle funzioni telefoniche e smart.

Gran parte delle migliorie del nuovo smartphone ASUS sono però hardware: il nuovo modello si presenta anche quest'anno più grosso e pesante rispetto a un device standard. Le dimensioni sono infatti di 171 x 78 x 9,85 mm con un peso di ben 240 grammi, mentre il display è da 6,59". Sopra e sotto troviamo piccoli frame da circa mezzo centimetro, fattore che rende il dispositivo più grande rispetto ad altri top di gamma con display analogo. A giustificare il peso troviamo l'enorme batteria da 6.000mAh, che supporta una ricarica da massimo 30W con l'adattatore di corrente fornito in dotazione.

Relativamente al display ASUS non si è contenuta, implementando un pannello AMOLED con supporto ad HDR10+ e 1000nits di luminosità di picco, almeno stando ai dati ufficiali. Il touch, che può essere utilizzato anche con i guanti, è fulmineo: 270Hz il sampling rate, per una latenza al tocco di soli 25ms. Grande novità di questa generazione è il refresh rate massimo da 144Hz aumentato rispetto ai 120Hz dei predecessori, con una risposta di 1ms.

Altra novità interessante è la presenza di un SoC Qualcomm Snapdragon 865 Plus, che aggiunge il supporto al 5G e migliora sensibilmente le prestazioni rispetto al predecessore. Abbiamo quindi una frequenza massima di 3,1GHz all'interno di un'architettura octa-core a 64-bit e processo produttivo da 7-nm. È da notare che solo ROG Phone 3, il quale sarà disponibile ad agosto in Italia, utilizza il nuovo processore "Plus", mentre i modelli ROG Phone 3 Strix Edition disponibili sin da subito avranno il semplice Snapdragon 865.

ROG Phone 3
ROG Phone 3 Strix Ed.
OS (al lancio)
Android 10 con ROG UI
Processore
Snapdragon 865 Plus
7-nm @ 3,1GHz
Snapdragon 865 a
7-nm @ 2,84 GHz
Memorie
12 / 16 GB di RAM
128 / 256 / 512 GB
8 / 12 GB di RAM
128 / 256 GB
Display

6,59" OLED (19.5:9)
2340x1080 px (391 PPI) HDR10+ - DCI-P3

Fotocamere

Retro:
Normale: 64 MP f/1.8 PDAF
Ultra-wide (11mm): 13 MP f/2.4 125°
Macro: 5 MP f/2.0

Video 8K @ 30fps - 4K @ 60 fps

Fronte:
Normale: 24 MP f/2.0

Extra

5G sub-6
4G LTE-A Cat. 18 (1200/150 Mbps)
Wi-Fi 6 (ax) 2.4-5GHz
Bluetooth 5.1
NFC
Dual SIM opzionale (5G+4G)
Sensore d'impronte sotto-vetro
DAC 24-bit/192kHz
Dirac HD Sound
Porta laterale per accessori e ricarica
Logo ROG retroilluminato

Porte
USB Type-C
NO jack audio 3.5 mm
Batteria
6.000 mAh
Ricarica rapida 30W
Dimensioni
171 x 78 x 9,85 mm
Peso
240 grammi

I tagli di memoria sono molteplici, visto che ROG Phone 3 verrà venduto con 12GB nei tagli da 128GB, 256GB e 512GB, così come anche nella versione top di gamma da 16GB e 512GB; mentre ROG Phone 3 Strix Edition verrà proposto successivamente con 8GB di RAM e 128 o 256GB di storage, e 12GB di RAM e 256GB di storage. Tutti i dispositivi faranno uso di memorie RAM LPDDR5 e memorie di storage basate su tecnologia UFS 3.1 (il taglio da 1TB è assente perché mancano soluzioni UFS 3.1 sul mercato).

Abbiamo parlato di potenza di calcolo e display, ma su uno smartphone gaming è importante anche il comparto audio: su ROG Phone 3 troviamo due speaker a sette magneti con orientamento frontale supportati dalle tecnologie GameFX e Dirac HD Sound. Non manca il supporto all'audio Hi-Res 24-bit/192kHz e a varie ottimizzazioni personalizzabili lato software, mentre lato registrazione si può fare affidamento a quattro microfoni con tecnologia Noise Reduction sviluppata da ASUS.

Fra le caratteristiche rivolte ai videogiochi, non possono mancare gli AirTrigger, qui nella loro terza evoluzione: si tratta di tasti a sfioramento nelle parti dorsali dello smartphone che consentono all'utente di configurare la sensibilità per il rilevamento della pressione, e quindi anche di appoggiare le dita senza per forza lanciare un input nel videogioco. Lato foto troviamo tre sensori al posteriore con obiettivi grandangolari, ultra grandangolari e macro, mentre sulla parte frontale troviamo una fotocamera da 24Mpixel.

ROG Phone 3 ha un'estetica senza dubbio aggressiva, ma più elegante e meno articolata rispetto soprattutto alla prima generazione, pur senza farsi mancare il logo ROG retroilluminato al posteriore. Lo smartphone include anche un sensore di impronte sotto vetro e una porta laterale per il collegamento di accessori dedicati, che può essere utilizzata anche per la ricarica. Elenchiamo di seguito quelli disponibili al lancio:

  • AeroActive Cooler 3: è proposto in dotazione con lo smartphone, ed è una sorta di clip che si aggancia sul retro e integra una ventola (abbastanza silenziosa) per raffreddare le componenti del dispositivo. Oltre ai LED sincronizzati con quello dello smartphone troviamo un supporto per mantenere lo smartphone alzato sul tavolo o la scrivania.

  • ROG Kunai 3 Gamepad: si tratta del controller per eccellenza dedicato allo smartphone gaming dell'azienda. Si basa su quattro componenti modulari che consentono di controllare i giochi in tre modalità diverse. È compatibile con l'AeroActive Cooler 3 e con TwinView Dock II e 3, e può essere collegato anche a ROG Phone II via Bluetooth. Nell'immagine potete vedere le tre modalità: handheld, alle estremità dello smartphone; o standalone in modalità all-in-one e mobility.

  • ROG Lightning Armor Case 3: ASUS propone diverse custodie tradizionali per lo smartphone che non nascondono il LED. La più appariscente è di certo la Lightning Armor Case 3, che porta all'estremo l'illuminazione del dispositivo.
  • ROG Gaming Clip: si tratta di un supporto per mantenere lo smartphone fisso su un gamepad, ed è compatibile con i controller per PS4, Xbox e Stadia. In futuro sarà possibile rimappare i tasti e le funzioni dei controller attraverso un'app dedicata.

  • ROG TwinView Dock 3: un doppio schermo per lo smartphone, anch'esso a risoluzione Full HD+ e 144Hz (la versione precedente si fermava a 120Hz), con diagonale di 6,59". Viene supportato da diversi giochi, ha una ventola integrata e dispone di una batteria da 5.000mAh.
  • Dock: ASUS propone due dock per ROG Phone 3, la Professional Dock che è una sorta di hub per l'espansione delle porte, e consente di collegare tastiera, mouse o dispositivi di storage via USB. Presente in essa anche una porta USB Type-C. La Mobile Desktop Dock trasforma invece lo smartphone in un computer, consentendogli di essere collegato a un monitor (fino a 4K e 60Hz): implementa diverse porte, fra cui HDMI, due DisplayPort, Gigabit LAN, quattro USB e una USB Type-C.

ROG Phone 3: prezzi

La versione Strix Edition è la più economica, con un prezzo base di 799€. Si tratta di una cifra non indifferente, ma comunque ben inferiore rispetto a molte altre proposte di pari livello presenti sul mercato. ROG Phone 3 con Snapdragon 865 Plus arriverà ad agosto e sarà più potente, ma anche più costoso: per questo modello sarà necessario spendere quasi 1000€.

La dotazione di ROG Phone 3 è completa, con una scatola di vendita unica nel suo genere che include, oltre allo smartphone e agli accessori di ricarica, anche una custodia (colore nero) e l'AeroActive Cooler 3.

Di seguito riportiamo invece i prezzi degli accessori:

  • Glass Screen Protector: 15,99€
  • GamePad Kunai 3: 129,99€
  • ROG Phone 3 - Aero Case: 19,99€
  • ROG Phone 3 - Lightning Armor Case: 49,99€
  • ROG Phone 3 - Clip: 29,99€
  • Twinview Station 3: 269,99€
  • Mobile Desktop Dock 3: 149,99€

Software ed esperienza d'uso

ROG Phone 3 è uno smartphone molto particolare che, se da una parte vanta un form factor meno estremo rispetto al predecessore, dall'altra è stato ottimizzato per i videogiochi più "seri", i Tripla A per intenderci.

Questi sono progettati per essere giocati con orientamento orizzontale, e proprio per questo lo smartphone offre delle caratteristiche per favorire questa caratteristica: oltre ai due AirTrigger 3 dorsali, infatti, abbiamo la porta laterale che può essere utilizzata per ricaricare lo smartphone senza che il cavo possa ostacolare il giocatore. Davanti il display è protetto da Gorilla Glass 6, dietro da Gorilla Glass 3.

Tornando agli AirTrigger di nuova generazione, l'utente può configurare l'input legandolo a un punto ben preciso dello schermo, in modo tale che per ogni gioco possa eseguire un'azione diversa. I tasti "ultrasonici" consentono adesso di essere utilizzati in diverse modalità, cosa non possibile con ROG Phone II: oltre alla semplice pressione è possibile eseguire un'azione continua, senza togliere le dita dal tasto, eseguire uno swipe verso destra o sinistra, e inoltre è possibile suddividere un singolo trigger in due tasti separati, in modo da avere due modalità di interazione diverse in base a dove si preme.

ROG Phone 3 implementa inoltre il "motion control", quindi è possibile scuotere il dispositivo per impartire un ulteriore comando fra quelli presenti su schermo nel videogioco in esecuzione. L'esperienza d'uso di ROG Phone 3 può essere comunque polivalente: attraverso l'installazione di temi diversi già preinstallati può diventare più o meno "gaming-oriented". In altre parole è presente un tema classico, che rende l'interfaccia molto simile a quella di un device Android puro pur mantenendone tutte le feature da gioco. Di contro si può scegliere anche una caratterizzazione stilistica più a tema gaming, estrema e luminosa.

Caratteristica peculiare dello smartphone è naturalmente la ROG UI che, come si può dedurre dal nome, offre diverse feature e ottimizzazioni con i giochi. Abbiamo poi la "X Mode", che migliora le prestazioni in game spingendo al limite l'hardware integrato, e Armoury Crate. Quest'ultimo è un portale che raccoglie tutte le impostazioni di gioco e presenta un'interfaccia per accedere velocemente a tutti i giochi installati. ASUS ha introdotto alcune novità nella nuova versione, come ad esempio la possibilità di personalizzare in maniera separata touch, display, performance, audio e setup di rete per far sì che ogni singolo gioco in maniera separata possa essere utilizzato al meglio senza però impattare con troppa evidenza sulla durata della batteria.

Facciamo alcuni esempi, visto che è impossibile elencare tutte le feature: l'utente può ad esempio impostare la velocità del tocco attraverso tre opzioni o impedire l'immissione di tocchi involontari, può inoltre attivare l'anti-aliasing in alcuni giochi o impostare un refresh rate per il display su ogni gioco presente sul sistema. Abbiamo poi la possibilità di attivare o meno la sincronizzazione dei dati delle app in background durante i giochi.

Nella schermata principale di Armoury Crate abbiamo due schede principali: la libreria dei giochi, su cui non abbiamo troppo bisogno di soffermarci, e la Console. Qui è possibile tenere sotto controllo diversi aspetti dello smartphone, attivare la X Mode, configurare la sensibilità degli AirTriggers, e anche gestire la velocità della ventola - se presente l'accessorio in dotazione - o gestire l'illuminazione di sistema, che comprende non solo il LED RGB del logo ROG al posteriore, ma anche tutti gli accessori collegati che dispongono di un sistema RGB compatibile. Sono tante le modalità di illuminazione, e innumerevoli le combinazioni possibili grazie alla possibilità di impostare l'illuminazione con qualsiasi colore si desideri.

Ogni volta che si accede a un videogioco si abilita Game Genie (se impostato via Console per il gioco in questione), un'interfaccia che consente di accedere senza abbandonare il gioco a tutte le opzioni e le informazioni utili: possiamo ad esempio modificare il refresh rate, bloccare le notifiche e le chiamate, bloccare la luminosità dello schermo, salvare brevi video, ottimizzare la memoria di sistema, e anche monitorare dati come i fotogrammi al secondo, la frequenza della CPU, la temperatura e molto altro.

È chiaro che sono tutte feature rivolte al videogiocatore estremamente esigente, non fondamentali per accedere a un'esperienza di gioco convincente visto l'hardware a disposizione, che è in ogni caso ad altissimi livelli. Chi gioca spesso con lo smartphone può, in questo modo, personalizzare il più possibile l'esperienza di gioco per ottenere il miglior compromesso possibile fra prestazioni e consumi, mentre sono utili per ogni gamer gli AirTriggers 3 perché capaci di offrire un vero e proprio vantaggio competitivo anche e soprattutto nei giochi in multiplayer. In questa generazione diventano poi più versatili e semplici da configurare, caratteristica che abbiamo molto apprezzato.

ASUS ha inoltre prestato un'enorme attenzione al comparto audio, attraverso i due altoparlanti frontali (che passano da 5 a 7 magneti, rispetto a ROG Phone II) ottimizzati da Dirac Audio con la tecnologia Dirac HD Sound. Il sistema consente di ottimizzare la risposta in frequenza migliorando la riproduzione dei toni bassi, offrendo una qualità audio generale che non ha rivali su smartphone: ROG Phone 3 è più voluminoso di altri dispositivi della categoria, e questo indubbiamente lo avvantaggia, ma possiamo assicurarvi che l'audio che esce dai suoi diffusori integrati non ha eguali nel campo degli smartphone in termini di volume e chiarezza.

Fra le caratteristiche abbiamo inoltre supporto ad Hi-Res Audio fino a 24-bit/192kHz, codec Bluetooth per l'alta fedeltà come aptX HD, aptX Adaptive, LDAC e AAC, e una Game Mode proprietaria che consente di ottimizzare l'audio quando viene eseguito un gioco. ASUS ha implementato inoltre anche AudioWizard, un'app che consente di equalizzare tutti i suoni in uscita attraverso due selettori (Alti e Bassi) e sette bande di frequenza.

ROG Phone 3 è promosso sia nel gaming che nell'uso tradizionale dello smartphone, anche se è da considerare che peso e dimensioni sono decisamente superiori rispetto alla media della categoria e questo si fa sentire abbastanza sia nell'uso, sia in tasca.

Analisi tecnica

"Prestazioni senza compromessi", è questa la linea guida che ASUS ha seguito nella progettazione di ROG Phone 3, soprattutto nella variante al top della gamma che abbiamo provato con processore Qualcomm Snapdragon 865 Plus (16GB + 512GB). Lo smartphone gaming ASUS è fra i primi sul mercato ad annoverarne la presenza, con i suoi 3,1GHz di frequenza operativa massima (il 10% in più rispetto alla variante base) e la GPU Adreno 650 che promette fino al 10% di prestazioni grafiche in più. Lo smartphone utilizza inoltre memorie RAM LPDDR5 e storage di tipo UFS 3.1.

Il calore prodotto dal SoC integrato e dal resto della componentistica viene dissipato attraverso una soluzione multi-strato con un layer in grafite, una camera di vapore e un dissipatore in rame sei volte più grande rispetto a quello presente su ROG Phone II. Diversamente da molti altri smartphone, il gaming-phone di ASUS ha anche alcune feritoie sulla back cover per far sì che l'aria calda possa fuoriuscire dall'interno del dispositivo, soprattutto grazie al supporto AeroActive Cooler 3 offerto in dotazione (quando installato, logicamente).

L'azienda ha spiegato che tutte queste soluzioni non sono solo estetiche o un mero esercizio di stile, visto che ROG Phone 3 riesce a riprodurre i titoli anche a 144fps, richiedendo quindi maggiore potenza di calcolo rispetto ai device che si fermano a 60, 90 o 120Hz e quindi producendo di riflesso maggiore calore, che si sente abbastanza durante il gameplay: ROG Phone 3 tende a riscaldare quando sottoposto a stress, anche con il supporto offerto in dotazione.

Questa caratteristca viene però giustificata dalle prestazioni: è lo scotto da pagare se si è alla ricerca dello smartphone Android più veloce fra quelli presenti oggi in commercio, sia sul piano grafico - quindi con i giochi di ultima generazione - sia in generale (con tutte le altre attività).

Due chiacchiere con ASUS, sul perché uno smartphone gaming

L'approccio di ASUS al mercato degli smartphone gaming riprende molta della strategia portata avanti dall'azienda taiwanese nel corso degli ultimi anni, con riferimento all'interno ecosistema dei prodotti della famiglia ROG. Ne abbiamo parlato durante la preparazione di questo articolo in videoconferenza da Taipei con Shawn Chang, Global Sales & Marketing Director, ASUS Smartphone Business Unit e Chih-Hao Kung, Global TPR Director, ASUS Smartphone Business unit.

E' interessante evidenziare come anche all'interno di ASUS ci fosse un certo scetticismo iniziale al debutto della prima generazione di smartphone ROG Phone: non sembrava che quella degli smartphone fosse una categoria di prodotto che richiedesse un trattamento ROG. Giunti alla terza generazione è ora evidente come non solo il mercato degli smartphone gaming sia presente e interessante, ma per ASUS sia possibile differenziare la propria offerta con un prodotto della famiglia ROG.

Pensando alle evoluzioni tecnologiche che caratterizzano i prodotti ROG per sistemi PC è facile immaginare quello che potrà riservare il futuro: smartphone con frequenze di refresh ancora più elevate rispetto a quelle attualmente accesibili, seguendo il trend visto negli schermi gaming per PC desktop e integrati nei notebook più specifici.

Tra le tante innovazioni implementate ASUS ha voluto rimarcare la peculiarità del sistema di raffreddamento, sviluppato per fare in modo che il SoC Qualcomm possa operare al massimo della propria frequenza di clock per un periodo di tempo ben più lungo dei tradizionali smartphone. L'approccio tipicamente seguito dai produttori è quello di cercare di mantenere la temperatura superficiale dello chassis al valore più basso possibile, così che l'utente non abbia una sensazione di eccessivo riscaldamento usando il prodotto. Questo porta in modo naturale a una frequenza di clock del SoC che è inizialmente elevata ma durante l'uso al 100% tende a diminuire così da non incrementare oltre misura la temperatura complessiva. Il thermal throttling, nei test di ASUS, arriva dopo circa 6 minuti di utilizzo a pieno carico: in ROG Phone il target per il throttling è di almeno 30 minuti, valore ritenuto più che adatto pensando che una sessione di gioco media con PUBG non si spinge oltre i 25 minuti.

Da questo la scelta di sviluppare il sistema di raffreddamento in modo da spostare il calore lontano dal SOC, verso l'esterno dello smartphone: la temperatura superficiale tende ad essere superiore a quello che si registra con altri telefoni ma questo permette di contenere la temperatura del SoC che quindi opera ad una frequenza più elevata garantendo maggiori prestazioni con loro stabilità nel tempo.

Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

Display

Iniziamo con i dati di targa dichiarati da ASUS per il suo ROG Phone 3. Lo smartphone da gioco utilizza un pannello da 6,59" a risoluzione derivata dalla Full HD (2340x1080 pixel), con una frequenza d'aggiornamento massima di 144Hz. L'utente può comunque impostare la frequenza d'aggiornamento a 60Hz, prediligendo il risparmio energetico, oppure a 120Hz o 144Hz, per la massima fluidità, o infine a 90Hz per un buon compromesso. C'è poi la funzione Auto, che consente di scegliere l'impostazione in base al software in uso in ogni momento. ASUS dichiara poi un touch-sampling rate di 270Hz, quindi la capacità del pannello di leggere un eventuale input ben 270 volte in un secondo, per una latenza al tocco dichiarata di 25ms.

Durante l'uso queste caratteristiche possono essere percepite, di certo non dimostrate, con ASUS ROG Phone 3 che comunque è in grado di offrire un'esperienza ad altissimi livelli in termini di fluidità e reattività. L'azienda dichiara una luminanza massima di 650nits con schermata interamente bianca (noi invece testiamo gli smartphone con un APL del 15%), un Delta-E inferiore a 1 sullo standard DCI-P3 e una copertura del 113% dello stesso gamut DCI-P3. Il tutto con il supporto dell'HDR a 10-bit. Ma vediamo come si comporta con i nostri test di laboratorio.

ROG Phone 3 può essere impostato in quattro modalità: Predefinita, Cinematic, Naturale e Standard. La più corretta è Cinematic, mentre la più estesa è Naturale, che si spinge - come dichiarato da ASUS - oltre lo standard DCI-P3 per quanto riguarda l'estensione cromatica. Standard è invece la meno estesa, piuttosto corretta secondo lo standard sRGB.

La luminanza massima fatta registrare sui nostri test è di circa 630cd/m², mentre in presenza di forti luci d'ambiente e con APL del 15% siamo riusciti a raggiungere il ragguardevole valore di 1100cd/m². ROG Phone 3 rimane quindi leggibile in ogni circostanza e condizione di luce ambientale e, in termini di luminosità, solo Galaxy S20 Ultra riesce a fare di meglio fra i dispositivi che abbiamo testato in laboratorio.

A livello di saturazione massima, ROG Phone 3 si riesce ad esprimere meglio nella modalità Naturale, tuttavia è nella modalità Cinematic che offre la migliore precisione dei colori. Sorprende invece la precisione dei colori quando viene attivata la modalità HDR, con la luminanza massima che in questo caso è, come da dichiarazione ufficiale, di circa 650/660 cd/m². Il punto di bianco è corretto sia in modalità HDR che in modalità Cinematic con contenuti SDR, con risultati fra i migliori dell'intera categoria.


Predefinita


Predefinita (HDR)


Cinematic


Naturale


Standard

Il bilanciamento dei vari livelli di bianco è più corretto nelle modalità Cinematic e Standard, che rispettano i dettami - rispettivamente - degli standard DCI-P3 ed sRGB. La modalità Naturale risulta, ancora una volta, non troppo "naturale", come quella predefinita: entrambe mostrano una evidente tendenza verso le tonalità fredde con una dominante blu e una leggera arretratezza nel colore primario rosso. È abbastanza corretto il bilanciamento del bianco con la riproduzione di contenuti in modalità HDR.


Predefinita


Predefinita (HDR)


Cinematic


Naturale


Standard

L'analisi del DeltaE rivela una fedeltà cromatica eccellente su ROG Phone 3, soprattutto nella modalità Cinematic che, ancora una volta, si rivela la più corretta. I valori dei nostri test sono comunque distanti da quelli annunciati dalla compagnia, con solo alcuni colori del Macbeth Color Checker che si avvicinano a DeltaE < 1, mentre altri mostrano un risultato più elevato, quindi uno scostamento più evidente rispetto al riferimento.


Predefinita


Cinematic


Naturale


Standard

La curva di gamma è piuttosto corretta su tutte le modalità che prendono come riferimento lo standard DCI-P3, con un gamma medio di poco inferiore a 2.7 (il riferimento dello standard è 2.6). Nella modalità Standard in sRGB il valore è più o meno invariato, ma in questo caso il riferimento prevede un gamma di 2.2. Il risultato è quello di avere un bianco più luminoso rispetto alla sorgente a livelli alti, e neri più profondi rispetto alla sorgente a bassi livelli di bianco. In genere, comunque, il display di ROG Phone 3 è a livelli altissimi, fra i migliori dell'intera categoria degli smartphone.

Qui in alto abbiamo riportato l'andamento della curva di gamma con contenuti HDR, piuttosto atipica e diversa rispetto al riferimento. Il bianco in questo caso è abbastanza corretto fino a un livello di bianco del 60%, mentre i livelli più alti vengono pesantemente smorzati fino al clipping che avviene al 95% (altri smartphone smorzano la curva, ma fino a valori più bassi in modo da restare il più possibile fedeli rispetto alla sorgente originale). In questo modo si rende meno evidente il fenomeno del clipping, è vero, ma il risultato a video risulta diverso rispetto alla sorgente originale.

Autonomia

ROG Phone 3 fa uso di una batteria da 6.000mAh che riesce a condurre a fine giornata, anche con attività di gaming occasionali. L'autonomia dello smartphone però non è direttamente proporzionale alla capacità della batteria, come avevamo visto con ROG Phone II, visto che comunque le componenti integrate sono spinte ai loro limiti, come il display o il SoC integrato. Nel nostro test di autonomia lo smartphone gaming di ASUS non ha ottenuto risultati brillanti, anche perché - come su tutti gli smartphone - abbiamo utilizzato le impostazioni di default. ROG Phone 3 ha comunque qualche asso nella manica, come ad esempio la funzione per ibernare le app che, secondo l'azienda, conduce a un risparmio energetico del 67%.

È inoltre interessante anche la ricarica da 30W attraverso l'adattatore fornito in dotazione. L'utente può scegliere anche di disattivare la ricarica rapida (limitandola a 10W) in modo da impedire l'usura della batteria nel tempo, o ancora limitare la carica all'80 o al 90%. Per quanto riguarda i consumi nel gaming abbiamo la tecnologia ROG Kernel Optimization, che garantisce fino a 9 ore di gameplay su PUBG e 9 ore e mezza su Asphalt 9 con una ricarica completa dello smartphone.

Insomma, ROG Phone 3 offre un'ottima autonomia durante i giochi più pesanti, tuttavia nell'uso di tutti i giorni si comporta come uno smartphone "normale". Durante le nostre prove siamo riusciti ad ottenere 1 giorno e mezzo in media di autonomia, un po' pochi in relazione ai 6000mAh della batteria integrata ma in linea con altre proposte di fascia alta del mercato.

Fotocamera

ROG Phone 3 concentra tutta la sua innovazione sulle prestazioni e l'autonomia, questo è chiaro a tutti. ASUS implementa le fotocamere migliori di solito nella famiglia Zenfone, mentre il modello a brand ROG presenta moduli moderni, ma non di certo completi a livello di feature o versatilità. In questo caso l'azienda ha puntato per un triplo modulo con grandangolo, ultra grandangolo e obiettivo macro, il minimo indispensabile per un device del 2020. Abbiamo inoltre un sensore principale da 64Mpixel, con la caratteristica peculiare di registrare video in 8K o in 4K a 60fps.

Fra le novità della fotocamera di ROG Phone 3 abbiamo una modalità Pro per i video, simile a quella presente per le foto, uno stabilizzatore HyperSteady Video, la riduzione del rumore del vento nei microfoni, la possibilità di scegliere se usare il microfono frontale o quello anteriore per la registrazione, selettori separati per il blocco di esposizione o focus e nuove modalità di Time Lapse. ROG Phone 3 supporta lo slow-motion a 120fps anche per la risoluzione 4K, mentre in HD può spingersi fino a 480fps.

ROG Phone 3, caratteristiche della fotocamera

  • Standard
    • Sensore da 64 MP
    • Obiettivo f/1.8
    • Autofocus PDAF
  • Ultra-wide
    • Sensore da 13 MP
    • Obiettivo f/2.4
    • Lunghezza focale 11mm equivalenti (125°)
  • Macro
    • Sensore da 5 MP
    • Obiettivo f/2.0
  • Video 8K @ 30 fps

Ma come scatta ROG Phone 3? Ecco alcuni esempi qui di seguito.

Esempi di scatto ROG Phone 3

Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali


Modulo principale - 16Mpixel


Modulo principale - 64Mpixel


Modulo ultra grandangolare - 13Mpixel


Modulo principale - 16Mpixel


Modulo principale - 64Mpixel


Modulo principale - 16Mpixel


Modulo principale - 64Mpixel


Modulo Macro - 5Mpixel

ROG Phone 3 scatta ottime foto sotto la luce del sole, ma ad oggi sono davvero pochi gli smartphone che non riescono a soddisfare nelle condizioni più semplici. Lo smartphone consente di scattare anche a 64Mpixel, ma i vantaggi sono pochi e le magagne di sensore e obiettivo emergono in maniera molto evidente soprattutto ai crop più spinti. Meglio affidarsi alla modalità di default a 16Mpixel, che abilita un ottimo HDR e offre un livello di dettaglio elevatissimo. Sotto al sole sono buone anche le foto con il modulo ultra grandangolare. In spazi interni, con condizioni di luce intermedie, ROG Phone 3 riesce a sfoderare un quantitativo di dettagli molto elevato, anche a 64Mpixel. Al buio, invece, altri smartphone riescono a fare meglio grazie alla stabilizzazione ottica. Si fa sentire l'assenza di un modulo "tele", che di certo avremmo preferito al posto del solito Macro che serve più a far numero che a offrire una modalità di scatto ravvicinata davvero efficace.

Considerazioni finali

"Questa mano può essere ferro, e può essere piuma", diceva Mario Brega nel 1981 in Bianco, rosso e Verdone, e questa frase si rivela più che adatta per ROG Phone 3. L'intento di ASUS era realizzare uno smartphone estremo per il videogioco, con prestazioni e comparto multimediale a livelli altissimi, ma al contempo i tecnici della società hanno cercato di smorzare l'estetica aggressiva e le caratteristiche tipiche dei device da gioco.

[HWUVIDEO="2971"]ROG Phone 3: potente tanto, tamarro il giusto. La recensione[/HWUVIDEO]

Intendiamoci, ROG Phone 3 sa essere estremamente "tamarro" grazie ai LED RGB sul posteriore, alle impostazioni da gioco più che capillari, agli AirTrigger 3 che danno un vero e proprio valore aggiunto all'esperienza da gioco su tutti i titoli del Play Store, e agli accessori dedicati (molti dei quali retrocompatibili con ROG Phone II). Lo smartphone, inoltre, sa essere molto docile ad esempio attraverso il tema Classico preinstallato che consente di avere a disposizione un'interfaccia Android stock.

Anche l'estetica è stata resa meno estrema: sì, ci sono i LED RGB che possono essere configurati in una pletora di modalità ma l'aspetto del retro è più sobrio, quasi da smartphone normale. Insomma, tirarlo fuori dalla tasca in un contesto formale non ci farà vergognare più di tanto, nemmeno - come nel mio caso - se si hanno più di trent'anni sulle spalle.

Il tutto è contornato dalla migliore piattaforma hardware ad oggi disponibile sulla piazza: Snapdragon 865 Plus (non nella versione Strix Edition acquistabile in questi giorni), display da 144Hz dalle ottime doti, comparto audio sbalorditivo e una enorme batteria per giocare continuamente per diverse ore con lo smartphone senza rischiare di consumare tutta l'autonomia a disposizione. Il tutto a un prezzo più che ragionevole.

Di listino si parte da 799€, un prezzo decisamente interessante in relazione ai contenuti tecnici del dispositivo, ma per le varianti al top della gamma (non-Strix) sarà necessario spendere almeno 999€. Una cifra forse fin troppo vicina ai più costosi top di gamma di questa generazione, che possono vantare una maggiore versatilità grazie a un comparto fotografico più curato e dimensioni più facilmente gestibili.

Nonostante l'opera di edulcorazione svolta da ASUS, quindi, ROG Phone 3 resta un dispositivo per gamer incalliti, ed è oggettivamente il massimo disponibile ad oggi per i (pochi) utenti che vedono nel gaming l'attività principale da svolgere sul proprio smartphone. Tutti gli altri, però, possono convergere le proprie attenzioni altrove.

PRO

  • Prestazioni elevatissime
  • Tante personalizzazioni per il gioco
  • Si può scegliere la UI "classica"
  • Display a 144Hz di altissimo livello
  • Audio top dagli speaker integrati

CONTRO

  • Grosso e pesante
  • Tende a riscaldare
  • Fotocamera di discreto livello
10 Commenti
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Bradiper22 Luglio 2020, 19:11 #1
Sarò creino io ma se dovessi spendere quelle cifre mi prenderei un tel da 250 euro e una switch per giocare.
c1-p822 Luglio 2020, 22:44 #2
Rimango abbastanza basito dal vostro risultato del benchmark autonomia... credo che sia il caso di ripensarlo perchè è abbastanza irreale e al limite del ridicolo quel risultato
FrancoBit23 Luglio 2020, 09:04 #3
Originariamente inviato da: Bradiper
Sarò creino io ma se dovessi spendere quelle cifre mi prenderei un tel da 250 euro e una switch per giocare.


Siamo in 2. Oppure se sei gamer (yeah), con quel budget "a partire da..." ti fai un PC degno
sdomenico58824 Luglio 2020, 13:59 #4
State "babbiando" a partire da... ci comprate forse una scheda video decente, poi metteteci tutto il resto ed andiamo su... vedete voi.
Se poi volete giocare fuori casa vi portate il PC!!!
OttoVon24 Luglio 2020, 19:55 #5
Originariamente inviato da: sdomenico588
State "babbiando" a partire da... ci comprate forse una scheda video decente, poi metteteci tutto il resto ed andiamo su... vedete voi.
Se poi volete giocare fuori casa vi portate il PC!!!


L'utente perfetto gira con:
- ultrabook per la produttività
- Smartphone entry level.
- Tablet per fruizione media.
- Reflex per le foto mordi e fuggi.
- PC da 750€ per giocare con lo schermo del telefono.
- Nintendo switch

Ultima chicca, confronta sempre mele con cadreghe.
TorettoMilano25 Luglio 2020, 20:54 #6
Originariamente inviato da: OttoVon
L'utente perfetto gira con:
- ultrabook per la produttività
- Smartphone entry level.
- Tablet per fruizione media.
- Reflex per le foto mordi e fuggi.
- PC da 750€ per giocare con lo schermo del telefono.
- Nintendo switch

Ultima chicca, confronta sempre mele con cadreghe.


ahahahah hai un futuro da poeta
StIwY26 Luglio 2020, 18:22 #7
Per favore non chiamateli "gamers" coloro che giochicchiano giochetti su schermetti touch. Sono più dei passatempi, quando si è in sala d'attesa dal dentista. Videogiocare è ben altro.
nickname8826 Luglio 2020, 18:49 #8
Perchè esistono dei videogiochi definibili tali sul telefonino ?
Quelle sono stupidaggini sono robetta per casualoni.
Inoltre non c'è bisogno di quell'HW visto che che stan arrivando i servizi in cloud e mi riferisco a quello MS.
TorettoMilano26 Luglio 2020, 19:15 #9
ragazzi scusate l'insolenza ma uno può avere un'esperienza di gioco completa pure su smartphone e essere in alcune tipologie di giochi alla "pari" con l'utenza pc.
i vari ccg e autochess sono i classici videogiochi in cui se io sono più forte di te vinco SEMPRE da smartphone anche su tu giochi su un pc da 10k.
do per scontato che chi critica i giocatori mobile di conseguenza non giochi a questo genere di giochi ma bisognerebbe semplicemente andare oltre al concetto che chi non gioca a witcher3 a 8k/300fps con mod fotorealistiche sia un casualone

detto questo sembra che, nonostante sia stato scritto più e più volte, chi compra uno smartphone per giocare lo fa appunto perchè gli serve un accessorio portatile per poter giocare anche quando non si è a casa. e no, la switch non entra comodamente in tasca per ora
Bestio27 Luglio 2020, 22:57 #10
Per quando io trovi inutile uno smartphone da gaming (anche perchè la maggior parte dei giochi mobile sono fatti per girare su qualsiasi dispositivo), è interessante per il fatto di essere uno dei pochi top di gamma senza uno stramaledettissimo notch o "buco" sullo schermo. (che non riuscirò mai a capacitarmi di come la gente possa averli accettati. )

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