Sony Xperia Z5 recensione: gran design ma con un grosso compromesso

Abbiamo provato l'ultimo top di gamma Sony nella sua versione standard, Xperia Z5. Affianca nella line-up giapponese di fascia alta il modello Compact, con display leggermente più piccolo, e Premium con un display a risoluzione 4K. Sony Xperia Z5 è un dispositivo Android abbastanza tradizionale, fra i pochi di fascia alta di ultima generazione a vantare la certificazione IP per la resistenza ad intrusione di polvere e liquidi
di Nino Grasso pubblicato il 07 Gennaio 2016 nel canale TelefoniaSonyXperia
Analisi display al colorimetro
Per il proprio top di gamma Sony ha scelto un'impostazione abbastanza tradizionale per il display. Il pannello è un LCD IPS da 5,2" in grado di riprodurre nativamente la risoluzione Full HD, pari a 1920x1080 pixel. Quello che non è tradizionale è invece l'impostazione di default per la sua calibrazione. Il display di Xperia Z5 offre colori estremamente saturi e vivaci che ricordano da vicino l'impostazione tipica dei dispositivi con pannelli OLED. Si tratta di una riproduzione estrema che piace ad alcuni utenti, mentre quelli con l'occhio più allenato vorrebbero colori più fedeli agli standard e più realistici. C'è da dire che comunque Sony permette di effettuare la calibrazione via software, "spegnendo" l'impostazione di Sony a favore di una più tradizionale e bilanciata.
Ad una prima analisi empirica il display di Sony Xperia Z5 è di ottima qualità e capace di raggiungere una luminosità massima estremamente elevata, molto più di altre soluzioni di pari fascia di mercato. Ma lasciamo la parola ai nostri test di laboratorio.
Per quanto concerne la luminanza, Sony Xperia Z5 fa registrare uno dei valori più elevati mai raggiunti da uno smartphone all'interno dei nostri test. Lo smartphone giapponese sfiora infatti le 500cd/m², con un andamento iperbolico all'interno della barra per impostare la luminosità di Android. Si tratta di un valore che consente di utilizzare il dispositivo in qualsiasi ambiente e anche sotto la luce diretta del sole. La luminosità minima è invece molto bassa, anch'esso un valore particolarmente convincente visto che consente l'uso dello smartphone anche al buio senza affaticare la vista. Analizzando il valore della profondità del nero alle diverse impostazioni di luminosità, il pannello fa registrare un rapporto di contrasto di circa 500:1, non molto elevato ma comunque sufficiente per ottenere immagini dal buon impatto estetico.
L'analisi al colorimetro rivela informazioni molto interessanti a riguardo della calibrazione che i tecnici Sony hanno approntato sul display di Xperia Z5. Il triangolo di gamut dello smartphone ricorda molto da vicino quello che si ottiene tradizionalmente sui display AMOLED, con una sovrasaturazione dei colori verdi e ciano abbastanza evidente. Si tratta di un'impostazione di grande impatto tanto gradevole alla vista quanto inesatta nella fedeltà cromatica, che potrebbe piacere a moltissimi utenti ma potrebbe scontentarne altri. Proprio per questo, come scrivevamo poco sopra, Sony dà la possibilità di calibrare in maniera fine la riproduzione del display, andando a correggere difetti ed imperfezioni del display e o esagerando ancora il suo carattere.
Il display di Sony Xperia Z5 è fra i più luminosi della categoria e mantiene parte delle caratteristiche a tutti gli angoli di visione. Anche se osservati dagli angoli più estremi immagini e testi rimangono del tutto decifrabili, con una leggera perdita in luminosità e contrasto che non compromette l'esperienza d'uso.