LG G4, recensione completa del top di gamma in vera pelle

LG G4, recensione completa del top di gamma in vera pelle

Lo scorso mese di aprile LG ha ufficialmente annunciato il proprio ultimo top di gamma. Parliamo di LG G4 che raccoglie la pesante eredità dei suoi predecessori con il compito di confermare gli aspetti positivi e migliorare il migliorabile. Missione compiuta? Scopritelo con noi e con la nostra recensione

di pubblicato il nel canale Telefonia
LG
 

Prestazioni CPU nella norma

Contrariamente a quanto effettuato dalla restante concorrenza diretta, LG ha scelto il processore Snapdragon 808 per il suo top di gamma, una soluzione comunque di fascia alta anche se meno estrema rispetto all'810 di cui si abusa nel segmento top del mercato. Le architetture dei singoli core sono le medesime nei due SoC Qualcomm, tuttavia cambia il numero delle unità logiche: laddove Snapdragon 810 ne integra otto, il fratello 808 ne ha "solamente" sei. Ad essere sacrificati sono due core del processore principale e più potente, basato su architettura Cortex-A57, mentre sono in entrambi modelli quattro i core della soluzione Cortex-A53, avente l'obiettivo di massimizzare il risparmio energetico per i compiti meno complessi.

Abbiamo quindi due core ARM Cortex-A57 caratterizzati dalla frequenza di clock di 2 GHz, e quattro core Cortex-A53 meno potenti. Il primo processore viene chiamato in causa per gestire tutte le operazioni più onerose in termini di potenza computazionale, mentre per le operazioni di leggero carico e per la gestione delle app in background basta la CPU più semplice basata sulla configurazione ARM meno ricercata. Entrambe le CPU sono naturalmente compatibili con set di istruzioni a 64-bit come vuole la moda del momento, mentre la GPU integrata è una Adreno 418, anch'essa di ARM, e compatibile con le API OpenGL ES 3.1. Il SoC è stampato con tecnologie produttive a 20-nm.

LG quindi non ha scelto il meglio della produzione Qualcomm per il suo top di gamma, ripiegando invece su Snapdragon 808. Una decisione le cui motivazioni appaiono ovvie: il debutto di Snapdragon 810 è stato accompagnato da una scia negativa di commenti degli addetti del settore, che ne segnalavano la tendenza a surriscaldarsi se sottoposto a frequenti stress computazionali. Le critiche sono state poi confermate dalle recensioni dei primi top di gamma, fra cui HTC One (M9). Da ultimo, ci sono state alcune segnalazioni di surriscaldamenti anche su Sony Xperia Z3+, anch'esso dotato di Snapdragon 810. Tutti problemi che ad oggi non sono stati segnalati sul fratellino esacore minore.

Una scelta quindi saggia da parte dei coreani, che apparentemente hanno dunque preferito l'affidabilità alle performance nude e crude? Affideremo la risposta alla nostra tradizionale suite di benchmark con cui abbiamo messo alla prova LG G4. Iniziamo con i numeri delle prove effettuate sul browser web integrato.

LG G4, analisi CPU

LG G4, analisi CPU

LG G4, analisi CPU

LG G4, analisi CPU

I test eseguibili da browser sono particolarmente soggetti ad eventuali ottimizzazioni software e non sfruttano spesso a dovere le soluzioni multi-core. Ed è per questo che LG G4 paradossalmente riesce a distanziare agevolmente HTC One (M9) in tutti i test da noi eseguiti, nonostante sulla carta il processore montato sul dispositivo taiwanese sia leggermente più performante. HTC ha probabilmente operato una gestione molto aggressiva delle frequenze di clock di Snapdragon 810 su One (M9), ed è per questo che, unitamente ad un browser non troppo ottimizzato per offrire i risultati più elevati sui test, i suoi punteggi non sono all'altezza di quelli della concorrenza diretta.

LG G4 si pone comunque spesso molto vicino ai due iPhone 6, superandoli in un caso, anche se non riesce a contrastare i due Galaxy S6. I top di gamma di Samsung fanno gara a sé grazie al processore Exynos 7420 proprietario che, con il suo processo produttivo a 14-nm, riesce a consegnare performance decisamente più elevate a fronte di un consumo energetico in assoluto parecchio ridotto. LG G4 offre comunque ottime performance nella navigazione web, con il browser che si presenta nella stragrande maggioranza dei casi fluido e reattivo.

LG G4, analisi CPU

LG G4, analisi CPU

Geekbench é utile per verificare il comportamento dell'architettura della CPU e dei singoli core dei vari dispositivi mobile. Le ottimizzazioni lato software qui dovrebbero pesare il meno possibile, restituendo un quadro oggettivo e il meno drogato possibile da agenti esterni. Anche in questo caso, tuttavia, LG G4 riesce a fare meglio di quello che potremo definire il suo diretto concorrente, HTC One (M9), con processore Snapdragon 810. I due smartphone ottengono risultati molto simili fra di loro, nonostante i due core in più della soluzione taiwanese. In tutti i singoli benchmark G4 è in vantaggio rispetto ad One (M9), riuscendo a portare a casa punteggi più elevati sia in single che in multi-core.

LG G4, analisi CPU

LG G4, analisi CPU

WebXPRT è un altro benchmark che viene eseguito su browser web, e sonda le performance di un dispositivo con una corposa serie di test basati su linguaggi di programmazione HTML5 e JavaScript. Si basa su task molto differenti fra di loro come la creazione di effetti su foto, rilevamento dei volti, o la creazione di elementi grafici. Qui LG G4 fa registrare valori inferiori rispetto al suo predecessore, ma ancora superiori rispetto a One (M9). Anche in questo caso il software utilizzato gioca un ruolo determinante, per un test che vede i meno potenti iPhone primeggiare in maniera abbastanza evidente.

Torniamo alla domanda che ci siamo posti in precedenza: LG è stata saggia ad integrare il meno potente Snapdragon 808? Secondo noi la risposta è un secco sì. Il processore esacore di Qualcomm si è rivelato decisamente più semplice da gestire sul fronte delle temperature, non costringendo il produttore ad operare variazioni dell'ultima ora sul software per evitare surriscaldamenti e tutte le problematiche ad essi legate. Con Snapdragon 808 le performance, comunque valide, si mantengono più stabili nel corso del tempo, con punteggi che superano in maniera abbastanza evidente quelli della scorsa generazione (Nexus 6 e Galaxy Note 4). Il risultato è uno smartphone molto performante e reattivo, in grado al tempo stesso di eseguire varie operazioni per lunghi periodi senza mai diventare troppo caldo.

 
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