Smartphone: 10 leggerezze che ci possono costare care

Smartphone: 10 leggerezze che ci possono costare care

Dieci esempi di come alcune negligenze nell'uso ordinario dello smartphone possono costare care sia in termini di sicurezza generale, sia dal punto di vista economico. Vediamole insieme

di pubblicato il nel canale Telefonia
 

Email false e geolocalizzazione

Problema 4: rispondere a mail false che vogliono truffarci. Sono circa 156 milioni al giorno le email apparentemente mandate da mittenti sicuri, spesso banche o assicurazioni, che invece nascondono una truffa ai nostri danni per farci scrivere dati personali e numeri di carte di credito. Il fenomeno viene chiamato phishing ed è alla base del 4% di tutti i furti di identità. Un numero che sembra piccolo ma che in realtà non lo è. In questo noi italiani siamo più fortunati: per ora mail di questo tipo sono di solito goffe e scritte in un italiano discutibile, spesso senza accenti e quasi sempre destinati alla cartella "spam". Negli USA le cose sono completamente diverse, con modelli e sintassi praticamente perfette. Molto più facile cadere nell'inganno.

Problema 5: postare foto in tempo reale quando siamo in vacanza. Un problema che suona eccessivo e probabilmente lo è, ma ha il suo fondamento. Oltre il 75% di persone condannate per furto ha ammesso di aver tenuto traccia dello spostamento delle proprie vittime anche seguendo i social network. Insomma, molti ladri non solo si appostano per vedere se in casa non c'è nessuno, ma possono  comodamente controllare dove si trova una famiglia semplicemente aprendo Facebook. Il tutto dal divano di casa. 

Problema 6: postare foto con la geolocalizzazione attivata. Un problema simile al precedente del quale non vi è spesso consapevolezza da parte degli utilizzatori. Praticamente tutti gli smartphone, a prescindere dal sistema operativo, chiedono al momento del primo avvio cosa si vuole fare con la geolocalizzazione, mantenendola attiva salvo caso contrario. Questo significa che se scattiamo una fotografia e la mettiamo su Facebook, apparirà un "nei pressi di ...", senza che magari l'utente ne sia consapevole, poiché quando ha acquistato lo smartphone ne sapeva poco o nulla delle potenzialità. Mettendoci nei panni di chi non sappia minimamente cosa significhi geolocalizzazione applicata agli smartphone, appare chiaro che quel o no in fase di configurazione sia una questione simile a un testa o croce. 

 
^