Parhelia-512: la nuova GPU Matrox

Parhelia-512: la nuova GPU Matrox

Dopo aver fatto attendere gli appassionati di grafica 3D per più di 2 anni, Matrox introduce una GPU rivoluzionaria, Parhelia-512. Analizzate tutte le innovazioni tecnologiche introdotte, perno di un nuovo approccio alla grafica 3D che mette velocità è qualità d'immagine al primo posto

di pubblicato il nel canale Schede Video
 

Ultra Sharp Display Output

Come noto, le schede video Matrox hanno guadagnato nel corso degli anni una notevole fama tra gli appassionati di PC: quelle di prodotti che garantiscono la più elevata qualità video sul monitor, soprattutto alle risoluzioni più elevate. Matrox, con la GPU Parhelia-512, intende continuare a percorrere questa strada ricercando la più elevata qualità video possibile con applicazioni 2D ma, in modo particolare, garantendo il più possibile parità di rendimento qualitativo tra due monitor collegati in configurazione DualHead-HF ad una scheda Parhelia.

Con il nome Ultra Sharp Display Output Matrox indica una serie di innovazioni implementate nella GPU Parhelia-512, miranti proprio ad aumentare il più possibile la qualità d'immagine con applicazioni 2D e utilizzo DualHead-HF. Lo schema sottostante riporta i risultati di alcune misure di qualità del segnale video, che mostrano chiaramente come il segnale di output generato dalla GPU Parhelia sia complessivamente più stabile di quello di schede video concorrenti.

main_usdispl.jpg (41945 byte)

Per valutare al meglio la qualità del segnal video generato dalla propria nuova scheda, Matrox ha eseguito dei test comparati con le schede video concorrenti ATI Radeon 8500 e nVidia GeForce 4 Ti. Prima di analizzare i dati partiamo con un immancabile background teorico: un parametro che viene spesso indicato quale responsabile della qualità d'immagine di una scheda video con applicazioni 2D è la frequenza di lavoro del RamDAC. Quest'ultima influenza la risoluzione massima ottenibile, nonché la frequenza di refresh impostabile, secondo questa relazione:

frequenza = risoluzione orizzontale x risoluzione verticale x frequenza di refresh / 0.7

dove 0.7 è un fattore fisso dato dal periodo di blanking, cioè dal tempo richiesto dal rasterizzatore del tubo catodico per ritornare da sinistra a destra e dall'alto verso il basso.

Più elevata è la frequenza di lavoro del RamDAC, maggiore sarà la risoluzione utilizzabile. A parità di risoluzione, inoltre, sarà possibile utilizzare una frequenza di refresh più elevata, con evidenti vantaggi in termini di qualità dell'immagine rappresentata dal monitor.

ramdac_risposta_teorica.gif (3777 byte)

A livello teorico, un RamDAC deve comportarsi come raffigurato nell'immagine: tutti i segnali con frequenza inferiore o pari alla sua, nell'esempio i 400 Mhz dei RamDAC utilizzati con la GPU Parhelia-512, vengono inviati all'output video, mentre quelli superiori vengono azzerati. Per garantire la migliore qualità d'immagine possibile è importante che la risposta nel range da 0 a 400 Mhz sia costante, quindi graficamente raffigurata con una linea orizzontale.

freq_resp_1st_output.jpg (50818 byte)

I test effettuati da Matrox sulla qualità di output del RamDAC che gestisce l'uscita video principale mostrano chiatamente come il chip Parhelia-512 riesca a far registrare un segnale molto vicino a quello ideale raffigurato nel grafico precedente. Le schede Radeon 8500 e GeForce 4 Ti hanno un andamento molto più vario, con scostamenti sia verso l'alto che verso il basso del segnale rispetto alla linea ideale.

freq_resp_2nd_output.jpg (49364 byte)

Le prestazioni del secondo RamDAC differiscono ancor di più: in questo caso è la scheda ATI Radeon 8500 a far registrare le peggiori prestazioni, con uno scostamento molto elevato rispetto alla linea ideale. La GPU Matrox, invece, riesce a mantenersi il più possibile vicina all'andamento teorico.

Valori prossimi a 750mV portano ad un'immagine troppo chiara rispetto a quanto dovrebbe essere, con una rappresentazione dei colori che potrebbe essere distorta. Valori sotto 650mV, invece, portano ad immagini più scure del dovuto, con conseguenti divetti in termini di brillantezza e contrasto; mantenersi il più possibile vicino alla linea ideale diviene, pertanto, un obiettivo indispensabile se si vuole garantire la massima qualità del segnale inviato al monitor.

5thorder_pcb.jpg (13432 byte)

Matrox è riuscita ad implementare, nella GPU Parhelia-512, un livello qualitativo che si avvicina di moltissimo all'andamento teorico, come chiaramente mostrato nei test qui riportati. E' soprattutto l'andamento pressochè coincidente tra i due RamDAC a rappresentare un eccellente risultato, in quanto garantisce che due monitor impostati alla stessa risoluzione riceveranno dalle due uscite video della GPU Matrox un segnale qualitativamente identico. Merito di questo è dato dall'utilizzo di filtri di segnale del quinto ordine, soluzione che garantisce una qualità dell'output 2D nettamente superiore a quella dei filtri di terzo ordine tipicamente utilizzati sulle schede video attualmente in commercio. A questo c'è da aggiungere l'utilizzo di un PCB a 8 strati scelto da Matrox per le schede Parhelia-512, altra soluzione che permette di garantire l'integrità dei segnali video che passano tra i componenti della scheda.

 
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