Chipset AMD serie 7, la base dei sistemi Spider

Nell'introduzione a questo articolo abbiamo evidenziato come il chipset rivesta un importante ruolo di collante tra i componenti all'interno di quella che è una moderna piattaforma, ruolo ancor più fondamentale se i principali componenti della piattaforma sono sviluppati dallo stesso produttore come accade per i sistemi Spider di AMD. I chipset AMD della serie 7 rappresentano, alla luce delle specifiche tecniche, una famiglia di soluzioni che dovrebbe incontrare un buon successo di mercato, rappresentando una valida alternativa sia alle attuali proposte NVIDIA della serie nForcee 500, che alle future piattaforme chipset NVIDIA nForce serie 700 attese al debutto nel corso delle prossime settimane.

L'obiettivo di AMD con il pacchetto di nuovi prodotti presentati in queste settimane è quello di poter fornire, sia agli utenti finali che ai propri partner OEM, la prima piattaforma desktop specificamente pensata per gli utenti appassionati, i cosiddetti enthusiast. Osservando nel complesso la proposta AMD, andando oltre la sola componente hardware, non possiamo che lodare il tool AMD OverDrive: oltre a fornire analisi dettagliate delle caratteristiche tecniche del sistema, questo software permette all'utente anche non necessariamente molto esperto di intervenire a modificare i parametri di funzionamento dei componenti così da ottenere prestazioni velocistiche che siano più elevate.

Per l'utente enthusiast spesso non è l'ottenimento di un frame al secondo in più la motivazione che spinge ad intervenire sui parametri di cpu, memoria e scheda madre, quanto il divertimento nel poter customizzare il proprio sistema a seconda dei propri gusti. Lo sperimentare la stabilità di un sistema con parametri non standard può essere un processo frustrante in molti casi, ma quando termina positivamente rappresenta il punto di massima soddisfazione per l'appassionato: AMD OverDrive sembra pensato per mettere l'enthusiast nelle condizioni di divertirsi al massimo, allo stesso tempo rimuovendo tutta una serie di possibili errori e problemi nei quali ci si può imbattere nel tweaking tradizionale via bios.

Quello che sembra frenare una massiccia adozione sul mercato della piattaforma Spider, e quindi anche dei chipset AMD serie 7, sono le prestazioni velocistiche delle cpu Phenom: un debutto a 2,3 GHz di clock massimo ha sicuramente deluso tutti gli appassionati che attendevano da AMD un'alternativa di pari livello prestazionale alle cpu Core 2 Quad di Intel. Nel corso dei prossimi mesi AMD dovrebbe presentare versioni di processore Phenom dal clock più elevato, ma resta da capire quando all'atto pratico questo avverrà e soprattutto con quali frequenze di clock complessive.

Spider è, nell'obiettivo di AMD, una piattaforma completa, per la quale la componente costo assume un ruolo fondamentale: in questi giorni le prime schede madri Socket AM2+ e le cpu Phenom stanno facendo un timido debutto presso i rivenditori nazionali, lasciandoci quindi nella possibilità di valutare quale sarà il costo complessivo delle piattaforme Spider e confrontare quindi sistemi concorrenti Intel di pari prezzo. Effettueremo, nelle prossime settimane, un'analisi dettagliata a parità di costo tra piattaforme Spider e soluzioni equivalenti basate su processori Intel Core 2 Quad, introducendo nell'equazione anche schede video NVIDIA oltre a quelle ATI Radeon HD 3800 di recente presentazione sul mercato.

Non devono sorprendere i risultati ottenuti dai test prestazionali, che evidenziano un sostanziale allineamento tra le 3 piattaforme chipset analizzate: il memory controller è integrato all'interno del processore, con risultati quindi di fatto che si appiattiscono al variare della scheda madre. Recentemente abbiamo osservato un trend simile anche per sistemi basati su processori Intel: diventa sempre più difficile riuscire a evidenziare, dal punto di vista prettamente prestazionale, differenze degne di nota tra le schede madri basate o sullo stesso chipset o su chipset della stessa fascia di prezzo.

Se il north bridge AMD 790FX introduce alcune interessanti caratteristiche accessorie, non possiamo non evidenziare una sostanziale limitatezza di funzioni del south bridge SB600: questo componente è stato presentato ormai un anno e mezzo fa e risente di un certo divario rispetto alle proposte concorrenti di NVIDIA, in particolare con riferimento al numero di periferiche SATA che vengono supportate contemporaneamente. E' vero che la maggior parte degli utenti non utilizza più di 2 o 3 hard disk, e spesso non beneficiando di configurazioni Raid complesse, ma pare limitante per la piattaforma Spider nel complesso che questo north bridge così completo sia limitato per funzionalità dal south bridge.

La situazione è destinata a cambiare radicalmente nel corso dei prossimi mesi, nel momento in cui AMD immetterà in commercio il nuovo south bridge SB700: le schede madri Socket AM2+ passeranno presumibilmente in tempi rapidi a quel componente, rendendo ancor più completa nel complesso questa piattaforma.

La scheda madre MSI K9A2 Platinum, utilizzata quale base di test per il chipset AMD 790FX, ha manifestato un comportamento nella norma durante i test prestazionali che abbiamo eseguito. Al momento attuale tutte le schede madri Socket AM2+ richiedono una notevole ottimizzazione da lato bios sia per ottenere livelli prestazionali possibilmente più elevati che per garantire la massima stabilità operativa, ma si tratta di un processo ben noto a chi acquista un modello basato su un chipset appena presentato sul mercato.