nForce 680i SLI: la nuova piattaforma enthusiast
Parallelamente al debutto delle nuove schede video GeForce 8800, NVIDIA presenta la nuova piattaforma di riferimento per processori Core 2 Duo. Il chipset nForce 680i SLI abbina le funzionalità note dei chipset nForce 5 alle cpu Socket 775 LGA, spingendo a nuovi livelli i margini di overcloccabilità
di Alessandro Bordin, Paolo Corsini pubblicato il 10 Novembre 2006 nel canale Schede Madri e chipsetNVIDIAGeForce
La reference board NVIDIA
EVGA è il produttore della reference board 680i SLI che NVIDIA ci ha messo a disposizione per i test. Questa scheda madre è stata specificamente sviluppata nell'ottica di fornire un prodotto in grado di ottenere i più elevati margini di overcloccabilità possibile, introducendo alcune particolari scelte per quanto riguarda il layout.
La scheda ha una disposizione dei componenti molto particolare; partiamo dal Socket del processore, spostato sull'estremità destra così da lasciare più spazio per il sistema di raffreddamento del chipset e per gli Slot. L'area degli Slot PCI e PCI Express è priva di componenti che possano in qualche modo ostacolare il montaggio di schede anche di elevata lunghezza: 4 connettori Serial ATA sono stati montati più in alto del primo Slot PCI Express 16x, mentre i due restanti sono accanto al connettore Floppy, entrambi ruotati di 45 gradi rispetto alla superficie della scheda madre.
Il chipset utilizza un sistema di raffreddamento passivo con heatpipe che collega i due bridge; il north bridge è sormontato da un voluminoso dissipatore di calore, sul quale è possibile montare una ventola di raffreddamento fornita in dotazione. EVGA ne consiglia l'utilizzo in caso di overclock, mentre con impostazioni di default è possibile utilizzare il sistema senza questa ventola, in quanto quella del processore garantisce il corretto raffreddamento anche del radiatore del chipset.
Tra gli altri accessori integrati on board segnaliamo due led diagnostici, che aiutano all'identificazione di eventuali problemi di funzionamento al boot, e i due pulsanti di accensione e reset del sistema, posizionati sotto l'ultimo Slot PCI e molto utili nel momento in cui si testa la scheda madre non montandola nel case.
Il pannello delle connessioni posteriori si presenta essere particolarmente ricco; rispetto ad altre schede madri concorrenti si evidenzia solo la mancanza di un connettore E-Sata, per collegare un hard disk Serial ATA diretamente dall'esterno del case.
L'area attorno al Socket 775 LGA del processore è sgombra da componenti superficiali che potrebbero ostacolare l'installazione di sistemi di raffreddamento non standard; i mosfet della circuiteria di alimentazione sono sormontati da dissipatori di calore, che garantiscono un efficace dissipazione del calore durante il funzionamento utile soprattutto in overclock.
La scheda integra 3 distinti Slot PCI Express 16x; i due di colore nero sono di tipo 16x elettrico, mentre quello centrale di colore azzurro è 16x meccanico e 8x elettrico. NVIDIA propone l'utilizzo di quest'ultimo per una terza scheda video, da adibire alla sola gestione della fisica, mentre i due Slot PCI Express 16x principali possono essere utilizzati con due schede video collegate in modalità SLI. Segnaliamo come questi due Slot siano separati da ben 3 altri Slot; questo permette di avere una sufficiente area libera tra due schede video in modalità SLI anche quando queste sono dotate di sistema di raffreddamento a due Slot.
Nel corso di quest'analisi abbiamo utilizzato memorie Corsair della famiglia Dominator, modello CM2X1024-8888C4D; la loro particolarità è quella di essere certificate per operare alla frequenza di 1.111 MHz in abbinamento a timings di accesso pari a 4-4-4-12, quindi estremamente spinti. La costruzione prevede un sistema di raffreddamento integrato nella parte superiore, con le alette che sono a diretto contatto sia con i chip memoria che con lo stesso PCB del modulo.