NVIDIA nForce 4: PCI Express per Athlon 64

Dopo VIA, anche NVIDIA lancia una piattaforma chipset per processori AMD Athlon 64 dotata di supporto alle nuove periferiche PCI Express. Non solo: con nForce 4 NVIDIA propone la propria soluzione per configurazioni SLI
di Paolo Corsini pubblicato il 19 Ottobre 2004 nel canale Schede Madri e chipsetNVIDIAAMD
Active Armor
Active Armor è il nome con il quale NVIDIA indica un nuovo set di funzionalità legate alla sicurezza della propria rete, introdotte per la prima volta all'interno del chipset nForce 4. Il modello nForce 3 250 aveva inizialmente introdotto un firewall hardware, capace di intervenire a prevenire possibili attacchi al proprio sistema utilizzando il meno possibile la potenza di calcolo del processore, lasciata disponibile per altri utilizzi.
Active Armor opera sulla base di una specifica componente hardware, integrata all'interno del chipset nForce 4, che analizza dinamicamente il traffico operato sulla scheda di rete Gigabit integrata nel chipset nForce 4, bloccando l'esecuzione di pacchetti di dati potenzialmente pericolosi.
Sulla sinistra è riprodotto il funzionamento tipico di un firewall software; sulla destra il firewall NVIDIA con Active Armor. Si nota chiaramente come buona parte del processo di firewall venga svolto, nell'approccio NVIDIA, all'interno del chipset in hardware. L'occupazione del processore resta quindi mediamente limitata al 10%, contro un valore di circa il 75% della soluzione software.
Questo approccio permette, ad esempio, di avere un basso impatto sulla giocabilità con un titolo 3D qualora si scelga di giocare lasciando il firewall attivo; lo stesso non accade con soluzioni software, in quanto durante l'utilizzo arrivano ad utilizzare una percentale consistente delle risorse del processore anche se questo è uno dei modelli dalla frequenza di clock più elevata. L'elevata occupazione del processore porta ad un generale rallentamento del gioco, anche se si utilizza una scheda video di fascia alta, in quanto diventa proprio la potenza di elaborazione del processore il collo di bottiglia ai frames.
Qualora un'applicazione richieda di accedere alla rete, Active Armor ne verifica la natura chiedendo al'utente se autorizzarne o meno l'esecuzione; il software riesce ad interpretare il tipo di applicazione, indicando con varie tonalità di colori (come un semaforo) se il software può essere eseguito senza correre rischi, o se si tratti di un'applicazione potenzialmente pericolosa. Un approccio di questo tipo si rivela indubbiamente molto utile per gli utenti meno esperti, tipicamente quelli che vanno incontro ai rischi più grandi quando viene mandato in esecuzione del software potenzialmente pericoloso.