F-Secure e le nuove minacce malware

A Infosecurity 2008 Mikko Hypponen ha delineato l'attuale scenario della sicurezza informatica descrivendo le più diffuse minacce e le possibili evoluzioni future. Ecco i video in cui il guru di F-Secure descrive Android e iPhone come due pericoli da non sottovalutare mentre oggi malware, criminalità e terrorismo sono già cosa unica
di Fabio Boneschi pubblicato il 07 Febbraio 2008 nel canale SicurezzaiPhoneAndroidApple
Le possibili evoluzioni future
Lo scenario descritto da F-Secure appare ancor più cupo considerando i dispositivi dotati di ricevitore GPS: tali smartphone consentono una precisa localizzazione geografica delle informazioni acquisite dal malware. Mikko Hypponen rincara la dose in merito ai dispositivi mobile: secondo l'esperto di sicurezza sarebbe possibile effettuare chiamate totalmente silenziose verso un dispositivo abilitandone però da remoto il microfono. In altre parole, installando sullo smartphone un particolare malware sarebbe possibile inviare al disposivo mobile una chiamata senza però che la suoneria o il display venga acceso. Il codice sarebbe poi in grado di rispondere automaticamente alla particolare chiamata abilitando il microfono del dispositivo.
Per F-Secure una grossa minaccia alla sicurezza dei dati e dei dispositivi è costituita dalle reti wireless e dall'accesso a tali network da dispositivi mobile. Quanto sino ad ora esposto rappresenta il presente e le possibili minacce a cui oggi bisogna far fronte con un utilizzo responsabile della tecnologia.
Mikko Hypponen ha però speso anche alcune parole sulle minacce in un futuro più prossimo a noi. In questo frangente sono emersi nomi decisamente popolari e altisonanti come iPhone e Android. Per il nuovo telefono di Apple la minaccia è da imputare ai tanti sistemi utilizzati per lo sblocco del dispositivo e per l'utilizzo in abbinamento alla propria sim: a detta di F-Secure non vi può essere certezza in merito alla natura del codice e dei tool utilizzati per aggirare le protezioni create da Apple.
In merito ad Android Mikko Hypponen non ha avuto mezzi termini: la natura open della piattaforma espone gli utenti a rischi potenzialmente elevati; a priori sappiamo che questa affermazione creerà varie reazioni nei nostri utenti. Qui di seguito riportiamo l'intervento di Mikko Hypponen.
Per riprodurre il video è sufficiente premere il pulsante play al pari di un qualsiasi riproduttore multimediale; per la sua visione è richesta solo la presenza di un player flash in versione 8 o superiore.
Dopo questa panoramica relativa alle minacce, ai pericoli ed alle tendenze, il direttore dei laboratori F-Secure ha fornito una propria visione in merito all'evoluzione delle tecnologie capaci di rendere sicuro l'uso del PC. Lo slogan di sintesi potrebbe essere "security as a service", quindi soluzioni sempre meno legate al sistema client e delegate all'ISP, il quale si rende responsabile della gestione e manutenzione del "servizio" di sicurezza. Per certi versi la medesima scelta è già stata fatta da alcuni provider, i quali effettuano il filtraggio dello spam e bloccano eventuali allegati malevoli o file eseguibili inviati in allegato.
18 Commenti
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mah, ci sono diverse filosofie a riguardo!Io mi trovo in disaccordo con quanto detto riguardo Android!
Il software open source da degli strumenti in più a chi vuole scrivere malware, è vero, ma da anche più strumenti per correggere i bachi sfruttati e proteggersi così meglio da malware!
Insomma, più visibilità del codice, per me, vuol dire più sicurezza, e non il contrario!
"a priori sappiamo che questa affermazione creerà varie reazioni nei nostri utenti"
Infatti! ;-)
Con tutti i siti porno che ho frequentato, ora ci saranno miliardi di virus e spyware.
Cavolo! ora che ci penso ho anche un conto corrente on-line, forse mi hanno rubato le password, sono stato proprio un incosciente!!!!!!!!!!!!!!!!
infatti tutto il software close, è esente da bachi e-o problemi, vedi... umm.. M$ ??
il problema sono sempre e comunque (principalmente) gli utenti o utonti come dir si voglia...
Cercare di nascondersi nel closed source non serve a nulla, tanto i bachi verranno trovati comunque, tramite reverse engineering. E' vero, ci si mette molto di più, ma se nell'open source i bachi vengono trovati più in fretta, vengono anche CORRETTI più in fretta, e quindi MIGLIORANO più in fretta.. finchè il codice non sarà quasi perfetto. Questo non si può dire del software closed source, dove questo processo è rallentato molto.
Poi c'è da considerare anche che c'è dietro un'intera comunità che migliora il software open, mentre dietro al software closed c'è un numero molto limitato di persone.
Finora, linux e sistemi liberi in ambito consumer non hanno avuto una elevatissima diffusione per cui diciamo che gli attacchi verso pc sono nel 99% sei casi rivolti verso windows, che bene o male coi sui aggiornamenti , antivirus e firewall, ci sta dietro.
Ma cosa succederebbe se il 99% degli attacchi fosse rivolto a ubuntu?
Siamo così sicuri che i programmatori open sarebbero piu veloci dei criminali informatici?
Finora, linux e sistemi liberi in ambito consumer non hanno avuto una elevatissima diffusione per cui diciamo che gli attacchi verso pc sono nel 99% sei casi rivolti verso windows, che bene o male coi sui aggiornamenti , antivirus e firewall, ci sta dietro.
Ma cosa succederebbe se il 99% degli attacchi fosse rivolto a ubuntu?
Siamo così sicuri che i programmatori open sarebbero piu veloci dei criminali informatici?
bella domanda voi esperti di Linux che pensate? Kimera mi sembri uno esperto che dici al riguardo?
Più diffussione di un sistema = più interesse (Windows)
Più percentuale di utenza inesperta = piu interesse (Windows)
Più necessità di download a scrocco = piu interesse (Windows)
Secondo me i creatori di malware non sono interessati a colpire un sistema in quanto piu vulnerabile, ma piuttosto un utenza in quanto più diffusa, inesperta e vogliosa di scaricare aggratis in un contesto dove proprio gratis non sarebbe.
premesso che sono stato studente di ingegneria informatica, e oggi l'informatica è il mio lavoro, non capisco proprio il senso di questo concetto.
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