iPAQ 6915: All-In-One secondo HP

iPAQ 6915: All-In-One secondo HP

In prova il dispositivo all-in-one di casa Hewlett Packard, l'iPAQ hw6915, capace di tutto grazie alle tante funzioni integrate: telefonia, Wi-Fi, Bluetooth, GPS, un originale schermo quadrato e tanto altro ancora. Basterà tutto questo per convincere il pubblico italiano?

di pubblicato il nel canale Portatili
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GPS e navigazione

Nell'ottica all-in-one del dispositivo HP il ruolo del ricevitore GPS non è primario ma ovviamente concorre al giudizio complessivo che si dovrà esprimere in fase conclusiva. L'unità di ricezione satellitare è completamente integrata e non dispone di un chip SiRF Star III come la maggior parte degli attuali prodotti in vendita. Ereditato direttamente dal predecessore hw6516, il ricevitore e l'antenna sentono a dire la verità un po' il peso degli anni. Nelle nostre prove fatte proprio con TomTom dopo 2 minuti e con l'ausilio di Quick GPS il fix era ormai passato ma il segnale oscillava costantemente tra 3 e 4 satelliti.

HP iPAQ hw6915 HP iPAQ hw6915

La stessa prova è stata effettuata su un Qtek 9090 con ricevitore Bluetooth con brand TomTom e chipset SiRF Star III: questa configurazione ha fatto segnare 5 satelliti stabili nello stesso punto, prova che la soluzione impiegata da HP è stata dettata anche da esigenze di risparmio, considerando forse anche le scorte fatte per il modello precedente. Prestazioni comunque di poco superiori a un classico ricevitore GPS SiRF Star II.

Il software TomTom è in versione 6.010 e la mappa è quella italiana con le maggiori strade europee su scheda da 512 MB. Il software è conosciuto e non serve certo andare oltre nella descrizione, tuttavia è utile riportare qualche impressione avuta durante l'uso. Nonostante l'altoparlante abbia potenza necessaria le sue qualità sono mortificate dalla posizione sfavorevole e in alcuni casi si fatica a sentire le istruzioni. La fluidità delle immagini è tutto sommato buona così come la sincronia, il display mostra i limiti soprattutto quando si vuole fare l'anterpima del percorso o si vuole esagerare con lo zoom. Durante la guida le informazioni di contorno rubano spazio e ciò comporta una visuale della strada sullo schermo più limitata che in altri casi. Sempre meglio che uno Smartphone, ovviamente, però la perdita è sensibile.

Una volta dotato di caricatore da auto e di supporto, il 6519 mostra di trovarsi a suo agio in automobile. Solo auto però, a causa della autonomia della batteria non grandissima che limita la navigazione a piedi nelle città. Le prestazioni complessive sono abbastanza buone e ciò soprattutto grazie al software e alle mappe aggiornate che rappresentano quasi il top in ambito consumer.

HP iPAQ hw6915

Con l'HP iPAQ hw6915 iniziano anche una piccola serie di test che mirano a misurare la fluidità di utilizzo del programma di navigazione usato in combinazione con l'hardware di supporto. Le prove sono sostanzialmente due: la prima misura il tempo in secondi a segnale GPS stabilizzato per calcolare un percorso di più di 400 Km preso come riferimento, la secondo misura il tempo necessario a ricercare l'indirizzo voluto e calcolare il percorso (questa volta di circa 20 Km). Quest'ultima serve a misurare la bontà e la rapidità durante l'uso del motore di ricerca degli indirizzi che è uno dei componenti più usati su un GPS. Ecco i risultati ottenuti con l'HP e il Qtek 9090 nella configurazione già citata prima, anche quest'ultimo con TomTom 6.010 (proprio come l'HP):

TEST 1 - Tempo di calcolo percorso lungo
HP iPAQ hw6915: 16 secondi
Qtek 9090: 21 secondi

TEST 2 - Tempo di inserimento, ricerca e calcolo percorso breve
HP iPAQ hw6915: 27 secondi
Qtek 9090: 38 secondi

Considerando i processori comparabili (Xscale per entrambi, PXA25x da 400 MHz per il QTEK e PXA27x da 416 MHz per l'HP) l'HP esce a testa alta, mostrando con i numeri l'ottima fluidità del motore di ricerca degli indirizzi che si era rilevata come impressione durante le prove preliminari. Il fixing non comporta problemi particolari di velocità ma la media dei satelliti è inferiore a quella che offre oggi un normale ricevitore con chipset SiRF Star III, inoltre è po' più instabile.

 
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