Come scegliere il case del PC desktop

Come scegliere il case del PC desktop? Ci sono tante cose da considerare quando si pensa a dove inserire il computer: non si tratta solo di gusto estetico, pur importante, ma anche di funzionalità. Formato della scheda madre, tipo di scheda video inserita, sistema di raffreddamento e molto altro. Proviamo a darvi qualche consiglio.
di Redazione pubblicato il 05 Aprile 2022 nel canale PerifericheBe quiet!
in collaborazione con be quiet!
Il case del PC - anche detto chassis o cabinet - è uno dei componenti a cui si presta in genere meno attenzione perché la maggior parte del focus va ai componenti interni, in primis la CPU e la scheda video. Non vogliamo ribaltare le convinzioni e lo status quo, l'hardware funzionale al calcolo è indubbiamente più importante di un case, ma non bisogna sottovalutare la scelta del case perché in una configurazione bilanciata tutto ha un proprio peso specifico. Gli appassionati lo sanno bene, mentre i neofiti - a cui ci rivolgiamo - possono apprendere qualcosa di nuovo sulla loro strada per realizzare il sistema dei loro sogni.
Perché scegliere il case del PC è importante? Tralasciando la mera componente estetica che attiene ai gusti personali, abbinare all'hardware selezionato un case sbagliato può comportare svariati problemi legati alle temperature e alla rumorosità, oltre a "noie" di altro genere: ad esempio, potrebbe mancarvi qualche porta di cui potreste avere bisogno.
Quando scegliere il case del PC
La prima cosa che ci siamo chiesti è: quando scegliere il case del PC? Prima o dopo aver selezionato l'hardware che vogliamo inserirci all'interno? La risposta non è semplice e sicuramente non univoca: c'è chi segue un approccio o l'altro. Fondamentalmente non è importante, a meno che la dimensione del case non sia l'elemento fondante dell'intera configurazione: in questo caso bisogna partire dal case e capire che cosa è possibile inserirci senza commettere errori.
In genere i PC desktop si posizionano sotto o sopra la scrivania: non ci sono grandi vincoli in termini di spazio, quindi solitamente si parte dalla definizione dell'hardware della configurazione per poi arrivare al case. A voi la scelta, a seconda delle vostre necessità e abitudini.
Scheda madre, il componente che definisce (quasi sempre) la scelta del case
La motherboard, anche detta scheda madre, è il componente su cui s'impernia l'intero computer e di conseguenza le sue dimensioni influiscono pesantemente sulla scelta del case. Non potete inserire una scheda madre in formato ATX in un case mini-ITX, non ci sta. È invece possibile fare il contrario. La compatibilità della motherboard con il case è quindi fondamentale.
Per questo motivo siamo soliti definire anzitutto il formato della nostra motherboard e poi, successivamente, passare alla scelta del case. Qualora doveste decidere di acquistare un case specifico con dimensioni particolari - questo vale soprattutto per quelli più compatti - allora dovrete guardare bene le specifiche tecniche del case per definire poi la motherboard con le dimensioni più adatte. Quali dimensioni hanno i formati di motherboard più in voga in questo momento? Vediamoli insieme:
- Mini ITX: 17 x 17 cm (esistono formati anche più piccoli, ma sono molto poco diffusi)
- Micro ATX: 24,4 x 24,4 cm
- ATX: 30,5 x 24,4 cm
- E-ATX: 30,5 x "XX" cm (in passato si usavano diciture come XL-ATX e altre, ma oggi i produttori di motherboard chiamano E-ATX anche design un'altezza a partire da 27 cm)
Le dimensioni di una motherboard impattano, ovviamente, sulla sua dotazione. In particolare, i formati minori possono presentare meno slot di memoria, PCI Express, ma anche porte SATA e slot M.2. Ci sono anche riflessi sulla composizione della parte posteriore di I/O, con un numero variabile di porte USB, connettori Ethernet ed eventuali uscite video.
Nel caso in cui selezionaste una scheda madre E-ATX particolare, fate attenzione alle dimensioni: le motherboard E-ATX non hanno una dimensione standard e quindi dovete prestate attenzione ai valori in base alle specifiche del vostro case.
Abbinare la motherboard nel giusto formato al case corretto permette di procedere più agevolmente nella gestione dei cavi, in inglese "cable management", in modo da realizzare una configurazione non solo ordinata e bella a vedersi, ma anche in grado di non limitare con cavi pendenti il corretto flusso d'aria interno (airflow) sui componenti. Il formato di motherboard più diffuso è l'ATX, quindi con molta probabilità sarà quello da cui partirete per realizzare la vostra configurazione.
Anche gli altri componenti incidono sulla scelta del case
Stabilita la base del nostro PC bisogna pensare al resto. La CPU verrà raffreddata ad aria o a liquido? Quale scheda video si desidera montare all'interno? Quale alimentatore installare? E quante ventole servono? Queste sono solo alcune delle domande che bisogna porsi per capire il case più adatto alle proprie esigenze. Conoscere l'hardware che state per inserire nel case è la chiave di tutto.
Poniamo il caso che desideriate realizzare un PC di fascia alta con una CPU con 8 o più core e una scheda video come la RX 6800 XT / RTX 3080: è evidente che sarebbe meglio dotarsi almeno di una scheda madre ATX con una buona sezione di alimentazione e di un case di discrete dimensioni capace di ospitare alcune ventole frontali per l'immissione dell'aria fresca e la possibilità di montare un sistema di raffreddamento a liquido con radiatore fino a 360 mm. Inoltre, serve anche un alimentatore con una potenza piuttosto elevata (Come scegliere l'alimentatore per il PC desktop).
In un sistema più modesto, la CPU potrebbe richiedere anche un più semplice raffreddamento ad aria, quindi dovete assicurarvi che le dimensioni del dissipatore ad aria - la sua altezza in particolare - si adattino al case selezionato. Insomma, bisogna guardare anche al formato del case e a come è stato progettato, a seconda dell'hardware da installare: ad esempio, non ha senso installare una motheboard mini-ITX, con relativo hardware, in un case Full Tower per quanto sia tecnicamente possibile. Vediamo quali sono i formati di case più diffusi.
Formato del case
Oltre alla motherboard, in commercio troviamo case con formati differenti: ci sono i case mini-ITX che possono essere più o meno compatti, ma in ogni caso non permettono di installare altro che una motherboard mini-ITX.
Vi sono poi i mini-tower o micro ATX, in cui installare motherboard micro ATX e mini-ITX, poi ci sono i mid-tower anche detti ATX (che ospitano le schede madre ATX e con formati inferiori) e per concludere i full tower in cui installare le motherboard in formato E-ATX e inferiori.
Espandibilità: importante, ma non come una volta
Il formato di case che va per la maggiore è il mid tower, destinato a sistemi basati su motherboard ATX. In genere questo tipo di case offre almeno 7 slot di espansione, il che significa che potete montare una scheda video e altre soluzioni, come una scheda di rete o una audio dedicata. In passato gli slot di espansione erano più importanti rispetto a oggi, ma per la maggior parte dei consumatori l'audio e la connettività di rete a bordo della motherboard bastano e avanzano: per questo motivo molti usano gli slot PCI Express solo per una scheda video dedicata, spesso dual slot. Infatti, anche le tecnologie che consentivano di usare due o più schede video in parallelo sono cadute in disuso.
Alcuni anni fa tutti avevano uno o più hard disk, il lettore floppy e il lettore CD / DVD e Blu-Ray. La morte del floppy, l'avanzata degli SSD M.2 e il passaggio verso la fruizione di contenuti via cloud ha reso la cosiddetta "gabbia degli hard disk" sempre più superflua. Non se la prenda chi è un appassionato di supporti fisici e usa un hard disk, ma la realtà dei fatti è questa. Questa evoluzione ha portato i produttori di case a rivedere sempre più di più la parte frontale dei case, a vantaggio del raffreddamento e dell'estetica complessiva.
È importante assicurarsi invece che il case permetta di installare un buon numero di ventole oppure, se optate per raffreddare la CPU e/o la GPU a liquido, abbia spazi definiti per radiatori da 240/360 o persino 480 mm nelle configurazioni più estreme. In tutto questo discorso fa parzialmente testo anche chi assembla sistemi a liquido custom e, proprio per scopi di monitoraggio e modifica, desidera dotare il sistema di un rheobus frontale.
Cosa deve guardare chi bada alla sostanza
A cos'altro badare nella scelta di un case? Ci sono aspetti più importanti di altri e prima di tutto viene la sostanza: la presenza di filtri antipolvere rimovibili è fondamentale, in quanto la polvere può avere un effetto deleterio sul funzionamento e la longevità dell'hardware all'interno del computer.
Un altro aspetto da controllare è se il case è dotato di materiale fonoassorbente oppure no; dopotutto avere una configurazione con la potenza che ci serve e che sia più silenziosa possibile non è il sogno di tutti? In questo discorso rientra anche il numero e il tipo di ventole (qui un focus sulle ventole) installate nel case, ma è altamente correlato al tipo di hardware installato.
In termini estetici ma anche acustici, un case dotato di copertura del vano alimentatore, in cui nascondere anche alcuni cavi, potrebbe essere una scelta più che interessante per molti utenti. Un altro elemento fondamentale riguarda la parte frontale del case, cioè il numero e il tipo di porte presenti: secondo noi oggi è fondamentale che vi sia almeno una porta USB Type-C ad alta velocità, una o due classiche USB Type-A e il jack per le cuffie.
Valutate inoltre la presenza di uno spazio o vano ampio dietro la motherboard (e nel caso, la sua dimensione) per una corretta gestione dei cavi che, come abbiamo detto, non solo sono antiestetici ma possono pregiudicare un corretto flusso d'aria.
Ultimo ma non meno importante, il materiale del case. Sì, anche il materiale è importante non solo per il look del case ma anche perché un case prettamente in plastica potrebbe subire peggio delle soluzioni in alluminio e acciaio gli effetti del tempo e degli sbalzi di temperatura, ma anche trattenere di più il calore. Investire un po' più sulla qualità del case è sempre un bene, anche perché il case è un componente che verosimilmente utilizzerete per moltissimi anni, limitandovi all'aggiornamento dell'hardware all'interno.
Altre caratteristiche che potrebbero farvi comodo
Oltre alle caratteristiche convenzionali che un case deve avere, ce ne sono altre che sono diventate ormai dei "quasi standard" e che comunque si rifanno alle necessità di ognuno di noi. Tra queste rientra per esempio la presenza di uno o più pannelli in plexiglass / vetro temperato per osservare i componenti all'interno del case. Lo stesso possiamo dire dell'illuminazione RGB, ormai diffusissima ma sempre attinente alla sfera del gusto personale.
Altre caratteristiche riguardano la presenza di ventole preinstallate (tutti i case ormai ne hanno alcune, ma assicuratevi che siano di buona qualità), la possibilità di rimuovere uno o più pannelli senza l'ausilio di cacciaviti o di approntare configurazioni particolari, tra cui mettere scheda video in verticale tramite apposite schede riser, già offerte dal produttore del case oppure installabili successivamente.
Quante ventole mettere nel case?
Rispondere non è facile perché molto dipende dall'hardware che inserite nel case. La maggior parte dei case è fortunatamente dotata di molte posizioni in cui installare le ventole per immettere o espellere l'aria. In genere, il tipico case mid-tower permette di metterne due / tre nella parte frontale (spesso preinstallate) per immettere aria fresca dall'esterno.
Alcuni case hanno invece una singola ventola frontale di grandi dimensioni, la quale girando più lentamente muove comunque un buon flusso d'aria. Le altre posizioni, nella parte posteriore e in alto, consentono di espellere l'aria calda dal case. Ovviamente in tali posizioni potreste installare dei radiatori con relative ventole, in tal caso saranno loro a farsi carico dell'espulsione dell'aria calda generata dai componenti interni, senza pregiudicare il raffreddamento del componente specifico che sono chiamate a raffreddare (CPU o GPU).
Per evitare che entri troppa polvere nel case vi suggeriamo di mantenere una pressione positiva, ossia dovete far sì che il flusso d'aria combinato (CFM totale) sia maggiore per le ventole che soffiano aria all'interno del case rispetto a quelle che la espellono. In linea generale quindi dovete avere almeno una ventola in immissione e una in espulsione.
Case e configurazioni, alcuni esempi concreti con base be quiet!
Questo articolo, come indicato in alto all'inizio, è in collaborazione con be quiet!, e anche se ci accingiamo a fare degli esempi di abbinamento tra configurazioni e case basandoci sui suoi prodotti, quanto abbiamo scritto nell'articolo e gli esempi sono adattabili anche a prodotti di altre realtà.
L'azienda non offre al momento dei case ideati espressamente per motherboard mini-ITX o micro-ATX, pur tuttavia installabili all'interno di tutti case nella sua gamma che si rivolgono a una fetta di pubblico più ampia: come abbiamo detto, le schede madri che vanno per la maggiore sono sempre quelle in formato ATX. Da segnalare, inoltre, che spesso chi vuole realizzarsi un sistema mini-ITX punta su progetti particolari, ingegnerizzati per cercare il giusto compromesso tra prestazioni e raffreddamento.
Pure Base, Silent Base e Dark Base sono le tre serie su cui s'impernia l'offerta dell'azienda tedesca, in un crescendo di caratteristiche e anche di prezzi. La gamma Pure Base è quella che si rivolge a un pubblico più vasto, per chi è disposto a spendere una cifra non troppo elevata per il case.
I modelli Pure Base 500 e 500DX sono simili tra loro con le principali differenze a segnarli che sono la presenza di un frontale diverso sul 500DX, forato per un maggiore passaggio dell'aria, la paratia laterale in vetro temperato e l'illuminazione RGB. Vi sono altre piccole differenze, come la presenza di una ventola da 140 mm preinstallata nella parte superiore del 500DX assente invece sul 500, per un totale di tre.
Il modello Pure Base 600 è leggermente più lungo e alto, e strizza l'occhio in particolare a chi necessita di tanti spazi per il montaggio di SSD / hard disk da 2,5 pollici (fino a 12), soluzioni da 3,5 pollici e presenta due slot da 5,25 pollici assenti sui modelli minori. E' presente anche un fan controller per gestire fino a tre ventole e la possibilità di montare nella parte superiore un radiatore da 360 mm. La sua composizione limita la lunghezza delle schede video inseribili a 280 mm con la gabbia degli hard disk installata (senza si arriva a 425 mm), a fronte dei 369 mm degli altri due modelli.
Tratteggiati a grandi linee i case, che potete comunque approfondire sul sito web di be quiet!, che configurazioni è possibile inserirci? Anche se nulla esclude di costruire un PC con i migliori componenti in commercio o quasi, i Pure Base sembrano ideali per configurazioni con un livello di potenza medio o inferiore, che è poi quello scelto dalla maggior parte dei consumatori. Andiamo per punti:
- Motherboard: formato ATX
- CPU: fino a Intel Core i5 / Ryzen 5
- Raffreddamento: 2 / 3 ventole preinstallate a seconda del modello, non serve aggiungerne altre. Potete raffreddare la CPU a liquido, consigliamo un modello con radiatore da 240 mm. Se optate per il dissipatore ad aria, attenzione alle specifiche di altezza indicate per il case: 190 mm nel caso dei modelli 500, 165 mm per il 600 (più lungo ma meno ampio)
- Scheda video: fino a RTX 3070 / RX 6700 XT (attenzione alla dimensione del modello selezionato)
- Alimentatore: fino a 650W ATX
Nella gamma Silent Base concentriamo l'attenzione sui modelli Silent Base 601 e 802, che a nostro giudizio sono maggiormente indicati per configurazioni più potenti e complete. Hanno dimensioni maggiori rispetto ai modelli Pure Base e sostanzialmente non pongono limiti, ma come fa intuire il nome pongono l'accento sulla silenziosità dotando il case di pannelli fonoassorbenti e soluzioni che smorzano le vibrazioni causate dalle ventole e da altri componenti e che potrebbero risonare causando rumore di sottofondo.
Anche in questo caso è possibile approntare PC di altissimo livello, ma per evitare che qualche neofita commetta errori, ipotizziamo per questi case una configurazione di questo genere:
- Motherboard: formato ATX
- CPU: Intel Core i7 / Ryzen 7
- Raffreddamento: 2 / 3 ventole preinstallate a seconda del modello, non serve aggiungerne altre. Potete raffreddare la CPU a liquido, consigliamo un modello con radiatore da 360 mm. Se optate per il dissipatore ad aria, attenzione alle specifiche di altezza indicate per il case.
- Scheda video: fino a RTX 3080 / RX 6800 XT (attenzione alla dimensione del modello selezionato)
- Alimentatore: 750 - 850W ATX
Per finire, ecco la gamma Dark Base che è il non plus ultra dell'offerta della tedesca be quiet!. In questi case potete inserirci praticamente di tutto, hanno tantissime posizioni per ventole, spazi enormi per i radiatori a liquido e il Dark Base Pro 900 Black rev. 2 ha persino un sistema per la ricarica wireless Qi di dispositivi compatibili.
- Motherboard: formato E-ATX
- CPU: Intel Core i9 / Ryzen 9 / Ryzen Threadripper e simili Intel
- Raffreddamento: 2 / 3 ventole preinstallate, a seconda dell'hardware integrato potete aggiungerne altre oppure optare per raffreddare la CPU e la GPU a liquido, sia con soluzioni AIO che custom.
- Scheda video: top di gamma attuali come la nuova GeForce RTX 3090 Ti e future schede video di fascia alta di NVIDIA e AMD
- Alimentatore: 1000W+ ATX
Tutti i produttori offrono soluzioni di formato diverso, con varie caratteristiche: come abbiamo scritto all'inizio, prendetevi il tempo necessario per fare una scelta del case oculata in base alla "destinazione d'uso" del vostro computer. Se sceglierete bene, probabilmente il case sarà uno dei componenti che cambierete meno negli anni, a meno che non decidiate di farlo per ragioni puramente estetiche. Perciò investire qualcosina in più potrebbe rivelarsi nel tempo una buona scelta per non ritrovarsi a distanza di tempo a dover fare un cambiamento: pensate quindi sia all'immediato, ma con un occhio al futuro.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSicuramente uno dei migliori, ottima scelta
assieme all'alimentatore
sono praticamente gli unici che puoi far sopravvivere a ricambi generazionali se non fan cagare già da nuovi...
io ne ho uno da 15 e passa anni e l'altro pure sopravvissuto anche a modifiche varie tipo tagli di lamiere adattamenti ecc
il piu fresco che ho ne ha 13, più economico ma nonostate regge ancora bene
Come giustamente è scritto nell'articolo, è necessario mantenere una pressione positiva all'interno del case.
Molti erroneamente sono convinti che per ottenere questo è sufficiente assicurarsi che il numero delle ventole che immettono aria nel case sia maggiore del numero di ventole che la estraggono ... be NULLA DI PIU' SBAGLIATO ... è necessario assicurarsi appunto che la somma dei CMF delle ventole che immettono aria SIA MAGGIORE della somma dei CMF che estraggono aria.
Il parametro CMF ossia Piedi Cubi al Minuto (piede = foot in inglese da qui la F nell'acronimo ...) delle ventole si ricava dalle specifiche rilasciate dal produttore delle ventole. Alcuni produttori forniscono il dato mc/min (metri cubi al minuto) invece dei CMF, ma non è un problema questo, basta tener presente che 1 CMF equivale a circa 0,03 metri cubi al minuto (per la precisione 1 CMF = 0,0283 mc/min)
Contrariamente a quanto è riportato nell'articolo, oggi più che mai con gli attuali processori è bene orientare la ventola montata nel BACK CASE in modo che questa immetti aria e affidare l'estrazione dell'aria alle ventole montate nel TOP CASE, questo è necessario perché oggi più che mai bisogna fare molta attenzione sul raffreddamento dei moduli di regolazione della tensione di alimentazione del processore (in breve VRM), un eccessivo riscaldamento di questi moduli potrebbe compromettere la capacità di smaltimento del calore prodotto dal processore soprattutto in condizioni di elaborazione in full load. Insomma per i moderni processori la configurazione della ventilazione interna del case è la seguente:
Immissione aria: gruppo di ventole installate nel FRONT CASE e/o nel BOTTOM CASE + ventola installate nel BACK CASE
Estrazione aria: gruppo di ventole instyallate nel TOP CASE
Ovviamente assicurandosi sempre, per quanto scritto prima, che la somma dei CMF del primo gruppo sia maggiore o al più uguale alla somma dei CMF del secondo gruppo
Per quanto riguarda invece la dissipazione dei processori in particolare quelli in commercio da quattro anni a questa parte:
- Quelli non top di gamma che sono forniti con il sistema di dissipazione E' ASOLUTAMENTE PIU' EFFICACE IL SISTEMA DI DISSIPAZIONE FORNITO si perché la ventola del radiatore in dotazione non solo raffredda il package del processore ma raffredda anche direttamente i moduli VRM, oltre che indirettamente i moduli di memoria e l'eventuale unità SSD NVMe M.2 PCIe installata; i dissipatori a torre con Heatpipe e ventole sono meno efficaci (oltre che particolarmente ingombranti) perché non convogliano direttamente aria sui predetti moduli in particolare sui moduli VRM
- Quelli top di gamma ovviamente sempre forniti senza sistema di dissipazione, è inutile girarci intorno, è obbligatorio adottare un sistema di dissipazione a liquido AIO da 360 mm o 420 mm PURCHE' IL GRUPPO POMPA A DIRETTO CONTATTO CON IL PACKAGE DEL PROCESSORE SIA DOTATO DI VENTOLA CHE PROVVEDE A CONVOGLIARE NON SOLO AL GRUPPO POMPA MA ANCHE AI MODULI VRM E POI AI MODULI DI MEMORIA; consiglio vivamente di utilizzare i Liquid Freezer II da 360 mm o 420 mm prodotti da ARTIC perché prima di tutto sono quelli memo costosi rispetto alla concorrenza (il 420 mm costa circa 140€) e sono caratterizzati dal disporre oltre che della ventola nel gruppo pompa anche di un radiatore di spessore ben maggiore (di circa un centimetro in più
concordo
soprattutto sugli arctic, la questione della ventola integrata sulla pompa, e lo spessore del radiatore
vero vero
molto sobrio, e ben organizzato, come certi Antec
bello bello
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