Guida monitor - Parte 5

Guida monitor - Parte 5

Monitor TFT - Analisi delle attuali tecnologie costruttive, le specifiche DVI - glossario generale relativo al mondo dei monitor e link ai produttori.

di pubblicato il nel canale Periferiche
 

Standard DVI

Come illustrato nelle precedenti parti della guida i display LCD sono periferiche di tipo digitale e quindi le informazioni che giungono ai singoli pixel, o meglio ai relativi transistor, sono combinazioni di numeri binari 0 e 1. Le attuali schede video, o perlomeno la stragrande maggioranza di esse, hanno un segnale in uscita di tipo analogico per garantire la piena compatibilità con i più diffusi e tradizionali monitor CRT, questo comporta la presenza nei display LCD di un convertitore analogico/digitale in grado di riportare il segnale analogico in ingresso allo standard digitale. La presenza di un convertitore A/D (Analogico/Digitale) nei display LCD comporta un inevitabile aumento del loro prezzo di vendita ed inoltre ogni conversione del segnale riduce la qualità dello stesso; l'immagine che andremo a visualizzare non potrà godere della qualità tipica offerta dagli standard digitali.

Come ben sappiamo il linguaggio "parlato" all'interno dei nostri PC è quello digitale e il segnale video è per sua natura di questo tipo; la scheda video è dotata di un apposito chip, DAC (Digital Analogic Converter), attraverso il quale opera la conversione del segnale da digitale ad analogico; il segnale VGA (Video Graphics Array) è in genere un segnale caratterizzato da una serie di disturbi che lo rendono qualitativamente inferiore a quello digitale, apprezzato per la sua qualità e purezza; questi disturbi sono evidenziati da distorsioni nelle immagini e possono dipendere da variazione dei voltaggi nel segnale stesso sui canali RGB, da interferenze etc., inoltre l'uso di cavi video con fili in rame non fa che peggiorare la situazione essendo molto sensibili sia alle interferenze che possono nascere all'interno dello stesso cavo, e questo per la tipologia del segnale che "trasportano", che per la presenza di eventuali campi elettrici esterni.

Con la nascita e la commercializzazione dei display LCD dell'ultima generazione, nacque il problema di migliorare la qualità del segnale video per sfruttare al meglio la loro tecnologia digitale; venne istituito una sorta di gruppo di ricerca e sviluppo denominato Ddwg (Digital Display Working Group), con la partecipazione dei maggiori costruttori al mondo di monitor (solo per citarne alcuni NEC, Fujitsu, IBM etc.), il cui lavoro si concretizzò nella definizione dello standard Dvi (Digital Visual Interface), cioè di una trasmissione del segnale video completamente digitale. Con questo nuovo standard, non ancora del tutto definito, si è voluto dare il primo tangibile segnale al mercato dei monitor LCD, mirato proprio alla riduzione dei costi di fabbricazione, grazie alla futura eliminazione del convertitore A/D, e al miglioramento della qualità delle immagini. L'introduzione dello standard Dvi, pur positivo che sia, non ha ancora sancito una vera e propria svolta nel settore dei monitor LCD, dato che, come detto, rimane ancora da completare e ufficializzare; questo aspetto ha frenato, e non poco, tutti i maggiori produttori di schede video nel rilasciare versioni completamente digitali delle loro periferiche. Ovvio che una scheda video conforme allo standard Dvi risulta priva di convertitore DAC, e per questo costruttivamente parlando risulterà più semplice ed economica da realizzare, e invia al monitor un segnale digitale direttamente sfruttabile, inoltre in un prossimo futuro si potranno utilizzare anche le fibre ottiche, e non più il rame, per la realizzazione dei cavi di connessione video con tutti i vantaggi che ne deriveranno.

Definire un unico standard digitale come il Dvi comporterà benefici sia dvi-tmds.gif (4044 byte)al settore dei display tipicamente digitali come gli LCD, ma anche per quelli analogici di prossima generazione per i quali si potranno prevedere dei convertitori A/D, integrati nell'unità stessa, molto più semplificati degli attuali.

Tecnicamente parlando il Dvi prevede la presenza di due canali di trasmissione ognuno dei quali capace di una risoluzione massima di 1280x1024 pixel con un refresh di 85 Hz; l'attivazione del secondo canale avviene solo nel momento in cui il monitor utilizzato è in grado di visualizzare immagini con risoluzioni maggiori ai 1280x1024 e per la precisione comprese tra i 1600x1200 (UXGA) e i 2048x1536 pixel (QXGA).

La specifica Dvi si basa sul protocollo Pannellink utilizzato, spesso e volentieri, sui display LCD dei NoteBook e viene utilizzata una speciale codifica del segnale video denominata Tmds (Transition Minimized Differential Signaling), compatibile con gli standard VESA, P&P e Dfp (Display flat panel - interfaccia digitale attualmente più diffusa che può gestire segnali con risoluzioni massime di 1600x1200 pixel), in grado di minimizzare il numero di transizioni che compie il segnale nel passaggio scheda video - monitor riducendo in questo modo la banda necessaria per lo stesso, la sua sensibilità ad essere alterato da eventuali disturbi esterni e consentendo, di conseguenza, l'impiego di cavi di connessione video decisamente lunghi, anche 10 e più metri.

Attualmente sono presenti due standard Dvi e sul mercato sono già state presentate alcune periferiche compatibili con quest'ultimi; parliamo di Dvi-I e Dvi-D.
La decisione di rendere disponibili questi due differenti modalità per la tecnologia Dvi è finalizzata a rendere il meno traumatico possibile il passaggio dall'analogico al digitale, infatti la modalità Dvi-I (Digital Visual Interface Integrated) consente ad un monitor digitale di essere connesso ad una schede video sia digitale che analogica, mentre il Dvi-D ( Digital Visual Interface Digital) consente ad un monitor digitale di essere connesso esclusivamente ad una scheda video digitale. Altro vantaggio del Dvi sarà quello di poter garantire in un prossimo futuro la connettività ad altri dispositivi digitali quali telecamere, lettori DVD etc. Il Dvi garantirà inoltre il pieno supporto del P&P, del risparmio energetico, nonché la connettività a "caldo" delle nostre periferiche.

Importanti ed interessanti funzioni saranno via via integrate nello standard Dvi quali, tanto per citare la più importante, il refresh selettivo dell'immagine, cioè la possibilità di inviare le informazioni relative alla sola parte dell'immagine a video che ha subito delle modifiche con il grande vantaggio di ridurre al minimo le informazioni che transitano all'interno del cavo video; in questo modo verranno minimizzate tutte le interferenze che potrebbero intaccare la qualità delle immagini visualizzate.

E' importante sottolineare che alcuni dei principali costruttori di schede video, o perlomeno dei relativi chip grafici, quali ATI e Nvidia, hanno iniziato a sviluppare e commercializzare prodotti conformi allo standard Dvi.

 
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