SIAE ed "equo" compenso: in arrivo un aumento delle tariffe

Fa discutere la proposta di aumento delle tariffe destinate all'equo compenso, che si applica a ogni realtà che produca o importi sul territorio Italiano apparecchiature o supporti in grado di registrare audio o video, a prescindere che siano protetti da copyright o no.
di Alessandro Bordin pubblicato il 18 Dicembre 2013 nel canale Multimedia
142 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDubito fortemente che in qualunque Paese che si possa definire "civile", potrebbero essere tollerate istituzioni che applicano simili misure. Anche in questo caso, tutto lo sforzo è concentrato nell'individuare balzelli di tutti i tipi da far pagare a destra e a manca, come se si fosse in puro regime dittatoriale. E in un regime dittatoriale, alla fine i soldi finiscono sempre, e solo, nelle tasche del dittatore.
La "caccia al nuovo balzello", applicata perennemente dalle istituzioni che ci governano, mi fa sempre venire in mente una vecchia di storia di Topolino (che possiedo), scritta nel 1960 dal mitico Romano Scarpa, e più precisamente questa: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++228-AP
Io non so veramente più cosa pensare di questo Paese.
No
Non è questo il punto
L' iniquo compenso non è un prelievo per compensare le perdite dovute alla pirateria, se così fosse sarebbe un attimo andare in tribunale e farsi restituire i soldi.
La scusa con cui si applica il balzello è quella di pagare per le copie legali che si fanno
Qualcuno penserà che se acquista legalmente un CD possa impunemente copiarsi la musica su qualsiasi supporto o farsi un backup, ma per i geni ( del male ) della SIAE non è così, secondo loro devi comunque pagare anche per fare una copia e quella cifra la riscuotono col cosiddetto "equo compenso"
Se qualcuno pensa che sia soltanto una supercazzola per drenare un po' di soldi dalle tasche della gente non sarò io a cercare di convincerli del contrario.
Se li distribuissero veramente agli autori la SIAE sarebbe molto meno odiata da chi la musica la fa
Pago...
Quindi non rubo nulla !
Come detto sopra l' equo compenso non compensa la pirateria ...
Però chiaramente non fa nulla per convincere la gente a rispettare la gente ... anzi
Ni
Una TV generalmente viene usata per uno scopo solo e le pretese di far pagare tablet, PC, smartphone e citofoni (!) sono state cassate
Chiaramente esiste anche chi ha una TV ma non la usa per guardare la TV ... ma è un caso abbastanza infrequente
Qua invece devi pagare per roba che al 99% non viene usata per copiarci musica
E' una società dove chi prende più compensi ha più voti, ma chi comanda distribuisce i compensi come gli pare ...
C' è la cordata del liscio che si pappa il 30% degli incassi a prescindere e quindi ha il 30% dei voti, poi ci sono gli autori "storici" che continuano a papparsi un altro 30% del totale anche se le canzoni che detengono non vengono mai suonate o trasmesse
Gli altri prendono le briciole
cè una società che prende i soldi e li divide tra gli artisti, va bene...
ma questa società NON PUO' avere un buco di decine di milioni !
Se prendi 100 milioni, togli le spese, e distribuisci il restante...
Come fai ad avere un buco del genere ?
La società è in perdita, ma alcuni soci sono pieni di soldi ( e pure i politici amici )
Ti basta come risposta ?
Magari
Secondo l' emendamento la quota per gli artisti sarà diminuita rispetto a prima
Questa è una delle peggiori schifezze della SIAE
Non è questo il punto
L' iniquo compenso non è un prelievo per compensare le perdite dovute alla pirateria, se così fosse sarebbe un attimo andare in tribunale e farsi restituire i soldi.
La scusa con cui si applica il balzello è quella di pagare per le copie legali che si fanno
Qualcuno penserà che se acquista legalmente un CD possa impunemente copiarsi la musica su qualsiasi supporto o farsi un backup, ma per i geni ( del male ) della SIAE non è così, secondo loro devi comunque pagare anche per fare una copia e quella cifra la riscuotono col cosiddetto "equo compenso"
Se qualcuno pensa che sia soltanto una supercazzola per drenare un po' di soldi dalle tasche della gente non sarò io a cercare di convincerli del contrario.
Se li distribuissero veramente agli autori la SIAE sarebbe molto meno odiata da chi la musica la fa
Si è questo il punto, non puoi copiare l'opera acquistata. Punto. Non era in discusisone questo. Se copi, pirati.
Girateci intorno quanto vi pare ma la tesi rimane sempre lì, l'equo compenso ha il suo perché, non è una ruberia infondata e basta. E di nuovo ripeto: io sto commentando il concetto alla base di questa iniziativa, se poi i manager siae si magnano i soldi non ho intenzione di parlarne in questa sede.
skadex come ho fatto notare a qualcun'altro prima sei troppo sommario. L'espressione molto probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio non ha senso. Ce l'hanno ho no un "sussidio"? Nel momento in cui si trovano senza reddito, gli artisti/autori, hanno un supporto economico diretto dallo stato? La risposta è no.
Poi:
-l'equo compenso parte dal presupposto che qualcuno usufruirà di alcune opere senza averle acquistate
- forma di organizzazione sociale (o contratto sociale ) chiamato Stato a cui aderiamo (forzatamente o no è un altro discorso magari) per far si che tutti possano godere dei vantaggi dell'unione
Dai ragionate, sono la stessa cosa, come ho detto prima se non si accetta l'equo compenso non si possono accettare i prelievi dello stato, sono la stessa cosa, hanno la stessa natura previdenziale. La siae ruba e ha manager strapagati e spreconi? E la macchina statale invece è perfetta? Sono due cose separate che non c'entrano l'una coll'altra? La siae gestisce soldi, mica favole...
Non ho nessun problema a decidermi.
L'equo compenso, per il fatto di essere basato su un danno presunto e che in quanto tale nessuno sa e può quantificare, è ingiusto e sbagliato, va tolto completamente, punto e basta.
D'altro canto potrei essere favorevole ad un vero e proprio ammortizzatore sociale che vada a chi ne ha veramente bisogno, ma questo non può prescindere da una pesante riforma della SIAE e di tutto ciò che regolamenta i diritti d'autore.
Le casse dell'INPS, la sanità e l'istruzione pubblica, non sono amministrate da soci o persone elette dai soci ed inoltre, bene o male e nonostante malagestione a non finire, danno di più a chi più ha bisogno (diversamente da quanto avviene con la gestione SIAE nei confronti dei suoi associati).
Queste sono differenze che mettono equo compenso ed altre forme di versamento allo stato su due piani completamente diversi.
Per quanto riguarda il "probabilmente ha comunque diritto ad un sussidio" (che è una frase mia e non di skadex), ho detto "probabilmente" perché non sono perfettamente a conoscenza dei meccanismi che regolano i sussidi di disoccupazione. Ciò non toglie che nessun ammortizzare sociale è "ad infinitum", nemmeno per le categorie di lavoratori più comuni, e queste non hanno un presunto danno attraverso cui far leva per far arrivare più soldi nelle loro casse (o meglio nelle casse dei pochi che bazzicano i piani alti).
Non è che uno ha il diritto di vivere di musica, se ci riesce con le sue gambe bene, se fallisce fa dell'altro, come tutte le persone normali.
Infatti questo era un passo successivo nel ragionamento, i lavoratori stagionali nei campi sono ancora prevalentemente d'importazione.
Il problema è che qua c'è una lobby guidata da pochi e che usa metodi sostanzialmente coercitivi per avere più associati e fare maggior pressione a livello politico. In altre parole non sono musicisti falliti a pretendere il sussidio, sono personaggi benestanti e ben ammanicati che compiono una rapina ...
Ma copi che? Basta pensare a un servizio come Cloud Player di Amazon e a tutto ciò che ruota attorno al digital delivery in generale per rendersi conto che certi discorsi sulla copia di opere per le quali si è già pagato sono da paleolitico ormai ...
quindi comprare un libro in formato pdf e stamparlo sarebbe pirateria?
GINO come si dice... ma vedi di andartene a......
Girateci intorno quanto vi pare ma la tesi rimane sempre lì, l'equo compenso ha il suo perché, non è una ruberia infondata e basta. E di nuovo ripeto: io sto commentando il concetto alla base di questa iniziativa, se poi i manager siae si magnano i soldi non ho intenzione di parlarne in questa sede.
si si certo.. non è che sei parente di gino?
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".