Kit DDR da 2 Gbytes: Corsair e G.Skill

Kit DDR da 2 Gbytes: Corsair e G.Skill

Le continue richieste di risorse da parte dei sistemi di fascia alta sta spingendo verso il raddoppio della dotazione di memoria. Analizzati i kit DDR di Corsair e G.Skill, che in due moduli mettono a disposizione un quantitativo di memoria di ben 2 Gbytes. Prestazioni differenti in overclock, ma con costi non comparabili

di pubblicato il nel canale Memorie
CorsairG.Skill
 

I timings avanzati

Nel tempo la memoria ram ha acquisito un ruolo sempre più importante per le prestazioni globali del proprio sistema; per anni alla parola timings sono state associate esclusivamente le quattro latenze già proposte, ignorando del tutto un numero considerevole di altri settaggi.
Di seguito è proposta una breve descrizione di questi ultimi:

  • Row Cycle Time (Trc): somma del Trp e del Tras. Corrisponde, quindi, all'intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra due richieste di lettura consecutive (due comandi RAS successivi + tempo per rendere un dato disponibile sull'output). A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Row Refresh Cycle Time (Trfc): intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra il comando di auto-refresh ed un qualsiasi comando successivo (di scrittura, lettura, o auto-refresh). A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Ras to Ras Delay (Trrd): intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra due segnali di attivazione che interessano lo stesso banco di memoria. A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Write Recovery Time (Twr): intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra un'operazione di scrittura e la successiva operazione di precharge (tempo per riportare a regime il circuito della cella di memoria). Se tale tempo non è soddisfatto i dati non risulteranno leggibili alla successiva lettura. A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Write to Read Delay Time (Twtr): intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra l'ultima operazione di scrittura effettiva e la successiva operazione di lettura. A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Read to Write Delay Time (Trtw): intervallo di tempo (espresso in cicli di clock) tra un'operazione di lettura ed una successiva operazione di scrittura relative ad uno stesso banco di ram. A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Refresh Rate (Tref): intervallo di tempo tra due refresh consecutivi.
  • Write Cas Latency (Twcl): intervallo di tempo che intercorre tra la scrittura di un dato e l'istante in cui il sistema è pronto a catturare un nuovo dato (il riferimento è alla frequenza del core e non a quella del clock interno).
  • Read Write Queue Bypass: indica il numero di volte che la più vecchia operazione di lettura/scrittura messa in coda può essere bypassata, prima che sia forzata l'effettuazione della stessa. Bisogna tener presente che esistono due registri in cui sono immagazzinate rispettivamente le operazioni di lettura e scrittura; l'ordine in cui devono essere eseguite dipende dalla priorità che è stata assegnata al dato relativo alla singola operazione. Esiste tuttavia, in caso sia necessario, la possibilità di bypassare le code in lettura e scrittura; questa opzione indica il numero massimo di volte che l'arbiter, incaricato di stabilire la priorità delle operazioni da eseguire, permette di bypassare queste code di dati.
  • Bypass Max: numero di volte che è possible bypassare la più vecchia richiesta di lettura/scrittura presente in coda, prima che sia forzata l'esecuzione della stessa. Apparentemente alta la similitudine con RWQB; in realtà, tra la cpu e il memory controller ci sono due diversi canali di comunicazione, uno che reca informazioni sulle operazioni da eseguire e l'altro sugli indirizzi relativi alle stesse operazioni. Anche in questo caso, a valori inferiori corrispondono prestazioni più elevate.
  • Max Async Latency: imposta le latenze massime tollerate per il funzionamento in modalità asincrona rispetto al FSB. A valori inferiori corrispondono prestazioni superiori.
  • Read Preamble: intervallo di tempo relativo al segnale di sincronizzazione del DQS (data queue strobe); in pratica, prima del primo fronte di salita utile, che segnala cioè un dato in lettura, si ha un segnale di sincronizzazione (bidirezionale, tra ram e memory controller) che indica l'imminenza del trasferimento dati (esiste un analogo segnale di sincronizzazione che indica la fine delle operazioni di lettura/scrittura relative ad un pacchetto di dati, chiamato post-amble).
  • Idle Cycle Limit: massimo numero di tentativi di accesso che il controller può fare verso una predeterminata pagina di ram prima che sia forzato lo switching verso un'altra pagina.
  • Dynamic Idle Counter: se abilitato forza l'aggiustamento dinamico dell'ICL, per ogni nuovo dato immagazzinato nella page-table. Va abilitato per aumentare le prestazioni (a scapito, però, della stabilità del sistema); va disabilitato per trarre benefici in termini di stabilità.
  • Drive Strenght: permette di controllare l'intensità del segnale attraverso il quale sono trasferiti i dati (valori più alti significano segnale più forte); settare valori alti può servire ad aumentare la stabilità del sistema in caso di utilizzo di banchi multipli o a doppio strato, oppure nell'overclock.
  • 32 Byte Granularity: quantità di dati che viene trasferita in ogni operazione di lettura o scrittura.

La corretta configurazione di questi timings di accesso permette di bilanciare al meglio prestazioni velocistiche e stabilità operativa. Le cpu Athlon 64 integrano memory controller al proprio interno, facilitando di molto il lavoro di ottimizzazione; sono inoltre disponibili alcuni tool, quali A64 Tweaker e Systool, che permettono di variare i timings itervenendo sia sui 4 principali che sugli altri avanzati, direttamente da sistema operativo.

a64_tweaker.gif (19483 bytes)

systool.jpg (60439 bytes)

Questo lascia spazio a operazioni di tweaking del sistema particolarmente agevoli, in quanto è possibile variare un parametro e testare immediatamente la stabilità del sistema senza doverlo riavviare. Con alcune schede madri si verifica un funzionamento abbastanza atipico: il sistema si blocca immediatamente al cambio di alcuni parametri o dell'incremento della frequenza di bus anche di pochi MHz. Effettuando le stesse modifiche da bios, tuttavia, il sistema funziona stabilmente senza alcun tipo di problema. Il consiglio, quindi, è quello di verificare sempre il funzionamento dei timings selezionati da sistema operativo anche forzandoli da bios, e procedere ad analisi estensive anche diretamente da bios.

 
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