AMD A10-6800K e 6700: le nuove APU Richland al debutto

Dopo aver presentato alcune settimane fa le prime APU delle famiglie Kabini e Temash, per sistemi mobile a basso consumo, è ora la volta delle soluzioni desktop di nuova generazione appartenenti alla serie Richland, evoluzione di quelle Trinity delle quali sfruttano la piattaforma.
di Paolo Corsini pubblicato il 05 Giugno 2013 nel canale ProcessoriAMD
Multimedia e compressione
La presenza di 4 core x86 all'interno delle APU AMD della serie A10 permette di ottenere risultati interessanti nei test multimediali, ma non a livello di pareggiare quanto fornito dalla CPU Intel Core i5-3550 dotata dello stesso numero di core e di una frequenza di clock inferiore. Questi dati evidenziano in modo chiaro la maggiore efficienza architetturale dei singoli core sviluppati da Intel rispetto a quelli Piledriver proposti da AMD con le nuove APU A106800K e A10-6700. Nel confronto con le APU Trinity le nuove arrivate si comportano complessivamente bene, con un incremento delle prestazioni che è di fatto proporzionato all'accresciuta frequenza di clock.
Media Espresso è un tool di conversione che può sfruttare la GPU integrata all'interno della CPU, con approcci differenti a seconda dell'architettura. Nel caso di Intel viene sfruttata la tecnologia Quicksync, disponibile nelle declinazioni Haswell e Ivy Bridge con due distinti preset uno che porta al tempo di elaborazione più contenuto e l'altro che privilegia la qualità dell'output video. Con le APU AMD viene utilizzata la GPU integrata, con un unico preset qualitativo per l'output video.
Ricordiamo come nel caso di conversione con accelerazione hardware via GPU i profili di calcolo preimpostati dall'applicazione a seconda del tipo di architettura in uso tendano a fornire output video che sono qualitativamente differenti: un tempo di elaborazione più contenuto, pertanto, potrebbe implicare un video finale di inferiore qualità complessiva. Quicksync è ben più veloce di quanto non sia possibile ottenere con le APU AMD in questo specifico test; queste ultime in ogni caso riescono a registrare tempi di elaborazione ben più contenuti di quanto non avvenga disabilitando l'accelerazione hardware.
Proshow Gold è un software che non sfrutta appieno le architetture multicore, dipendendo spesso dalla potenza di calcolo di un numero ridotto di core rispetto a quelli che sono a disposizione nel sistema. Da questo derivano i risultati non brillanti delle APU AMD, pur con un netto incremento prestazionale passando da Trinity a Richland: a limitare i risultati è anche in questo caso l'efficienza del singolo core, che AMD compensa mettendone a disposizione 4 a che in questo caso specifico non possono venir sfruttati al meglio.
Nel confronto con la CPU Core i3 le APU AMD della serie A10 fanno registrare valori di fatto comparabili; quando però il confronto passa sul processore Core i5-3550 la potenza di elaborazione di quest'ultimo si rivela essere ben più elevata nel transcoding di flussi video pur a dispetto di una frequenza di clock più contenuta.
Dinamica simile a quella appena commentata è quanto troviamo con 7-Zip: anche in questo caso le APU AMD registrano valori superiori a quelli della CPU Intel Core i3 ma non riescono a pareggiare quanto ottenuto dal modello Core i5. Notiamo nuovamente come le innovazioni implementate da AMD nell'architettura Richland in termini di più efficiente gestione termica si riflettano positivamente in termini di più elevate prestazioni.