Twitter, Facebook, Google e Microsoft insieme per combattere la propaganda d'odio sul web
Si tiene oggi a San Francisco il meeting inaugurale del Global Internet Forum to Counter Terrorism, un'iniziativa nata lo scorso mese da una collaborazione tra quattro colossi della rete: Twitter, Facebook, Microsoft e Google. L'obiettivo è quello di sfruttare la tecnologia per combattere la propaganda estremista e violenta.
All'incontro partecipano inoltre Amber Rudd, Segretario di Stato per gli Affari Interni del Regno Unito, e Elaine Duke, Segretario della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d'America, assieme a rappresentanti dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite.
Le quattro realtà hanno intenzione di usare un database di hash condiviso e le recenti tecniche di machine vision per cercare di sradicare la diffusione di immagini estremiste sul web. Dal meeting odierno inizieranno ad essere determinati gli obiettivi congiunti, tra i quali il blocco dell'uso dei social media per gli estremismi, il contrasto alla diffusione di propaganda violenta e lo sfruttamento di eventi nel mondo reale a scopi terroristici.
Nel corso dei prossimi mesi il GIFCT si allargherà ad altri cinque nuovi membri (due dei quali già noti: Snap e Justpaste.it) allo scopo di allargare il database di hash condiviso. L'iniziativa prevede inoltre la collaborazione con altre 50 società con la condivisione di informazioni nel contesto del progetto ICT4Peace e del progetto Tech Against Terrorism delle Nazioni Unite.
Maggiori informazioni sul blog ufficiale di Twitter, in questo post.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonel senso che a leggere la nota ufficiale è incentrato sul problema terrorismo, che per carità... ma dovrebbe essere esteso alla violenza in generale
nel senso che a leggere la nota ufficiale è incentrato sul problema terrorismo, che per carità... ma dovrebbe essere esteso alla violenza in generale
Concordo, ma non penso che qualcuno li abbia messo "pepe al culo", loro secondo me vedono un crescente numero di problematiche legato al fatto che i loro utenti sguazzano sulle falsità, sulle fake news, sulle campagne di odio e di razzismo e giustamente si vogliono tutelare.
Purtroppo come disse giustamente Umberto Eco, Internet seppur molto utile ha dato la parola a tanti imbecilli che prima si cuocevano solo nel loro brodo, ora sbraitano ai quattro venti sui social.
Our mission is to substantially disrupt terrorists' ability to use the Internet in furthering their causes, while also respecting human rights. This disruption includes addressing the promotion of terrorism, dissemination of propaganda, and the exploitation of real-world events through online platforms.
Our mission is to substantially disrupt terrorists' ability to use the Internet in furthering their causes, while also respecting human rights. This disruption includes addressing the promotion of terrorism, dissemination of propaganda, and the exploitation of real-world events through online platforms.
Si ovviamente il focus era su questo, ma i due argomenti non si escludono a vicenda
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