Facebook, stangata dall'UE: maxi-multa da 110 milioni per condivisione account con WhatsApp

Maxi-multa di 110 milioni di euro per la compagnia di Zuckerberg, colpevole di aver dichiarato "informazioni fuorvianti" durante le procedure di approvazione per l'acquisizione di WhatsApp
di Nino Grasso pubblicata il 18 Maggio 2017, alle 10:51 nel canale WebFacebookWhatsApp
Facebook ha ricevuto una maxi-multa di 110 milioni di euro dalla Commissione Europea per aver fornito informazioni fuorvianti ai regolatori antitrust quando richiedeva l'approvazione per l'acquisto di WhatsApp nel 2014. Secondo Margrethe Vestager, commissario UE in carica per le politiche di competizione: "La decisione di oggi manda un chiaro segnale alle compagnie che devono fare affidamento a tutti gli aspetti delle regole di fusione dell'UE, incluso l'obbligo di fornire informazioni corrette. E questo impone una multa profonda e deterrente per Facebook".
Nel 2014 Facebook affermava che non avrebbe effettuato alcuna operazione di unione fra gli account degli utenti di Facebook e quelli degli utenti di WhatsApp e, soprattutto, che nemmeno disponeva degli strumenti per farlo. Tuttavia, lo scorso agosto le cose sono andate diversamente. Così lo spiega la stessa Commissione: "WhatsApp ha annunciato alcuni aggiornamenti nei termini di servizio e nelle politiche sulla privacy, inclusa la possibilità di collegare i numeri telefonici degli utenti WhatsApp alle identità degli utenti di Facebook".
Durante le indagini della Commissione Europea è stato scoperto che, contrariamente a quanto dichiarato da Facebook durante il processo di acquisizione, la possibilità di collegare automaticamente le identità degli utenti sui due servizi esisteva già allora e "lo staff di Facebook era già a conoscenza di questa possibilità". La Commissione ha potuto imporre, stando alle regole vigenti in Europa, una multa pari all'1% del fatturato annuo della multinazionale di Zuckerberg, per aver dichiarato informazioni fuorvianti alle autorità del Vecchio Continente.
Si tratta di una cifra di circa 250 milioni di euro, ridotta a 110 milioni poiché Facebook ha accettato di collaborare con la Commissione ammettendo di aver commesso l'infrazione. La decisione delle autorità inoltre non ha alcun impatto sulla transazione avvenuta nel 2014 fra le due società, né sulle funzionalità offerte agli utenti. Le due app non solo potranno operare insieme ma potranno mantenere l'unione degli account degli utenti così come avviene oggi. "Abbiamo operato in buona fede a partire dalle prime interazioni con la Commissione", commenta Facebook.
"Abbiamo cercato sin da subito di offrire informazioni precise in ogni fase. Gli errori che abbiamo fatto nelle nostre documentazioni del 2014 non erano intenzionali e la Commissione ha confermato che non hanno avuto alcun impatto sul risultato della revisione relativa alla fusione".
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosempre più coerente delle "maxi" multe di AGCOM nei confronti degli operatori telefonici...
non vorrei dire una caxxata ma per legge l'AGICOM non può emettere multe sopra una certa cifra che in valuta operatori telefonici credo sia convertibile con "noccioline"
Esatto, le multe che l'AGCOM può comminare sono regolate per legge e quindi se i nostri beneamati non intervengono c'è poco da stare allegri...
Mi incazzo ma di certo non è una legnata.
Teoricamente (edit: quelle di AGCOM) finiscono al ministero dell'Economia, ma secondo me nemmeno bastano a pagare le spese sostenute da AGCOM stessa nell'investigazione contro Facebook.Senza contare che le multe verso qualsiasi gestore di servizi, alla fine, le pagano sempre i consumatori finali.
edit: pensavo fosse una multa di AGCOM
AGCOM probabilmente l'avrebbe multata di 10.000euro
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