App bloccate sui dispositivi Android rootati: Netflix potrebbe essere solo l'inizio

Netflix potrebbe essere solo il primo caso, con altri sviluppatori che potrebbero imporre il blocco del download via Google Play Store per i dispositivi con permessi di root sbloccati
di Nino Grasso pubblicata il 19 Maggio 2017, alle 18:01 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
Molti utenti sbloccano i dispositivi Android per avere una possibilità di personalizzazione maggiore o per sbloccare funzionalità altrimenti impossibili. I permessi di root consentono però di eseguire anche operazioni illegali sulle app, operazioni non troppo gradite dagli sviluppatori. Questi ultimi possono decidere adesso se nascondere l'app su Play Store e impedirne il download dai canali ufficiali. In altre parole, Netflix potrebbe essere solo il primo caso di una lunga serie.
Lo scorso fine settimana Netflix ha confermato che l'app non sarebbe stata più disponibile su Play Store per i dispositivi con permessi di root. L'app consente da qualche tempo di scaricare alcune delle opere e, con i permessi di root, diventa più facile aggirare le protezioni dei file per consentirne la diffusione illecita. Insomma nel caso specifico di Netflix ci sembra sacrosanto che i gestori dell'app cerchino di salvaguardare il più possibile i propri interessi evitando la pirateria.
Il team di sviluppo di Netflix aveva specificato che il cambiamento era dovuto all'uso della tecnologia di DRM Widevine, resa per definizione non compatibile con i dispositivi con permessi di root. Tuttavia, in quel caso il blocco era aggirabile semplicemente installando l'app da fonti alternative al Google Play Store, dando agli eventuali pirati una via semplicissima da percorrere per crackarne i contenuti. La situazione potrebbe invece essere ben più profonda.
Durante la conferenza Google I/O 2017 è stato annunciato un aggiornamento nella sezione Release management del Play Store, con l'introduzione di un nuovo Device Catalog che consente agli sviluppatori di scegliere con precisione quali dispositivi possano eseguire ogni singola applicazione rilasciata sullo store digitale di Android. Fra le clausole configurabili ci sono limiti di SoC, RAM e un'altra caratteristica particolarmente interessante chiamata SafetyNet.
Ci sono tre stati, stando a quanto riporta l'attento sito tematico: l'esclusione dei dispositivi che non passano la certificazione SafetyNet, la non esclusione, o l'esclusione dei dispositivi che non passano né la certificazione SafetyNet, né quella proprietaria di Google. Nel prossimo futuro, insomma, molte app del Play Store potrebbero risultare non compatibili con parecchi dispositivi, primi fra tutti i cinesi che consentono l'installazione del Play Store senza licenza (Xiaomi o Meizu).
La limitazione potrebbe coinvolgere solamente le installazioni dallo store ufficiale, quindi potrebbe essere facilmente aggirabile dagli utenti che tipicamente effettuano "il root" sul proprio dispositivo Android. Tuttavia in futuro queste limitazioni potrebbero diventare sempre più arcigne, obbligando all'uso della piena implementazione delle API SafetyNet che non è aggirabile e impone il blocco totale come avviene adesso con app come Android Pay e Pokémon Go.
49 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuelli, al pari dei telefni cinesi, sono dispositivi che non pagano la licenza per usare il playstore. Quindi anche li ci vuole una scelta consapevole. Mi meraviglia che google abbia pensato solo alla chromecast come dispositivo ufficiale per le tv, purtroppo.
Un mio amico ha avuto problemi con netflix su oneplus one, che non ha mai "modificato" in alcun modo. Gli dava app non compatibile. Gli ho detto scarica l'apk ma anche da li una volta installata all'apertura dell'app gli diceva che il so non era aggiornato o na cosa del genere. Poi mi ha detto che ha risolto, appena lo vedo chiedo come
ho un abbonamento a beinsports e l'app connect sui terminali rootati non funziona da almeno 2 anni
speriamo che ci sia la cocomera
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".