Seagate, strategie generali nel mondo dei dischi rigidi

Bill Watkins, CEO di Seagate, mostra le linee guida del mondo dello storage su disco rigido, coinvolgendo ovviamente anche il discorso legato alle memorie statiche
di Alessandro Bordin pubblicata il 12 Ottobre 2006, alle 13:15 nel canale StorageSeagate
Clubic ha pubblicato un interessante articolo nel quale Bill Watkins, CEO di Seagate, mostra quella che sarà la strategia della propria azienda nel complesso settore dei dischi rigidi, alla vigilia dell'introduzione di soluzioni ibride e di un mondo del mobile sempre più vicino a soluzioni di memorizzazione statica.
Per i meno informati Seagate è da tempo leader incontrastata nelle vendite di dischi rigidi a livello mondiale, quindi appare chiaro come le parole di quello che è il direttore dell'azienda possano essere considerate autorevoli o quantomeno importanti. Mr. Watkins ha subito precisato che i dischi a momoria statica non rimpiazzeranno i dischi rigidi a piatti rotanti (per almeno una decina di anni), in quanto la capienza risulta ancora un punto fondamentale ricorrente fra le esigenze dell'utenza media.
Con questo non si vuole certo chiudere la porta alle soluzioni basate su memoria statica sia chiaro; quello messo in mostra da Bill Watkins è più che altro uno scenario di diversi filoni e dove l'utilizzo di memoria statica deve essere visto come integrazione a quanto già esiste e non come ad un concorrente. Seagate dunque continuerà a produrre ancora per moltissimo tempo dischi esclusivamente equipaggiati da dischi rotanti, ma aprendo altri filoni "ibridi" per fornire una rosa di prodotti sempre più ampia.
E' opinione di Seagate infatti che il ricorso alla memoria statica debba essere visto come complemento, come per esempio nel disco ibrido annunciato da Samsung in tempi recenti. Per chi si fosse perso la notizia, tale disco sarà equipaggiato con un quantitativo variabile di memoria statica (nell'ordine dei 64-512MB), da aggiungersi alla capienza del disco rigido stesso. Diversi prototipi sono stati realizzati su base di dischi da 2,5 pollici, utilizzati in prevalenza nei PC portatili; l'utilizzo di memoria per archiviare i dati di maggiore accesso permetterebbero un minore sfruttamento del rotore del disco, così come una maggiore velocità di caricamento.
Benefici prestazionali e in termini di capienza e autonomia di esercizio, dunque, che Seagate non si perderà presentando un modello concorrente di analoghe caratteristiche. Il supporto di tale tecnologia da parte di Microsoft infatti non può essere ignorato dal più grande produttore di dischi a livello mondiale.
Grande interesse ha suscitato l'annuncio della produzione di un nuovo formato da 1,3 pollici, che andrebbe a collocarsi a metà strada fra i cosiddetti micro-drive da 1 pollice e quelli da 1,8 pollici utilizzati per esempio nei PC portatili ultra-mobile e negli iPod. Meno ingombrante degli 1,8 pollici e decisamente più economico dei microdrive da 1", tale formato verrebbe incontro alle esigenze classiche del mondo dell'elettronica, ovvero miniaturizzazione e miglioramenti prestazionali, indotti ovviamente dal progresso della tecnologia in questo ambito.
E' infatti opinione di Seagate che, seppur in grande cresicta, il mercato della memoria statica non potrà offrire ancora per molto tempo lo stesso rapporto capienza/prezzo delle soluzioni tradizionali. Se infatti fra due o tre anni sarà possibile avere dischi rigidi a memoria statica da 100 GB, quelli a piatti rotanti saranno a quota 500 GB, e costeranno con ogni probabilità meno. Esperienze passate hanno dimostrato come capienze che sembrano eccessive al momento dell'annuncio si siano poi dimostrate adeguate al momento dell'introduzione sul mercato. Troppo facile dunque pensare che fra 3 anni 100 GB basteranno e avanzeranno: ecco quindi che la soluzione più intelligente potrebbe essere quella di optare per un disco molto capiente, salvo esigenze particolari.
Seagate però chiude in bellezza, annunciando di avere allo studio soluzioni di archiviazione alternative alle attuali NAND Flash, come per esempio quelle MRAM di Freescale (maggiorni informazioni qui) o basate sulle nanotecnologie (soluzioni allo studio da parte di Nantero), che permetteranno di oltrepassare i limiti fisici degli attuali sistemi di archiviazione.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià però con quelli ibridi dovremo poter avere un discreto boost prestazionale
No dai, ditemi che è uno scherzo ^^
almeno dovranno integrare 4Giga
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