Adobe e Apple, la corda è sempre più tesa

Adobe annuncia di non voler proseguire nello sviluppo di tecnologie in grado di eseguire il porting di applicazioni Flash su iPhone
di Andrea Bai pubblicata il 23 Aprile 2010, alle 08:33 nel canale ProgrammiAppleiPhoneAdobe
Se prima era guerra fredda, ora è praticamente guerra aperta: stiamo parlando di Apple e Adobe ed in particolare delle recenti evoluzioni in merito alle tecnologie Flash su iPhone. Adobe ha infatti deciso di non investire ulteriori risorse sullo sviluppo di strumenti e tecnologie che consentano di eseguire il porting di applicazioni Flash nativamente su iPhone, iPad e iPod touch.
A darne notizia è Mike Chambers, project Manager per Adobe Flash, sul proprio blog. La motivazione è ovviamente rappresentata dalla modifica delle clausole contrattuali che Apple ha operato negli accordi sviluppo che fanno parte del nuovo SDK per iPhone OS 4.0, con le quali viene fatto divieto di sviluppare applicazioni su altre piattaforme e di utilizzare traduttori o software intermediari. Come i più informati sapranno, nell'imminente Adobe Creative Suite 5 saranno comunque inclusi gli strumenti che consentiranno il porting di applicazioni Flash su iPhone.
Secondo Chambers, la modifica delle clausole da parte di Apple è stata portata avanti appositamente per ostacolare Adobe e gli sviluppatori che vogliono convertire applicativi Flash in applicativi nativi per iPhone.
Chambers afferma: "L'obiettivo primario di Flash è sempre stato quello di permettere lo sviluppo cross-browser, cross-platform e corss-device. Quell'accattivante applicativo che stai sviluppando, può essere facilmente reso disponibile per piattaforme e dispositvi differenti. Tuttavia questo è l'esatto opposto di ciò che vuole Apple. Loro vogliono vincolare gli sviluppatori alle loro piattaforme e restringere le opzioni per rendere difficile agli sviluppatori potersi spostare su altre piattaforme".
E proprio questa presa di posizione ha suscitato le ire della Mela, la quale ha pubblicamente risposto (pratica piuttosto insolita, per Apple) alle accuse di Chambers. Tramite la portavoce Trudy Miller, in una dichiarazione rilasciata a CNet, Apple risponde: "Qualcuno è rimasto indietro - sono HTML5, CSS, JavaScript e H.264 (tutti supportati da iPhone e iPad) ad essere standard aperti, mentre Flash di Adobe è chiuso e proprietario".
95 Commenti
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Cmq comportamento infantile ma comprensibile, imho è anche una ripicca al fatto che flash per Mac fa pena e Adobe se ne frega..
cmq sembra che apple abbia reso disponibili delle api per accellerare la riproduzione h264 via gpu, magari si riuscirà a vedere vimeo senza che la cpu schizzi al 40/50%
flash fà pena OVUNQUE, non solo su mac. E sinceramente? se non fosse per tutta la miriade di blog che usano flash per integrare un player video, avrei già abbandonato flash da un bel pezzo.
Comunque in questo caso mi sento di appoggiare Adobe. E' assurda quella clausola. Ad esempio viene fatto divieto di utilizzare qualsiasi linguaggio interpretato o anche basato su virtual machine. Parlano di HTML 5, CSS e JavaScript, ma di fatto anche quelli utilizzano traduttori o software intermediari.
Non che mi dispiaccia, anzi, si vivrà benisismo anche senza, anzi, forse anche meglio.
Credo che ci accorgeremo del decesso di flash il giorno in cui youtube smetterà di utilizzarlo.
Sarà una botta dura per la Adobe, poteva essere prevista, ma sarà comunque una bella botta.
Il comportamento della Apple è sicuramente scorretto, forte del fatto che gli user più fedeli si adatteranno e non rimpiangeranno il flash, con tutti i nemici che si sta facendo in qualche anno la mela si ritroverà relegata a fare solo cellulari e lettori musicali.
Meglio per tutti, ovviamente.
my2cents...
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