I floppy disk sono obsoleti, ma non per il programma nucleare USA
Il Pentagono continua ad utilizzare sistemi di calcolo che richiedono l'utilizzo di floppy disk da 8". Lo conferma un nuovo rapporto del GAO (Governement Accounttability Office degli Stati Uniti). Prodotti obsoleti ma tuttora impiegati dagli Stati Uniti per gestire attività molto delicate, come quelle relative al programma nucleare nazionale.
di Redazione pubblicata il 26 Maggio 2016, alle 15:09 nel canale SistemiGli utenti con qualche anno sulle spalle avranno probabilmente vissuto l'epoca in cui si faceva largo utilizzo dei floppy disk, prodotti che definire oggi antiquati potrebbe apparire riduttivo ma che, contrariamente a quanto il più accanito tecno fan possa pensare, trovano ancora oggi applicazione in contesti in cui, forse, non sarebbe inopportuno prevedere l'utilizzo di tecnologie più recenti. Alcuni sistemi informatici informatici impiegati nell'ambito del programma nucleare degli Stati Uniti, infatti, rendono indispensabile l'impiego di floppy disk da 8". La notizia è confermata da un recente rapporto del GAO (Governament Accountability Office) degli Stati Uniti.
Sistemi informatici di 40 anni fa gestiscono funzioni operative del programma nucleare USA. Uno scenario non propriamente rassicurante ... (Foto: a cavallo della bomba, da "Il Dottor Stranamore")
Si tratta proprio dei floppy disk da 8", arrivati sul mercato alla fine degli anni 60 e sostituiti, dopo alcuni anni, dai più compatti floppy disk da 5,25" e dai dischetti da 3,5", che hanno lasciato a loro volta il passo ai CD alla fine degli anni novanta. Un floppy disk da 8" aveva (meglio dire ha, visto che, come detto, sono tuttora utilizzati) una capacità di 237,25KB, che, oggi, per avere un parametro di riferimento, potrebbe contenere una traccia audio della durata di 15 secondi. Capacità infinitamente più ridotte rispetto a quelle che una pendrive da pochi euro è in grado di offrire.
Il rapporto del GAO sottolinea che, annualmente, i dipartimenti del Governo degli Stati Uniti spendono circa 60 miliardi di dollari per la gestione dei sistemi informatici basati su tecnologie ormai obsolete. Ma non è solo la cifra spesa su sistemi datati a sorprendere, quanto il fatto che tali sistemi siano utilizzati, tra l'altro, nell'ambito del programma nucleare nazionale. Si potrebbe banalizzare ed estremizzare il discorso, affermando che per lanciare un missile nucleare basta un floppy disk, ma al di là della battuta, il dato confermato dal rapporto fa riflettere. Si legge, infatti, nel documento:
Gli investimenti federali in sistemi IT legacy stanno diventando sempre più obsoleti: molti utilizzano linguaggi software datati e componenti hardware non più supportate. Le Agenzie riportano che stanno utilizzando diversi sistemi dotati di componenti che sono, in alcuni, casi, vecchi almeno 50 anni. Ad esempio, il Dipartimento di Difesa utilizza i floppy disk da 8" in un sistema legacy che coordina le funzioni operative delle forze nucleari della nazione.
E, a scanso di equivoci, il rapporto chiarisce cosa rientra nel concetto di funzioni operative delle forze nucleari:
... come missili balistici intercontinentali, bombardieri nucleari, aerei cisterna di supporto
Il GAO inoltre aggiunge che il sistema descritto è basato su un computer IBM Serie/1, ovvero un macchina degli anni 70 che utilizza i sopra citati floppy da 8".
Un'impiegata del Dipartimento della Difesa USA? Non proprio, ma il computer è lo stesso utilizzato oggi dal Pentagono nell'ambito del programma nucleare nazionale: un IBM Serie/1 con floppy da 8" (credit: IBM)
L'impiego da parte del Dipartimento della Difesa di tecnologie obsolete è il caso più eclatante, ma il rapporto prosegue tracciando il quadro dell'uso piuttosto generalizzato di tecnologie antiquate dai parte dei dipartimenti governativi statunitensi. Altri esempi sono rappresentati dal Dipartimento del Tesoro che utilizza il linguaggio assembly, risalente agli anni '50 o dal Dipartimento di Giustizia che ricorre al COBOL nell'ambito di un sistema che gestisce, tra l'altro, informazioni relative alla popolazione carceraria.
Fortunatamente, lo scenario che in prima battuta sembra adatto al sequel de "Il Dottor Stranamore", è un po'meno catastrofico di quanto non possa sembrare. Il Dipartimento della Difesa ha infatti in programma di aggiornare l'antiquata soluzione di storage, al pari del sistema che ne richiede l'utilizzo, entro la fine dell'anno fiscale 2017 (sperando che, nel frattempo, non scoppi un conflitto nucleare "per errore").
102 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoproprio vero che hanno mandato uomini sulla luna con tecnologie degne dell'euroconvertitore che ci ha mandato a casa il governo nel 2000
Usato sicuro
Sempre meglio Un IBM S/1 che un tablet android XDIn certi casi è meglio avere uno strumento affidabile, dove 5000 righe di codice ben fatto funzionano senza bug, rispetto ad avere milionate di righe dove statisticamente è più facile trovare errori (e nessuno ci capisce niente XD)
In realtà il COBOL + la base di quasi tutte le elaborazioni bancarie "core" in Italia... E l'Assembly viene utilizzato anche nella moderna automazione industriale... insomma, vecchi ma non obsoleti.
Il Cobol è tutttora molto usato in gran parte dei sistemi bancari italiani.
Un virus manco ci entra (quasi) in 230 kb
Ogni riga di codice porta in seno n bug.
Vedo più rischio nei sistemi moderni che non in questi.
Oggi come oggi, a meno che non commissionino qualcosa da zero, sarà sempre una versione ridotta all'osso di un qualche OS, magari un kernel Unix con tutti i suoi bug e vulnerabilità. (Come qualsiasi altro kernel, beninteso).
Ambienti "mission critical" come il sistema missilistico nucleare mal tollerano il concetto di patch. Ogni aggiornamento rappresenta un rischio per il funzionamento del sistema.
Interfacce grafiche, accesso a reti protette, sono tutte feature a rischio fallimento.
Ve l'immaginate un crash della shell grafica durante un test che potrebbe capitare?
certo che un floppy magnetico non brilla per affidabilità nel tempo...
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