Ubuntu 16.10 Yakkety Yak a fine vita: cessato il supporto
È cessato giovedì il supporto di Ubuntu 16.10 Yakkety Yak rilasciato lo scorso mese di ottobre. Si tratta di una versione con supporto a breve termine, con la cessazione arrivata a circa 9 mesi dal debutto
di Nino Grasso pubblicata il 21 Luglio 2017, alle 13:41 nel canale Sistemi OperativiUbuntu
È tempo di aggiornare per chi utilizza ancora Ubuntu 16.10 noto anche con il nome Yakkety Yak. La versione era stata rilasciata lo scorso ottobre e, come tutte le versioni della distribuzione con supporto a breve termine, dopo 9 mesi termina il suo ciclo di vita. Chi è su Yakkety Yak è invitato ad aggiornare ad Ubuntu 17.04, che verra supportato fino alla fine del 2018.
Come avviene solitamente con le distribuzioni a fine vita (EOL), Ubuntu 16.10 non riceverà più aggiornamenti, né le patch critiche sulla sicurezza, né i pacchetti di update generici. Per chi non intende aggiornare spesso o per chi utilizza il sistema su macchine in cui non è possibile fare una manutenzione ordinaria ogni sei o nove mesi è consigliabile utilizzare le release a lungo termine.
Al momento in cui scriviamo l'ultima versione della distribuzione Linux di Canonical con supporto a lungo termine è Ubuntu 16.04, che continuerà a ricevere aggiornamenti di ogni tipo fino alla primavera del 2021. Nel frattempo sarà rilasciato Ubuntu 18.04 LTS ad aprile 2018, release che verrà supportata ufficialmente da fino al mese di aprile 2013.
Ubuntu 16.10 non introduce, rispetto alla 16.04, grandissime novità. Fra queste possiamo trovare una sessione d'anteprima di Unity 8 e una versione aggiornata del file manager Nautilus. La versione potrà ricevere il supporto di sviluppatori di terze parti, e comunque continuerà correttamente a funzionare anche dopo il cessato supporto.
Ma non è una pratica da consigliare, visto che chi continua ad utilizzare Ubuntu 16.10 sarà esposto per sempre alle nuove falle di sicurezza che verranno scoperte nei prossimi periodi, a meno che non si voglia sperare nel supporto di terzi. L'EOL è stata lo scorso giovedì 20 luglio, con lo stato del supporto che può essere verificato su Ubuntu con il comando ubuntu-support-status sul terminale.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoun lento & inesorabile declino
un lento & inesorabile declino
Quoto al 100%. Ho usato Ubuntu per anni come distro principale, e nel corso degli anni è molto peggiorata. Adesso utilizzo con molta soddisfazione Fedora, che è tutto un'altro mondo rispetto a Ubuntu. Mai un problema.
beh, servono da rodaggio x le nuove caratteristiche che verranno incluse nella successiva LTS...
un lento & inesorabile declino
boh, io no.
certo, unity non piace a molti (manco a me) e infatti uso una derivata, ma di problemi sostanziali non ce ne vedo.
il "peggioramento qualitativo costante" lo vedo per altri sistemi operativi... lì si che il declino ed il peggioramento si tocca con mano ogni giorno...
Fine 2017, secondo quanto appare nel grafico.
Otto mesi di aggiornamenti per le versioni standard comunque sono davvero pochi, dovrebbero garantire almeno sei mesi in più consentendo per lo meno un anno di utilizzo "tranquillo".
In questo modo un utente che vuole mantenere il sistema aggiornato può riuscire ad organizzarsi per affrontare l'aggiornamento sempre nello stesso periodo dell'anno, coordinandosi meglio con i cicli lavorativi o di studio.
Comunque con scadenze così a breve termine non ha neppure molto senso far uscire un articolo. Sarebbe stato più interessante magari un articolo che trattava in generale la questione del supporto così a breve termine paragonandolo con quello degli anni precedenti (e magari anche futuri, se ci sono notizie a riguardo) e di altre distribuzioni non LTS.
Le risorse sono limitate
Non so quale sia il trend generale degli aggiornamenti. Personalmente ho fatto un aggiornamento consecutivo Xenial -> Yakkety -> Zesty e ha funzionato bene, escludendo la magagna della randomizzazione del MAC in Zesty (che comunque si presenta con o senza aggiornamenti).
Trovi la risposta se perdi due minuti (forse uno) a leggere l'intero thread
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