Fujitsu userà la bioplastica per produrre notebook

Lo chassis dei portatili Fujitsu sarà biodegradabile. Un polimero ricavato dall'amido di mais promette grandi novità ma un minimo di cautela è d'obbligo
di Fabio Boneschi pubblicata il 20 Agosto 2007, alle 10:13 nel canale PortatiliFujitsu
I notebook di prossima generazione promettono di essere maggiormente sensibili alle questioni ambientali: dopo svariati annunci effettuati da tutte le principali multinazionali in merito a un processo produttivo "il più verde possibile", Fujitsu allunga il passo e promette portatili realizzati con uno chassis biodegradabile.
La società ha annunciato che sul mercato giapponese proporrà notebook e telefoni cellulari il cui chassis sarà realizzato in bioplastica, un particolare materiale costituito da polimeri derivati da materiale vegetale, in particolare dall'amido del mais. Il vantaggio di tale plastica ecologica è legato alla biodegradabilità: in pochi mesi alcuni microrganismi sarebbero in gradi di trasformare lo chassis di un notebook in acqua e anidride carbonica.
Stando alle informazioni diffuse da Cnet.com, le caratteristiche meccaniche della bioplastica sarebbero assai simili a quelle dei materiali più tradizionali mentre il costo sembra essere leggermente superiore. Un ulteriore vantaggio legato all'utilizzo di questo nuovo materiale è relativo all'assenza di diossina in caso di combustione.
Una riflessione attenta deve però suggerire un minimo di critica nei confronti dell'iniziativa di Fujitsu. Infatti, il solo chassis è realizzato in materiale biodegradabile: il display, l'hard disk e, soprattutto, le batterie restano rifiuti di difficile smaltimento.
Quello della bioplastica è un mercato emergente che però merita di essere valutato con particolare attenzione. L'utilizzo di risorse agricole per la realizzazione di questi materiali e dei cosiddetti carburanti ecologici ha già causato stravolgimenti notevoli: innalzamento dei prezzi e nuove colture estensive sono solo alcuni campanelli di allarme su cui alcuni esperti invitano a riflettere.
Il ricorso a nuovi materiali meno inquinanti come le bioplastiche è indubbiamente un grande passo avanti verso un mondo tecnologico ecocompatibile ma, indubbiamente, vanno valutati i molteplici aspetti ad esso legati che prescindono dalla sola biodegradabilità dei materiali. Le risorse agricole necessarie alla produzione di bioplastica potrebbero innescare pericolosi meccanismi le cui ricadute economiche vanno ben oltre il solo comparto informatico.
20 Commenti
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E secondo voi come dovrebberlo produrli hdd e batterie?Già il fatto che le plastiche siano biodegradabili e le schede madri non contengano piombo è un passo avanti.
Piu' che altro è che i notebook fujitsu fanno schifo..
Bentornati :P
p.s. Syscall, per me il vero futuro è il riciclaggio obbligatorio...
[ironico mode]
Ma non sara' che, con tutti i componenti interni che scaldano, superata una certa temperatura, il portatile si trasforma in un gigantesco popcorn?
[/ironico mode]
Penso che il futuro portera' sempre piu' a svincolarci dal petrolio e dai suoi derivati ...
Nel momento in cui introdurranno nei portatili anche batterie fuel cell (magari a bioetanolo) oltre alla scocca di bioplastica sara' un bel passo in avanti per l'ambiente.
Secondo me tutto ciò che deriva dalle piante è sempre e comunque il male minore o no?
ma no il punto e' che con la moda del biodiesel (la cui non pericolosita' e' messa sempre piu' in dubbio da recenti studi), molti contadini hanno "deforestato" le proprie coltivazioni di grano per convertirle al Mais, in questo modo andremo tutti in macchina ma moriremo tranquillamente di fame. Senza contare che sono partite gia' delle speculazioni spaventose per cui un terreno coltivato a solo grando e convertito per il mais viene rivalutato anche del 300% (ho sentito di percentuali anche maggiori in Canada e negli USA). Tutto questo e' follia.
per la notizia del notebook secondo me tutto gli sforzi per muoversi verso una biocompatibilita' e la massimizzazione del riciclaggio sono da lodare a patto ovviamente che siano sensati. Quella della Fujits mi sembra una gran bell'idea meno convincente secondo me e' il Biodiesel
Il pericolo è la DESERTIFICAZIONE! Le piante sono organismi viventi e come tali si nutrono, quindi dal terreno rimane solo sabbia, polvere...
Questo è un problema comune a tutte le monocolture intensive, che non danno il tempo alla natura di ripristinare l'humus del terreno (animali morti, in particolare insetti, sali minerali e quant'altro).
Si si , me lo ricordo anch'io
Ad ogni modo, non mi si venga a raccontare che è più pericoloso un campo di mais di un pozzo petrolifero. Ci vorranno studi a tutto tondo per ecologicizzare tutta la filiera, questo è certo, ma la filiera attuale della plastica com'è?
Come sempre IMHO
adesso alla news...
"biodegradabile" mi può star bene...ma che succede se il notebook viene attaccato anche da altri organismi?
volete vedere che oltre ad un antivirus per il sw...dovremo montarci pure "un'antibiotico" per l'hardware e scocca?!!
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