La SIAE chiede l'obolo per i trailer pubblicati sul web

Nuovo balzello SIAE, questa volta rivolto a chi pubblica trailer cinematografici sul web: 450 Euro ogni trimestre e limite di 30 al mese. La rete in rivolta.
di Alessandro Bordin pubblicata il 27 Ottobre 2011, alle 16:54 nel canale MultimediaIl già ridicolo balzello dell'equo compenso, conseguenza del Decreto Bondi, viene affiancato per assurdità da un nuovo obolo richiesto dalla SIAE, nelle cui tasche andranno a ricadere i proventi sia dell'uno che dell'altro "prelievo".
All'inizio di quest'anno SIAE, AGIS (Associazione Italiana Generale Spettacolo) e diverse associazioni cinematografiche come ACEC e FICE,ANEC e ANEM, si sono accordate per quello che è visto come una tutela delle opere diffuse attraverso trailer audio-video. Stiamo parlando quindi delle anteprime di film in uscita, per fare un esempio concreto, che sono di fatto delle pubblicità per invogliare la gente ad andare a vedere i film al cinema, acquistarli o affittarli.
Ebbene, i siti che intendono pubblicare trailer o che sono soliti farlo da tempo, dovranno versare 450 Euro a trimestre, con il limite di non superare il numero di 30 trailer al mese. Alla base di tutto la volontà di tutelare non tanto i contenuti video, quanto le tracce audio incluse. L'assurdità nell'assurdità, ma è tutto vero. Youtube non sfugge, in quanto fornitore di servizio in streaming per cui è prevista una normativa apposita.
In sostanza: il trailer è già una pubblicità per invogliare la gente a fruire dell'audiovisivo, a tutto vantaggio della casa di produzione e della SIAE. Con questa novità, sarà necessario pagare la SIAE per fare pubblicità a qualcosa che, a sua volta, contribuirà a portare soldi alla SIAE stessa e ovviamente alla filiera di produzione. Ancora una volta sarà la rete a mobilitarsi, motivo per cui si attendono sviluppi nei prossimi giorni di cui vi terremo informati.
Nel frattempo, non manca la giustificazione della SIAE, reperibile qui e che riportiamo integralmente (evidenziamo i passaggi salienti poi ognuno tragga le proprie conclusioni):
Diritto d'autore anche per le musiche dei trailerLa polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare. Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge.
Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet. I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento. La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge. La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
131 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSiamo costretti a pagare le loro tasse (si tasse, si arrabbiano se le chiamiamo così
E poi su HD, CD,DVD, Memory Card! Cosa ne sanno loro se io le uso per salvarci film o mp3?? La memoria della macchina fotografica cosa potrà mai contenere??
Buffoni, andate a lavorare!
brava siae !!!!!!
cosi quegli scrocconi dei blog dovranno pagare dato che fanno tanti soldoni sempre sulle spalle degli altri copiando link ad oltranza !!!!!
hahahahhahahahahahhahahahhah
PS : sono ironico :P
VERGOGNATEVI!!!!!!! FATE SCHIFO!!!
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