Download: l'85% del totale è di materiale illegale

Una ricerca francese indica come solo il 15% dei download dalla rete sia legale. Un risultato sorprendente ma che in qualche modo conferma la sensazione generale degli addetti ai lavori. Analizziamo i dettagli
di Alessandro Bordin pubblicata il 09 Febbraio 2007, alle 17:11 nel canale MultimediaClubic riporta il risultato di un'indagine francese secondo la quale, fra gli utenti transalpini che normalmente scaricano file dalla rete, ben l'85% del materiale scaricato risulta illegale. La ricerca, condotta su una base di circa 4000 utenti, ha messo in mostra inoltre altri interessanti risultati, che analizzeremo in breve. In primis la pratica del download non riguarda tutti gli utenti, in quanto ben il 45% del campione non ha praticamente mai scaricato nulla dalla rete.
Stiamo parlando degli utenti meno esperti, che utilizzano la rete per consultare siti di informazione ed utilizzare la posta elettronica, e poco più. Il restante 45%, dedito comunemente al download di file dalla rete, scarica dai 53 ai 73 file a trimestre, l'85% dei quali illegalmente. Al primo posto troviamo file di immagini, seguiti a ruota da brani musicali attraverso i più comuni software P2P.
Questi dati altro non fanno che confermare scientificamente la sensazione diffusa di come sia comune il ricorso ai programmi P2P e di quanto sia ancora in alto mare l'alternativa "legale" a tale pratica. Il download illegale e quello legale (semplificando con questi due termini un discorso ben più complesso) in ogni caso non risultano in contrapposizione. Chi acquista musica negli store non nasconde di ricorrere in qualche caso anche ai programmi P2P per ottenere ciò che più interessa, smentendo quindi le voci di chi vede nella proliferazione di shop on-line la panacea di tutti i mali.
Non molto diversi i risultati ottenuti anche in Gran Bretagna e Stati Uniti, dove il download illegale è sì meno diffuso, ma raggiunge in ogni caso le considerevoli cifre rispettivamente dell'80% e 75%. Con buona pace di chi dipinge gli Stati Uniti come la patria del download legale di materiale musicale.
Fra i motivi, comprensibili, che rendono le persone restie all'acquisto on-line compare alla prima posizione il prezzo troppo elevato, seguito dall'incompletezza dei listini, a sua volta seguito dall'impossibilità di ascoltare degnamente il brano prima di acquistarlo. Trascurabile il numero di persone che si è detta preoccupata dei sistemi DRM, agli utlimi posti nella classifica dei motivi per cui non comprare on-line.
Appare dunque chiaro come il ricorso ai programmi P2P per utilizzi illegali sia largamente diffuso, e non solo sul suolo del Vecchio Continente, e di come costituisca un'alternativa gratuita, pratica, dal "listino" illimitato e alla portata di tutti, senza problemi di DRM e di "anteprima". Una tentazione a cui è molto, molto difficile resistere.
541 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoW il download selvaggio!
Fino a quando i CD costeranno uno sproposito e la musica online sara infestata di protezioni assurde, non ci trovo nulla di poco etico o immorale nel download selvaggio....Resta illegale, ma certo non immorale (come tanti vogliono farci credere).Chi lo sa per cosa pensano che la gente si fa mettere la fibra ottica in casa, o le ADSL da 20 mega... Tutti a volere un oceano di banda per scaricare le mail o qualche mp3 comprato legalmente online vero?
Hai ragione.
Anche se secondo me basterebbe
Pagamento: in bolletta telefonica
Costo: 50cents/brano
software: 40 euro/licenza (magari con la possibilità di installarlo su tutti i computer domestici)
I costi sarebbero più umani, e tanti comprerebbero senza troppi problemi
se i giovani vogliono diventare popstar per i soldi e il successo mentre miliardi di persone soffrono la fame...
io non ci vedo nulla di male... DO UT DES
(dovrebbero essere gli stessi attori/artisti a ribellarsi..avrebbero solo da guadagnare: chiunque vorrebbe quintali di roba originale a casa...)
non commento nemmeno.quando produrrai software TU spero proprio che tutti ti copino i tuoi programmi "tanto sono semplici"...
la pirateria danneggia si le grandi software house,ma molto anche le piccole case.
basta co sta pirateria!
Paro paro a quello che pensavo di scrivere io.... uguale uguale
Sono daccordo con te! Anche se x i giochi e i programmi si perde tempo x programmarli! nn giustifico i prezzi da 60-70€ x un gioco e anche 1000€ x un programma! Ma almeno dietro qualcuno ci ha perso tempo! quello che trovo insano e vendere dei cd musicali a qui prezzi! è ovvio che poi si scarichi la musica!!!
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