3 utenti su 4 hanno problemi con i DRM

Un sito tedesco esprime il proprio parere contro i DRM: inutili, limitanti ed anche dispendiosi per i rivenditori, per motivi poco trattati ma non trascurabili
di Andrea Bai pubblicata il 19 Marzo 2007, alle 17:11 nel canale MultimediaMusicload, il servizio di proprietà di Deutsche Telekom per la vendita online di brani musicali, ha preso posizione contro i DRM, spiegando quali siano (almeno dal suo punto di vista) gli effetti negativi dei dispositivi anticopia sugli utenti e sul mercato.
Musicload ha infatti dichiarato in una lettera pubblicata recentemente che numerosi utenti riscontrano notevoli problemi con i DRM: il 75% circa degli utenti del sito, infatti, contattano il supporto clienti per risolvere i propri frustranti inconvenienti che spesso impediscono di poter gestire in modo flessibile i brani acquistati. I costi del supporto post-vendita sono ovviamente a carico del rivenditore che deve già affrontare i non trascurabili dazi alle etichette musicali per avere a disposizione i cataloghi da mettere in vendita.
Secondo il sito tedesco l'utilizzo dei sistemi DRM rende la fruizione della musica piuttosto difficile ed ostacola lo sviluppo di un mercato di massa per i download legali di brani musicali. Le obiezioni mosse sono sempre le solite: la mancanza di interoperabilità è solamente a svantaggio del cliente e limita la pura competizione tra servizi che offrono brani musicali.
Musicload sta inoltre cercando di promuovere, con risultati iniziali abbastanza positivi, la vendita di opere di etichette indipendenti che vogliono commercializzare i propri cataloghi senza DRM. Secondo le analisi dei risultati, nel mese di dicembre si è assistito ad un incremento del 40% nelle vendite di opere i cui autori hanno deciso di non adottare sistemi anticopia.
Sul mercato si stanno inoltre affacciando altre realtà come Aime Street ed eMusic, che mettono a disposizione brani non coperti da DRM. Nel caso di Aime Street vi sono inoltre alcuni artisti che non hanno avuto modo di poter trovare un accordo con Apple e iTunes Store, nonostante la famosa lettera aperta di Steve Jobs contro l'impiego di sistemi DRM.
Fonte: Arstechnica
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomuovino.....????????
il tuo congiuntivo in che direzione si e' mosso....?????
Mah...
Apro con VLC e funziona.
partite pagate e mai viste
E Jamendo? Non lo cita nessuno?
Mah...
Apro con VLC e funziona.
ma straLOL, questo è il colmo
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