"Impronte digitali" anche per le macchine fotografiche

Messa a punto una nuova tecnica, utile soprattutto per indagini giudiziarie, che permette di stabilire da quale macchina fotografica è stata scattata una foto
di Andrea Bai pubblicata il 25 Aprile 2006, alle 08:35 nel canale MultimediaUna ricerca della Binghamton University ha messo a punto una nuova tecnica che permette, analizzando una fotografia digitale, di risalire alla macchina fotografica che l'ha realizzata. Tale tecnica si basa sul rumore di fondo prodotto da qualunque sensore di ogni macchina fotografia: confrontando infatti la "traccia" lasciata in una foto è possibile determinare quale macchina fotografica l'abbia scattata, più o meno come avviene confrontando le incisioni di un proiettile per determinare da quale pistola è stato esploso.
Gli inventori della tecnica, Jan Lukas e Miroslav Goljan, sono partiti dall'assunto che in ogni immagine digitale è presente una sorta di "maschera" di non-uniformità tra i pixel, diversa e unica per ogni macchina fotografica.
Confrontando tra di loro una serie di immagini "campione" scattate da una macchina fotografica, è possibile stabilire con precisione quale sia questa maschera e, di conseguenza, poterla riutilizzare per il procedimento inverso. Durante la ricerca sono state analizzate 2700 fotografie scattate da 9 diverse fotocamere digitali: è stato possibile risalire ad ogni macchia fotografica con una precisione del 100%.
Tale tecnica si può rivelare particolarmente utile soprattutto nel caso di indagini giudiziarie, atte ad esempio a stabilire l'autenticità o la provenienza di immagini. La Binghamton University, in particolare, ha espresso la volontà di mettere a disposizione i frutti della ricerca per la lotta contro la pedofilia, dal momento che in questo modo è possibile risalire al potenziale autore di immagini oscene.
Fonte: EurekAlert
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoerto che se, una volta scaricata sul PC, la comprimo al 50% del jpeg, è praticamente impossibile risalire al rumore di fondo!
La maschera del rumore è diversa e caratteristica per ogni singolo sensore, anche se della stessa marca e dello stesso lotto di fabbricazione.
Per quanto riguarda il possibile uso contro i pedofili, beh, spero proprio che il metodo funzioni a dovere: spero che ne becchino il più possibile, ma spero anche che non ci finisca in mezzo gente che non c'entra!
Quoto.
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