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29-08-2005, 20:17 | #1 |
Senior Member
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Lotta al cancro, ecco le cellule killer
Dal Corriere Canadese: http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=43199
Disattivando una sola molecola diventa possibile potenziare notevolmente l'efficacia delle difese naturali del corpo contro infezioni e tumori. Sulle cellule immunitarie killer, prima linea di difesa del sistema immunitario, è stato infatti scoperto un "interruttore" molecolare spegnendo il quale le cellule diventano più potenti e combattive contro gli aggressori dell'organismo. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Immunology, è stata condotta in Canada dall'Unità di ricerca di oncologia molecolare dell'Istituto di ricerca clinica di Montréal. I ricercatori, coordinati da André Veillette, si sono accorti che disattivando la molecola chiamata EAT-2 le cellule killer del sistema immunitario corpo diventano molto più combattive, esaltando le proprie capacità naturali. Le cellule killer entrano in allarme ogni volta che si manifestano cellule estranee all'organismo oppure cellule divenute pericolose, come quelle infettate da virus o quelle tumorali. Non appena i killer intercettano e catturano queste cellule pericolose, le uccidono. Purtroppo, soprattutto nel caso dei tumori, devono fare i conti con cellule "astute" che si camuffano rendendo il loro lavoro più complicato. Da anni gli oncologi di tutto il mondo tentano, finora senza successo, di ideare metodi per aumentare l'attività dei killer e renderli veramente utili nella lotta al cancro. La molecola scoperta da Veillette potrebbe essere la chiave di volta. Per identificarla sono stati necessari oltre cinque anni di esperimenti. Utilizzando topolini geneticamente modificati in modo da non produrre la molecola EAT-2, Veillette si è accorto che le loro cellule killer diventavano molto più potenti. Secondo il ricercatore basterebbe selezionare un principio attivo che inibisca la EAT-2 per "super-attivare", quando serve, i killer. Una strategia di questo tipo, secondo l'esperto, si potrebbe accoppiare alla immunoterapia, alla radioterapia e alla chemioterapia nei pazienti che lottano contro un cancro. Ma non solo: secondo il ricercatore l'utilizzo della molecola killer potrebbe avvenire anche in fase preventiva. In questo caso però saranno necessari nuovi studi e nuovi sviluppi. Ma il punto di partenza - la capacità cioè di "accendere l'interruttore molecolare" per potenziare le cellule killer - appare sicuramente solido e promettente. Si tratta di una scoperta dalla grande importanza e, almeno in linea teorica, applicabile ad un ampissimo spettro di patologie: non solo nella lotta contro i tumori, ma anche a tutte le malattie virali. La possibilità di potenziare le difese immunitarie dell'organismo rappresenta in ogni caso un grosso passo avanti. La scoperta effettuata dall'équipe guidata da Veillette è frutto di un lavoro durato più di cinque anni.
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29-08-2005, 20:24 | #2 |
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Ottimo, ma cmq m'è parso di capire che gli esperimenti sono solo sui topi non sull' uomo..
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29-08-2005, 20:56 | #3 |
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Bella blue .
Solo una precisazione : le cellule coinvolte nello studio sono le cosiddette NK, ovvero le Natural Killer, non le killer. Semplificando mooolto, le NK sono diverse dagli altri linfociti xchè non lavorano "in coppia" (una cell. che identifica e l'altra che uccide) ma da sole identificano le cellule estranee o malate e le sopprimono, facendo questo anche in un sistema immunitario molto giovane e quindi "non addestrato", quindi senza che sia stata effettuata alcuna selezione sul loro operato ( i normali linfociti vengono selezionati nel Timo, un organo linfatico che sta allincirca sotto la gola ) .... ...si era già scoperto molto recentemente che le NK riconoscono un segnale (non so se è addirittura sullo stesso articolo di Naure o su Science, dopo riguardo ) di infezione / danno al DNA che la cellula mette fuori quando è compromessa, segnale che in pratica richiede l'autodistruzione. Questo nuovo studio potrebbe aver trovato non solo un bersaglio, ma un pezzo del sistema di regolazione della risposta (ommeglio, dell' attivazione ) di queste cellule che si cercava da tempo ! Ovvero si sa che la risposta è regolata, ma non si sa(peva) come ....... x Fabryce : i sitemi immunitarii dei mammiferi sono abbastanza simili fra di loro, specie negli aspetti + essenziali ... se hanno detto che è na buona/ottima scoperta anche x l'uomo, vuol dire che hanno verificato che la stessa proteina l'abbiamo anche noi (W il progetto genoma ) e hanno già fatto qualche piccolo esperimento preliminare ; )... anche se come dici giustamente con queste cose bisogna andarci coi piedi di piombo . Ma per ora direi che c'è da festeggiare ; )... piano piano stiamo inizaindo a capire come funziona quel cavolo del nostro sistema immunitario .... Ciao a tutti Gyxx
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29-08-2005, 22:18 | #4 |
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Trvato l'articolo a cui mi riferivo nel post precedente, al tempo volevo aprirci un 3D ma si vede che me ne sono un po dimenticato ...
...cmq eccolo qui http://www.lescienze.it/specialarchivio.php3?id=10975 Al solito, nella parte destra della pagina ci sono anche alcuni link x approfondire l'argomento, che di solito si riferiscono ad articolo + vecchi ... 10.07.2005 L'allarme lanciato dalle cellule tumorali Le natural killer possono distinguere le cellule sane da quelle cancerose Una ricerca condotta da biologi dell'Università della California di Berkeley ha rivelato che il danneggiamento del DNA di una cellula mette in moto una reazione a catena che porta all'incremento dell'espressione di un marcatore riconosciuto dal sistema immunitario del corpo. La scoperta, descritta in un articolo pubblicato online il 3 luglio sulla rivista "Nature", fa luce su una questione dibattuta da tempo: come fanno le cellule natural killer - che sono in grado di attaccare i tumori - a distinguere le cellule cancerose da quelle sane. "Il nostro studio - spiega il biologo Stephan Gasser, principale autore dell'articolo - è il primo a mostrare i meccanismi usati dal sistema immunitario per identificare le cellule tumorali, spiegando come le cellule natural killer distinguono quelle che devono eliminare da quelle che devono lasciare indisturbate". Il sistema immunitario è progettato per riconoscere e attaccare gli invasori estranei, ma le cellule dei tumori rappresentano una sfida particolare, in quanto sono a tutti gli effetti cellule dell'organismo. "Molti scienziati - spiega l'immunologo David H. Raulter - mettono in dubbio l'importanza del sistema immunitario nella limitazione dello sviluppo dei tumori. Noi abbiamo invece dimostrato che il suo ruolo è importante e significativo". I ricercatori hanno esposto colture di fibroblasti e cellule epiteliali delle ovaie di topo a diversi tipi di stress (calore, cambiamenti di pH, privazione di ossigeno), ma l'unica sollecitazione che ha messo in moto la sequenza di eventi associata con i danneggiamenti del DNA è stata l'esposizione a radiazioni e a farmaci chemioterapeutici. Hanno poi scoperto che le cellule con il DNA danneggiato erano le uniche che esibivano un aumento nell'espressione di speciali proteine sulla superficie cellulare. Questi "leganti" sulla membrana sono specifici per il recettore NKG2D sulle natural killer, e vengono usati per segnalare le cellule danneggiate da distruggere. © 1999 - 2005 Le Scienze S.p.A. Da qui, invece, si vede che non ero aggiornatissimo sull' azine delle NK : sembra che funzionino previa attivazione come i normali linfociti B, ma anche come "killer liberi" una volta attivati. Sono insomma delle ascie a doppio filo che smazzolano di qua e di la . La cosa importante, cmq, è che lo stadio di attivazione in killer le rende funzionalmente uguali x quella funzione, ovvero una volta attivate sono equivalenti dal punto di vista della cosa che riconoscono, a differenza dei normali linfociti, in cui ogni cellula che sono specifici x un unico "nemico" conosciuto. La NK quindi è sia un linfocita normale CHE un killer di cellule compromesse. http://www.lescienze.it/specialarchivio.php3?id=8573 15.02.2004 Addestrare il sistema immunitario Le cellule natural killer possono agire in due modi distinti Per anni gli scienziati hanno considerato le cellule "natural killer" come uno strumento diretto del sistema immunitario in difesa dell'organismo. Si riteneva che queste cellule "nate per uccidere" viaggiassero direttamente dal midollo osseo, dove vengono prodotte, al sangue, entrando in circolo e infiltrandosi nei luoghi dove sono presenti tumori allo stadio iniziale e cellule infette. Ora alcuni scienziati della Rockefeller University, guidati da Christian Münz, hanno scoperto che non è così. Le cellule natural killer devono essere addestrate: la loro capacità di distruggere i tumori e le cellule infette non è presente alla nascita. Questa scoperta potrebbe consentire lo studio di nuove procedure di trapianto di midollo osseo e di cellule staminali, permettendo agli scienziati di trovare il modo di attivare le cellule natural killer per combattere infezioni e tumori emergenti. In due articoli separati pubblicati sul numero di febbraio della rivista "Journal of Immunology", Münz, Guido Ferlazzo e colleghi mostrano che le cellule natural killer, una volta emerse dal midollo osseo, si accumulano soprattutto nei "tessuti linfoidi secondari": le tonsille, i linfonodi e la milza. Lì, le cellule attendono di essere attivate (probabilmente in seguito a stimolazione da parte delle cellule dendritiche) prima di reagire in due modi distinti. In un modo, secernono citochine, messaggeri chimici che modulano le risposte immunitarie delle cellule T e B. Nell'altro, diventano potenti killer di tumori e cellule infette da virus. © 1999 - 2005 Le Scienze S.p.A. Ciapps Gyxx
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28-11-2007, 20:51 | #5 | |
Senior Member
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http://www.repubblica.it/2007/11/sez...po-cancro.html
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29-11-2007, 08:20 | #6 |
Senior Member
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Ma invece del trapianto di midollo, non si può semplicemente iniettare la proteina endnovena? Così si ha il vantaggio che a cura finita, non c'è più quella proteina in giro per il corpo...
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29-11-2007, 08:33 | #7 | |
Senior Member
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http://www.corriere.it/scienze_e_tec...ba99c53b.shtml
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30-11-2007, 01:16 | #8 | |
Bannato
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Questa domanda ti viene perchè l'articolo, come al solito, fa capire fischi per fiaschi: da come scrivono sembra che la proteina sia una specie di missile che viaggia nel sangue e distrugge le cellule tumorali, mentre in realtà (da una rapida googlata ) essa è una proteina INTRACELLULARE che non distrugge un bel niente, semplicemente PROTEGGE le cellule del topo dalla trasformazione neoplastica grazie alla sua funzione di proapoptotico. (è lungo da spiegare, cmq le cellule hanno un programma di autodistruzione "pulita" per casi di emergenza come il tumore e ci sono delle proteine che governano questo processo, in senso di sfavorirlo o favorirlo). Ecco, sta par-4 (che sempre da google ho scoperto esistere anche nell'uomo ed è importante nella patogenesi di vari tumori, ovviamente non identica a quella del topo) fa premere più facilmente il pulsante di autodistruzione della cellula...così la cellula muore prima di diventare tumore...ma questo succede già normalmente eh!! (sennò avremmo un tumore al giorno o anche più!). Semplicemente la par-4 facilita sto processo...come tante altre....però magari in sti topi ne hanno trovato una versione "overclockata" () di par-4 che lo fa meglio....tutto qui...come sfruttare tutto ciò nell'uomo mi è oscuro così come non mi è chiaro cosa dice l'articolo, di cui ho trovato anche l'originale in inglese ma mi sembra solo fuffa per raccogliere fondi, non dice nulla di scientifico. (par-4 che VA A DISTRUGGERE le cellule tumorali?? "Siamo stupiti che non colpisce tutto l'organismo???" Mandare in pensione chemio e RT grazie a sta singola proteina??? Non sono cose dette da un medico spero ) Comunque quando si parla di queste cose parliamo dei cosiddetti farmaci BIOLOGICI , cioè che vanno ad agire sulle vie molecolari che portano al tumore. Il primo ad essere stato scoperto e attualmente utilizzato in alcuni tumori è l'ormai famoso Glivec/Gleevec della Novartis. Ma non dimentichiamoci che per molti tumori la chemioterapia e la terapia chirugica sono l'unico approccio possibile e danno ottimi risultati in alcuni casi. Ah, i tumori sono di mille tipi DIVERSI, quando leggete articoli in cui si parla come se fosse UNA SOLA MALATTIA (curabile con un unica terapia)...lasciate stare..... ps: Non esisterà MAI la "cura per il cancro"....perchè non esiste la malattia singola "cancro"....esiste il concetto di trasformazione neoplastica che può colpire tanti tipi diversi di cellule con risvolti completamente diversi fra di loro! |
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30-11-2007, 06:39 | #9 | |
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30-11-2007, 07:59 | #10 | ||
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Cercando sul web avevo visto che la proteina è un repressore di trascrizione ed è coinvolta nei processi di apoptosi (per inciso, ho letto da qui) ma la nozione di fattore proapoptotico mi mancava (forse avrei dovuto guardare qui ). Quote:
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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30-11-2007, 11:47 | #11 | ||
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Ultima modifica di gianly1985 : 30-11-2007 alle 12:03. |
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30-11-2007, 11:55 | #12 | |
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30-11-2007, 14:01 | #13 |
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Allora probabilmente lui ha capito male la domanda e/o io la risposta...
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