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Old 03-09-2012, 18:16   #41
Anarchia_92
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Originariamente inviato da msangi Guarda i messaggi
Per dottorato intendi dottorato di ricerca? Non mi pare possa darti molti punti in più dal punto di vista della programmazione, anzi. Acquisisci tante altre competenze ma ti troverai a programmare nulla più che prototipi accademici.

Se parlavi della laurea in scienze informatiche allora non mi esprimo in quanto non è il corso di studi che ho seguito io.
no intendevo la laurea non il dottorato di ricerca, mi sono espresso male
Anarchia_92 è offline  
Old 03-09-2012, 18:36   #42
demos88
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Originariamente inviato da Anarchia_92 Guarda i messaggi
no intendevo la laurea non il dottorato di ricerca, mi sono espresso male
Eh infatti mi pareva strano che a 20 anni (se ho indovinato il 1992 come tuo anno di nascita) parli già di dottorato

Comunque fare l'esame di stato da ingegnere è ben diverso da essere laureati in ingegneria, i responsabili di risorse umane lo sanno (anche se penso se ne freghino visto che da dipendente non è utile avere il timbro da ingegnere, semmai se sei un libero professionista, puoi godere del titolo) .
A ingegneria perdi anima e corpo, e imprechi dietro a corsi di automazione, elettronica, microelettronica, analisi, telecomunicazioni... con esami che sono macigni (metà dei CFU di ingegneria sono affini).
Per l'esame di stato in ingegneria invece hai un limitato set di argomenti che devi studiare, tipicamente per informatica sono reti e basi di dati, eventualmente tecnologie web. Esempi di temi: http://www.uniroma1.it/didattica/esa...oni-precedenti

ps: sei dottore anche se fai ingegneria, il titolo di "dottore" è relativo al conseguimento di un titolo di laurea.

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Originariamente inviato da wizard1993 Guarda i messaggi
Diciamo che per formazione, l'ingegnere è quello più adatto ad un lavoro di supervisione oltre che di progettazione: per come sono fatti i corsi di laurea che ho visto, ad un ingegnere gli puoi parlare di elettronica, di meccanica, di informatica e di economia aziendale senza remore: non sarà un genio in nessuno ma saprà districarsi e dialogare in tutte questi campi del sapere.
Almeno questo è come me l'hanno spiegata (e l'ho capita) io.
E' un esempio interessante... in effetti studiando ingegneria informatica, posso parlarti di economia aziendale, MOSFET, sistemi retroazionati e loro stabilità, progettazione di circuiti logici, modulazione (PAM, QAM, PSK...) e menate varie, oltre ad alcuni campi informatici come basi di dati, reti di calcolatori, architettura degli elaboratori, sistemi operativi... quello che un ingegnere di solito non sa è per esempio come scrivere una pagina web html/php/JS e tipicamente fino alla triennale conosce in modo mediocre un solo linguaggio di programmazione (Java di solito). La differenza è che quando impari bene un linguaggio di programmazione e ti piace programmare, allora impari gli altri linguaggi con una fatica sicuramente inferiore a quella richiesta da un informatico puro per spararsi in testa un argomento di automazione o telecomunicazioni. Ma non è tanto una questione di intelligenza (lungi da me una simile insinuazione), quanto il fatto che a ingegneria non ti laurei se non passi automazione per cui sei obbligato a studiarla anche contro voglia, mentre se ti capita l'occasione di studiare informatica, diventi felice come un bambino di 3 anni di fronte a una cesta di caramelle
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demos88 è offline  
Old 03-09-2012, 18:42   #43
Anarchia_92
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sisi lo so che l'ingegnere è anche dottore, il problema è la preparazione tecnica... personalmente preferisco sapere tanto e "bene" di informatica piuttosto che fisica chimica elettronica ecc... (esami che ci sono anche a informatica ma sono facoltativi o meglio a scelta)... ad ingegneria oltre a piangere dietro a tutti quegli argomenti che hai citato... l'informatica non sai cosa sia prima del terzo anno... quindi preferisco metterci anima e corpo e imparare bene l'informatica, la programmazione, i sistemi operativi ecc... e poi prendermi il titolo di ingegnere (che poi alla fine è quello più ambito (forse))...
Anarchia_92 è offline  
Old 03-09-2012, 18:56   #44
demos88
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Originariamente inviato da Anarchia_92 Guarda i messaggi
(che poi alla fine è quello più ambito (forse))...
Io sottolinerei quel "forse", l'iscrizione all'albo ha i suoi costi in primis. E poi siamo in italia, per cui se sei ingegnere lo stato pensa che tu sia dannatamente ricco, con tutto ciò che ne deriva
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demos88 è offline  
Old 03-09-2012, 19:04   #45
Anarchia_92
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Si dovrebbe costare sui 200 euro annuali e poi se pensano che uno sia dannatamente ricco spero che lo sia veramente o per lo meno che lo diventi prima o poi
Anarchia_92 è offline  
Old 03-09-2012, 22:52   #46
ingframin
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Originariamente inviato da Anarchia_92 Guarda i messaggi
ad ingegneria oltre a piangere dietro a tutti quegli argomenti che hai citato... l'informatica non sai cosa sia prima del terzo anno...
Se sei uno scarso che si accontenta della lezioncina dell'università per studiare le cose invece di metterci passione e impegno e andare in biblioteca ad approfondire da solo.
Ragazzi, non aspettate di dover fare l'esame per studiare qualcosa, andateci per conto vostro in biblioteca e se il programma di un esame prevede x argomenti, cercate di girargli attorno e di studiarne (anche non troppo approfonditamente) x+n in modo da completare almeno in parte quello che non vi raccontano a lezione.
Sul lavoro poi non c'è scampo, vi mettono in mano una tastiera e un monitor e pretendono che sappiate risolvere i problemi, sia che abbiate 18 master sia che abbiate la terza media. Non frega a nessuno che il professore non vi ha spiegato qualcosa, pretendono che voi lo sappiate fare oppure che siate in grado di imparare a farlo in pochissimo tempo.
__________________
L'elettronica digitale non esiste, è solo elettrotecnica con interruttori piccoli!
ingframin è offline  
Old 04-09-2012, 08:56   #47
shinya
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Originariamente inviato da ingframin Guarda i messaggi
Se sei uno scarso che si accontenta della lezioncina dell'università per studiare le cose invece di metterci passione e impegno e andare in biblioteca ad approfondire da solo.
Ragazzi, non aspettate di dover fare l'esame per studiare qualcosa, andateci per conto vostro in biblioteca e se il programma di un esame prevede x argomenti, cercate di girargli attorno e di studiarne (anche non troppo approfonditamente) x+n in modo da completare almeno in parte quello che non vi raccontano a lezione.
Sul lavoro poi non c'è scampo, vi mettono in mano una tastiera e un monitor e pretendono che sappiate risolvere i problemi, sia che abbiate 18 master sia che abbiate la terza media. Non frega a nessuno che il professore non vi ha spiegato qualcosa, pretendono che voi lo sappiate fare oppure che siate in grado di imparare a farlo in pochissimo tempo.
QUOTO TUTTO.
shinya è offline  
Old 04-09-2012, 09:12   #48
andros94
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se al mio cdl di Ing informatica per esempio come corsi di programmazione si impara solo il c, l' unico modo per imparare un altro linguaggio di programmazione è la biblioteca o ci possono essere corsi extracurricolari o comunque qualsiasi altra cosa offerta dall' università?
andros94 è offline  
Old 04-09-2012, 09:30   #49
demos88
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Originariamente inviato da ingframin Guarda i messaggi
Se sei uno scarso che si accontenta della lezioncina dell'università per studiare le cose invece di metterci passione e impegno e andare in biblioteca ad approfondire da solo.
Ragazzi, non aspettate di dover fare l'esame per studiare qualcosa, andateci per conto vostro in biblioteca e se il programma di un esame prevede x argomenti, cercate di girargli attorno e di studiarne (anche non troppo approfonditamente) x+n in modo da completare almeno in parte quello che non vi raccontano a lezione.
.
I libri che ci forniscono girano già abbastanza attorno all'argomento secondo me comunque molte materie impari ad "amarle" solo quando le capisci. Ingegneria bisogna prenderla con filosofia (omg che gioco di parole ), io per esempio quando ho iniziato a seguire automazione, volevo prendere a scarpate il professore (grazie anche al fatto che fanno automazione prima di analisi 2...), però quando poi ho capito dove il corso voleva arrivare, il senso della retroazione, la stabilità, le risposte dei filtri... mi sono appassionato e lì si scatta l'autointeressamento per la materia. Io non sono andato a cercarmi libri, ho semplicemente installato per la prima volta matlab con simulink e ho letteralmente giocato con i sistemi retroazionati
La lezioncina all'università sicuramente non è sufficiente per una preparazione completa, ma non mi sentirei nemmeno di dire che sia necessario mettersi in biblioteca. Piuttosto bisogna provare un minimo di passione per l'argomento, o almeno provarci.
Quote:
Originariamente inviato da ingframin Guarda i messaggi
Sul lavoro poi non c'è scampo, vi mettono in mano una tastiera e un monitor e pretendono che sappiate risolvere i problemi, sia che abbiate 18 master sia che abbiate la terza media. Non frega a nessuno che il professore non vi ha spiegato qualcosa, pretendono che voi lo sappiate fare oppure che siate in grado di imparare a farlo in pochissimo tempo.
Eh appunto... infatti secondo me l'ingegneria dovrebbe distaccarsi un po' da scienze e proporre un curriculum più volto alla preparazione imprenditoriale.
In italia è ancora troppo diffusa la mentalità che chi ha la laurea deve poter ricevere un posto di lavoro. Secondo me è sbagliatissimo pensarla così... se hai la laurea, a maggior ragione in ingegneria, allora devi "ingegnarti" (un altro giocone di parole )

Quote:
Originariamente inviato da andros94 Guarda i messaggi
se al mio cdl di Ing informatica per esempio come corsi di programmazione si impara solo il c, l' unico modo per imparare un altro linguaggio di programmazione è la biblioteca o ci possono essere corsi extracurricolari o comunque qualsiasi altra cosa offerta dall' università?
Puoi imboscarti in altri corsi (tipicamente l'accesso è libero alle lezioni) oppure semplicemente prenderti un libro e studiare per conto tuo il linguaggio di programmazione, alla fine conta soprattutto l'impegno che ci metti.
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demos88 è offline  
Old 04-09-2012, 09:57   #50
sottovento
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Non per fare il bastian contrario, ma vorrei ripetere: se siete bravi, cercate di sfruttare meglio il vostro talento. Me ne sono accorto troppo tardi. A meno che, ovviamente, non abbiate intenzione di andare all'estero.


Wikipedia riassume in modo IMPIETOSO la situazione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Informa...ersit%C3%A0%29

Codice:
 Sbocchi professionali

Attualmente in Italia la laurea in informatica non offre adeguati sbocchi lavorativi e riconoscimenti. 
Le Università presentano le possibili occupazioni in modo molto generico come per esempio "tecnico laureato" e "telematico".
Le figure più richieste sono: programmatore nelle software-house, commesso nei negozi di computer.
Le prospettive occupazionali risultano contradditorie, da una parte vi è una discreta richiesta da parte 
delle imprese private di persone che "producono software", dall'altra le aziende non ricercano veri e 
propri professionisti ma tendono a rivolgersi ancora a figure con titoli affini: periti, 
ragionieri, ingegneri, matematici, fisici, ecc.

Per le imprese la figura più ricercata è quella del "programmatore", la quale non viene considerata come 
una professione vera e propria, ma un'attività che non richiede titoli di studio e che si può improvvisare 
con un po' di pratica e poche ore di studio. È considerato un lavoro di bassa manovalanza per 
fare "gavetta", o un ripiego per l'ingegnere che non ha trovato di meglio. 
Per questi motivi quando un'impresa ricerca un programmatore, si rivolge ad una persona che 
sappia fare anche altro, per esempio che sia esperto di contabilità aziendale o un grafico. 
Il lavoro di programmatore presso le software-house è ripetitivo e di poca soddisfazione.
Per il settore pubblico non vi sono sbocchi specifici poiché non esistono concorsi 
pubblici riservati ai laureati in informatica.
Come alternativa l'Informatico può esercitare un'attività professionale autonoma. 
A differenza di altri titoli non è tutelato da un albo professionale e viene visto come 
"prestatore d'opera" piuttosto che come libero professionista.
__________________
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sottovento è offline  
Old 04-09-2012, 11:05   #51
Mattyfog
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Originariamente inviato da demos88 Guarda i messaggi
Un master è un corso di durata variabile volto a preparare lo studente in un certo ambito professionale. Esistono master di primo e secondo livello in relazione alla preparazione universitaria richiesta per il conseguimento (primo livello: triennale, secondo livello: quinquennale). Non sono corsi strettamente erogati dall'università pubblica.
Un PhD è invece quello che in italia corrisponde al dottorato di ricerca, e corrisponde se non erro, al più alto grado accademico ottenibile. Il dottorato di ricerca lo segui sempre all'università nel settore dove ti sei laureato alla magistrale e consiste in ulteriori 2-3 anni di studio all'interno di un team accademico di docenti e altri ricercatori. L'accesso è molto ristretto. E' proprio questa la situazione in cui spesso può capitare di spostarsi all'estero per periodi più o meno lunghi.
Ma in generale è possibile dire che uno dei due sia più valido ai fini di trovare lavoro?
Mattyfog è offline  
Old 04-09-2012, 12:14   #52
Anarchia_92
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Originariamente inviato da ingframin Guarda i messaggi
Se sei uno scarso che si accontenta della lezioncina dell'università per studiare le cose invece di metterci passione e impegno e andare in biblioteca ad approfondire da solo.
Ragazzi, non aspettate di dover fare l'esame per studiare qualcosa, andateci per conto vostro in biblioteca e se il programma di un esame prevede x argomenti, cercate di girargli attorno e di studiarne (anche non troppo approfonditamente) x+n in modo da completare almeno in parte quello che non vi raccontano a lezione.
Appunto per questo ho scelto informatica perché almeno faccio quello che piace a me e che come passione coltivo da quando avevo 10 anni senza stare li a fare cose che con l'informatica centrano marginalmente
Anarchia_92 è offline  
Old 04-09-2012, 12:27   #53
demos88
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Originariamente inviato da Mattyfog Guarda i messaggi
Ma in generale è possibile dire che uno dei due sia più valido ai fini di trovare lavoro?
In generale penso che forse il master aiuta leggermente di più, semplicemente perchè è più rivolto al lavoro. Un PhD, in italiano "dottorato di ricerca", è, come suggerisce il nome, un titolo che prepara ad attività di ricerca, quindi è utile nel caso in cui facessi richiesta per un posto in una grande azienda come dipendente del settore R&S (Ricerca e sviluppo). Purtroppo però questo settore è poco presente nelle aziende italiane e l'alternativa (che almeno personalmente non mi alletta per nulla) è quella di lavorare come ricercatore universitario.
Tirando le somme penso che in generale il master sia più vantaggioso in italia (più che altro perchè titoli superiori non sono molto richiesti), mentre all'estero il dottorato è un titolo riconosciuto al pari del PhD e più prestigioso del master. All'estero ovviamente si hanno molte più possibilità di far valere il proprio dottorato di ricerca.
Tieni conto comunque che tra laurea quinquennale e dottorato di ricerca serio, arrivi a buttarti nel mondo del lavoro ad almeno 25-26 anni ammesso di essere sempre in riga con gli esami.
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Ultima modifica di demos88 : 04-09-2012 alle 12:30.
demos88 è offline  
Old 04-09-2012, 17:59   #54
Mattyfog
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Originariamente inviato da ingframin Guarda i messaggi
Fantastico, è la prima volta che in queste diatribe veniamo tirati in ballo noi elettronici...

Fondamentalmente la differenza sta nel fatto che l'ing. informatico è più orientato al software e ai sistemi digitali mentre ad elettronica si studia l'hardware. Ma che si intende per hardware?
Si intende tutto il materiale e la componentistica che servono all'elaborazione delle informazioni sotto forma di sistemi elettrici.
Gli elettronici normalmente quindi studiano molto meno programmazione (almeno all'università) e molta molta molta più fisica perché è la materia che serve di più. Diciamo che i fisici da un certo punto di vista sono nostri cugini.
Dipende un po' da cosa ci si specializza comunque ad elettronica aspettati esami relativi ai sistemi di produzione e lavorazione del silicio, alle radio frequenze, all'elettronica analogica (Amplificatori, filtri, ecc...) e all'elettrotecnica. Elettronica digitale dipende molto dalle università ma come puoi leggere nella mia firma è solo elettrotecnica con gli nterruttori piccoli
A parte gli scherzi, anche l'elettronica digitale è molto importante e anzi, aspettati di fare parecchi esami di digitale se fai elettronica (almeno io ne ho fatti 5).
Tra le altre belle materie di elettronica non è raro trovare cose relative ai sistemi di telecomunicazioni, all'automazione e alla fotonica (o optoelettronica che dir si voglia, anche li, mi sono sciroppato 3 esami di ottica).
Poi molto dipende da cosa piace fare a te e da cosa ti aspetti per dopo. Il mondo del lavoro è vario e non tiene conto né del titolo né dell'università da cui esci ma solo di te.
Al primo che ha scritto di essere interessato ai soldi... Il più ricco dei miei ex compagni di studi ha 2 ristoranti e una pasticceria e recentemente ha conseguito il titolo di cake designer specializzato in torte nuziali, al momento è l'unico che conosco che sfora i 100'000€/anno e di parecchio.
Se si vuole fare i soldi bisogna essere intraprendenti e mettersi in proprio, creare un'azienda e farla crescere. Anche i top manager, a meno che non si entra in banca/finanziarie, non prendono mai più di 5'000/10'000 netti al mese, almeno in Europa.
In USA è vero che si guadagnano 200'000$ all'anno ma poi ci devi pagare su le tasse, l'assicurazione, ecc... e non ci dimentichiamo che un simpatico pistolero degli anni '70 qualche giorno fa ha detto che è ora che gli americani si convincano che la democrazia è inutile... mah...
Inoltre in USA non esiste mica l'articolo 18, se non ti vogliono più sono liberissimi di metterti in mezzo alla strada in meno di un'ora. Questo in Europa non è possibile.
Bisogna essere motivati e appassionati e fare qualcosa che piace. Probabilmente un manager guadagna molto più di un ingegnere, ma vuoi mettere andare a giocare in laboratorio e fare le figure di Lissajous sull'oscilloscopio?
Riguardo alla faccenda programmazione: non saper programmare per ing. elettronici, ing. informatici e informatici puri e ing. delle telecomunicazioni è solo un grosso handicap. In ogni caso la programmazione è un processo artistico e si può tranquillamente approfondire a casa in maniera abbastanza economica senza necessariamente dover rinunciare a raggiungere ottimi livelli, anche professionali (proprio stamattina ho progettato una piccola base di dati a lavoro).
Il denominatore comune è STUDIARE STUDIARE STUDIARE!
Solo così si può emergere dalla mediocrità e avere successo (all'estero) mentre in Italia poveracci quelli che restano e non possono partire...
In ogni caso si riescono ad avere ottime soddisfazioni professionali anche entrando nel crimine organizzato, anche li la paga può essere molto alta ma occhio alle pallottole!
Beh con 8000€ mi sento di potermi considerare quasi ricco diciamo Diciamo che da ingenuo liceale le mie cifre sogno sono proprio fra i 5000 e i 10000€. E all'estero sinceramente per il momento penso mi ci trasferire. Ma purtroppo non è una scelta che si fa da soli, magari a 24 anni conoscerò la lei della mia vita che vorrà restare in Italia e rimarrò anche io qui! (o magari proprio per questo non sarà la lei giusta )
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Originariamente inviato da demos88 Guarda i messaggi
In generale penso che forse il master aiuta leggermente di più, semplicemente perchè è più rivolto al lavoro. Un PhD, in italiano "dottorato di ricerca", è, come suggerisce il nome, un titolo che prepara ad attività di ricerca, quindi è utile nel caso in cui facessi richiesta per un posto in una grande azienda come dipendente del settore R&S (Ricerca e sviluppo). Purtroppo però questo settore è poco presente nelle aziende italiane e l'alternativa (che almeno personalmente non mi alletta per nulla) è quella di lavorare come ricercatore universitario.
Tirando le somme penso che in generale il master sia più vantaggioso in italia (più che altro perchè titoli superiori non sono molto richiesti), mentre all'estero il dottorato è un titolo riconosciuto al pari del PhD e più prestigioso del master. All'estero ovviamente si hanno molte più possibilità di far valere il proprio dottorato di ricerca.
Tieni conto comunque che tra laurea quinquennale e dottorato di ricerca serio, arrivi a buttarti nel mondo del lavoro ad almeno 25-26 anni ammesso di essere sempre in riga con gli esami.
Beh in fin dei conti si parla poi di uno o due anni in più! Insomma, se continuerò a vederla come ora, preferisco studiare fino a 30 anni e guadagnare bene dopo che finire a 24 e magari sentirmi un fallito
Mattyfog è offline  
Old 04-09-2012, 19:54   #55
WarDuck
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Non per fare il bastian contrario, ma vorrei ripetere: se siete bravi, cercate di sfruttare meglio il vostro talento. Me ne sono accorto troppo tardi. A meno che, ovviamente, non abbiate intenzione di andare all'estero.


Wikipedia riassume in modo IMPIETOSO la situazione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Informa...ersit%C3%A0%29

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 Sbocchi professionali

Attualmente in Italia la laurea in informatica non offre adeguati sbocchi lavorativi e riconoscimenti. 
Le Università presentano le possibili occupazioni in modo molto generico come per esempio "tecnico laureato" e "telematico".
Le figure più richieste sono: programmatore nelle software-house, commesso nei negozi di computer.
Le prospettive occupazionali risultano contradditorie, da una parte vi è una discreta richiesta da parte 
delle imprese private di persone che "producono software", dall'altra le aziende non ricercano veri e 
propri professionisti ma tendono a rivolgersi ancora a figure con titoli affini: periti, 
ragionieri, ingegneri, matematici, fisici, ecc.

Per le imprese la figura più ricercata è quella del "programmatore", la quale non viene considerata come 
una professione vera e propria, ma un'attività che non richiede titoli di studio e che si può improvvisare 
con un po' di pratica e poche ore di studio. È considerato un lavoro di bassa manovalanza per 
fare "gavetta", o un ripiego per l'ingegnere che non ha trovato di meglio. 
Per questi motivi quando un'impresa ricerca un programmatore, si rivolge ad una persona che 
sappia fare anche altro, per esempio che sia esperto di contabilità aziendale o un grafico. 
Il lavoro di programmatore presso le software-house è ripetitivo e di poca soddisfazione.
Per il settore pubblico non vi sono sbocchi specifici poiché non esistono concorsi 
pubblici riservati ai laureati in informatica.
Come alternativa l'Informatico può esercitare un'attività professionale autonoma. 
A differenza di altri titoli non è tutelato da un albo professionale e viene visto come 
"prestatore d'opera" piuttosto che come libero professionista.
Che bello leggere opinioni ed esperienze chiaramente personali in un sito che dovrebbe rappresentare una enciclopedia... addirittura riesce a descrivere il livello di soddisfazione che si proverà facendo un certo tipo di lavoro, sono sbalordito

Sono del parere che in certi casi è meglio vivere sulla propria pelle determinate situazioni, perché prendere delle decisioni sulla base di ciò che ti raccontano altri è quanto di più sbagliato esista.

Un ingegnere informatico al giorno d'oggi difficilmente non troverà lavoro. Che poi inizialmente non sia quello che gli aggrada maggiormente o che la paga sia relativamente bassa è un altro discorso.

Dopodiché bisogna saper bilanciare quelle che sono le proprie attitudini con il mondo reale, fortunatamente chi è appassionato di informatica ha qualche chance in più.

@Mattyfog: come mi ha sempre detto mio padre, "al momento il tuo lavoro è studiare".

Pensare oggi a quanto guadagnerai in futuro è cosa buona, ma bisogna farlo con una certa moderazione, sia perché il mercato del lavoro è destinato a trasformarsi, sia per evitare oggi di costruirti illusioni o viceversa farti scartare a priori una carriera che invece può darti delle soddisfazioni.

Se la tua passione è l'informatica, sappi che siamo abbastanza fortunati da trovare anche un lavoro che potenzialmente ci può piacere, questo dovrebbe essere quello che conta.

Non permettere a nessuno di farti smontare i sogni, il mondo è pieno di predicatori che proveranno a venderti la verità.

Ergo, allo stato attuale dire quanto guadagnerai tra X anni è praticamente impossibile (oltre a non avere alcun senso).

La domanda corretta che devi farti è: ci sarà in futuro spazio per informatici? E direi che la risposta è positiva, visto il mondo in cui viviamo.

Ultima modifica di WarDuck : 04-09-2012 alle 20:00.
WarDuck è offline  
Old 04-09-2012, 22:27   #56
ingframin
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Che bello leggere opinioni ed esperienze chiaramente personali in un sito che dovrebbe rappresentare una enciclopedia... addirittura riesce a descrivere il livello di soddisfazione che si proverà facendo un certo tipo di lavoro, sono sbalordito

Sono del parere che in certi casi è meglio vivere sulla propria pelle determinate situazioni, perché prendere delle decisioni sulla base di ciò che ti raccontano altri è quanto di più sbagliato esista.

Un ingegnere informatico al giorno d'oggi difficilmente non troverà lavoro. Che poi inizialmente non sia quello che gli aggrada maggiormente o che la paga sia relativamente bassa è un altro discorso.

Dopodiché bisogna saper bilanciare quelle che sono le proprie attitudini con il mondo reale, fortunatamente chi è appassionato di informatica ha qualche chance in più.

@Mattyfog: come mi ha sempre detto mio padre, "al momento il tuo lavoro è studiare".

Pensare oggi a quanto guadagnerai in futuro è cosa buona, ma bisogna farlo con una certa moderazione, sia perché il mercato del lavoro è destinato a trasformarsi, sia per evitare oggi di costruirti illusioni o viceversa farti scartare a priori una carriera che invece può darti delle soddisfazioni.

Se la tua passione è l'informatica, sappi che siamo abbastanza fortunati da trovare anche un lavoro che potenzialmente ci può piacere, questo dovrebbe essere quello che conta.

Non permettere a nessuno di farti smontare i sogni, il mondo è pieno di predicatori che proveranno a venderti la verità.

Ergo, allo stato attuale dire quanto guadagnerai tra X anni è praticamente impossibile (oltre a non avere alcun senso).

La domanda corretta che devi farti è: ci sarà in futuro spazio per informatici? E direi che la risposta è positiva, visto il mondo in cui viviamo.
E tanto per citare il mio caso... Ho iniziato ing. elettronica nel periodo di boom della new economy e ho finito a ridosso della più grande crisi mondiale dopo quella del 1929...
Io non credo che valga la pena farsi i conti ora di quanto si guadagnerà in futuro, lo dice la legge di Murphy:
Se qualcosa può andar male lo farà (con la meravigliosa chiosa di O'Tule che dice che se qualcosa non può andar male lo farà lo stesso...).

Per quanto riguarda i 5'000/10'000€ al mese stiamo parlando di stipendi a fine carriera a ridosso della pensione quindi di che stiamo a parlare? a quell'età mica ti compri la spider per andare a figa...
Cifre del genere da giovane non te le dà nessuno a meno che non sei veramente veramente in gamba e lavori in posti come la Svizzera, altrimenti anche se sei veramente veramente in gamba ma vivi che ne so in Belgio o in Olanda non te le danno lo stesso.
In ogni caso è tutto relativo, è chiaro che con 1600/1700 se hai famiglia campi stretto, se sei da solo (e non vivi in posti cari) la bmw riesci pure a comprartela.
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L'elettronica digitale non esiste, è solo elettrotecnica con interruttori piccoli!
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Old 04-09-2012, 23:11   #57
atragon
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Che bello leggere opinioni ed esperienze
Sono del parere che in certi casi è meglio vivere sulla propria pelle determinate situazioni, perché prendere delle decisioni sulla base di ciò che ti raccontano altri è quanto di più sbagliato esista.
Si, ma non le puoi neanche ignorare in toto, specie se convergono su molti punti

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Un ingegnere informatico al giorno d'oggi difficilmente non troverà lavoro. Che poi inizialmente non sia quello che gli aggrada maggiormente o che la paga sia relativamente bassa è un altro discorso.
Questo è verissimo ma la parte in neretto fa tutta la differenza del mondo dopo essersi spaccati le ossa in Università

@Mattyfog: personalmente ci sono in mezzo, al mondo dell'informatica, dal 1980 ed è uno dei settori che, in Italia, è cambiato in peggio in assoluto. Warduck dice una grande verità: studia tanto e interessati a 360 gradi. Verissimo e giustissimo. Io te ne aggiungo un'altra: considera seriamente l'ipotesi di andare all'estero. I lavori a carattere tecnologico sono trainati dalla coppia Ricerca + Sviluppo. Punto. Quanto più la R&S e incentivata quanto più il "tecnico" di qualunque livello è considerato (e pagato). Ma in Italia di R&S non se ne fa. Gli investimenti sono pochi, e i fondi cmq prendono tutte le strade tranne quelle che servono davvero, l'organizzazione è pessima, la classe dirigente non ha quasi mai estrazione tecnica e il ricambio ai vertici è lento e, cmq, politicizzato. Troverai sicuramente l'eccezione, quello che guadagna tanto, lavora bene ed è felice e soddisfatto, così come troverai quello che non ha mai avuto carie ai denti. Credimi, sono quasi mosche bianche e non sono loro lo specchio dell'informatica in Italia.
Se invece ti interessa il guadagno prendi in esame lauree, anche del cavolo, che ti aprano la porta al comparto "commerciale", che in Italia sta diventando dominante su tutto. Lavorerai meno e sarai più ricco (se hai un po' di faccia tosta e lo spirito giusto, ma quelli te li dà più madre natura che lo studio).
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Old 04-09-2012, 23:26   #58
Mattyfog
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Un ingegnere informatico al giorno d'oggi difficilmente non troverà lavoro. Che poi inizialmente non sia quello che gli aggrada maggiormente o che la paga sia relativamente bassa è un altro discorso.
Questo è verissimo ma la parte in neretto fa tutta la differenza del mondo dopo essersi spaccati le ossa in Università

@Mattyfog: personalmente ci sono in mezzo, al mondo dell'informatica, dal 1980 ed è uno dei settori che, in Italia, è cambiato in peggio in assoluto. Warduck dice una grande verità: studia tanto e interessati a 360 gradi. Verissimo e giustissimo. Io te ne aggiungo un'altra: considera seriamente l'ipotesi di andare all'estero. I lavori a carattere tecnologico sono trainati dalla coppia Ricerca + Sviluppo. Punto. Quanto più la R&S e incentivata quanto più il "tecnico" di qualunque livello è considerato (e pagato). Ma in Italia di R&S non se ne fa. Gli investimenti sono pochi, e i fondi cmq prendono tutte le strade tranne quelle che servono davvero, l'organizzazione è pessima, la classe dirigente non ha quasi mai estrazione tecnica e il ricambio ai vertici è lento e, cmq, politicizzato. Troverai sicuramente l'eccezione, quello che guadagna tanto, lavora bene ed è felice e soddisfatto, così come troverai quello che non ha mai avuto carie ai denti. Credimi, sono quasi mosche bianche e non sono loro lo specchio dell'informatica in Italia.
Se invece ti interessa il guadagno prendi in esame lauree, anche del cavolo, che ti aprano la porta al comparto "commerciale", che in Italia sta diventando dominante su tutto. Lavorerai meno e sarai più ricco (se hai un po' di faccia tosta e lo spirito giusto, ma quelli te li dà più madre natura che lo studio).
E' proprio questo il punto. A me una cosa mi può piacere, ma al tempo stesso credo che se non guadagnerò almeno un certo x credo mi sentirò insoddisfatto della mia vita!
Ancora una volta quindi ci riferiamo a qualcosa che può essere una laura in economia o ingegneria gestionale? Perchè la seconda comunque è un ambito che mi interessa alquanto
Mattyfog è offline  
Old 04-09-2012, 23:47   #59
demos88
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Dovreste anche chiarirvi le idee sul tipo di lavoro... dipendente o professionista/imprenditore? Sono due modi di lavorare che richiedono una formamentis totalmente diversa.
Io per esempio, voglio assolutamente tentare la strada dell'imprenditoria. Sotto dipendenza so che rimarrei a terra, magari a scrivere html per anni mangiandomi il fegato per non avere avuto la possibilità di esprimere la mia passione, che magari è più complessa.
__________________
CPU Ryzen 2600 @ 3,95Ghz + Bequiet Dark Rock TF / MB Asus X470-F Gaming / RAM 2x8GB DDR4 G.Skill FlareX 3200 CL14 / VGA Sapphire RX 7900 XT Nitro+ @ 3200Mhz / SSD Samsung 970 Pro 512GB + Sandisk 240GB Plus + Sandisk 960GB Ultra II PSU Seasonic Platinum P-660 / Headset Kingston HyperX Flight
demos88 è offline  
Old 05-09-2012, 05:37   #60
sottovento
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L'Avatar di sottovento
 
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Texas
Messaggi: 1722
Quando si dice la fortuna! Ho trovato subito il lavoro giusto:

Codice:
Cerchiamo studenti universitari per attività di tecnico informatico.
Il lavoro consiste nel riparare dispositivi hardware.
Si richiede disponibilità ad intervenire con un minimo preavviso e con
auto propria nella provincia di residenza. 
Il compenso prevede una rendita fissa e un gettone di intervento per 
il giorno in cui si è chiamati a rimborso dell'utilizzo dell'auto propria di euro 10. 
Il carburante sarà rimborsato in ragione di un litro ogni 14 km. 
La formazione sarà impartita mediante affiancamento a tempo pieno per 
dieci giorni con tecnico di altra provincia e di un giorno presso il 
laboratorio di riparazione di Milano. Compenso mensile : 192 euro.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi 
delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età 
e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Cosa aspettate? Beh, spero che qualcuno si ricordi del buon vecchio sottovento che ha pubblicato una proposta cosi' succulenta! E pensare che ne avevano postata un'altra, ritirata immediatamente, senza l'aggiunta della frasetta "studenti universitari" (che, com'e' noto, permette di pagare il lavoro 192 euro)

Scherzi a parte (cmq l'inserzione e' vera): Mattyfog, hai perfettamente ragione. Puoi avere tutta la passione che vuoi e puoi anche essere convinto che suddetta passione ti durera' tutta la vita, ma hai ben visto che cifre che stanno girando nel settore. Quando ho cominciato io, troppi anni fa, era diverso. E' meglio guardare in faccia la realta'.
Le cose in futuro potrebbero cambiare? Certamente!
Pero' tieni conto che gli effetti della crisi attuale dureranno parecchi anni, e si sentiranno ancora quando avrai completato il tuo corso di laurea.

Quindi, se in futuro qualcosa potra' cambiare.... sara' la tua passione! Non avrai piu' cosi' passione per l'informatica quando avrai il mal di testa perche' devi passare dal meccanico o pagare la bolletta. Non e' la fine che un laureato in una disciplina cosi' difficile si merita!

Nessuno ti vietera' mai di scrivere software, se ti piace. E puoi anche venderlo senza nessun problema! Quindi ti conviene scegliere un corso di laurea che ti permetta di accedere ad una professione --> vale a dire che NON puoi svolgere suddetta professione SENZA quel titolo di studio!!!!
Le domande che ti poni sono legittime: devo investire parecchi anni della mia vita in un corso MOLTO impegnativo, quando poi questo impegno NON verra' riconosciuto?

Inoltre, come avrai letto, tutti ti consigliano di studiare studiare studiare anche quello che l'universita' non ti insegna. Perche'? Semplice: sarai sempre inadeguato. Ecco, l'inadeguatezza ti sara' invece riconosciuta, e l'azienda non vedra' mai la differenza fra il tuo lavoro e quello di uno con la licenza media. Vedra' solo la differenza di costo, che sara' sufficiente a giustificare l'eventualmente percepita differenza di qualita'.

Nella mia trentennale carriera ho incontrato solo un laureato in materie informatiche. Era il 2000. Poi tutte le persone che ho trovato nei team di sviluppo, avevano curriculum piu' disparati possibile: fisici, matematici, ingegneri elettronici e persino gente uscita dall'accademia delle belle arti, messe a programmare in C++.

Ah! Dimenticavo una cosa: quanto sara' influente il tuo lavoro, in azienda? Anche se trovassi lavoro in una VERA software house, quanto il tuo lavoro potra' influire sui modelli di business, posizione nel mercato, ....? In altre parole: supponi che l'azienda vada male, c'e' bisogno di riorganizzazione, ecc. Tu, sarai sempre li' a "giocare" con il tuo ciclo while, a risolvere i tuoi piccoli problemi per cui hai studiato tanto. Mentre il tuo capo, ovviamente piu' giovane, arrogante e che non ha la minima idea di cosa si stia facendo, guadagna molto piu' di te e prende le vere decisioni (spesso sbagliate).

Se sei bravo, devi essere tu il capo. Punto

Questo e' quanto diro' ai miei figli fra qualche anno... se vuoi credermi
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In God we trust; all others bring data

Ultima modifica di sottovento : 05-09-2012 alle 05:46.
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