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01-07-2008, 07:55 | #1 |
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[NEWS] IsoHunt, connessione al sicuro dagli spioni
martedì 01 luglio 2008
Roma - Sono tempi duri per il P2P senza restrizioni su rete BitTorrent, tempi di leggi ammazza-privacy e governi impegnati a fare a fette gli host di noti tracker asiatici. Spionaggio di stato, governi che appoggiano rigide posizioni anti-condivisione dell'industria multimediale, misure sufficienti a scatenare una corsa ai sistemi di cifratura web da parte dei principali protagonisti del mondo BitTorrent. Una corsa recentemente iniziata dal solito The Pirate Bay, che ha risposto all'approvazione della cosiddetta "legge Orwell" in Svezia con l'implementazione di un layer protettivo del traffico web basato sullo standard SSL. Una corsa a cui partecipa ora anche isoHunt, il motore di ricerca di torrent messo sotto scacco dalle major ma che non si rassegna al suo destino apparentemente segnato di vittima degli strali dell'industria. Anche isoHunt, come Pirate Bay, ha annunciato dunque la possibilità per gli utenti di navigare protetti sui server, senza che nessuno possa mettere becco in quali torrent si decida di scaricare e su quale tipo di contenuti si vada alla ricerca. La decisione di "andare su SSL" di isoHunt sarebbe ad ogni modo legata al recente blocco subito nell'emirato di Dubai, impegnatosi, come recentemente la Malaysia, a filtrare il traffico verso i portali di torrent. "Abbiamo deciso di implementare il protocollo SSL per evitare le intercettazioni sulla ricerca, per bypassare i proxy lenti e per aggirare i blocchi come quelli di Dubai" ha dichiarato a TorrentFrek il battagliero founder di isoHunt Gary Fung. Assieme a isoHunt, anche il sito-partner TorrentBox potrà usufruire del layer protettivo aggiuntivo, il cui impiego verrà monitorato dagli admin nel corso delle prossime settimane per esaminarne l'impatto sul lavoro dei server e l'indice di gradimento da parte degli utenti. Nel caso, isoHunt valuterà la possibilità di investire denaro in hardware dedicato alla sola gestione del protocollo SSL per la sicurezza e la privacy dei condivisori. Alfonso Maruccia Fonte: Punto Informatico
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