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Old 07-12-2008, 13:10   #1
bagnino89
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L'Avatar di bagnino89
 
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[PS3] Resistance 2 [Thread Ufficiale]



Produttore: Sony Computer Entertainment America
Sviluppatore: Insomniac Games
Genere: Sparatutto
PEGI: 18+
Distributore Italiano: Sony Computer Entertainment Italia
Lingua: Italiano
Giocatori: 1-2 (offline) - Fino a 60 giocatori online
Formato Audio: Surround 5.1





Recensione di Nextgame.it

L'ULTIMO BALUARDO

LA GUERRA CON I CHIMERA SI SPOSTA NEGLI USA
A cavallo fra novembre 2006 e marzo 2007 PlayStation 3 ha fatto il suo esordio in giro per il mondo, accompagnata da giochi di lancio assolutamente degni di rispetto come Motorstorm e Resistance: Fall of Man. Lo sparatutto creato da Insomniac poteva essere criticato sotto molti aspetti e certo soffriva almeno in parte l'uscita quasi contemporanea (perlomeno negli USA) a quella del primo Gears of War, ma allo stesso tempo aveva dalla sua un'ottima realizzazione tecnica, l'eccellente design delle armi (da sempre marchio di fabbrica dello sviluppatore), numerose idee di gameplay e narrazione, un'intelligenza artificiale abbastanza curata che spingeva a un approccio tattico e un multiplayer online a dir poco eccellente. Insomma, considerando anche che si trattava di un gioco di lancio, il lavoro svolto dai creatori di Spyro e Ratchet era degno di rispetto.

ECCESSO DI CRITICHE
Nonostante i suoi indubbi pregi, Resistance ha nel tempo ricevuto numerose critiche, soprattutto per quanto riguarda la struttura della campagna di gioco in singolo. L'aspetto narrativo era quasi interamente affidato a una voce fuori campo che tendeva a spersonalizzare il racconto, reso del resto ancora più piatto dalla totale mancanza di personalità dei pochi personaggi coinvolti. Allo scarso trasporto emotivo si aggiungeva un ritmo abbastanza disomogeneo, che dopo un avvio stentato alternava fasi estremamente coinvolgenti ed evocative (Manchester, Westminster...) ad altre piatte e meno convincenti.
A questo si aggiungevano delle sezioni a bordo di veicoli francamente poco riuscite, uno sviluppo del gioco che non "motivava" all'utilizzo delle armi più avanzate, spingendo al contrario a ripiegare sempre sulle stesse tre o quattro bocche da fuoco, e un design grafico dei nemici abbastanza anonimo e derivativo. L'antipatia di molti verso il gioco di Insomniac appare insomma giustificata, anche se decisamente eccessiva. Allo stesso modo, però, sembra forse un po' esagerato il dietrofront operato dagli sviluppatori su praticamente qualsiasi aspetto del gioco, positivo o negativo che fosse.

MARCIA INDIETRO
Resistance 2, infatti, difficilmente potrà convincere chi aveva davvero apprezzato il primo episodio e, al contrario, pare nettamente indirizzato a coloro che non erano riusciti a innamorarsene. Siamo ben lontani, insomma, da quella sorta di "more of the same" dopato che è Gears of War 2: Insomniac ha riscritto il codice genetico del suo pargoletto, intervenendo come il virus Chimera e mutandone le caratteristiche base in un'evoluzione (o involuzione?) estremamente lontana dal Resistance che ricordavamo.
Lo stile della narrazione, le meccaniche di gioco, il ritmo con cui si sviluppa l'azione, l'utilizzo delle armi, la gestione del personaggio... qualsiasi cosa possa venire in mente ha ben poco a che vedere col primo capitolo, tanto che - non fosse stato mantenuto il protagonista - verrebbe quasi da pensare di trovarsi davanti a un episodio alternativo.


NOVITA' E RIVOLUZIONI

COME INSOMNIAC HA CAMBIATO LA NATURA DI RESISTANCE
Se siano state le tante critiche rivolte al primo episodio a spingere Insomniac a rivoluzionarne tanto struttura e meccaniche in questo seguito non sappiamo dirlo, ma certo è che di modifiche se ne vedono parecchie, al punto che i fan di Fall of Man potrebbero rimanere delusi.

CAMBIO DI RITMO
Il primo impatto con Resistance 2 è notevole. Ancora ricordiamo il lentissimo crescendo che caratterizzava le fasi di gioco iniziali del precedente episodio, e in generale il ritmo compassato di tutto il gioco, costituito sì da battaglie molto spettacolari, unite però da fasi di raccordo lente e prive di mordente. In Resistance 2 non c'è niente di tutto questo, perché gli sviluppatori hanno deciso di seguire il modello offerto da giochi come Call of Duty 4. Si è subito gettati nel mezzo dell'azione e non c'è mai un momento per respirare, grazie al continuo susseguirsi di fasi pesantemente scriptate e di combattimenti a getto continuo.
La struttura è molto lineare e guida il giocatore per mano attraverso una serie di combattimenti spettacolari, esaltanti, carichi di quella scala epica e quel coinvolgimento emotivo che un po' mancavano in Fall of Man, ma spesso anche un po' troppo caratterizzati dalla mancanza di controllo su quel che avviene. La cosa, per esigenze "di tutorial", è evidente soprattutto nelle fasi iniziali, ma l'impressione di linearità forse un po' eccessiva rimane presente lungo tutto il gioco, a parte un paio di battaglie su larga scala nei capitoli finali.
Se in questo gli amanti del primo episodio potrebbero storcere un po' il naso, Resistance 2 darà grandi soddisfazioni a chi apprezza gli FPS dal ritmo sostenuto, che propongono soluzioni continuamente nuove dietro ogni angolo e non fanno calare mai il tasso d'azione.

EMOZIONI
Insomniac ha poi provato a dare un po' di varietà nelle situazioni di gioco, evitando di giocarsi la carta dei veicoli (totalmente scomparsi, senza che la cosa ci dispiaccia particolarmente), ma proponendo situazioni anche molto diverse fra loro, pur senza nessuna trovata particolare. Affrontare lo Story Mode di Resistance 2 significa seguire sparatorie interminabili, sopravvivere al panico generato da orde di Grim inferociti che assalgono senza tregua mentre le munizioni scarseggiano, vagare nel buio in situazioni d'atmosfera ispirata ai "survival horror", combattere boss enormi che, a seconda del caso, vanno abbattuti seguendo strategie complesse o semplicemente imbottendoli di piombo. Se ci si fa coinvolgere dal ritmo appassionante e dallo stile della narrazione, il divertimento è assicurato.
E proprio la narrazione rappresenta un altro punto di distacco dal primo episodio, con il totale abbandono della voce narrante e la scelta di affidare il racconto alle sole sequenze d'intermezzo e agli avvenimenti "in game", oltre che a un congruo numero di documenti reperibili in giro per i livelli. Nonostante un protagonista abbastanza anonimo e dei comprimari tagliati con l'accetta, la storia ha i suoi passaggi emozionanti. Bella l'idea dei drammatici monologhi di Henry Stillman che è possibile ascoltare dalle radio sparse in giro e sicuramente molto evocativi certi scorci offerti dall'ottimo motore grafico, a partire dal giustamente celebrato sguardo all'invasione ormai avviata nei cieli di San Francisco.

RIFINITURE O RIPENSAMENTI?
In termini di gioco puro, lascia un po' perplessi - se non altro perché non se ne vede l'effettiva ragione - l'abbandono di alcune meccaniche del primo episodio che a nostro parere funzionavano molto bene. Più che altro l'impressione è che si sia scelto di abbandonare certe trovate un po' fuori dai canoni per adeguarsi a ciò che va per la maggiore. Ci riferiamo in particolare alla scelta di ridurre il numero di armi trasportabili contemporaneamente a solo due e al cambiamento nel sistema di gestione dell'energia vitale. Il macchinoso, ma estremamente riuscito meccanismo di energia divisa "a blocchi" del primo episodio lascia infatti posto a un sistema allineato con quanto si vede in praticamente qualsiasi altro gioco: quando si viene colpiti lo schermo si tinge sempre più di rosso e basta attendere qualche secondo in una zona tranquilla per far tornare tutto a posto.
Ma lo stesso stile grafico sembra quasi dire "va bene, ci arrendiamo", nel suo abbandonare le tinte cupe, slavate e oppressive del primo episodio in favore di colori saturi e luminosi, capaci di intasare lo schermo e di bruciare la retina del giocatore.
Sotto insomma tanti, forse troppi, punti di vista Resistance 2 sembra una marcia indietro. Una marcia indietro che ha comunque generato un ottimo gioco, probabilmente capace anche di soddisfare un maggior numero di palati, ma che forse ha fatto perdere per strada l'identità per molti versi originale della serie.


FUOCO A VOLONTA'

DIAMO UNO SGUARDO ALLE NUOVE ARMI
Ripulite e svecchiate nello stile, le principali armi di Fall of Men fanno il loro ritorno e sono efficaci come sempre. Solo le armi base, complete delle rispettive funzioni primarie e secondarie, sono state mantenute: Bullseye, carabina, fucile, Fareye per cecchini e lanciarazzi, oltre ai vari tipi di bombe a mano. A non essere stato conservato è però il sistema di gestione delle bocche da fuoco. Ci si è infatti adeguati al modello Halo, con solo due armi trasportabili contemporaneamente.
A noi l'opportunità di portarsi dietro tutto che veniva offerta nel primo Resistance non dispiaceva, ma al di là dei gusti questa scelta genera una conseguenza abbastanza discutibile. Il gioco è pensato per spingere (molto più del primo episodio) all'utilizzo dell'arma giusta al momento giusto. Non capita, insomma, di ignorare la maggior parte dei fucili e spesso si è anzi obbligati a utilizzarne alcuni. Il problema è che la cosa è fin troppo ovvia, con l'arma di turno sempre comodamente appoggiata per terra a qualche metro dal punto che la richiede. Manca solo una freccia lampeggiante al neon che la indichi.
Nel complesso, comunque, le armi di Resistance 2 sono sufficientemente varie e grazie anche alle novità (ve ne mostriamo alcune in questo filmato), vanno a costituire un arsenale versatile e ricco di opportunità per tutti i gusti. Cosa che, di fatto, rende ancor più limitante e fastidiosa la scelta di impedirne il trasporto "in massa".

ARMI CHIRURGICHE
La .44 Magnum, un'arma fra le più amate al mondo, fa il suo giusto esordio nell'universo di Resistance, ovviamente modificata come si deve. I proiettili, già devastanti per loro stessa natura, possono infatti essere fatti esplodere con una pressione sul tasto di fuoco secondario, per provocare danni ingenti anche agli incauti Chimera di passaggio. Ma se l'obiettivo è maciullare e fare a pezzi, troviamo forse più adeguato l'utilizzo dello Squartatore V7, una specie di sega circolare che può essere caricata di potenza a piacere e poi scagliata in giro per le ambientazioni. Una raffica di quest'arma genera una vera e propria pioggia di lame rotanti che rimbalzano in giro facendo tutto a fette.
I "camperoni" poco avvezzi al massacro indiscriminato hanno a disposizione un'arma molto interessante, che si aggiunge all'ovvio fucile da cecchino. Il Marksman è un mitragliatore semiautomatico, che sfrutta un mirino telescopico per permettere attacchi di precisione e colpi in testa micidiali. Il suo efficace fuoco secondario genera un drone che riempie di scariche elettriche tutto quello che gli passa davanti.

POTENZA DI FUOCO E OBIEZIONE DI COSCIENZA
Ovviamente non mancano le armi da distruzione di massa. Il Bellock è un lanciagranate al napalm, capace di generare una quantità di danni e di dolore fisico impressionante, perfetto per le numerose situazioni in cui si viene letteralmente sommersi dai Chimera in arrivo. A questo si aggiunge un nuovo, delizioso, tipo di granata, la Spider, che genera delle fastidiosissime venature corrosive che infestano il terreno e le strutture circostanti il punto d'impatto. Ma se alle esplosioni si preferisce una sana sventagliata di piombo, non c'è nulla di meglio del Wraith, un mitragliatore pesante che ha anche il gran pregio di generare, tramite il fuoco secondario, un comodissimo scudo energetico.
In chiusura, segnaliamo l'arma dei samaritani, il Phoenix, disponibile solo in modalità Cooperativa: permette di sottrarre energia vitale ai Chimera e donarla ai propri compagni. L'attrezzo di riferimento per ogni ufficiale medico che si rispetti!


BESTIE MUTATE

COME SI SONO EVOLUTI I CHIMERA NEGLI ULTIMI DUE ANNI
Chimera sono una razza frutto dell'ibridazione umano-aliena, avvenuta tramite l'omonimo virus, che ha avviato ormai da tempo il progetto d'invasione del mondo e sistematica soppressione di ogni forma di vita. Partiti dall'Unione Sovietica, si sono velocemente propagati in tutta Europa e, nonostante una fastidiosa battuta d'arresto in Gran Bretagna, hanno poi spostato i loro piani di conquista verso il continente americano.
Nel corso degli anni hanno anche sviluppato nuove varianti sul tema "alieno brutto e cattivo", che si sono aggiunte a Ibridi, Teste d'acciaio, Golia e compagni. Ma le stesse creature di ritorno dal primo episodio vantano netti miglioramenti in termini di rappresentazione grafica, davvero più curata e ricca di dettagli e animazioni. I Chimera "base", soprattutto, godono di nuova linfa e sembrano sinceramente molto meno piatti e banali rispetto alle creature che popolavano Fall of Man.

MEZZI MORTI, BESTIONI E FIGLI ILLEGITTIMI
Fra i nuovi Chimera in assoluto più fastidiosi da affrontare ci sono sicuramente i Grim, sorta di zombi che ricordano un po' gli umani parzialmente convertiti del primo episodio. La differenza sta nel fatto che questi, oltre ad attaccare in gruppo, arrivano a valanga, correndo come pazzi e travolgendo il povero Nathan di calci e pugni. Abbastanza innocui se presi uno per volta, devastanti nel mettere alle corde il giocatore quando attaccano in gran numero negli spazi chiusi.
Le ambientazioni che li vedono protagonisti sono dominate da una bella atmosfera in stile "survival horror", con corridoi e ampi saloni immersi nel buio invasi dai bozzoli che li contengono. Non si sa mai da quale bozzolo possano uscire Grim e la tensione sale velocemente alle stelle. Ulteriore variante sul tema degli "pseudo-convertiti" sono le Sanguisughe, anch'esse dedite alla corsa forsennata, ma dotate dell'abilità di generare un campo energetico e della fastidiosa tendenza a farsi esplodere in stile kamikaze.
Se spostiamo l'obiettivo sui Chimera "militarizzati", vale subito la pena puntare sui Devastatori, esseri corazzati dalle dimensioni assolutamente rispettabili. Questi bestioni se ne vanno in giro agitando uno scudo di energia dalla notevole importanza tattica, che permette loro di fare da barriera nel guidare gli assalti delle truppe Chimera. Oltre a proteggere i propri fucilieri, facendoli avanzare un po' alla volta dietro il loro scudo, i Devastatori sono anche dei fenomenali attaccanti, che si avvicinano di corsa e ben riparati per poi attaccare il nemico con un corpo a corpo devastante.
E a proposito di corpo a corpo devastanti, un'altra novità letale in forze ai Chimera sono i Camaleonti, dei bestioni selvaggi abbastanza palesemente ricalcati sul modello cinematografico dei Predator. Sono cacciatori invisibili, che si mimetizzano con l'ambiente e si aggirano alla ricerca di prede da uccidere con un unico colpo letale. La loro presenza viene rivelata da grugniti e rumore di passi pesanti, oltre che dal fatto che il mirino si colora comunque di rosso nell'inquadrarli, anche mentre sono invisibili. Questi bestioni rappresentano sicuramente una bella idea (per quanto "copiata") e al primo incontro regalano momenti di grande tensione. Purtroppo, la loro natura totalmente fissa - si trovano sempre nelle stesse posizioni - e il fatto che uccidano il giocatore invariabilmente al primo attacco li rendono un fastidioso esercizio di "trial & error".

TRUPPE MECCANIZZATE E GIGANTI ASSORTITI
I Chimera a quanto pare si sono impegnati a costruire nuovi modi per generare dolore fisico nel nemico senza dover scendere in campo in prima persona e i risultati sono alcune fra le macchine più letali che si siano mai viste. Per esempio i droni, soldati meccanici volanti dediti all'inseguimento sistematico e assolutamente fastidioso del nemico, che viene abbattuto a colpi d'arma da fuoco. Se i droni da caccia sono abbastanza semplici da gestire, a patto di non farsi sopraffare dal numero, i droni d'attacco sanno essere molto pericolosi, per l'utilizzo di armi esplosive e, soprattutto, grazie allo scudo energetico molto resistente dietro cui si riparano.
Come dimostra l'incontro iniziale col Goliath, enorme mezzo meccanico da abbattere a colpi di lanciarazzi, Resistance 2 segue la filosofia del "più grosso e più cattivo" e mette in scena un discreto numero di bestioni dalle dimensioni ragguardevoli. Molti avranno sicuramente visto il trailer dedicato al Leviatano, una creatura alta oltre novanta metri che si aggira fra i palazzi di Chicago. Purtroppo si tratta di un mostro che esemplifica al meglio la natura di almeno una parte dei boss contenuti nel gioco. Impressionanti per dimensioni e fattura, di fatto colpiscono al primo impatto, ma non riescono a dare una reale sensazione di pericolo e di sfida per la natura troppo guidata degli scontri. Nel combattere il Leviatano si passa praticamente tutto il tempo a spostarsi in giro attivando eventi particolari e seguendo le istruzioni che ci vengono date. Non c'è improvvisazione e alla fin fine sembra di stare affrontando una versione leggermente più interattiva dei soliti "quick time event".
In ogni caso, di bestioni nel gioco ce ne sono parecchi, sono quasi tutti boss che dettano il ritmo caratterizzando importanti punti di passaggio e alcuni, come per esempio il quadrupede al napalm chiamato Mauler, vengono affrontati in contesti più liberi e di fatto appassionanti.


L'ODISSEA DI NATHAN HALE

ATTENZIONE, IN QUESTO ARTICOLO ANALIZZIAMO LA TRAMA DI RESISTANCE 2, RIPORTANDO DETTAGLI IMPORTANTI RELATIVI ANCHE AL FINALE.

Spoiler:
INSOMNIAC METTE IN SCENA LA CADUTA DELL'UMANITA'
Resistance 2 prende il via dal punto esatto nel quale s'interrompeva il primo episodio. Nathan Hale è sopravvissuto al vittorioso assalto alla torre principale dei Chimera in territorio britannico, infliggendo di fatto una pesante sconfitta alla belligerante razza aliena. All'improvviso, però, dei soldati di natura ignota lo circondano, immobilizzano e trasportano su un elicottero. Qui Hale viene pesantemente sedato e incontra per la prima volta il maggiore Richard Blake, assieme al quale si trova ad affrontare un attacco a sorpresa dei Chimera e assiste impotente alla fuga da una base umana di una strana creatura chiamata Daedalus.

IN LOTTA CON IL PASSATO
Dopo un prologo che svolge anche il ruolo di tutorial, il racconto si sposta in avanti di due anni. Nathan Hale è stato integrato in una squadra speciale di soldati chiamati Sentinelle, composta solo da uomini risultati immuni al virus Chimera. Del gruppo fa parte anche Joseph Capelli, che come Hale era stato incluso nello sperimentale progetto Abraham, finalizzato allo studio del virus Chimera e alla ricerca di una cura. Obiettivo principale del team nel corso del gioco sarà la sconfitta di Daedalus, creatura nata in realtà dalla mutazione del soldato Jordan Adam Sheppard, "vittima" delle sperimentazioni operate dal dottor Malikov in una variante del progetto Abrahms.
Basandosi su premesse del genere, e sulla presenza di una squadra composta da tre uomini che condividono almeno in parte il dramma di Hale e lo accompagnano nel gioco, sarebbe lecito attendersi un racconto emozionante e ricco di pathos. In realtà le cose non funzionano come dovrebbero, soprattutto per la scarsa cura nella caratterizzazione dei personaggi.
Se Hale viene tutto sommato tratteggiato in maniera più ricca rispetto al primo episodio, dando vita alla figura di un eroe tragico e dannato, tutti coloro che gli ruotano attorno sono poco più che vuote marionette nelle mani degli eventi. E infatti, quando i membri del team incontrano una brutta fine mentre il giocatore tenta inutilmente di aiutarli, l'emozione suscitata è prossima allo zero. Impossibile affezionarsi a figure che è come se non ci fossero.

SENZA SPERANZA
Sul piano strettamente emotivo Resistance 2 offre il meglio quando si trova a rappresentare un mondo cupo, pessimista, privo anche solo di una piccola luce in fondo al tunnel. Gli Stati Uniti non si sono mai ripresi dalla Grande Depressione e lo scenario apocalittico dipinto dai grafici di Insomniac dà l'impressione che anche prima dell'invasione in America la vita non fosse proprio il massimo. Nei panni di Nathan Hale ci si muove calpestando uno scenario opprimente, con le enormi navi Chimera che occupano senza sosta il cielo sopra la sua testa, generando scorci mozzafiato che riescono davvero a emozionare, grazie anche a qualche picco di una colonna sonora nel complesso non eccezionale.
Altrettanto opprimente è il destino del protagonista: l'immunità al virus Chimera, infatti, si rivela come solo parziale, costringendo il nostro eroe all'assunzione di un antidoto secondo intervalli regolari. Nel corso del gioco Hale è costretto a rimandare spesso l'assunzione dell'antidoto, cedendo sempre più il passo all'avanzata del virus nel suo corpo. All'apice della battaglia giunge la sconfitta peggiore, coi suoi compagni massacrati da Daedalus e il suo corpo completamente abbandonato alla potenza devastante della malattia.
Sei settimane dopo, la situazione è ormai disperata, su larga scala come nel microcosmo del protagonista. I Chimera stanno vincendo, hanno rotto il perimetro difensivo e massacrato gli americani, ormai ridotti a soli tre milioni di persone. Il destino di Hale appare in fretta altrettanto tragico, perché il suo senso del dovere, il suo coraggio e la sua voglia di dare tutto per la causa lo hanno portato all'autodistruzione. Il virus è ormai inarrestabile e a Nathan rimane solo la possibilità di dare un senso alle sue ultime ore di vita fermando Daedalus.
La missione impossibile va a buon fine, Daedalus viene sconfitto e ancora una volta l'umanità infligge un colpo apparentemente micidiale alla flotta nemica. Ma stiamo parlando del capitolo centrale di una trilogia, le cose devono andare male per forza. E infatti, quando si dirada il fumo dell'esplosione, all'orizzonte sembra apparire una nuova minaccia, enorme e indecifrabile, sotto la quale si erge un Hale ormai totalmente trasformato in Chimera. Capelli, unico sopravvissuto delle Sentinelle, non può fare altro che abbatterlo, donandogli un destino che per certi versi ricorda quello dell'omonimo personaggio storico. E chi si aspettava l'intervento di un Deus Ex Machina pronto a curare il povero Nathan rimane a bocca asciutta (in attesa di scoprire cosa accadrà nel terzo episodio, ovvio).

TECNICHE NARRATIVE
La scelta di virare tutto sul cupo pessimismo, sull'odissea tragica di un eroe condannato al fallimento, dona a Resistance 2 un tratto abbastanza particolare e lontano da molti altri sparatutto. L'atmosfera di oppressione, di lotta contro un nemico inarrestabile che ci vede condannati alla sconfitta, è a tratti davvero palpabile ed emozionante. La figura del protagonista, seppur limitata nella caratterizzazione a una manciata di dialoghi, funziona abbastanza bene e tiene in piedi il racconto nonostante la pochezza di praticamente tutti gli altri personaggi.
La mancanza della voce narrante ascoltata due anni fa segna un netto cambio di rotta, che del resto ben si adatta al ritmo sincopato di questo nuovo episodio. Molto importanti, comunque, anche i vari file, stralci di diario e documenti scritti che ancora una volta è possibile recuperare in giro per il gioco. Aumentano la quantità di informazioni, gettano una luce diversa su alcuni personaggi e, in specifiche situazioni, svelano dettagli importanti (per esempio il destino del dottor Malikov).
In questo senso, come spesso accade, è possibile approfondire l'esperienza Resistance 2 tramite i vari siti ufficiali, a cominciare da quello dedicato al progetto Abraham, che mostra una specie di "mini telefilm" con fra l'altro una guest star come la Katee Sackhoff di Battlestar Galactica. In aggiunta, segnaliamo il sito dedicato ai cospirazionisti che vogliono svelare le trame nascoste del governo americano, la pagina di reclutamento dell'esercito e l'interfaccia web utilizzata dall'organizzazione scientifica e militare Srpa.



COOPERAZIONE E COMPETIZIONE

LE MODALITA' MULTIPLAYER DI RESISTANCE 2
Resistance: Fall of Man, al di là di tutte le critiche che si potevano muovere alla campagna di gioco in singolo, era anche (o forse soprattutto) un eccellente sparatutto online. Ricco di modalità, dotato di server dedicati in grado di accogliere un gran numero di giocatori in situazioni quasi del tutto prive di lag, appassionante e divertente. Resistance 2 ovviamente parte da queste basi per costruire un'esperienza online potenzialmente spettacolare e sicuramente molto ben pensata. Allo stato attuale non siamo stati in grado di provarla a dovere e sicuramente dedicheremo un futuro articolo all'argomento. Ma nel frattempo, queste sono le modalità proposte.

COOPERAZIONE TOTALE
Il primo episodio della serie di Insomniac si adeguava agli standard e permetteva di affrontare l'intero story mode in cooperativa, offrendo al controllo del secondo giocatore un anonimo compagno di Nathan Hale, totalmente avulso dal contesto narrativo. Questa possibilità non viene offerta da Resistance 2, e un po' ci dispiace, perché si tratta sempre di un'opzione molto gradita. Quello che abbiamo trovato al suo posto, però, è da leccarsi i baffi.
La modalità cooperativa di Resistance 2 può essere affrontata da due giocatori su schermo diviso e fino in otto tramite la connessione al PlayStation Network. Si vestono i panni degli Spectre, un team di soldati che non ha nulla a che vedere con la squadra di Nathan Hale, ed è necessario selezionare una fra le tre classi disponibili, ciascuna dotata delle sue abilità peculiari da sfruttare a fondo per crescere di livello e sbloccare nuove doti.
I soldati se ne vanno in giro muniti di mitragliatrice e scudo energetico e ovviamente accumulano punti facendo fuori gli schifosi Chimera e proteggendo i compagni. Le Forze Speciali sono munite di fucile di precisione e si portano dietro caricatori in abbondanza. Oltre ad abbattere nemici, infatti, gli appartenenti a questa classe possono accumulare punti rifornendo di proiettili gli alleati. Ci sono infine i medici, il cui obiettivo consiste nell'utilizzo di una particolare arma, che permette di estirpare forza vitale dai Chimera e donarla ai compagni umani, per curarli o per resuscitarli più velocemente di quanto possano fare gli altri. Inoltre ciascuna classe ha in dotazione una specifica abilità Berserk, attivabile dopo aver ucciso un certo numero di nemici in sequenza.
A seconda del numero di giocatori e del livello globale di esperienza, gli obiettivi da completare cambiano in maniera dinamica, pescando fra una rosa di possibili compiti abbastanza ampia. Allo stesso modo si adatta il livello di difficoltà dei combattimenti, influenzato da quantità e resistenza dei nemici.

SCONTRI GLOBALI
Resistance 2 permette addirittura a sessanta giocatori di sfidarsi contemporaneamente nelle sue arene, sfruttando un numero abbastanza ampio di mappe, ambientazioni e modalità di gioco. Oltre al solito deathmatch, totale o a squadre, sono disponibili l'ovvio Cattura la bandiera e, soprattutto, una modalità Skirmish, che divide i partecipanti in squadre di cinque elementi. Ciascun team deve dedicarsi a obiettivi specifici, che permettono di avere una precisa linea guida da seguire, sicuramente utile in un contesto dispersivo quale può essere quello di battaglie dai numeri tanto grandi. Anche nella modalità competitiva, comunque, tornano d'attualità gli obiettivi dinamici e le abilità potenziabili dei personaggi, che donano al gioco una marcia tattica in più.
Da sottolineare, infine, l'esistenza del sito www.myresistance.net, che permette di controllare in qualsiasi momento tutte le statistiche relative alla propria esperienza online, oltre che di accedere a una completa lista amici via web, sullo stile del sito ufficiale Xbox.


LA DOPPIA FACCIA DI RESISTANCE 2

RESISTANCE 2 CONVINCE SU QUASI TUTTI I FRONTI
Resistance 2 rielabora, reimpasta e potenzia tutto quanto visto nel primo episodio, dando vita a uno sparatutto di grande qualità, che probabilmente non soddisferà tutti, ma che di sicuro può convincere anche il più acerrimo degli scettici con la sua componente multiplayer.

LE AVVENTURE DI NATHAN HALE
La modalità di gioco in singolo è profondamente cambiata rispetto a quanto visto in Fall of Man. La veste grafica è più rifinita, ancora non ci convince sul piano stilistico, ma certo offre molta più carne al fuoco e una maggiore cura per il dettaglio, unita a una notevole stabilità del motore grafico anche nelle situazioni in cui riempie lo schermo con decine di nemici, alcuni dei quali sono davvero enormi.
Sul piano del gioco vero e proprio, si notano un sistema di controllo meglio organizzato e una serie di modifiche in termini di linearità, organizzazione delle battaglie e microgestione del personaggio. Complessivamente, Resistance 2 assomiglia molto più a un "Call of Duty 4 con alieni" che al primo episodio della saga di Insomniac, e se questo debba essere un pregio o un difetto sarà la storia a dirlo.
A noi è piaciuta la scansione delle battaglie, organizzata con un ritmo costante e travolgente, pieno di accelerazioni improvvise e trovate d'atmosfera. Non si può comunque fare a meno di notare una certa banalità delle situazioni proposte e una fastidiosa tendenza ad avvalersi di mezzucci per pilotare gli spostamenti del giocatore o per generare tensione. Il pensiero va ovviamente alle morti improvvise provocate da alcuni dei nemici, che tendono a generare brani di giocabilità un po' sterile.
L'intelligenza artificiale dei nemici non convince fino in fondo a causa di qualche saltuario intoppo, che li porta a incastrarsi nello scenario o al mostrare un po' troppa indecisione nel momento in cui devono scegliere se attaccare il protagonista o uno degli uomini che lo accompagnano nell'avventura. Complessivamente il livello di sfida è comunque discreto, per la scala di certe battaglie ma anche per qualcuna delle morti improvvise sopra citate. Di sicuro, anche al livello di difficoltà più basso si incontra qualche momento di crisi, per la gioia dei meno esperti, che sapranno trovare motivi di sfida anche senza doversi imbarcare in livelli di difficoltà non alla loro portata.
Luci e ombre anche per quanto riguarda l'aspetto narrativo, che punta tutto sulla situazione disperata in cui si trovano l'umanità intera e il protagonista stesso. Efficace ed evocativo nel generare sensazioni di panico, disperazione, pessimismo, Resistance 2 fallisce un po' quando si tratta di dare un senso ai personaggi coinvolti nella storia. I vari Capelli, Hawthorne, Warner, sono appena abbozzati, non vantano il benché minimo approfondimento e fanno rimpiangere i caratteri certo tagliati con l'accetta, ma tutto sommato ben più forti visti nei due Gears of War.

IL PARADISO DEL MULTIPLAYER
Dove Resistance 2 sembra in grado di convincere senza il minimo dubbio è sul fronte del multiplayer. Anche qui, Insomniac ha pescato molto in giro, riproponendo un sistema di classi e abilità simile a quanto visto in Call of Duty 4, ma ha potenziato il tutto con una modalità in grado di ospitare addirittura sessanta giocatori.
Le opzioni proposte non brillano complessivamente per fantasia, ma si cibano dell'ottima struttura cooperativa messa in piedi dagli sviluppatori. Anche nei deathmatch da sessanta partecipanti è infatti possibile dividersi in squadre da cinque elementi, che devono quindi cooperare per il conseguimento di obiettivi sempre diversi e che danno sicuramente l'idea di essere davvero un ingranaggio all'interno di una battaglia dalle enormi proporzioni.
Non manca comunque una vera e propria modalità cooperativa, che non permette di affrontare lo story mode in due, ma offre delle meccaniche di gioco create appositamente per squadre che includano fino a otto giocatori. Anche qui, il gioco propone una serie di obiettivi dinamici, che cambiano a seconda della partita e della classe raggiunta dai partecipanti, per offrire una sfida sempre nuova.


COMMENTO

Resistance 2 porta avanti la storia narrata nel primo episodio tradendone in parte le caratteristiche ludiche e rilanciandosi come uno sparatutto dall'impostazione più classica. Ricco, pieno d'azione, con qualche momento davvero riuscito, ma anche qualche fastidioso difetto, rappresenta comunque un'esperienza in single player ben realizzata. Dove il gioco Insomniac risplende davvero, però, è nella modalità multiplayer, che permette sfide da fantascienza fra decine e decine di giocatori, organizzati e coordinati tramite un ottimo sistema di cooperazione a squadre. La scena online PS3 ha insomma trovato un nuovo esponente da amare e invidiare.








Mie impressioni


Quote:
Il gioco nel complesso mi è sembrato molto buono. In certi punti mi ha ricordato vagamente HL2, nel senso che non ci sono mai punti noiosi; al contrario, alcuni sono davvero divertenti da giocare e rigiocare. A differenza del primo, RES2 ha un pò preso la piega lineare e scriptata dei vari COD (la cosa forse più assurda è che si riesce sempre a trovare l'arma giusta nel momento giusto se si cerca bene), ma con una differenza sostanziale: in COD i nemici sono sempre infiniti e si riesce ad andare avanti solo mettendo i piedi nel classico punto di avanzamento; qui le cose sono un tantino diverse, ovvero i nemici sono sì tanti (in alcuni punti resterete di stucco) ma prima o poi si riesce ad ammazzarli tutti. Sempre rispetto al primo capitolo, questo mi è sembrato più facile a difficoltà difficile; ma non ritengo che questo sia dovuto all'IA che secondo alcuni è più bassa (anzi, ibridi a parte, gli altri tipi di Chimera riescono ad essere molto aggressivi, vedi i Devastatori; anche se le Teste d'Acciaio che nel primo erano davvero implacabili qui sono meno aggressivi), piuttosto all'energia vitale che nel primo si rigenerava con i kit, mentre adesso basta mettersi al riparo e attendere qualche secondo. Le armi invece mi sono parse migliori del primo capitolo, anche se sono più classiche. La trama è ben fatta, e sarebbe stata davvero superba se fosse stata raccontata un pò meglio, magari da personaggi meno anonimi e sottotono. Consiglio però di cercare a fondo i documenti in giro per i livelli: chiariscono molti aspetti oscuri che video e gioco in sè non fanno. Tecnicamente parlando, il gioco, a mio parere, non ha nè alti nè bassi. Non stupisce ma non disdegna allo stesso tempo. I nemici sono realizzati in maniera magistrale (vedi ad esempio il Leviathan), le armi idem, e anche gli umani non sono male. La fisica a volte è un pò strana, ma nulla di grave. Sottolineo che in certe situazioni si muovono anche 30 personaggi sullo schermo, ma il gioco è totalmente esente da cali di frame-rate. Se la parte tecnica non stupisce, quella artistica non merita le stesse considerazioni. Alcune ambientazioni sono davvero molto belle e curate, e come il primo gli esterni la fanno da padrone sugli interni. Anche se c'è da dire che i livelli ambientati nelle roccaforti Chimera hanno la loro suggestione. Le musiche non mi hanno convinto molto... I soliti motivetti militari alla COD (grazie a Dio in COD5 hanno messo delle musiche electronic/metal davvero molto migliori e appaganti). Il doppiaggio è nella norma. Il finale è abbastanza imprevedibile invece. Che dire, per la parte in single io sono indeciso tra un 8,5 e un 9, anche se a prima vista credo che la componente multiplayer non sia affatto trascurabile in questo gioco; e potrebbe essere proprio quest'ultima a far lievitare il voto. Vi consiglio, se siete indecisi nell'acquisto, di leggere la recensione di nextgame.it: mi trovo d'accordo quasi con tutto.
Quote:
L'online è spettacolare!!! Ve lo descrivo.

Ci sono 4 modalità di gioco: Deathmatch singolo, a squadre, Nucleo e Schermaglia. Le prime due non hanno bisogno di presentazioni, mentre Nucleo non è altro che un Cattura la Bandiera con la variante che però il portatore non può usare armi. Con Schermaglia, invece, viene il bello.
Avete presente QG di COD4? Ecco, essenzialmente è la stessa cosa, ma mentre lì ci sono solo due squadre e l'unica cosa da fare è aggiudicarsi i punti di controllo, qui le squadre possono arrivare anche fino a 12 (formate da 5 giocatori ciascuna) e hanno obiettivi diversi ed intrecciati. Gli obiettivi in genere sono: conquistare un punto di controllo, difenderlo, raggiungere una certa posizione entro un determinato tempo, uccidere un giocatore avversario, difendere un componente del gruppo. Il tutto non è affatto caotico come può sembrare, anzi! Ogni squadra ha il suo obiettivo e nascono dei combattimenti furiosissmi a volte. Ora parliamo del sistema di esperienza. Ogni giocatore può configurare la sua controparte umana e quella Chimera. Oltre alle varie personalizzazioni estetiche, si può scegliere un kit di armi (che prevede un'arma primaria a scelta, una granata e la Magnum come arma secondaria) e un potenziamento che ricorda vagamente quelli di COD4. A differenza di quest'ultimo però, qui il potenziamento può essere attivato solo entrando in modalità Berserk, che in genere si ottiene uccidendo nemici o completando obiettivi. Premendo la freccia giù, si attiva per un certo lasso di tempo il potenziamento, che può consistere in danni raddoppiati, scudo, rigenerazione salute, corsa più veloce, visione oltre i muri, invisibilità (cattivissimo, ma devo ancora sbloccarlo!). Ovviamente non tutti i potenziamenti sono disponibili all'inizio, ma vanno sbloccati salendo di livello. Aggiungo anche che quasi tutti i potenziamenti hanno effetto anche sugli alleati, rendendo il gioco assai tattico da questo punto di vista.
L'online è totalmente esente da lag (anche con 60 giocatori non fa una piega), si possono ricercare le partite in base a diversi criteri, ed è facile ed immediato buttarsi subito nell'azione.

Io ho anche creato un clan, HWUpgrade, la tag è HWU, chi fosse interessato si aggiunga (il clan è aperto a tutti), oppure lo aggiungo io.

Ci sono anche per chi volesse fare una cooperativa (che deve essere altrettanto spettacolare).
Ah, il voto del gioco si è decisamente alzato adesso: un 9+ ce l'ha tutto, ma anche un 9,5...
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Old 07-12-2008, 13:11   #2
bagnino89
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Old 07-12-2008, 13:22   #3
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Old 07-12-2008, 13:23   #4
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Old 07-12-2008, 13:25   #5
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Io lo trovo un gioco molto soddisfacente. Molto meglio di COD WOW che alla fine è sempre la stessa minestra (qualcuno potrebbe dire che è una minestra sempre buona, però...), imho.
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Old 07-12-2008, 13:28   #6
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Old 07-12-2008, 13:28   #7
Pecio84
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Io lo trovo un gioco molto soddisfacente. Molto meglio di COD WOW che alla fine è sempre la stessa minestra (qualcuno potrebbe dire che è una minestra sempre buona, però...), imho.
A me COD non piace, e gli sparatutto li preferisco in "seconda" persona tipo GRAW o GOW, però il primo resistance, sopratutto online, mi era piaciuto parecchio, per cui sono combattuto, spero di potermelo far prestare un paio di giorni per testarlo
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Old 07-12-2008, 13:29   #8
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A me COD non piace, e gli sparatutto li preferisco in "seconda" persona tipo GRAW o GOW, però il primo resistance, sopratutto online, mi era piaciuto parecchio, per cui sono combattuto, spero di potermelo far prestare un paio di giorni per testarlo
Se il primo ti era piaciuto per l'online, allora questo lo adorerai.




PS: Se mi date i vostri nomi utente e tag PSN, vi aggiungo alla lista e al clan, così giochiamo online.
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Old 07-12-2008, 13:40   #9
killerbox
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Io lo trovo un gioco molto soddisfacente. Molto meglio di COD WOW che alla fine è sempre la stessa minestra (qualcuno potrebbe dire che è una minestra sempre buona, però...), imho.
BUON GIOCO comprato al lancio ... ma COD è COD per me ....
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Old 07-12-2008, 13:51   #10
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Sto facendo il single; per quanto riguarda il multi non mi piace, troppo frenetico. Come già detto da qualcuno, COD è COD
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Old 07-12-2008, 14:00   #11
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Sto facendo il single; per quanto riguarda il multi non mi piace, troppo frenetico. Come già detto da qualcuno, COD è COD
Sulla frenesia quoto. Qui la parola "camperare" non esiste.
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Old 07-12-2008, 14:13   #12
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Old 07-12-2008, 18:46   #13
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Ok, devo proprio dirlo: questo è il gioco definitivo. Se la modalità Competizione è già di suo assuefante, la Cooperativa è proprio una droga. In cosa consiste? Semplicissimo: fino ad 8 giocatori che devono muoversi in un'enorme mappa completando vari obiettivi e annientando VALANGHE di Chimera. Il bello è che si può scegliere tra 3 classi: il soldato, tamarrissimo col Wright, in grado di generare un utilissimo scudo; il medico, che fa pochi danni, ma è in grado di curare e di resusictare più velocemente i compagni; le forze speciali (con cui io sto salendo di livello), armate di Marksman, che fanno tanti tanti danni e possono rifornire di munizioni i compagni. E non pensate che sia semplice: senza cooperazione fra le varie classi, il game over è assicurato. Anche qui vale il discorso Berserk e potenziamenti, ovviamente.

Grazie Insomniac
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Old 07-12-2008, 21:37   #14
killerbox
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Ok, devo proprio dirlo: questo è il gioco definitivo. Se la modalità Competizione è già di suo assuefante, la Cooperativa è proprio una droga. In cosa consiste? Semplicissimo: fino ad 8 giocatori che devono muoversi in un'enorme mappa completando vari obiettivi e annientando VALANGHE di Chimera. Il bello è che si può scegliere tra 3 classi: il soldato, tamarrissimo col Wright, in grado di generare un utilissimo scudo; il medico, che fa pochi danni, ma è in grado di curare e di resusictare più velocemente i compagni; le forze speciali (con cui io sto salendo di livello), armate di Marksman, che fanno tanti tanti danni e possono rifornire di munizioni i compagni. E non pensate che sia semplice: senza cooperazione fra le varie classi, il game over è assicurato. Anche qui vale il discorso Berserk e potenziamenti, ovviamente.

Grazie Insomniac
questa modalità la devo provare ...
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Old 07-12-2008, 23:28   #15
DonCry
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Dunque, qualche altra considerazione sul gioco, alcune positive altre negative.

Partiamo dalle positive...ho provato la modalità cooperativa, ed è davvero spettacolare! Adrenalinica come poche, divertente a prescindere dalla classe, veramente fatta bene!
Le altre modalità multi non sono male ma nulla di che...ho provato qualche megascontro a obiettivi dove si è suddivisi in squadrette, e tutto sommato è divertente.
Peggio invece i vari deathmatch, troppo frenetici e con la mappa dei nemici in alto a sx non è che ci si possa inventare chissà che numeri.

Le note negative invece riguardano ancora la grafica...ho fatto il pezzo nella foresta e ho passato il villaggio...che dire, le chiazze di pummarola in terra abbondavano, il colpo d'occhio della foresta non faceva di certo gridare al miracolo e il villaggio è veramente triste.
Questo motore punta decisamente sui numeri, regge tantissima roba su schermo senza il minimo calo...ma quanto a qualità dei singoli oggetti e illuminazione lascia abbastanza desiderare.

Peccato, perchè la parte finale del primo capitolo (con il cielo arancione, il ponte con le astronavi sopra di esso, navette che sfrecciano in cielo e le esplosioni sullo sfondo) era stupenda, sono stato un due minuti buoni a gustarmi la vista.
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Old 07-12-2008, 23:40   #16
Luca T
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In effetti ha davvero molti alti e bassi graficamente, a volte è stupendo altre sembra tirato via!

In generale comunque lo apprenzo sempre di più col tempo!

Imho ottima
Spoiler:
la trovata dello sciame
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Old 08-12-2008, 09:52   #17
studentediiin
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preso, ottimo direi, ma alcuni particolari grafici non mi convincono, come le bombole sulla schiena dei chimera: mentre nel primo episodio mostravano delle bolle al loro interno che si muovevano adesso sono tutte gialle e statiche cosa che mi è spiccata subito agli occhi..
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Old 08-12-2008, 11:43   #18
R@nda
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Oh dite quello che volete....ma gioco online dai tempi di Quake1 e un net code così non l'ho mai visto, mai! Non uno scatto, non un lag, spari e colpisci come se stessi giocando in locale, quando a schermo ci sono centinaia di cose che si muovono e che sparano addosso il finimondo.

P.s.
Bagnino io ho fatto il Clan nel forum dei reietti ( ) e ci siamo invitati a vicenda, lol.

E poi non ho ancora capito come unirmi in partita con la lista amici/clan....mbho?
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Robert Charles Wilson : Spin

Ultima modifica di R@nda : 08-12-2008 alle 11:50.
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Old 08-12-2008, 12:13   #19
[000]RedHawk
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Messaggi: 15
se qualcuno vuole fare due spari il mio psn è: r3dhawk_

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Old 08-12-2008, 16:32   #20
TheZeb
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Iscritto.. terminato oggi il single .. bellissima la modalità cooperativa a 8
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