ASUS Advanced BTF: basta cavi in vista, assemblare un bel PC è un gioco da ragazzi

Advanced BTF (Back To Future) è l'evoluzione dell'ecosistema di componenti ASUS che permette di realizzare PC belli e anche molto potenti, liberi dai cavi in vista. Non solo schede madri con connettori sul retro o case compatibili, ma anche una RTX 4090 innovativa che sembra alimentata senza cavi.
di Manolo De Agostini pubblicato il 23 Maggio 2024 nel canale Schede Madri e chipsetROGASUS
Quando sento parlare di Back To Future (BTF) mi viene da pensare alla bellissima trilogia di Ritorno al futuro (Back To The Future) con Michael J. Fox e Christopher Lloyd e al suo spirito scanzonato che mette di buonumore.
Lo stesso sentimento lo provo quando riesco ad assemblare un PC in cui i cavi si vedono il meno possibile perché, se da una parte prediligo sopra a ogni cosa la potenza, i case moderni con finestra espongono i componenti e, tra design aggressivi e luci LED, è bello metterli in risalto. Peccato che tutti i componenti necessitino, chi più o chi meno, di cavi di collegamento che, uno dopo l'altro, fanno una bella matassa che non sempre è possibile districare e nascondere.
ASUS Advanced Back To Future (BTF), finalmente un PC ordinato senza cavi in vista
Ovviare a questo problema è l'obiettivo dei componenti ASUS Back To Future (BTF) che, richiamando il concetto di parte posteriore (Back) e futuro (Future), vogliono facilitarci la vita nel (finora) arduo compito di mettere l'hardware in primo piano.
ASUS BTF consiste di una serie di componenti studiati per spostare sul retro del PC tutti i cavi che di solito affollano la parte visibile dalla finestra laterale del case: l'aggiunta del termine "Advanced" rappresenta uno step in più che approfondiremo più avanti. BTF non può che partire dal case e per darci la possibilità di testare con mano l'ecosistema BTF, ASUS ci ha inviato il ROG Hyperion GR701 BTF Edition.
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Il ROG Hyperion GR701 è il case di punta di ASUS e una nostra vecchia conoscenza: avevamo già avuto modo di apprezzarlo in passato, con tutti i dettagli che potete trovare in questo articolo. Nell'accezione BTF c'è un importante cambiamento che riguarda il vassoio della motherboard, dotato delle necessarie aperture per permettere il collegamento dei cavi ai connettori posizionati nella parte posteriore della scheda madre.
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È importante sottolineare infatti che BTF non significa addio ai cavi, ma solo nasconderli meglio (e, fidatevi, non è poco). Veniamo quindi alla scheda madre, il centro di tutto. Per assemblare un PC ASUS BTF abbiamo usato una ROG MAXIMUS Z790 HERO BTF Edition, motherboard di fascia altissima per CPU Core di 12a, 13a e 14a generazione che, come potete vedere dalle foto, frontalmente conserva solo un connettore a 4 pin frontale nell'angolo destro superiore: il 24 pin della motherboard, i connettori EPS, quelli USB, quelli SATA, quelli delle ventole e tutto il resto sono nella parte posteriore della scheda madre, invisibili agli occhi.
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Tolta la copertura del vano e posizionato l'alimentatore, non rimane quindi che collegare i cavi sul retro della motherboard. Emerge subito la pulizia della parte frontale, ma è solo inserendo la scheda video che secondo noi emerge la potenza del progetto ASUS BTF in tutta la sua potenzialità, ovvero quell'Advanced che rappresenta la piena maturazione del concetto BTF.
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Al fine di eliminare i cavi di alimentazione visibili dalle schede video, persino sulle configurazioni più esigenti, ASUS si è letteralmente inventata un nuovo modo per alimentare la GPU. Insieme ai componenti già citati, l'azienda ci ha invitato una ROG Strix GeForce RTX 4090 BTF OC Edition, una scheda video che non ha nulla da invidiare alla ROG Strix RTX 4090 tradizionale.
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Siamo abituati a vedere schede video con uno o più connettori a 6/8 pin, da sempre un pugno in un occhio – ma necessario – per alimentare le GPU più potenti.
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Solo con le GeForce RTX 4000 abbiamo assistito all'introduzione di un unico connettore a 16 pin (o 12+4 pin se preferite), capace di portare energia in abbondanza con un singolo cavo anche alla RTX 4090.
Un passo avanti, non c'è che dire, ma ASUS si è spinta oltre: come potete vedere, la scheda video RTX 4090 BFT prevede accanto al connettore PCI Express un altro connettore, ed è da lì che passa l'alimentazione che permette alla GPU di non avere connettori visibili. Quel connettore s'inserisce sulla motherboard BTF Z790 nel "Graphics Card High-Power (GC-HPWR) Gold Finger", in breve GC-HPWR, ed è lui che ha il compito di conferire la gran parte della potenza alla RTX 4090 BTF. Come ci riesce?
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Per far sì che tutto funzioni a dovere, tra i connettori posteriori presenti sulla motherboard spicca sul lato sinistro quello a 16 pin che abbiamo visto finora sulle GPU di fascia alta GeForce RTX 4000. È lì quindi che va collegato un cavo diretto dall'alimentatore, in modo da alimentare la potente RTX 4090.
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Nel PC assemblato l'unico componente privo di soluzioni per eliminare i cavi dalla nostra vista è il dissipatore a liquido, ma fortunatamente ASUS ha "limitato i danni", in quanto tolti i cavi delle ventole sul radiatore che si possono far slittare nella parte posteriore, il ROG Strix LC III 360 ARGB ha solo due cavi che fuoriescono dalla testata: quello USB relativo al display e il 4 pin che si collega al connettore per la pompa deputato. Ovviamente, siamo riusciti a connetterli facilmente nella parte posteriore.
Risultato raggiunto con poco sforzo
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Con i componenti appartenenti alla linea Advanced Back To Future (BTF) di ASUS, anche i più disorganizzati possono realizzare PC belli da vedere con facilità, liberi da cavi visibili dalla finestra laterale del case.
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L'esperienza di montaggio del PC rimane pressoché inalterata, perché i connettori ancora non sono spariti per magia, ma solo spostati sul retro: un cambiamento che però fa tutta la differenza del mondo per chi vuole avere un PC bello e ordinato senza pensieri.
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Degno di nota il lavoro svolta da ASUS sulla RTX 4090 BTF, in quanto si è inventata (o meglio, ha adattato ai desktop lo standard HPCE del mondo server) un nuovo connettore per il collegamento alla motherboard tramite cui veicolare l'alimentatore alla GPU.
ASUS BTF, un ecosistema aperto e alla portata di tutti
ASUS ci ha inviato componenti che sono al top del mercato e sebbene l'ecosistema BTF sia in costante espansione, già oggi non è necessario spendere un patrimonio per toccare con mano i benefici di una rivoluzione che speriamo sarà messa a sistema dall'intero settore.
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ASUS BTF è un ecosistema completo ed aperto, ovvero altri brand lo stanno abbracciando e propongo già soluzioni "BTF compatibili"; ci vengono in mente per esempio le proposte Corsair 2500/X e 6500D/X, ma altri brand fanno parte della "BTF Alliance".
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La stessa ASUS non ha creato solo il ROG Hyperion GR701 BTF Edition, la ROG MAXIMUS Z790 HERO BTF Edition o la ROG Strix GeForce RTX 4090 BTF OC Edition, componenti che sono al vertice del settore e si fanno pagare caro.
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A prezzi più contenuti c'è quella che possiamo definire "TUF Gaming White Edition", basata su un case TUF Gaming GT302 ARGB, una scheda madre TUF GAMING Z790-BTF WIFI e una ASUS TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF White OC Edition: una configurazione di tutto rispetto, di bianco vestita e a prezzi più popolari.
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Non solo, chi vuole realizzare una soluzione BTF "1.0" e ancora più economica può farlo puntando sui case ASUS A21 / ASUS A21 PLUS e la scheda madre TUF GAMING B760M-BTF WIFI - in questo la scheda video che collegherete, però, avrà i connettori in bella vista: solo la parte di alimentazione della scheda madre e CPU, nonché gli altri connettori sono stati spostati sul retro.
I brand che fanno parte della BTF Alliance
A ogni modo, un aspetto importante dell'ecosistema BTF di ASUS è che non c'è troppa differenza di prezzo con le proposte in formato tradizionale e il surplus oggi richiesto scenderà con la diffusione e l'adozione da parte del mercato.
Dulcis in fundo, segnaliamo che in alternativa al dissipatore a liquido AIO da noi usato c'è anche la possibilità di optare per creare un sistema ancora più pulito optando per una soluzione come il waterblock custom come il ROG RYUJIN III WB.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto lo vedo più difficile.
A parte il fatto che per far passare i tubi devi fare un buco nella mobo riprogettando le piste dei collegamenti elettrici (che hanno anche problemi di lunghezza) che sono multistrato.
I tubi sono spessi e devono arrivare al radiatore. Dovresti quindi prevedere un vano di almeno 4cm sul retro delle mobo (per far passare tubi e fili) sperando che i connettori del radiatore non siano in corrispondenza dei connettori della mobo, altrimenti gli spazi necessari aumentano ancora.
Senza contare la curva ad 180 gradi che dal waterblock dovrebbe fare il tubo per arrivare dietro.... NO, vedo troppi contro sul mettere i tubi dietro.
A parte il fatto che per far passare i tubi devi fare un buco nella mobo riprogettando le piste dei collegamenti elettrici (che hanno anche problemi di lunghezza) che sono multistrato.
I tubi sono spessi e devono arrivare al radiatore. Dovresti quindi prevedere un vano di almeno 4cm sul retro delle mobo (per far passare tubi e fili) sperando che i connettori del radiatore non siano in corrispondenza dei connettori della mobo, altrimenti gli spazi necessari aumentano ancora.
Senza contare la curva ad 180 gradi che dal waterblock dovrebbe fare il tubo per arrivare dietro.... NO, vedo troppi contro sul mettere i tubi dietro.
Guarda che esiste. Non so se è già in commercio, però: https://www.tomshardware.com/news/c...ind-motherboard
Molto difficile. Tra le caratteristiche di queste mother c'è una lista di compatibilità coi case, un po' come la QVL per le ram.
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