Intelligenza artificiale per tutti, ma ne siamo davvero sicuri?

Non si parla che di intelligenza artificiale e di come questa verrà supportata dalle differenti architetture hardware in commercio. Tanto Hype, ma quanta sostanza per il pubblico dei consumatori finali?
di Paolo Corsini pubblicata il 16 Giugno 2024, alle 09:17 nel canale SistemiIntelligenza Artificiale
Da circa un anno a questa parte in tutti gli annunci di nuove soluzioni hardware disponibili sul mercato c'è stato un tema comune al centro della comunicazione di tutte le aziende: quello dell'intelligenza artificiale, o più specificamente della capacità per le nuove proposte hardware di elaborare più velocemente e in modo più efficiente calcoli legati all'IA.
E' questo un trend ben evidente, spinto recentemente dall'annuncio di Microsoft legato ai Copilot PC e all'intero ecosistema che queste soluzioni andranno a offrire ai consumatori. C'è però da capire quanto l'implementazione di logica di calcolo specifica per l'intelligenza artificiale avrà ricadute dirette sull'esperienza d'uso dei PC, e più in generale dei device, nell'utilizzo abituale dei consumatori.
L'impressione, infatti, è che queste funzionalità siano indubbiamente utili ed efficienti ma che la loro ricaduta pratica non sia, quantomeno al momento attuale, di così ampio respiro come si potrebbe attendere dai proclami dei produttori.
In Hardware Upgrade siamo fan dell'evoluzione tecnologica e nel corso degli oltre 25 anni di attività online abbiamo avuto la fortuna di vedere tecnologie estremamente interessanti guadagnare spazio e trasformarsi da proposte di nicchia a elementi che sono imprescindibili nell'utilizzo quotidiano. L'esempio più semplice e immediato è quello degli smartphone, ma come non tralasciare il mondo dei notebook che inizialmente era relegato solo ai professionisti dotati di ampio budget e specifiche necessità d'uso mentre oggi è la via preferenziale per chiunque per abbracciare il mondo dei personal computer.
Non ho dubbi che questo avverrà anche per l'intelligenza artificiale, con la dicotomia tra da un lato le elaborazioni svolte nei grandi datacenter sempre più ampi e ricchi di potenza di elaborazione e dall'altro quello che viene svolto nell'edge, cioè in ogni dispositivo tra le mani di un utente finale. E' a questi che le aziende consumer guardano con sempre maggiore attenzione rimarcando in ogni modo, anche nei nomi dei prodotti, la presenza di logica dedicata all'intelligenza artificiale.
D'altro canto, l'IA nel mondo consumer nei singoli dispositivi deve andare oltre il fornire qualche funzione automatizzata all'interno di specifici programmi, o ben definite operazioni, diventando sempre più uno strumento a servizio delle differenti necessità del consumatore. Così del resto è stato per un po' tutte le periferiche e le tecnologie che hanno caratterizzato il mercato dell'ICT negli ultimi 25 anni: pensando agli smartphone, dai pattern d'utilizzo piuttosto standardizzati dei primi modelli siamo arrivati oggi a una fruizione che è molto diversa da consumatore a consumatore, pur con un di fatto una sostanziale uniformità dei differenti smartphone in commercio.
L'augurio è quindi che l'intelligenza artificiale e la logica dedicata per elaborarla al meglio si trasformi da una feature utile per una comunicazione marketing efficace a un qualcosa che sia imprescindibile, per assicurare un'esperienza d'uso sempre più ricca e completa per l'utilizzatore finale. Come arrivare a questo ce lo dirà il tempo e la direzione che i colossi dell'ICT vorranno intraprendere per il futuro dei propri prodotti.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAttualmente, in molti casi, un testo generato con IA non è altro che un mesh dei primi tre link della ricerca. Solo che consuma 10 volte di più.
Personalmente non ho trovato utile IA a livelli imprescindibili. In un caso su 10 è risultata veramente utile.
Non sto dicendo che non serva, ma servono casi d'uso benj specifici. Capisco che per il fotoritocco è spettacolare anche se direttamente non l'ho provata.
Adesso però in alcuni casi si va oltre e la si mette anche dove non serve. A quando la caffettiera con IA?
https://www.remoteitalia.com/blog/t...-ia-del-futuro/
Film Horror con Willy Smith in cui un entità mutaforma con faccia di willy smit mangiava un piatto di noodle che cambiava nel tempo...
A persona che mangia un piatto di noodles in cui si fatica a capire che è AI, in meno di 4 anni...
A riguardo, io ho "scoperto" questo pochi giorni fa, e sia il plugin che il programma base (Krita) sono opensource: https://github.com/Acly/krita-ai-diffusion
Siamo in pieno uragano marketing "IA".
Adesso qualunque cosa per vendere deve avere la parola "IA" all'interno.
Ti ricordo alcuni uragani marketing del passato di intensità pari o minore:
- QUANTISTICO
- GRAFENE
- XP
- MULTIMEDIALE
Ad ogni modo, parlando di IA, io credo che finira' tutto a bolle di sapone. Tanto bla bla bla nell'ultimo anno e mezzo ma è ovvio che si tratta solo di aria fritta, priva di consistenza. La IA fara' la stessa brutta fine della realta' virtuale e del metaverso, la gente si rendera' conto che non serve a un kaiser e che non è nulla di nuovo. La IA è semplicemente quello che i computer gia' fanno da oltre 40 anni a questa parte: capacita' di calcolo e automazione. Era IA gia' quella di The Chessmaster per NES che nel lontano 1989 muoveva cavalli e alfieri meglio di noi umani, dandoci scacco matto. L'euforia odierna per la IA è pura esaltazione.
Però così stai ridicolizzando e semplificando i progressi che gli algoritmi hanno fatto in questi 30+ anni.
Che AI sia impiegata, o sbandierata, in settori dove se ne può fare tranquillamente a meno è fuori discussione
AR/Metàverso o il Digital Twin non sono tecnologie inutili semplicemente in anticipo. Senza contare che se applicassimo gli sviluppi tecnologici senza preoccuparci delle ricadute sociali avremmo problemi piuttosto gravi
Ad ogni modo, parlando di IA, io credo che finira' tutto a bolle di sapone. Tanto bla bla bla nell'ultimo anno e mezzo ma è ovvio che si tratta solo di aria fritta, priva di consistenza. La IA fara' la stessa brutta fine della realta' virtuale e del metaverso, la gente si rendera' conto che non serve a un kaiser e che non è nulla di nuovo. La IA è semplicemente quello che i computer gia' fanno da oltre 40 anni a questa parte: capacita' di calcolo e automazione. Era IA gia' quella di The Chessmaster per NES che nel lontano 1989 muoveva cavalli e alfieri meglio di noi umani, dandoci scacco matto. L'euforia odierna per la IA è pura esaltazione.
Vedo che hai capito tutto di come funziona un modello di IA e il machine learning. La differenza rispetto ad un modello " stupido " è che l'IA impara e si adegua al problema che deve risolvere in base ai dati che analizza e alle variabili contenute. Gli altri algoritmi sono " statici " visto che lavorano esclusivamente in un contesto di dati e variabili definito a priori.
Il tanto " bla bla bla " non è poi così aria fritta in alcuni ambiti lavorativi visto che una IA ben addestrata può benissimo sostituire centinaia di impiegati e/o figure tecniche e parecchie aziende ci stanno facendo più di un pensierino.
Poi come detto, l'IA sta portando risultati notevoli in ambito business e industriale. Mentre in ambito consumer, sia per una minore necessità da parte dell'utente, sia per una difficoltà di monetizzare la funzionalità, ci vorrà ancora un po' di tempo.
L'unica applicazione che a breve potrà avere successo saranno una nuova generazione di assistenti personali.
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