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#21 |
Senior Member
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
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i condensatori non prenderli elettrolitici. |
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#23 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
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si rovinano? |
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2358
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![]() vi chiedo anche un'altra cosa già che ci sono... si può modificare il circuito in modo che... lo spiego con un esempio perché non riesco a fare altrimenti ![]() supponiamo di avere un led rosso e uno verde. l'oscillazione astabile fa in modo che ogni tot tempo (supponiamo un'ora) il led rosso si accenda per 5 secondi. io voglio che il led verde, si accenda 3 secondi dopo il led rosso, e rimanga acceso insieme ad esso... Si lo so è un po' un casino.. per quello all'inizio volevo usare metodi meccanici... per cose del genere sono molto più semplici ![]() |
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#26 |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2010
Messaggi: 91
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questo è uno schema per 12 ore... non penso che ti ci voglia tanto per raddoppiarne la durate se serve, non ti serve nemmeno tanta precisione...
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#27 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
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non pensavo che il 555 arrivasse a tanto.. lol io sono partito prevenuto convinto che il 555 avesse un limite alto... ahah
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#28 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
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![]() quando il chip viene utilizzato per un astabile, la configurazione "da libro di testo" è simile a questa: ![]() dove la tensione è quella ai capi di un condensatore, C1 che si carica attraverso la resistenza R1+R2 e si scarica attraverso La resistenza R2 per cui fissando R2 definisci il tempo necessario alla scarica ( da V_alto a V_basso) fissando R1 definisci il tempo necessario alla carica ( da V_basso a V_alto). Ma se tieni presente la cosa vedi che R2*C1 non è altro che una costante di tempo, e (R1+R2)*C1 è l'altra costante di tempo, esattamente come per il multivibratore a 2 transistor. Quote:
Quote:
![]() il multivibratore a transistori che hai sopra è spiegato qui: http://www.microst.it/Tutorial/astabile_3.html le tensioni che ottieni su quel circuito le hai qui ![]() http://www.microst.it/Tutorial/astabile_4.html dove vedi che quando si attiva il transistor Tr1 ( tensione di collettore a zero ) Tr2 è inattivo e viceversa per cui puoi fissare il duty cycle in modo che la tensione di collettore di uno dei due transistor resti alta per 5 secondi e poi ritorni bassa, ma l'altro transistor avrà un comportamento ribaltato e non può essere diversamente. a questo punto puoi decidere di usare uno dei due rami per pilotare un "circuito" che attivi i due diodi in sequenza, oppure collegare un diodo al transistor TR1, ( come per l'esempio linkato ) che si accenderà quando il transistor è attivo, e una rete RC che accende il secondo diodo con un ritardo di 3 secondi l'uscita di TR2 è alta. Nota: se colleghi la rete rc al collettore di TR2 questa andrà a modificare la tensione di collettore e quindi la tensione ai capi del condensatore C1, per cui tra la rete RC e il collettore di TR2 è preferibile mettere un inseguitore di corrente ( un operazionale ) o un transistore in configurazione ad emettitore comune per evitare che la corrente di uscita su R4 alteri il comportamento del multivibratore. Ultima modifica di hibone : 19-12-2010 alle 04:03. |
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#29 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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![]() In realtà è banalissimo...ma se non vuoi usare integrati,beh la vedo dura. Per una roba del genere,nella versione più semplice possibile userei due integrati: un NE555 come oscillatore astabile ed un CD 4093 che contiene due 4 porte NAND a trigger di schmitt impiegandone un paio come oscillatore monostabile. Volendo lasciar perdere il led verde ed usando solo quello rosso si potrebbe fare con due NE555: il primo come oscillatore in configurazione astabile con periodo di oscillazione lungo ed il secondo in configurazione monostabile per generare un impulso di qualche secondo pilotato dal primo con un impulso di trigger. Epprendi 'sto saldatore porcaccia! ![]() ![]() ![]() Usa lo schema postato da hibone: la frequenza di oscillazione è data da f=1.443/((R1+2*R2)*C) con R espresso in ohm e C in farad. (...usi un C di 4700 uF) Per la configurazione monostabile: ![]() la durata dell'impulso di uscita è T=1.1*R1*C
__________________
Bach (Polonaise)-Bach (Badinerie)-Bach (Bourrèe)-Bach BWV 147-Il tè nel deserto-Pachelbel Canon in D major fantastic version Ultima modifica di frankytop : 19-12-2010 alle 10:27. |
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#30 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
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a lui bastano una graffetta e un rotolo di nastro adesivo...
![]() se poi gli dai anche un rocchetto di filo interdentale costruisce un coilgun... |
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#31 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2358
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![]() E' che ultimamente sono veramente molto pigro in elettronica. Comunque ok l'oscillatore bene o male c'è, il problema dell'oscillatore è risolto. Sia che uso il 555 che i due bjt, riesco a ottenere quello che volevo. Il problema ora è nella doppia sequenza di attivazione. in pratica come ho detto necessito di un trigger con un delay di qualche secondo dopo che l'output dell'oscillatore è alto. Non ho ben capito il metodo di franky; il circuito monostabile non mi da un impulso con un dato timing? a me serve il contrario, voglio che una volta innescato il trigger, il circuito si chiuda con un delay di qualche secondo. In pratica, supponendo di avere due trigger TRG1 e TRG2: l'oscillatore astabile ogni ora attiva TRG1 per 5 secondi. E fin qua ci sono... Il problema è attivare TRG2 con un delay rispetto a TRG1 di 3-5 secondi. Entrambi i trigger si devono aprire quando è finito l'impulso dell'oscillatore... |
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#32 |
Bannato
Iscritto dal: Oct 2002
Messaggi: 29244
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Non si riesce a mettere un altro 555 sull'uscita del primo tarato sui 3 secondi?
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#33 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
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tr1 si attiva per 5 secondi e tutto il resto del tempo resta inattivo tr2 si disattiva per 5 secondi e tutto il resto del tempo resta attivo. quindi la tensione di collettore di tr2 resta alta solo per 5 secondi. tu prendi un partitore resistivo molto grande, in modo che sia attraversato da una corrente piccola. lo metti tra il collettore di tr2 e la massa. quando tr2 è attivo al centro del partitore hai tensione nulla. quando tr2 è inattivo, la tensione del partitore del partitore attiva un transistor TR3 (puoi usare un mosfet recuperato da un ali atx un opamp o, in mancanza di meglio un bjt npn ad emettitore comune. ) a questo punto prendi un condensatore, gli metti in parallelo una resistenza da 1Mohm o giù di li, e in serie una resistenza da calcolare. in parallelo a questa rete rc ci metti il diodo verde in serie al circuito ci metti la resistenza di limitazione della corrente per il diodo, e piazzi tutto tra l'alimentazione e l'uscita del transistor. quando tr2 è attivo, la tensione di uscita è bassa e tr3 è inattivo. per cui la corrente alla sua uscita non circola e il diodo resta spento. quando tr2 è inattivo, la tensione di uscita sale e si attiva tr3. l'uscita di tr3 scende e la tensione carica il condensatore. quando la tensione ai capi del condensatore supera la soglia del diodo questo si attiva. quando poi tr2 si attiva tr3 si interdice e il diodo si spegne. la resistenza in parallelo al condensatore porta a zero la carica residua. ![]() |
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#34 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
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Molto banalmente,usando degli NE555 in cascata:
http://FastFreeFileHosting.com/file/51496/IMG-pdf.html Si accende il led rosso per tot. secondi in base ai valori di Ra e Ca,poi una volta spento il led rosso si accende quello verde per tot. secondi in base a Rb e Cb. |
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#35 |
Senior Member
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se riesco l'idea di hibone è più immediata; come ha detto lui mi darebbe fastidio usare addirittura un 555 per una cosa così banale (uno stupidissimo delay di 3-4 secondi... sarebbe sprecato). Se non riesco in altra maniera vabbé.. proverò col 555.
hibone, a livello pratico sapresti darmi qualche indicazione? le mie nozioni riguardo ai partitori di tensione e transistor sono piuttosto limitate ![]() domani provo a informarmi un po' |
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#36 | |
Senior Member
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![]() non so che tensione di alimentazione usi, ne da che circuito parti, ne che led conti di usare. aspè che prendo la palla di vetro... ![]() vabbè... facciamo una cosa di fantasia, per cui ci saranno molte supposte... partiamo dai 12v di alimentazione. supponiamo che il diodo led assorba 20mA di corrente. supponiamo che sia inserito tra la resistenza che limita la corrente e il transistore npn ( scelto a caso per via del datasheet comodo ). http://www.fairchildsemi.com/ds/2N/2N3904.pdf se non prendo granceole il grafichino corrente vs tensione CE dice che per 20mA la tensione di saturazione sarà di 0,06V circa. per cui hai 2v del diodo, + 0.06v del transistor, ti restano circa 9.94 volt che devono cadere ai capi della resistenza se non vuoi friggere il diodo. 9.94/20*1000 = circa 500ohm. per quel valore di corrente il guadagno del transistor è di circa 90, quindi la corrente di base sarà grosso modo di 200 microA. e la tensione di 0.7v Quando tr2 è inattivo la tensione di collettore sarà approssimativamente quella di alimentazione, cioè i 12V. di questi, 0.7 vanno tra base ed emettitore, supposto di usare 10microA di corrente, avrai circa 70kohm di resistenza. i restanti 11.3 cadranno in parte tra il collettore e l'alimentazione, in parte tra il collettore e la base. se trascuriamo i primi, avrai (11.3/210)* 10^6 = 54kohm circa. Questo in modo molto approssimativo chiaramente. poi resta da vedere il circuito rc. approssimativamente la costante r*c può essere assunta di 1sec. la tensione di carica è di 2V. La corrente varia tra 24mA e 0... di farmi i conti della serva e vedere resistenza e capacità non ho troppa voglia ![]() Ultima modifica di hibone : 20-12-2010 alle 11:52. |
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#37 |
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#38 | |
Senior Member
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![]() puoi farti un'idea da li presumo... poi magari puoi verificare col tester direttamente su breadboard... |
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#39 |
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#40 | |
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