Samsung Galaxy S6 Edge, come si comporta con due mesi di utilizzo

Samsung Galaxy S6 Edge, come si comporta con due mesi di utilizzo

Annunciato lo scorso primo di marzo in quel di Barcellona, Galaxy S6 Edge è indubbiamente uno degli smartphone più attesi per quanto riguarda questo 2015. Dopo un paio di mesi di utilizzo possiamo tirare le nostre conclusioni e proporvi una analisi approfondita di quello che sarà probabilmente uno dei migliori smartphone dell'anno

di pubblicato il nel canale Telefonia
Samsung
 

Prestazioni CPU

Ad alcune settimane dal rilascio dei nuovi Galaxy S6, trapelava la notizia del probabilmente temporaneo abbandono della famiglia di processori Snapdragon da parte di Samsung. I nuovi top di gamma della società avrebbero debuttato esclusivamente con i processori proprietari Exynos per via di presunti problemi di surriscaldamento allora non confermati. E così è stato: durante l'evento di presentazione al Mobile World Congress di Barcellona, Samsung annunciava i nuovi Galaxy S6 ed S6 Edge esclusivamente in versione con processore Exynos 7420, laddove fioccavano online i primi video di HTC One M9 in crash per via delle problematiche poco sopra descritte. Avrà fatto quindi bene Samsung a scegliere solo il suo Exynos?


Fonte: iFixit - Clicca per ingrandire

Il SoC integrato è nello specifico il modello Exynos 7420, e si propone come soluzione estremamente potente vantando un primato non da poco. È il primo microprocessore mobile ad essere realizzato con processo produttivo FinFET a 14nm LPE (Low Power Enhanced), caratteristica che a detta di Samsung dovrebbe renderlo il 35% più efficiente dei suoi predecessori a 20nm, con un aumento del 20% nelle performance. La sezione di calcolo si compone di due central processing unit (CPU) separate, entrambe quad-core, in configurazione big.LITTLE. La più potente è basata su core Cortex-A57 che raggiungono un massimo di 2,1GHz, mentre la meno potente utilizza quattro core Cortex-A53 meno potenti da 1,5GHz.

Il SoC supporta le tecnologie GTS (Global Task Scheduling / Heterogeneous Multi-Processing) che consentono di passare da un processore all'altro dinamicamente in base al carico di lavoro richiesto dal software in esecuzione. Quando l'applicazione utilizzata è in idle, i quattro core Cortex-A57 si spengono, ma quando i Cortex-A53 non sono sufficienti, sono questi a spegnersi lasciando posto alla potenza in più del cluster con i core più potenti. Entrambi i processori supportano set di istruzioni ARMv8, pertanto sono compatibili con gli ormai famigerati 64-bit che al momento sembrano una delle clausole indispensabili per gonfiare gli annunci e il marketing dei dispositivi mobile.

Ma passiamo ai numeri e facciamo parlare la nostra solita suite di test di produttività, con cui misureremo le prestazioni del browser web integrato con alcuni benchmark progettati appositamente per dare un quadro oggettivo sulle performance dell'hardware integrato.

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Già da subito notiamo come Galaxy S6 Edge sia in grado di districarsi agevolmente laddove viene richiesto l'apporto della potenza della CPU. Nei test dei browser, che comunque sono particolarmente soggetti ad eventuali ottimizzazioni software e non sfruttano spesso a dovere le soluzioni multi-core, Galaxy S6 Edge è sempre nelle prime posizioni della classifica, in molti casi anche primo. È l'unico dispositivo Android ad impensierire i due iPhone di ultima generazione su Sunspider ed è sostanzialmente incontrastato su Mozilla Kraken v1.1. Se già un 15% di differenza sul secondo può sembrare tanto, è ancora più notevole il gap sui due iPhone con Google Octane: in questo caso, Galaxy S6 Edge offre un punteggio di quasi il 25% superiore rispetto al secondo, mentre le prestazioni sono leggermente ridimensionate rispetto alla concorrenza con Browsermark.

È notevole il vantaggio rispetto ad HTC One (M9), di cui abbiamo riportato i risultati ottenuti non con Chrome, proposto nativamente, ma con il mediamente più performante Browser HTC. Appare sin da subito lampante la differenza con i restanti modelli Android con processori Qualcomm Snapdragon, non in grado in questa generazione di competere con gli Exynos coreani. Abbiamo visto che HTC è dovuta correre ai ripari sul suo One (M9) penalizzando le prestazioni, tutto a vantaggio di Samsung che, ad oggi, non ha concorrenza diretta sul fronte delle performance. Non sono previsti rilasci miracolosi da parte degli americani, che dovrà comunque contrastare il mostro coreano con uno Snapdragon 810 nato un po' male. Ma continuiamo con la nostra analisi.

Samsung Galaxy S6 Edge: CPU Benchmark

Samsung Galaxy S6 Edge: CPU Benchmark

Geekbench é utile per verificare il comportamento dell'architettura della CPU e dei singoli core dei vari dispositivi mobile. Le ottimizzazioni lato software qui dovrebbero pesare il meno possibile, dando così un quadro oggettivo e il meno drogato possibile da agenti esterni. Il grafico è già esplicito di suo, e mostra come l'Exynos 7420 dei nuovi Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge sia il punto di riferimento indiscusso dell'attuale generazione di smartphone sul fronte prestazionale. Rispetto al secondo in classifica nonché diretto concorrente HTC One (M9), Galaxy S6 Edge riporta un punteggio superiore di circa il 55% in multi-core. Anche sui calcoli in single-core il nuovo Exynos si fa rispettare, riportando risultati solo leggermente inferiori rispetto a quelli dei due iPhone, che comunque dispongono di un numero di unità di calcolo ben inferiore.

L'architettura alla base dei processori di Galaxy S6 e HTC One (M9) dovrebbe essere la medesima, tuttavia è evidente come una gestione delle temperature differente giochi a vantaggio dell'Exynos 7420 rispetto allo Snapdragon 810. Il processore di Samsung è anche prodotto con un processo produttivo più evoluto, che garantisce un ulteriore vantaggio sul fronte prestazionale, potendo garantire temperature più basse e frequenze più stabili nel corso dei vari test, soprattutto dopo periodi di tempo prolungati.

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Samsung Galaxy S6 Edge, CPU Benchmark

Si ritorna sul browser con WebXPRT, un benchmark particolare che sonda le performance del software in uso con una corposa serie di test basati su linguaggi di programmazione HTML5 e JavaScript. Si basa su task molto differenti fra di loro come la creazione di effetti su foto, rilevamento dei volti, o la creazione di elementi grafici. Anche in questo caso i risultati sono viziati dalle ottimizzazioni software e meno sensibili alla presenza di più core, caratteristiche che unite consentono ai due iPhone di primeggiare anche rispetto al ben più potente Galaxy S6 Edge. Le differenze sono minime, laddove il nuovo gioiellino made in Corea riesce a distanziare con una certa agevolezza le restanti soluzioni Android.

 
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