Smartphone: 10 leggerezze che ci possono costare care

Smartphone: 10 leggerezze che ci possono costare care

Dieci esempi di come alcune negligenze nell'uso ordinario dello smartphone possono costare care sia in termini di sicurezza generale, sia dal punto di vista economico. Vediamole insieme

di pubblicato il nel canale Telefonia
 

Password, sign in automatico e foto osè

Ci siamo ovviamente posti la domanda su che tipo di campione la compagnia di assicurazione abbia basato le proprie ricerche, senza arrivare a un dato preciso poiché le fonti citate sono molteplici. Le riportiamo per chi volesse approfondire.

Quanto letto, pur in maniera non approfondita, ci ha convinti che la base scelta può essere ritenuta attendibile, pur riferita all'utenza USA. Resta il fatto che i suggerimenti per un utilizzo più consapevole dello smartphone valgono ovunque e per tutti, e nei commenti terremo conto delle eventuali differenze attualmente esistenti fra l'utenza media USA e quella nostrana. 

Problema 1: nessuna password. La ricerca evidenzia un dato abbastanza significativo, secondo cui ben il 62% degli utilizzatori non adotta una password per proteggere il proprio dispositivo. Stiamo parlando della password che serve a riabilitare l'utilizzo dello smartphone dopo lo spegnimento del display o lo stato di standby, per intenderci. Quasi 2/3 degli utilizzatori ritiene superfluo adottarla, vuoi per pigrizia, vuoi perché non sa che si può abilitare. Il consiglio è quindi quello di abilitarla, poiché in caso di smarrimento costituisce un prima barriera molto importante per i nostri dati e anche per il nostro portafogli, qualora venga ritrovato da una persona che inizia ad utilizzarlo con il nostro credito.

Problema 2: memorizzazione user e password. Questo è un punto per certi versi critico e su cui non vi è una grande percezione di rischio specie per i meno esperti. Risulta sicuramente comodo, quando navighiamo in generale (PC o smartphone), delegare al browser il compito di memorizzare utenze e password in modo da non doverle riscrivere ogni volta che ci colleghiamo a un sito che richiede autenticazione. Molti però non sanno che è possibile dare consenso a questa pratica solo per alcuni siti, mentre per altri scegliere l'inserimento manuale ad ogni accesso.

Il 32% degli utenti sfrutta il completamento automatico dei campi user e password anche per i siti bancari, esponendosi a gravi rischi in caso di smarrimento (e nel caso non vi sia una password all'accesso). Il consiglio è quindi di leggere attentamente ciò che la app che utilizziamo per navigare ci propone, senza dire "sì" ad ogni cosa. Le conseguenze di questa negligenza possono essere davvero spiacevoli anche sul piano personale e più frivolo, qualora qualcuno si divertisse a fare il bello e il cattivo tempo con il nostro account Facebook, Twitter o mail.

Problema 3: foto osè sullo smartphone. Circa il 20% dei teenager USA, ma verosimilmente anche da noi, è solito utilizzare lo smartphone per farsi foto osè da spedire poi ad alcuni contatti. Il 17% di chi riceve questi scatti è solito condividere quando ricevuto con altri, ad insaputa della persona ritratta. In questo caso non vi sono le scusanti per un mondo cambiato troppo in fretta o via dicendo. Il buonsenso dovrebbe essere alla base di un utilizzo proprio e consapevole del dispositivo ma non siamo certo qui a fare del moralismo, quanto a cercare di sensibilizzare sui possibili rischi di diffusione non voluta. Ognuno usi il proprio smartphone come desidera, ma ne tenga presente i rischi. Come si sa, servono anni a farsi una reputazione e cinque minuti per mandare tutto all'aria.

 
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