LTE: il futuro non è poi così lontano, parola di Huawei
Le tecnologie LTE potrebbero non essere così lontane come si crede. L'implementazione delle reti LTE e l'adozione dei servizi da parte degli operatori potrebbero seguire un cammino più spedito di quanto non avvenuto con il 3G. Ecco cosa propone Huawei
di Roberto Colombo pubblicato il 15 Maggio 2009 nel canale TelefoniaHuawei
Quale futuro per l'LTE? - Conclusioni
Le dimostrazioni che mettono all'opera nuove tecnologie di trasmissioni sono sempre intriganti e aprono lo sguardo su interessanti scenari futuri. Lasciato da parte però l'entusiasmo iniziale è necessario fare una analisi più approfondita della situazione attuale per delineare in modo più preciso il possibile futuro delle tecnologie LTE. Da un lato la crisi finanziaria ed economica che al momento attraversa i mercati di tutto il mondo potrebbe fare pensare di primo acchito che gli investimenti in nuove tecnologie abbiano ricevuto dei tagli e siano stati spostati più in là nel tempo in misura indeterminata.
Dall'altro l'accesso alla rete in mobilità è un'esigenza crescente degli utenti in tutto il mondo e negli ultimi mesi ha varcato i confini del mondo business ed è divenuto prioritario anche per una buona fetta dell'utenza consumer. Sicuramente la larga diffusione dei netbook e dei social network ha dato nuova linfa a questa esigenza, risvegliando il bisogno degli utenti di consultare l'email e di aggiornarne il proprio status ovunque essi si trovino.
Per gli operatori quello della connettività mobile è certamente un settore molto redditizio e permette di avere le disponibilità finanziare per investire in progetti di sviluppo. D'altra parte le tecnologie 3G hanno cominciato a sperimentare da poco un ampio successo ed è probabile che gli operatori vogliano sfruttarne al massimo le possibilità (dal punto di vista economico) prima di proporre nuove connettività più performanti, che andrebbero sicuramente a diminuire il valore aggiunto ottenibile da quelle attualmente in uso.
Inoltre dovrà essere fatto un lavoro per rendere le velocità teoriche di connessione più aderenti alla realtà, dopo che in questi anni l'utenza si è vista vendere connettività casalinga a 20Mbps e cellulare a 7,2Mbps sperimentando nella realtà, soprattutto nel secondo caso, larghezze di banda molto più ridotte. In effetti faceva un po' sorridere vedere la connessione LTE messa a confronto con una HSDPA a 7,2Mbps che, personalmente, nella realtà non ci è mai capitato di sperimentare. Restando sull'argomento sarà interessante vedere se l'implementazione dei servizi di connettività LTE sarà più efficiente una volta nella pratica, con distante superiori a quelle che caratterizzavano il road show, con connessioni multiple e dovendo fare i conti con la conformazione del territorio.
Il capitolo costi e investimenti da parte degli operatori resta sicuramente un punto cruciale per l'arrivo in tempi brevi al grande pubblico delle tecnologie Long Term Evolution. La strada proposta da Huawei con le tecnologie SingleRAN e SDR mette sicuramente a disposizione degli operatori degli strumenti per gestire al meglio il passaggio da GMS/UMTS ai servizi LTE, permettendo l'implementazione contemporanea dei tre servizi e la possibilità in futuro di modificare la capacità delle BTS a favore di questi ultimi con limitati interventi sull'hardware e sul software della propria infrastruttura.
Nei prossimi giorni vi proporremo l'intervista sui temi dello sviluppo delle tecnologie LTE che abbiamo realizzato con Pablo Brito, Vice Director Europe Wireless Marketing di Huawei, in occasione della tappa torinese del SingleRAN/LTE Truck Road Show.
36 Commenti
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però si diffonderanno solo in alcuni paesi......italia esclusa visto che siamo un paese di truffatori (scusatemi ma nasciamo con questa mentalità,visti i cartelli delle assicurazioni,degli operatori telefonici etc.....
Mi viene da ridere a leggere l'articolo in cui si favoleggiano i 160mbps ben sapendo che sarebbe impossibile avere tale banda anche per un solo utente, figuriamoci una pluralità! Dobbiamo spingere per garantire all'Italia un'enorme e moderna rete in fibra ottica, solo allora potremo pensare di sfruttarla anche per le tecnologie mobili che ci sono e funzionano!
Smettiamola di piangerci addosso, è un problema non solo italico ma di tutto il mondo (con raaaarissimo esclusi).
(scusate se ho scritto da schifo, ma sono con la tastierina di un cellulare =P)
Guarda caso gli attuali (ancora pochi) contratti WiMax offrono tutti delle flat pure, mentre nel caso dei telefonici, mi pare, nessuno è in grado di farlo. Un motivo ci sarà...
Gli stessi operatori vogliono vendere servizi come la tv mobile, che richiedono banda per essere di qualità decente.
@Schiebe: davvero siamo in quella situazione? Una UTRAN HSDPA ad 8Mbit? Ma a questo punto non gli conveniva restare su UMTS?
Nessuno sta parlando di "tanta banda", infatti... Parliamo di sistemi wireless, e sarà sempre e comunque poca. Un ponte WiMax può reggere 70Mbit teorici, che nella pratica saranno 30 o 40 al massimo. LTE 100Mbit teorici, nella pratica non si sa. Questa è la banda che devi dividere per il numero di utenti connessi, da qui capisci che riuscire ad avere un paio di Mbit tutti per se, costanti ed affidabili sarebbe comunque una bella impresa. Non sarà certo eMule quello che vorrò portarmi in giro, ma web, posta, vpn, voip, vnc, ssh, ecc...
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