ATI factory tour

ATI factory tour

Poco più di 30 ore trascorse negli uffici ATI di Markham, Ontario, a meno di 10 giorni dall'annuncio dell'acquisizione da parte di AMD. Ecco il resoconto di quello che è ora pubblico, e un'anticipazione di quelle che saranno le novità ATI per i prossimi mesi; con l'aggiunta di un video dall'interno dei laboratori di ATI

di pubblicato il nel canale Schede Video
ATIAMD
 

Focus sulle piattaforme chipset per cpu AMD

L'acquisizione da parte di AMD porterà ATI, è indubbio, a operare sempre più nel mercato delle soluzioni chipset per processori AMD. Due sono le conseguenze dirette in questo segmento di mercato:

  • la piattaforma chipset RD600, nuova proposta ATI per il segmento delle schede madri di gamma alta per processori Core 2 Duo di Intel, vedrà la luce nei prossimi mesi; tra i laboratori di test di ATI abbiamo potuto vedere all'opera un gran numero di reference board basate su questo chipset, che è ormai nella fase finale di testing e sta per essere implementato dai vari produttori partner all'interno delle proprie soluzioni;
  • a seguito del debutto di questa soluzione chipset, gli ingegneri ATI che operano allo sviluppo di piattaforme per processori Intel verranno reindirizzati internamente all'azienda a gruppi di lavoro su piattaforme chipset per processori AMD. Questo implicherà a sospensione dello sviluppo di nuovi chipset per processori Intel, e potenzialmente la disponibilità di un più elevato quantitativo di risorse per lo sviluppo di piattaforme chipset per le future cpu AMD.

Nel breve periodo ATI prevede di continuare a commercializzare i propri chipset per processori Intel; le stime per il 2007 prevedono una contrazione del 50% di questo business rispetto a quanto preventivato prima dell'acquisizione, mentre per il 2008 le vendite sono previste pari a zero. Del resto, sono previsioni più che giustificate da quello che ci si aspetta farà Intel: cercare di spingere i produttori di schede madri verso l'utilizzo di piattaforme chipset che non siano quelle ATI - AMD, offrendo presumibilmente particolari condizioni di acquisto per i bundle chipset - processori Intel o addirittura creando difficoltà nell'approvigionamento di chipset Intel a quei produttori che sceglieranno comunque di utilizzare soluzioni ATI per le proprie schede madri Socket 775 LGA.

rs_690.jpg (59317 bytes)

Nei laboratori ATI abbiamo potuto osservare all'opera una reference board basata su quello che si candida a diventare uno dei più interessanti chipset ATI per processori AMD. Parliamo del modello RS690, soluzione per processori Socket AM2 dotata di sottosistema video integrato on board.

La reference board, qui sopra fotografata, è in formato ATX standard ma ATI prevede che questa piattaforma chipset verrà utilizzata dai propri partner in abbinamento a form factor Micro ATX; alla base di questo il sottosistema video integrato e il sistema di raffreddamento completamente passivo per il north bridge del chipset, caratteristiche che fanno prevedere un utilizzo in sistemi sia per utenza business che di tipo HTPC.

Il sottosistema video integrato nel chipset è del tipo DirectX 9, con 4 pipeline di rendering e supporto Shader Model 2.0; l'architettura, quindi, è molto vicina a quella di una GPU della serie Radeon X700, pur se con memoria utilizzata in condivisione con quella di sistema grazie alla tecnologia HyperMemory. ATI ha inoltre implementato on board una piccola memoria video, una sideport, di tipo DDR2 con un bus di soli 16bit di ampiezza, che permette di velocizzare ulteriormente le prestazioni del sottosistema video integrato. Tra le restanti caratteristiche segnaliamo la connessione HDMI con supporto HDCP, così da poter sfruttare questo chipset direttamente con display al plasma sino alla risoluzione HD 1920i.

John Bruno, ASIC Design Manager di ATI e alla base del progetto RS690 come del chipset RD580 sempre per processori ATI, ha effettuato alcuni test di overclock con la reference board RS690, evidenziando come questa piattaforma chipset non sia indicata solo a sistemi OEM e all'integrazione. Al momento attuale questo chipset supporta una frequenza di bus Hypertransport di 1.600 MHz, senza la necessità di diminuire il moltiplicatore di defaut di 5x e senza effettuare interventi sul voltaggio di alimentazione; questo implica un funzionamento stabile sino alla frequenza di bus di 320 MHz senza dover intervenire su altri parametri del sistema: si tratta di un incremento del 60% rispetto alla frequenza di default, valore superiore a quanto ottenibile con la soluzione RD580 e indubiamente molto elevato per una soluzione integrata.

ATI pertanto prevede che vari partner possano adottare questa soluzione chipset su differenti modelli di schede madri, partendo dalle soluzioni dal costo più ridotto per l'integrazione sino a modelli in formato ATX full dotate di numerosi accessori integrati on board e pensate per un pubblico di utenti più appassionati.

 
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