Chipset AMD serie 7, la base dei sistemi Spider

Chipset AMD serie 7, la base dei sistemi Spider

Alla base della piattaforma Spider, come vero e proprio punto d'incontro tra processore e scheda video, i chipset AMD della serie 7 vengono proposti per differenti segmenti di mercato, introducendo tra le varie la tecnologia CrossfireX per avere sino a 4 GPU in parallelo.

di pubblicato il nel canale Schede Madri e chipset
AMD
 

Il chipset AMD 790FX

Uno dei tre componenti della piattaforma Spider, assieme alle schede video della serie Radeon HD 3800 e ai processori Phenom quad core, i chipset AMD della serie 7 rappresentano il punto d'incontro tra GPU e CPU, essendo un componente fondamentale per AMD nell'ottica di proporre una piattaforma completa per l'utente enthusiast. Proposti in 3 differenti versioni, i chipset AMD serie 7 hanno uno sviluppo che risale nel passato a più di un anno fa, quindi come concezione sono da rimandare a quello che era il dipartimento chipset di ATI. Del resto, i chipset AMD 690 presentati a Marzo 2007, soluzioni con video integrato molto popolari tra i sistemi di ridotte dimensioni, sono stati i primi a marchio AMD a venir presentati dopo l'acquisizione di ATI da parte di AMD, ma sono stati sviluppati completamente all'interno di ATI senza un contributo diretto da parte degli ingegneri AMD.

La serie di chipset 7 va a prendere il posto dei chipset AMD della serie 5, questi ultimi originariamente presentati da ATI sul mercato al debutto dei processori Socket AM2 e in seguito rinominati con marchio AMD dopo il completamento dell'acquisizione. Troviamo tra le proposte della serie 7 tre differenti modelli, che vanno a posizionarsi nel mercato in segmenti di prezzo, per le schede madri, variabili da un minimo indicativo di 110,00€ sino ai 240,00€ delle proposte più accessoriate top di gamma. Eccone in dettaglio nomi e caratteristiche tecniche:

  • AMD 790FX: come il nome lascia facilmente intendere si tratta della proposta top di gamma, con supporto alla tecnologia Crossfire X per la gestione sino ad un massimo di 4 schede video in parallelo; per le schede madri basate su questo chipset AMD indica livelli di prezzo variabili tra i 199,00€ e i 239,00€, a seconda del produttore e della configurazione accessoria.
  • AMD 790X: riprende le caratteristiche tecniche della soluzione FX, ma con due soli Slot PCI Express 16x per le schede video. Il costo complessivo scende, con listini di riferimento indicati da AMD tra i 159,00 e i 169,00€ nel mercato retail.
  • AMD 770: è la proposta chipset di fascia entry level, per AMD, per configurare i sistemi Spider più economici: in questo caso è possibile utilizzare una sola scheda video per volta. Per questi prodotti AMD indica un prezzo medio di riferimento tra i 109,00€ e i 129,00€.

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Lo schema di funzionamento del chipset AMD 790FX evidenzia la struttura a due bridge, con il south bridge SB600 che è comune a tutti e 3 i chipset della serie 7; il collegamento tra questi due componenti non avviene attraverso link HyperTransport ma con una connessione PCI Express 4x dedicata, mentre tra processore e north bridge del chipset è stata adottata una connessione HyperTrasport 3.0, attiva nel momento in cui vengono utilizzati processori Socket AM2+ e declassata a HyperTransport 2.0 nel momento in cui sono montati sul sistema processori Socket AM2.

Al north bridge compete la gestione delle periferiche PCI Express: troviamo 32 linee dedicate alle schede video, suddivise in due gruppi da 16x ciascuno a loro volta divisibili in due sottogruppi 8x per poter utilizzare sino a 4 schede video contemporaneamente nel sistema. Per le altre tipologie di periferiche troviamo un massimo di 6 linee PCI Express, tipicamente divise in 6 canali PCI Express 1x con il limite principale dato dal numero di Slot che possono venir montati sulla scheda madre. Tutte le connessioni PCI Express sono del nuovo tipo 2.0, con benefici in termini di bandwidth raddoppiata a patto ovviamente di utilizzare periferiche che siano certificate per connessione PCI Express 2.0 a loro volta.

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L'utilizzo di connessione PCI Express 2.0, unitamente ad un link HyperTransport 3.0 tra north bridge e processore, permette secondo AMD di ottenere interessanti incrementi prestazionali; il tutto è stato mostrato con questo grafico, che indica incrementi del 10% nelle prestazioni con il gioco Call of Juarez passando da un'architettura dual core con bus HT 1.0 e connessione PCI Express 1.0 ad una sempre con bus HT 1.0 ma 4 core e connessione PCI Express 2.0. Potendo sfruttare una connessione HT 3.0 la bandwidth addizionale permette di ottenere un incremento complessivo delle prestazioni del 20% rispetto alle prestazioni iniziali.

Messa in questo modo, questa slide fa pensare a significativi incrementi prestazionali ottenibili semplicemente passando ad una connesisione PCI Express 2.0 e a quella HT 3.0, quindi a parità di scheda video incrementando l'ampiezza dei bus. Questi dati sono veri, o quantomeno li vogliamo prendere come tali, ma ottenuti in particolari condizioni che li giustificano: parliamo di un sistema con scheda video ATI Radeon HD 3850, con dotazione di memoria video non indicata e che quindi riteniamo pari a 256 Mbytes, alla risoluzione video di 1920x1200 pixel. Si tratta di una impostazione alla quale i 256 Mbytes di memoria video di questa scheda rappresentano un collo di bottiglia: che i dati possano scorrere più velocemente lungo i bus, quindi, permette di rimuovere in parte il collo di bottiglia dato dalla insufficiente memoria video per questa particolare risoluzione. E' evidente quindi come questi incrementi prestazionali siano ottenibili solo in particolari configurazioni e non generalizzabili in ogni ambito applicativo. Morale della favola: sempre domandarsi il perché tecnicamente sia possibile ottenere uno specifico incremento prestazionale, quando questo è indicato da un produttore, e capire se questo è generalizzabile a tutte le modalità di utilizzo o rappresenta uno specifico scenario molto favorevole al prodotto in oggetto.

 
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