Intel Developer Forum Spring 2008: Day 2

Intel Developer Forum Spring 2008: Day 2

Giornata conclusiva per l'IDF Spring 2008: nuovi dettagli sulle cpu Nehalem, un gaming demo per la fisica nei videogiochi e uno sguardo a quello che è il legame esistente tra software e hardware, in funzione dell'ottimale sfruttamento delle architetture multicore e delle soluzioni Larrabee. Al debutto la seconda generazione di Classmate PC.

di pubblicato il nel canale Portatili
Intel
 

Bloomfield in azione: Nehalem su singolo Socket

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Un sistema demo particolarmente interessante mostrato da Intel è quello basato su processore Nehalem single Socket, noto con il nome in codice di Bloomfield. Non siamo riusciti ad ottenere informazioni precise sulla frequenza di clock di questo sistema, che pensiamo possa essere superiore ai 2,13 GHz della workstation con due processori Nehalem della quale abbiamo riportato informazioni nella giornata di ieri. Il sottosistema video scelto è basato su scheda video NVIDIA GeForce 8800 GTX; sulla scheda madre sono presenti 3 Slot PCI Express 16x, riteniamo compatibili sulla carta con tecnologia ATI CrossfireX e non con quella NVIDIA SLI in quanto quest'ultima non sembra avere intenzione, almeno per il momento, di estendere la compatibilità SLI ai chipset Intel.

Sarà ovviamente possibile avere a disposizione schede madri per processori Bloomfield dotate di compatibilità con la tecnologia SLI e dotate di chipset Intel: per ottenere questo sarà indispensabile utilizzare sulla scheda madre un proprio chip bridge come il modello nForce 100 MCP, adottato ad esempio per le schede madri Skulltrail.

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Nel particolare possiamo notare le 3 coppie di Slot memoria montate su questa scheda madre, con tuttavia solo due moduli memoria installati; se sulla carta è quindi possibile configurare in triple channel la memoria, il sistema demo è stato limitato ad una configurazione dual channel crediamo per limitazioni dell'attuale revision del processore a disposizione. In precedenti immagini, pubblicate nelle scorse settimane, avevamo visto una reference board Intel per processori Bloomfield dotata di 4 Slot memoria, 3 dei quali di un colore e uno di colore diverso: la cosa aveva fatto pensare che fosse possibile creare configurazioni di memoria triple channel aggiungendo un quarto modulo nel caso in cui si volesse incrementare la dotazione di memoria complessiva, ma riteniamo che quello fosse solo un particolare design di una reference board e non una configurazione destinata alla commercializzazione.

Alla luce delle caratteristiche della scheda madre qui raffigurata, ci pare presumibile attendersi schede madri con 6 Slot memoria da abbinare a processori Nehalem Bloomfield al debutto ufficiale, così da poter sfruttare il controller memoria triple channel e allo stesso tempo garantire una buona flessibilità in termini di dotazione massima di memoria.

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Intel ha sviluppato un game demo, dal nome "smoke", che permette di sfruttare al meglio gli 8 threads di cui è dotato un processore Nehalem con architettura quad core; alla base l'utilizzo delle tecnologie di Havoc, azienda che è stata acquistata da Intel negli scorsi mesi e che sta fornendo all'azienda americana il know how per poter implementare all'interno dei giochi tecnologie di elaborazione della fisica che possano sfruttare al meglio la presenza di più core di processore. Un demo di gioco che possa saturare 8 core di processore è indubbiamente un bel biglietto da visita per le piattaforme Nehalem, ma riteniamo si tratti più di una dimostrazione tecnologica che di una rappresentazione realistica di quello che è lo scenario di come i videogiochi utilizzano i core di processore attualmente disponibili.

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Al momento attuale questo game demo può giungere a sfruttare sino a 8 core di processore al massimo delle potenzialità, evidenziando quale sia il carico di lavoro di ogni processore istante per istante direttamente sullo schermo oltre ad un indicatore di carico medio. L'interesse di Intel per la fisica dei giochi è scontato, essendo questa un'azienda che sviluppa architetture di processore: è la cpu tipicamente il collo di bottiglia prestazionale nella generazione di effetti legati alla fisica nei videogiochi, e con l'acquisizione di Havoc è evidente come qualsiasi sforzo fatto da questa azienda con gli sviluppatori di videogiochi mirerà esclusivamente alla creazione di effetti fisici che siano basati sull'utilizzo di core di processore, e non di funzionalità implementate nelle GPU.

Quest'ultimo tipo di approccio è quello che verrà invece seguito da NVIDIA, la quale a seguito della recente acquisizione di Ageia implementerà le tecnologie di Ageia per la gestione della fisica come pacchetto software da abbinare alle proprie GPU GeForce, via Cuda: sarà interessante vedere in che modo la fisica si diffonderà a partire dai giochi attesi per la prossima stagione natalizia, e che tipo di scelta tra GPU e CPU gli sviluppatori di videogiochi faranno per i propri titoli.

 
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