3D, modellazione, proiezione: tutte le tecnologie di Avatar
Avatar è il film che ha incassato di più nella storia del cinema e l'Academy l'ha candidato a 9 premi Oscar. In questo speciale, facciamo un viaggio tra tutte le tecnologie che sono state necessarie per creare questo film fuori dagli schemi. Abbiamo intervistato Marco Di Lucca, uno dei modellatori di Weta Digital che hanno lavorato su Avatar.
di Rosario Grasso pubblicato il 03 Febbraio 2010 nel canale MultimediaSul piano artistico
Avatar è un film che artisticamente è di qualità eccellente. Come noto, è una storia d'amore calata in un universo fantascientifico/fantasy all'interno con un deciso messaggio ecologista e di coesistenza ed equilibrio tra popoli e razze. Avatar è un film che trascina dal primo all'ultimo momento e che coniuga un comparto tecnico che non ha precedenti nella storia del cinema con una trama piuttosto semplice e buonista e con personaggi caratterizzati secondo modalità innovative concesse dalla tecnologia di ultima generazione impiegata.
Il fulcro della storia riguarda il sentimento tra i due protagonisti, Jake e Neytiri. Un sentimento nuovo rispetto a quello a cui ci ha abituato la tradizione di Hollywood perché scaturisce tra un essere umano e un'aliena. La tecnologia aiuta tantissimo a produrre questo senso, perché sono ben evidenti i movimenti ferini di Neytiri rispetto a quelli più razionali di Jake. La diversità tra le specie è uno dei temi fondanti di Avatar, ed è ben sottolineata grazie alla tecnologia.
Inizialmente i due sono molto diversi, ma nel corso della storia Neytiri mostra a Jake i valori dei Na'Vi, fino a quanto il protagonista recepisce perfettamente cosa rende diversi i Na'Vi dagli esseri umani fino a diventare il leader dei primi e osteggiare il tentativo di invasione degli umani. La parte centrale del film è concentrata sul tema: è più avanzato lo stato evolutivo dei Na'Vi o quello degli esseri umani?
Apparentemente lo sono i secondi, perché hanno più mezzi meccanici, più tecnologia, più armi, più potenza. Ma questa falsa sensazione viene smentita con il procedere nel film. I Na'Vi hanno mantenuto l'armonia con il proprio mondo e con le altre specie che lo popolano, la loro arma più potente è proprio Pandora. Il legame tra i Na'Vi e Pandora è di tipo reale, perché sono collegati tramite una rete elettrochimica che nel film viene spiegata in senso fantascientifico, senza ricorrere alla metafisica.
I Na'Vi, nella loro evoluzione, hanno perso quell'istintualità che li porta ad attaccare e a invadere gli spazi delle altre specie, gli esseri umani no. Il primo contatto tra Jake e Neytiri è tutto dedicato a questa componente: Jake non riesce a frenarsi, il suo istinto lo porta a invadere gli spazi che non gli sono di competenza, e questo lo porta nei guai: è lo stesso motivo che induce gli umani a un'invasione che non può essere completata.
Man mano che Jake perde questa istintualità, Neytiri gli concede maggiore fiducia, e così fa l'intera popolazione dei Na'Vi. Il non attaccare è quindi l'elemento portante del senso che Cameron ha voluto dare ad Avatar. Ovviamente, a questo si aggiunge il messaggio ecologista: l'armonia che c'è tra i Na'Vi e Pandora è indissolubile, per quanto possano fare gli esseri umani. Questi ultimi, invece, hanno perso il contatto diretto con il proprio mondo, al punto da distruggerlo interamente, e questo li rende una specie non riuscita. Il sentimento tra Neytiri e Jake rappresenta la coesistenza tra le specie, favorita da Pandora.
Il personaggio di Neytiri sostiene il film, rappresenta la "pacificità" dei Na'Vi e la loro ferinità. L'impianto degli effetti speciali viene esplicitato ed esaltato dal personaggio di Neytiri. Un discorso a parte riguarda la fotografia, molto simile a quella di Titanic nella descrizione del mondo: qui si tratta di Pandora, lì dell'imponente nave. Una fotografia simile richiede una colonna sonora simile, e infatti lo sfondo musicale di Avatar non si discosta in maniera netta da quello di Titanic. D'altra parte, la colonna sonora del nuovo film di Cameron è molto più debole di quella del precedente.
Un altro appunto va fatto sul senso dato alla tecnologia. Nei film di Cameron, vedi Terminator, è vista sempre in accezione positiva, e ciò non muta in Avatar. Due sono le armi principali degli esseri umani nella conquista di Pandora: le armi e la scienza, ovvero la tecnologia. Le prime sono ingombranti e non si adattano a Pandora, mentre la seconda è fondamentale per ricreare il legame tra Jake e Neytiri, legame che rappresenta l'equilibrio tra le due specie, che continuerà anche dopo il fallito tentativo di invasione.
Un altro lavoro eccezionale realizzato da Cameron riguarda il montaggio. Il film ha quasi sempre ritmi sostenutissimi che tengono gli spettatori incollati alla storia. Il sentimento tra i due protagonisti è seguito in maniera eccezionale, reso vivo dagli stupendi paesaggi di Pandora. Il ritmo del film, le inquadrature e molte scene (la parte in cui Jake, appropriatosi del corpo del Na'Vi, corre fuori dallo stabilimento per godere della nuova libertà) ricordano Titanic.
Quel che non funziona è qualcosa nel finale. La parte in cui gli esseri umani attaccano l'albero madre dei Na'Vi è eccessivamente epica per il momento del film in cui è collocata. È una scena che fa crescere di molto le aspettative dello spettatore e non può essere piazzata a 3/4 del film: è, invece, un momento da inizio film o da conclusione o da inserire subito prima della conclusione. Invece Cameron si prolunga per altri 50 minuti buoni dopo questa scena.
Tutto ciò rende il finale un po' prevedibile, anche perché non poteva essere diverso visto l'intento buonista del regista canadese. Il finale di Avatar risulta, quindi, un attimino pesante per effetto di un montaggio non perfetto e per l'eccesso di grandiosità dato da Cameron alla scena in cui viene distrutto l'albero madre. Si tratta solamente di una piccola pecca che impedisce di dare un voto di assoluta eccellenza ad Avatar, che per altri versi risulta sicuramente un film di qualità eccellente.
207 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoproprio come titanic...
caro james, aridacce lo stile del mitico t-800, colla sua faccia monoespressiva, la tensione di una storia narrata dal punto di vista umano e da quello del cyborg... una trama coi controcaxxi, tutto ciò che manca in titanic e avatar insomma
ovviamente parlo del primo terminator (il secondo è bello ma non come il primo)
proprio come titanic...
caro james, aridacce lo stile del mitico t-800, colla sua faccia monoespressiva, la tensione di una storia narrata dal punto di vista umano e da quello del cyborg... una trama coi controcaxxi, tutto ciò che manca in titanic e avatar insomma
ovviamente parlo del primo terminator (il secondo è bello ma non come il primo)
STRA-quoto.
Sia per quanto riguarda Avatar, che Terminator.
Questo è un film tutto sommato banale, con gran sfoggio di effetti speciali, che all'alba del 2010 mi sembrano un motivo un po' ridicolo per far diventare un film un fenomeno planetario.
No, fu ben hur a vincere per primo 11 premi oscar.
Siete palesemente in errore e persone dagli orizzonti limitati. Chi non adorerebbe una versione SciFi di Pocahontas?
XDXDXDXDXDXDXD
hai ragione, ho corretto.
Ho sistemato anche il dato sulla dimensione dell'edificio della render farm.
Grazie per le segnalazioni
Il cervello lo mandi in stand-by non appena metti su gli occhialini.
quoto la trama l'ho trovata molto infantile, in quanto agli effetti speciali devo dire che ho visto film 3D che "uscivano" dallo schermo molto ma molto più di avatar, una bolla mediatica IMHO
i peggior soldi mai spesi per un film 3D
ciao ciao
Siete palesemente in errore e persone dagli orizzonti limitati. Chi non adorerebbe una versione SciFi di Pocahontas?
XDXDXDXDXDXDXD
Correggo: chi non adorerebbe una versione SciFi di "Heart of Darkness" di J. Conrad (1902) ovvero di Apocalypse Now che di questo è la versione Vietnam?
Con un Colonnello Kurtz blu e alto 3 metri?
Risposta: quelli che sono cresciuti a merendine e Pocahontas
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