1GB vs 2GB, quando raddoppiare conviene

La disponibiltà di moduli DDR a prezzi sempre più aggressivi spinge ad avere dotazioni di memoria di sistema crescenti, con il quantitativo di 1 GB che è diventato uno standard in sistemi di fascia medio alta. Vi sono vantaggi nel raddoppio, passando a 2 GB?
di Paolo Corsini pubblicato il 17 Febbraio 2006 nel canale MemorieIntroduzione
La dotazione di memoria è un elemento di fondamentale importanza nell'economia di un sistema. Questo componente, quando disponibile in quantitativi elevati, permette infatti di velocizzare le prestazioni di un sistema, in modo particolare nel momento in cui vengono utilizzate applicazioni che richiedono singolarmente un elevato quantitativo di memoria.
La memoria non è ovviamente gratuita, anche se i prezzi sono scesi a livelli incredibili se confrontati a quelli di alcuni anni or sono. La dotazione standard è pari a 512 Mbytes nella stragrande maggioranza dei sistemi, anche se particolarmente economici, mentre gli utenti più esperti si stanno spostando verso quantitativi di memoria di 1 Gbyte, soprattutto per sistemi orientati al gaming. Si tratta di quantitativi di memoria molto elevati, che dovrebbero sulla carta permettere un funzionamento fluido del sistema a prescindere dal tipo di applicazione eseguita.
E' sufficiente premere contemporaneamente i tasti CTRL-ALT-DEL del proprio sistema per verificare, da Task Manager di Windows, quanta memoria sia occupata dalle applicazioni utilizzate nel complesso in un dato istante. La schermata seguente rispecchia la condizione del PC nel momento in cui su quest'ultimo sono state scritte queste righe:
Nel momento in cui è stata effettuata la verifica della memoria di sistema occupata, le applicazioni in uso erano:
- editor html
- Acrobat Image Ready, programma di editing d'immagini senza alcuna immagine caricata
- acrobat reader, con 1 pdf da 1 pagina aperto con solo testo
- client di posta elettronica eudora
- foglio elettronico excel, con un file senza grafici o macro
- foglio elettronico open office calc, con un foglio di lavoro senza grafici o macro
- 3 finestre del browser explorer
- skype
- ICQ
- msn
- winamp
Si tratta di una serie di applicazioni di utilizzo comune alla maggior parte degli utenti, che non tenderemmo a considerare particolarmente esigenti in termini di memoria occupata. Con una condizione d'uso di questo tipo resterebbe poca memoria disponibile per altre applicazioni, o per dati aperti in una di queste applicazioni, prima di superare la dotazione fisica di 512 Mbytes comune alla mggior parte dei sistemi, e iniziare ad utilizzare memoria virtuale.
Raggiungeremmo in questo caso una condizione critica, nella quale una parte dell'hard disk viene utilizzata come memoria di sistema: se da una parte si ha a disposizione più memoria per immagazzinare informazioni, dall'altra si ottiene un drammatico impatto sulle prestazioni. A molti utenti sarà capitato di verificare un particolare comportamento del proprio sistema, incapace del tutto di rispondere ai comandi e afflitto da un ritardo nella risposta in alcuni casi anche di parecchi secondi: è questo il tipico scenario nel quale "la memoria è finita", e il sistema deve ricorrere in modo massiccio alla memoria virtuale.
La memoria virtuale altro non è che una parte dell'hard disk del sistema, utilizzato per immagazzinare dati come se si trattasse di memoria Ram. Questo componente ha tempi di accesso e velocità di lettura e scrittura dei dati enormemente più alti rispetto a qualsiasi tipologia di memoria: ben si capisce quindi che utilizzare la memoria virtuale, o file di scambio o memoria temporanea come la si voglia chiamare, porta ad un notevole impatto sulle prestazioni.
Abbiamo detto che la dotazione di 1 Gbyte sta diventando uno standard nei sistemi di fascia medio alta. Recentemente, tuttavia, alcuni produttori hanno iniziato a commercializzare soluzioni con dotazione di memoria di 2 Gbytes di default: questo trend sta interessando anche piattaforme notebook, soprattutto le più recenti basate su tecnologia Core Duo di Intel. L'obiettivo di questo articolo è proprio quello di capire se una dotazione di 2 Gbytes di memoria di sistema sia preferibile a quella di 1 Gbyte, attualmente considerata come l'ideale connubio tra costo e prestazioni in sistemi desktop di fascia medio alta.