Comparativa schede madri Socket A DDR

Comparativa schede madri Socket A DDR

Il mercato delle schede madri per processori AMD Athlon XP sta diventando sempre più interessante. Analizzate le prestazioni velocistiche e la qualità costruttiva di 6 nuove schede madri per processori Socket A e memoria DDR, basate sui chipset VIA KT266A e nVidia nForce: Asus A7V266-E, Abit KR7-A, Gigabyte GA-7VTXE, EpoX EP-8KHA+, Asus A7N266-E e MSI K7N420.

di pubblicato il nel canale Schede Madri e chipset
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Abit KR7A-Raid

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Evoluzione del modello KR7-Raid, questa scheda vanta soluzioni tecniche pressochè uniche tra le schede madri Socket A basate su chipset VIA KT266A. Innanzitutto, l'espandibilità complessiva: sono presenti ben 6 Slot PCI, abbinati ad un tradizionale connettore AGP 4x, mentre dal versante memoria sono montati 4 Slot per moduli memoria DDR, a detta di Abit in grado di supportare contemporaneamente l'impiego di 4 moduli DDR Unbuffered. Da manuale il quantitativo massimo di memoria DDR installabile è pari a 3 Gbytes, qualora si utilizzino moduli Unbuffered; tale quantitativo sale a 4 Gbytes se si utilizzano moduli Registered.

La disposizione dei componenti lungo il PCB della scheda è quella tipica per le schede madri Socket A in formato ATX: il Socket del processore è posto nell'estrema destra, immediatamente dietro alle porte PS2 di mouse e tastiera; al suo fianco sono stati disposti il connettore di alimentazione ATX, i 4 Slot per moduli memoria e parte della circuiteria di alimentazione con il chip di clock generator. Il north bridge del chipset, ricoperto da un dissipatore di calore con ventola tachimetrica integrata, è posto a fianco della circuiteria di alimentazione del processore, del tipo a tre fasi con 6 mosfet e numerosi condensatori.

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Nella metà inferiore della scheda sono raccolti gli Slot PCI, tutti i connettori accessori e i due connettori EIDE governati dal controller Raid supplementare; on board, infatti, è stato montato un controller Highpoint HPT372, basato su interfaccia ATA-133 e dotato di funzionalità Raid 0, 1 e 0+1. Nell'immagine si notano chiaramente il south bridge del chipset, i due connettori EIDE supplementari e il chip HTP372, coperto da un'etichetta verde. Sul PCB della scheda sono inoltre montati 3 led, che segnalano il corretto funzionamento della scheda oppure la presenza di qualche problema in funzione del colore assunto.

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Il bios della Abit KR7A-Raid è dotato di menu Soft Menu III, abituale sui prodotti Abit: si tratta di un pannello dal quale è possibile selezionare tutti i parametri di funzionamento avanzati del processore. In dettaglio è possibile selezionare manualmente frequenza di bus (a passi di 1 Mhz alla volta sino a 200 Mhz), voltaggio di alimentazione Core (sino a 1.85V), I/O e delle memorie DDR e, infine, variare manualmente il moltiplicatore di frequenza dei processori Socket A qualora essi siano sbloccati.
Analizzando in dettaglio tutte le altre voci presenti nel bios emerge una notevole ricerca, da parte dei tecnici Abit, verso il tweaking più estremo: sono presenti opzioni per settare tutti i timings di accesso di memoria e chipset, con valori ben più numerosi di quanto generalmente visto in altre schede madri basate su chipset VIA.

In dotazione con la scheda viene fornito un ricchissimo manuale dell'utente, che illustra in modo molto chiaro e completo tutti i parametri di funzionamento della scheda, nonchè la dotazione accessoria. Sempre a corredo troviamo i cavi EIDE e floppy, nonché un CD-Rom con driver e utility.

Abit: http://www.abit-italia.com

 
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