Tik Tok: influencer o profiteer? Il caso UK, storia di profitti ingannevoli

L'organo regolatore di Tik Tok ha richiamato una delle principali celebrità dell'emergente social network, accusandola di aver fatto pubblicità in violazione delle regole della piattaforma. È la prima volta che viene applicata una sanzione del genere.

I social media sono ormai parte integrante del nostro quotidiano. In Italia sono circa 35 milioni le persone che li usano ogni giorno, pari al 58% della popolazione. Negli ultimi anni le attività, dato il forte incremento dei social media, hanno conosciuto un profondo mutamento all'interno delle politiche pubblicitarie aziendali. Per rimanere al passo con i concorrenti, un investimento pubblicitario attraverso le piattaforme digitali diventa oggi fondamentale.

Il fenomeno è quello dell'influencer marketing che consiste nel concentrarsi su persone influenti più che sul mercato di riferimento di un determinato prodotto o servizio. Questo fenomeno sta spopolando sulla maggioranza dei social come Facebook, Instagram, Youtube e Tik Tok.

L'influencer Marketing funziona? Si. I numeri parlano da soli e le aziende non hanno dubbi aumentando ogni anno il loro budget d'investimento sulle piattaforme digitali. Fin qui tutto bene, ma il mondo social è anche fatto di regole da rispettare sia dalle attività sia dagli influencer stessi. In Gran Bretagna la web star Emily Canham é stata richiamata dall' ASA (Adversting Standards Authority) per aver postato un video con l'intento di pubblicizzare un prodotto del marchio di acconciature GHD sulla piattaforma digitale Tik Tok.

Fenomeno Tik Tok: che cosa lo differenzia dagli altri social?

Il social media Tik Tok è senza dubbio la rivelazione di quest'anno e il social più in voga del momento dove i milioni di utenti, quasi tutti appartenenti alla "generazione z", si cimentano in video divertenti spesso a suon di musica con balletti coordinati. Tik Tok nell'ultimo anno è cresciuto del 475% e oggi conta 2 miliardi di utenti in tutto il globo.

Applicare il social media marketing su Tik Tok però comporta alcuni rischi ai quali prestare attenzione. La piattaforma racchiude un target di età dai 13 ai 24 anni, e la forte presenza di minori attiva un maggior controllo dalle autorità competenti. Un minore rimane facilmente influenzabile dalle pubblicità o dai più pericolosi episodi di cyber bullismo e pedopornografia. Problemi che hanno fatto scattare un allarme anche in Europa, dove è nata una task force apposita al fine di garantire sicurezza e privacy.

Ritornando sulla questione della tiktoker Emily Canham l'ASA (adversting standards auyhority) in una intervista alla BBC dichiara: "Le nostre regole pongono l'accento sulla protezione dei bambini e, laddove il pubblico / i seguaci di un influencer o di una celebrità sono prevalentemente giovani, è necessario prestare particolare attenzione per garantire che non siano fuorviati".

Il celebre marchio di acconciature GHD afferma che il video postato da Emily Canham è stato pubblicato senza la sua approvazione ed il suo consenso. L'agente della 23enne londinese risponde dichiarando che la Canham nel promuovere il codice sconto non ha ricevuto nessun tipo di commissione o pagamento.

Tuttavia, il giudice ha affermato nella sua sentenza che, poiché il codice promozionale era collegato all'accordo dell'influencer con il marchio GHD "abbiamo considerato il messaggio come un annuncio ai fini del Codice". In conclusione la Canham ha cancellato il post e l'ASA ha richiesto alle due parti in causa di garantire che gli annunci futuri siano maggiormente identificabili come comunicazioni di marketing.