Scoperta una mining farm di Bitcoin dentro la prigione più antica della Russia
Dentro ad una prigione del 1771, è stata trovata a Mosca una grande mining farm di criptovalute. Il direttore ed alcuni complici, sono stati indagati per abuso di potere e furto di elettricità del governo per estrarre Bitcoin.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 25 Maggio 2022, alle 14:53 nel canale WebBitcoin
Secondo quanto riportato da Bitcoinist, le forze dell'ordine russe hanno scoperto una mining farm di criptovalute all'interno della prigione più antica della Russia, costruita nel lontano 1771 nel pieno centro di Mosca e conosciuta anche con il nome Butyrka.
Gli investigatori stanno indagando il vicedirettore della struttura, considerato il principale colpevole, insieme ad altri complici non ancora individuati. Il vicedirettore è stato accusato di "azioni che vanno chiaramente al di là dei suoi poteri, violando così in modo significativo gli interessi legalmente tutelati della società o dello Stato". L'hardware utilizzato per estrarre Bitcoin è stato trovato nei locali di una clinica psichiatrica gestita dal servizio penitenziario federale presso la prigione.
Immagine di repertorio
La mining farm era in funzione da novembre 2021 ed ha estratto criptovalute fino a febbraio 2022, tutto questo utilizzando elettricità del governo illegalmente. Nel dettaglio, le macchine hanno "rubato" quasi 8.400 kW per un totale di oltre 62.000 rubli.
I minatori di criptovaluta sono attratti dalla Russia a causa dei suoi sussidi e dei rari casi di furto di elettricità. Regioni come Irkutsk Oblast e Krasnoyarsk Krai, che hanno goduto di tariffe elettriche storicamente basse per i residenti e le agenzie governative, sono diventate centri di attività criminali.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info*pro-cryptocurrencies*
Link ad immagine (click per visualizzarla)
A sentire un mio conoscente che è un contadino russo,tutto questo non accadrà,il livello di corruzione in Russia è inimmaginabile,è molto probabile che questi hanno avuto il benestare dei politici di turno,inoltre,ai dirigenti russi fanno comodo ora i bitcoin,non sono sanzionabili,difatti cercavano di convertire più rubli possibili in criptomonete.
L'arresto è solo di facciata,gli stessi arresti di facciata che fanno ai pirati informatici (esatto pirati,non hacker,spesso distorciamo il significato di hacker) che portano instabilità all'occidente.
Immagino intendiate kWh, non kW. Certo che poi, 62.000 rubli in quei mesi valevano meno di 1.000 euro, ladri di polli, quasi.
molto meno si parla del 2021, credo che fossero meno di 800 eurini
1- Confondere kW con kWh, su un sito di tecnologia, è un errore grave.
2- Se la notizia arriva dalla Russia, bisognerà fare la tara alla pravda: probabilmente hanno scovato un 386 spento chiuso in un armadio ed una lampadina accesa. Da qui il consumo di 8,6kWh.
By(t)e
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".