Opera il paziente a Pechino direttamente da Roma: il video dell'intervento a 8000 km di distanza

CCTV ha condiviso le immagini dell'operazione del Dottor Zhang Xu, urologo di Pechino, durante la quale interviene da Roma su un paziente ricoverato a Pechino, da una distanza di circa 8000 km
di Vittorio Rienzo pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 09:01 nel canale WebZhang Xu è il nome dell'urologo cinese che ha operato un paziente ricoverato presso l'Ospedale Generale dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese in remoto, da una postazione allestita in Italia. Si tratta del primo intervento chirurgico eseguito da tale distanza fisica tra il chirurgo e il paziente.
La postazione era stata allestita in occasione della conferenza "Challenges of Laparoscopy" (Le sfide della Laparoscopia) tenutasi a Roma. Xu ha guidato diverse braccia robotiche che intervenivano sul paziente a Pechino, assistito da un'équipe di chirurgia in loco che, oltre a osservare l'andamento dell'operazione, era pronta a intervenire in caso di problemi.
L'operazione risale a luglio del 2024, ma a distanza di quasi un anno sono state diffuse alcune immagini dell'intervento. Dal video è possibile osservare come le braccia robotiche agiscano quasi in tempo reale, imitando perfettamente i movimenti dello specialista.
Surgeon performs remote surgery on a patient in Beijing while being 8000km away in Rome.
byu/UnconfirmedCatholic inDamnthatsinteresting
"La più grande sfida della chirurgia da remoto è la comunicazione – potrebbero esserci dei ritardi" ha spiegato il Dottor Xu. "Durante l'operazione di oggi, non vi era praticamente alcuna latenza, ed è stato praticamente come operare dal vivo".
Grazie alla rete 5G e alle connessioni in fibra ottica installate a Pechino, la latenza registrata è stata intorno ai 135 ms, ben al di sotto dei 200 ms suggeriti da diversi studi medici sulla telechirurgia.
"Il fatto che sia riuscito a realizzare [questa impresa] da Roma ci rende molto, molto felici" ha dichiarato Vito Pansadoro, responsabile della conferenza. "Per me è stata davvero un'esperienza storica, un momento storico".
Alla rivista Nature, Zhang Xu ha dichiarato: "Stiamo superando l'inaccessibilità geografica, portando le migliori risorse chirurgiche dalle metropoli come Pechino e Shanghai alle aree più remote, in tempo reale".
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino che tu ci possa far conoscere l'elenco delle operazioni a distanza di 8000 km avvenute nel passato.
Ti vorrei inoltre far notare una delle due sedi coinvolte era in Italia. Invece di gioire dell'evoluzione positiva della medicina italiana, l'unica cosa che fai è prendertela con i cinesi. Qualche pregiudizio, forse?
Si tratta di una dimostrazione in un congresso. Sono quelle cose che richiedono da cinque a dieci anni per cominciare a essere davvero utilizzate. Un po' come le migliorie per le batterie.
Giusto per descrivere qualcuno dei problemi:
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[*]Le postazioni di lavoro devono essere attrezzate
[*]Le sale operatorie devono essere attrezzate
[*]La cosa ha senso se non c'è un chirurgo locale in grado di fare l'operazione
[/LIST]
A mio parere la cosa interessante è il miglioramento delle tecnologie per fare operazioni tramite interfaccia informatica. Si tratta dell'evoluzione dei sistemi di manipolazione remota, immaginati per la prima volta nel 1942 in un racconto di Heinlein e soprannominati Waldo in onore del protagonista, che soffriva di miastenia gravis.
Quindi sì, i sistemi di manipolazione remota esistono dalla seconda metà degli anni '40 del secolo scorso, ma all'inizio e per lungo tempo erano ovviamente meccanici ed erano utilizzati in alcuni lavori pericolosi, per esempio per le lavorazioni del plutonio. L'uso medico è successivo, e credo che la motivazione della dimostrazione fosse un caso di studio dell'evoluzione dei sistemi in questo ambito. Queste dimostrazioni servono a individuare eventuali problemi e a prefigurare le potenzialità.
Detto in soldoni, ci avviciniamo sempre più a un uso diffuso delle tecnologie informatiche e robotiche nella chirurgia (non dell'IA) con ricadute potenzialmente utili anche per noi.
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